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IL Tiro A Volo

Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come quella che stiamo vivendo, chiedere a ciascuno di noi di impegnarsi ulteriormente e di profondere risorse, se

Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei
numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente
loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano
anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè
quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante
che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante
che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come
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LA PAROLA AL CONSIGLIO<br />

Aldo visConti<br />

Ho svolto il ruolo di Presidente<br />

regionale dell’Emilia – Romagna<br />

per sedici anni. Ho anche<br />

un po’ temuto il debutto in<br />

Consiglio Federale nella<br />

riunione dell’inizio di gennaio,<br />

mentre ho trovato subito un<br />

ambiente caratterizzato da<br />

grande armonia. È vero che,<br />

a partire dal nostro Presidente<br />

Federale per proseguire con<br />

i miei colleghi del Consiglio,<br />

si trattava naturalmente di<br />

persona alle quali sono legato<br />

a amicizia di lunga data. È<br />

stato in fin dei conti per me<br />

un approccio molto disteso<br />

a questo nuovo incarico e<br />

io ho deciso di entrare in<br />

punta di piedi in questa<br />

mia nuova situazione. Sono<br />

complessivamente trentadue<br />

anni che opera nell’ambito della<br />

Federazione con gli anni in cui<br />

ho svolto il ruolo di delegato<br />

provinciale e poi appunto<br />

quello di delegato regionale e<br />

quindi ritengo di poter portare<br />

questo importante bagaglio<br />

di esperienza che intendo<br />

mettere a disposizione della<br />

Federazione. Io intendo dare un<br />

contributo molto attivo al mio<br />

ruolo di Consigliere. In Emilia<br />

– Romagna, come del resto<br />

in molte altre parti del nostro<br />

Paese, si vive un momento<br />

difficile, però io avverto molta<br />

voglia di fare nel nostro mondo.<br />

Il nostro mondo è, malgrado le<br />

difficoltà e le ristrettezze, un<br />

mondo molto propositivo. Io lo<br />

sto sperimentando direttamente<br />

con il nuovo gruppo dirigente<br />

della mia regione: Demetrio<br />

Pillon, che ha assunto il ruolo<br />

di delegato regionale, e i suoi<br />

26 febbraio 2013 n.227<br />

collaboratori costituiscono<br />

un gruppo molto armonico<br />

e caratterizzato appunto<br />

dalla grande volontà di<br />

restituire slancio al movimento<br />

tiravolistico di un’area – quella<br />

emiliano – romagnola, appunto<br />

– di grandissima tradizione.<br />

Ed è una linea, mi piace<br />

sottolineare, che è pienamente<br />

condivisa dai tanti presidenti<br />

di Società della regione che<br />

hanno sempre rappresentato<br />

una forza propositiva. Sono<br />

sincero: dopo più di trenta anni<br />

di militanza tiravolistica avevo<br />

perfino elaborato il proposito di<br />

lasciare l’incarico di delegato<br />

regionale. Sono state le<br />

Associazioni della mia regione<br />

a premere perché non mi tirassi<br />

indietro e non decidessi di<br />

mollare. Ed è stato il presidente<br />

Rossi a suggerirmi di presentare<br />

la mia candidatura al Consiglio<br />

Federale, motivando questo<br />

suggerimento proprio con il<br />

fatto che avrei potuto portare<br />

nel massimo organo federale<br />

tutto il bagaglio di esperienza<br />

del mio ultratrentennale lavoro<br />

svolto a tutti i livelli della<br />

gerarchia. E devo dire che<br />

l’elezione all’Assemblea di<br />

Roma dello scorso dicembre:<br />

quella pioggia di consensi nei<br />

confronti della mia persona<br />

da parte di Associazioni di<br />

ogni parte d’Italia mi ha reso<br />

veramente molto felice. Il 2012<br />

d’altronde è stato un anno molto<br />

gratificante per me, perché mi è<br />

stata anche assegnata la Stella<br />

d’oro al merito sportivo. E a<br />

questo punto, come è del resto<br />

nella mia indole, mi appresto<br />

a gettarmi a capofitto nel<br />

lavoro che richiederà questo<br />

nuovo ruolo. Come sempre con<br />

il massimo impegno: anima<br />

e corpo. Come ho scoperto il<br />

tiro a volo a cui ho dedicato<br />

più di trenta anni di vita? Io<br />

lavoravo in un’azienda che<br />

produceva vetro e a quell’epoca<br />

l’azienda iniziò a organizzare<br />

dei campionati aziendali di tiro

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