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Aveva un<br />

cervello da<br />

australopiteco<br />

ma tecnologia<br />

da “Homo”<br />

274<br />

letro della donna di Flores è stato<br />

trovato all’interno di una caverna,<br />

e forse le condizioni erano tali da<br />

proteggere il suo sonno millenario.<br />

È perfetto, migliore dei molti<br />

altri scoperti in Africa e in Asia.<br />

C’è il cranio, e anche quasi tutto il<br />

resto dello scheletro. Questo permette<br />

anche di capire che la specie<br />

camminava con un’andatura<br />

bipede, molto simile a quella<br />

dell’Homo erectus. E alla nostra.<br />

▲<br />

● Bipede microcefalo<br />

Ma sembra avesse anche le<br />

braccia (in proporzione) molto<br />

lunghe, e questo adattamento forse<br />

gli permetteva di passare una<br />

parte della vita sugli alberi, lontano<br />

dai pericoli e dai predatori. Fino a<br />

questo punto, però, l’uomo di Flores<br />

non sarebbe altro che un H.<br />

erectus molto più piccolo. L’aspetto<br />

più interessante dell’intero fossile<br />

è ovviamente il cranio. «Prima<br />

di tutto» dice Bruner «è un cranio<br />

in cui le suture sono quasi invisibili,<br />

sia “a vista” sia con la<br />

tomografia computerizzata». E<br />

questo non avviene in nessun cranio,<br />

primitivo o moderno. La cosa<br />

più sconcertante sono le dimensioni<br />

del cervello, decisamente inferiori<br />

a qualsiasi appartenente al<br />

genere Homo, e molto più vicine a<br />

quelle di un australopiteco primitivo.<br />

Persino nell’articolo scientifico<br />

di annuncio della scoperta, i paleoantropologi<br />

non sanno bene come<br />

collocare il fossile. Le conseguenze<br />

di questa scoperta, è il<br />

commento unanime, si faranno<br />

Grande come Frodo<br />

Ispirandosi a Tolkien (sopra, il<br />

film “Il Signore degli anelli”) gli<br />

scopritori dell’uomo di Flores lo<br />

hanno battezzato “uomo hobbit”.<br />

12/2004<br />

Ultimo rametto di<br />

un folto cespuglio<br />

el disegno a destra, il posto<br />

Ndell’uomo di Flores nell’albero<br />

dell’evoluzione umana: in<br />

fondo a destra, ultimo discendente<br />

degli H. erectus. Fino a<br />

qualche decennio fa il “tragitto”<br />

che portava all’uomo era visto<br />

come una scala verso la<br />

perfezione, ma le ultime scoperte<br />

hanno confermato quello<br />

che i paleontologi sospettavano.<br />

Cioè che l’evoluzione della<br />

specie umana non è diversa da<br />

quella degli altri animali.<br />

Tre “Homo”. Dopo essersi<br />

staccati dalla linea che avrebbe<br />

portato agli scimpanzé moderni<br />

(comune e bonobo), gli antenati<br />

dell’uomo si sono diversificati in<br />

decine di specie che, prima in<br />

Africa poi in Asia, hanno occupato<br />

molte nicchie ecologiche.<br />

Fino a poche migliaia di anni fa,<br />

sulla Terra vivevano addirittura 3<br />

specie di uomini. Se quindi siamo<br />

soli sul pianeta, dicono gli<br />

antropologi, questo è dovuto più<br />

al caso che alla predestinazione.<br />

Sahelanthropus<br />

tchadensis<br />

6 MILIONI<br />

Un drago di Komodo. I suoi antenati<br />

erano i predatori più temibili<br />

nei luoghi in cui viveva<br />

l’uomo di Flores.<br />

Orrorin<br />

tugenensis<br />

5 MILIONI<br />

Ardipithecus<br />

ramidus kadabba<br />

4 MILIONI<br />

Équipe<br />

australiana<br />

Gli scavi che<br />

hanno portato<br />

al ritrovamento<br />

dello scheletro<br />

di H. floresiensis.<br />

3 MILIONI<br />

La caverna<br />

del “tesoro”<br />

La grande<br />

caverna dove<br />

sono stati<br />

trovati i resti<br />

dell’“uomo<br />

Hobbit”. Insieme<br />

allo scheletro,<br />

