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IL Tiro A Volo

Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come quella che stiamo vivendo, chiedere a ciascuno di noi di impegnarsi ulteriormente e di profondere risorse, se

Sappiamo bene che in pedana i numeri contano. Lo sanno bene i nostri campioni, perché è la qualità di quei
numeri che permette loro di primeggiare ad esempio nelle massime competizioni internazionali e consente
loro di attribuire prestigiose affermazioni al nostro Paese e alla nostra Federazione. Ma i numeri contano
anche dal punto di vista di quella che potremmo definire “popolazione” del tiro a volo. Riguardano cioè
quell’aspetto importantissimo della vita federale che è il Tesseramento. Non soltanto, però, è importante
che ogni Tesserato riaffermi la propria fedele appartenenza alla Federazione, ma è oltremodo importante
che il numero dei Tesserati cresca. Sono il primo a rendermi conto che, in una situazione generale come
quella che stiamo vivendo, chiedere a ciascuno di noi di impegnarsi ulteriormente e di profondere risorse, se

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ampliare il numero dei praticanti e<br />

dobbiamo far avvicinare le persone<br />

al tiro a volo, ma non dobbiamo mai<br />

trascurare la qualità.<br />

Sicuramente c’è l’esigenza di<br />

estendere la pratica del tiro e non<br />

a caso io plaudo all’iniziativa<br />

recentemente promossa da Mirco<br />

Cenci di individuare dei promoter<br />

regionali per la disciplina del<br />

Double Trap che troppo spesso<br />

è rimasta chiusa in veri e propri<br />

ghetti: voglio ricordare che quando<br />

si creavano isole felici del Double<br />

Trap in alcune zone del nord<br />

Italia, frattanto la disciplina era<br />

praticamente sconosciuta in altre<br />

aree del sud. Oggi in Sicilia le<br />

cose sono già diverse: in almeno<br />

tre impianti l’appassionato può<br />

praticare la disciplina. Io mi auguro<br />

peraltro di continuare a seguire<br />

anche l’attività amatoriale: anzi,<br />

l’ho chiesto espressamente al mio<br />

Presidente. È lì, nel comparto<br />

delle discipline amatoriali, che noi<br />

LA PAROLA AL CONSIGLIO<br />

Federazione possiamo pescare<br />

ancora con successo. E sono<br />

convinto che dal comparto delle<br />

discipline amatoriali possono trovare<br />

vantaggio anche le specialità<br />

olimpiche. Del resto, negli ultimi anni<br />

le discipline amatoriali sono esplose<br />

in ogni zona. In Sicilia abbiamo<br />

riscoperto la Fossa Universale (mi<br />

viene in mente un Gran premio di<br />

Fossa Universale in Sicilia nella<br />

scorsa stagione con oltre centoventi<br />

iscritti che principalmente arrivavano<br />

dal centro e dal nord dell’Italia) e<br />

abbiamo dato definitivo slancio<br />

al Compak Sporting: nel Compak<br />

Sporting le gare in Sicilia vedono la<br />

partecipazione di centocinquanta<br />

tiratori, ma di questi almeno<br />

una cinquantina attraversano<br />

abitualmente lo Stretto per andare<br />

a competere anche in altre zone<br />

del nostro Paese. Il primo piattello<br />

della mia vita? Me lo ricordo bene:<br />

a otto anni, nel 1945, in un’azienda<br />

di proprietà di mio padre con una<br />

macchina fissa posizionata dietro un<br />

muro a secco. Io ero lì alle prese con<br />

i primi piattelli con un calibro 36.<br />

Ho impiegato un po’ di giorni per<br />

riuscire a romperne uno…! Quando<br />

finalmente ne ho colpito uno, è stata<br />

una festa: la sera c’erano tutti i<br />

parenti a cena! Erano assolutamente<br />

altri tempi: Tempi in cui il tiro a volo<br />

era attività per pochi e tempi in cui,<br />

per chi viveva in Sicilia, era perfino<br />

difficile fare approvvigionamento<br />

di piattelli. Poi certo le cose sono<br />

cambiate, ma non subito: ancora<br />

negli anni Settanta, chi viveva nella<br />

mia zona: a Rosolini, a Modica,<br />

faceva trecento chilometri per<br />

partecipare ad una gara a Palermo.<br />

Oggi in Sicilia ci sono invece<br />

quarantasette Società: ogni quindici<br />

– venti chilometri si può incontrare<br />

l’insegna di un campo di tiro. È<br />

il segno più tangibile di questa<br />

grandissima trasformazione.<br />

Il TIRO A VOLO 13

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