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Rina Scalise

«Favorite!». Se un ospite, parente, amico, conoscente o anche uno sconosciuto in cerca d’aiuto bussava alla porta, qualunque fossero l’ora e le possibilità della famiglia, una tovaglia si stendeva sulla tavola. Più che un’abitudine, era un consolidato slancio dell’anima. Faceva parte della migliore tradizione contadina calabrese onorare chi varcava la soglia della propria casa, condividendo con lui il pane caldo, l’olio più fino, le melanzane sottaceto, i pomodori seccati al sole, le olive ammaccate, i capicolli e i pecorini, mentre già si accendeva il fuoco per approntare “qualcosa di caldo”.

«Favorite!». Se un ospite, parente, amico, conoscente o anche uno
sconosciuto in cerca d’aiuto bussava alla porta, qualunque fossero l’ora e
le possibilità della famiglia, una tovaglia si stendeva sulla tavola.
Più che un’abitudine, era un consolidato slancio dell’anima. Faceva
parte della migliore tradizione contadina calabrese onorare chi varcava
la soglia della propria casa, condividendo con lui il pane caldo, l’olio più
fino, le melanzane sottaceto, i pomodori seccati al sole, le olive ammaccate,
i capicolli e i pecorini, mentre già si accendeva il fuoco per approntare
“qualcosa di caldo”.

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Introduzione<br />

“Aggiungi un posto a tavola<br />

che c’è un amico in più<br />

se sposti un po’ la seggiola<br />

stai comodo anche tu...”<br />

Voglio prendere in prestito le parole di un famoso musical italiano per invitare<br />

voi, cari amici e lettori, alla mia tavola! Già basterebbero per spiegare<br />

il perché di questo mio libro perché – secondo me – rispecchiano in pieno<br />

l’ospitalità calabrese!<br />

Quando avevo vent’anni, volevo scrivere un libro sulla mia più grande<br />

passione, la cucina! In effetti, questo è il manoscritto di allora, caratterizzato<br />

dall’entusiasmo di una giovane donna, che ho custodito gelosamente negli<br />

anni e ho arricchito man mano. Oggi, che di anni ne ho più di 50 e sono diventata<br />

più selettiva rispetto agli anni giovanili, scrivo di cucina… calabrese!<br />

Sì, cari amici, Amo la cucina calabrese con tutto il mio cuore e dedico il<br />

libro a tutti voi che mi leggete, ma lo dedico soprattutto a tutti quelli che non<br />

si aspettano affatto un saggio storico sulla cucina calabrese. Tantomeno, non<br />

vuole essere un elenco completo di tutte le ricette esistenti in Calabria. Le prossime<br />

pagine vogliono essere, piuttosto, un omaggio alla bellissima Calabria,<br />

dove sono nata e da dove, a pochi anni di età, sono emigrata con la mia famiglia<br />

per la Svizzera. In questa mia seconda patria, sono rimasta per tanti<br />

anni fino al mio rientro definitivo. E oggi che abito nelle Marche, ho voluto<br />

riscoprire le mie radici culinarie, ma – vi prego – abbiate pazienza, la cucina<br />

calabrese è antichissima e di conseguenza esistono talmente tante ricette che<br />

non posso – per motivi di spazio – riportarle tutte quante.<br />

Dedico questo libro con tutto il mio cuore a…<br />

A mia mamma, Maria, la mia prima maestra in cucina!<br />

A mio marito, Pasquale, che ringrazio per il suo continuo supporto!<br />

Ai miei figli, Alessandro, Carolina e Luca, per la loro pazienza!<br />

7

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