molto ben<br />

conservato,<br />

i ricercatori<br />

hanno trovato<br />

anche strumenti<br />

in pietra:<br />

servivano<br />

per cacciare<br />

e tagliare<br />

la carne.<br />

Ardipithecus<br />

ramidus<br />

ramidus<br />

Australopithecus anamensis<br />

Kenyanthropus<br />

platyops<br />

A.<br />

bahrelghazali<br />

A. afarensis<br />

(“Lucy”)<br />

2 MILIONI<br />

Cambia la storia<br />

Come poteva esistere un uomo<br />

dal cervello non più<br />

grande di quello di uno<br />

scimpanzé, che però riuscì a<br />

sopravvivere praticamente fino in<br />

tempi recentissimi, cacciando e<br />

producendo oggetti? «È la stessa<br />

domanda che ci siamo fatti tutti, e<br />

mai come in questo caso bisogna<br />

usare cautela» dice Bruner. «Non è<br />

sicuramente un pigmeo, perché,<br />

nonostante la bassa statura, i pigmei<br />

sono identici agli altri uomini;<br />

un pigmeo di 1 metro e 10 ha<br />

un cranio uguale a<br />

quello di<br />

un uomo moderno. Alcuni hanno<br />

pensato che l’intera scoperta fosse<br />

una frode, come accadde un secolo<br />

fa con l’uomo di Piltdown, in Inghilterra<br />

(v. riquadro qui sopra).<br />

Ma la serietà della rivista scientifica<br />

Nature e la fama degli scopritori<br />

hanno convinto tutti. Un’altra<br />

possibilità è che questa “signora”<br />

sia affetta da nanismo, ma le sue<br />

proporzioni non sarebbero state<br />

così simili a quelle umane».<br />

● “Evoluzione” al contrario<br />

Escluse le malattie, lo scheletro<br />

rappresenterebbe quindi un uomo<br />

(o, meglio, una donna) sana e di<br />

piccolissime dimensioni.<br />

E le stranezze<br />

Una truffa? Questa no. Ma...<br />

M<br />

olti paleoantropologi,<br />

alla notizia<br />

della scoperta dell’<br />

Homo floresiensis, hanno<br />

pensato a una truffa.<br />

E in particolare a<br />

una delle più riuscite<br />

truffe della storia della<br />

scienza. Nel 1912, il<br />

paleontologo inglese<br />

Charles Dawson scoprì<br />

in una cava nei pressi<br />

di Piltdown 2 teschi di<br />

un ominide apparentemente<br />

primitivo. Il<br />

teschio era umano, ma<br />

la mandibola era quella<br />

di una scimmia antropomorfa.<br />

Una conferma<br />

delle ipotesi che vedevano<br />

l’Europa come<br />

culla dell’umanità. Ma<br />

con le scoperte di altri<br />

fossili, che provenivano<br />

tutti dall’Asia e dall’Africa,<br />

il ritrovamento<br />

dell’uomo di Piltdown<br />

(battezzato Eoanthropus<br />

dawsoni) divenne<br />

però sospetto.<br />

■ Chi il colpevole?<br />

Finalmente, nel 1953,<br />

si fece luce sul fossile.<br />

Esami sui denti svelarono<br />

che le “strisce”<br />

che avrebbero dovuto<br />

simulare l’usura erano<br />

state fatte con una lima.<br />

Era tutta una truffa,<br />

architettata probabilmente<br />

da un paleontologo<br />

inglese per dimostrare<br />

che l’uomo<br />

era nato in Inghilterra.<br />

Il mini-cervello intelligente di Hobbit modifica<br />

il nostro posto nell’evoluzione della vita<br />

A. aethiopicus<br />

A. garhi<br />

A. africanus<br />

Indonesia<br />

Flores<br />

A. boisei<br />

Australia<br />

1 MILIONE<br />

DI ANNI FA<br />

Al limite di<br />

due mondi<br />

L’isola di Flores<br />

(nel cerchio)<br />

è tra l’Indonesia<br />

e l’Australia.<br />

H. rudolfensis<br />

Homo habilis<br />

H. erectus<br />

H.<br />

ergaster<br />

H. antecessor<br />

H. heidelbergensis<br />

A. robustus<br />

OGGI<br />

▲<br />

H. sapiens<br />

(uomo<br />

moderno)<br />

Il posto di Homo<br />

floresiensis<br />

nell’evoluzione.<br />

H. neanderthalensis<br />

Scimpanzé<br />

Gorilla

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