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Panasonic Lumix G1 - Fotografia.it

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66 PC PHOTO<br />

Test<br />

La <strong>Panasonic</strong> <strong>Lumix</strong><br />

<strong>G1</strong> sta facendo molto<br />

parlare di sé: è infatti<br />

la prima fotocamera<br />

del sistema Micro<br />

Quattro Terzi. Grande<br />

è quindi l’interesse<br />

di verificare le sue<br />

prestazioni e la sua<br />

pratic<strong>it</strong>à d’uso.<br />

<strong>Panasonic</strong><br />

<strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong><br />

La “piccola” di <strong>Panasonic</strong> è veramente<br />

piccola! Nonostante ciò offre una gamma<br />

di funzioni che potremmo aspettarci da<br />

una reflex ben più grande; mer<strong>it</strong>o della sua<br />

estrema miniaturizzazione, ma anche della<br />

rinuncia allo specchio ed al pentaprisma. Il<br />

test di questo mese è quindi particolarmente<br />

interessante per capire se la nuova ‘arch<strong>it</strong>ettura’<br />

ha le carte in regola per imporsi in<br />

un settore tanto compet<strong>it</strong>ivo.<br />

L’innovazione di <strong>Panasonic</strong><br />

Ricetta: si prenda una reflex, le si tolga lo<br />

specchio e, di conseguenza, anche l’ormai<br />

inutile pentaprisma. A questo punto nulla<br />

impedisce di avvicinare l’ottica al sensore;<br />

l’unica potrebbe essere la questione dell’angolazione<br />

dei raggi in usc<strong>it</strong>a dal retro<br />

dell’ottica e diretti verso la superficie sensibile,<br />

ma è risolvibile tram<strong>it</strong>e l’obiettivo.<br />

Ma togliendo il mirino ottico occorre un<br />

dispos<strong>it</strong>ivo per inquadrare; una prima possibil<strong>it</strong>à<br />

è il Live View che sfrutta un sensore<br />

LiveMos, dunque capace di prolungate sessioni<br />

di ripresa, su un display da 3 pollici<br />

orientabile sul dorso. Vi è poi un moderno<br />

mirino elettronico (EVF o Electronic View<br />

Finder) che consente un agevole controllo<br />

della scena anche in una giornata di sole<br />

pieno o sulle piste da sci, come il classico<br />

mirino ottico.<br />

La fotocamera è insomma dotata di<br />

entrambi i convenzionali dispos<strong>it</strong>ivi di<br />

visualizzazione, con la differenza che<br />

l’EVF mostra gli stessi dati che arrivano al<br />

mon<strong>it</strong>or sul dorso.<br />

Questa è la rivoluzione che ha fatto<br />

<strong>Panasonic</strong> nel progettare una fotocamera<br />

che per certi versi è simile ad una compatta,<br />

ma che è dotata di obiettivi intercambiabili.<br />

Si chiama <strong>G1</strong>, ed è compatibile con il<br />

sistema Quattro Terzi, dal quale ered<strong>it</strong>a il<br />

formato del sensore, una fotocamera in cui<br />

<strong>Panasonic</strong> ha introdotto le sue tecnologie<br />

più avanzate. Vediamola.<br />

I dati tecnici<br />

I punti salienti del progetto Micro Quattro<br />

Terzi, dal punto di vista prettamente tecnico,<br />

li abbiamo già esaminati sul fascicolo


La <strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong> ha gli ingombri di una compatta<br />

e una completezza funzionale tipica della reflex,<br />

ottiche intercambiabili comprese.<br />

Punto di forza della <strong>G1</strong> è sicuramente il mon<strong>it</strong>or orientabile, in formato wide. Ottima la sua manovrabil<strong>it</strong>à in tutte le<br />

s<strong>it</strong>uazioni.<br />

di dicembre per cui ne riprenderemo solo i<br />

tratti principali. Dal punto di vista pratico la<br />

<strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong> è molto simile a una reflex tradizionale,<br />

sebbene decisamente più minuta;<br />

conta su un sensore LiveMos in formato<br />

Quattro Terzi, e quindi di dimensioni pari<br />

a 18x13.5mm, in grado di ‘erogare’ ben 12<br />

Megapixel.<br />

I formati di salvataggio sono i sol<strong>it</strong>i, Raw e<br />

Jpeg, con una interessante predisposizione<br />

ad acquisire scatti tanto nelle ‘native’ proporzioni<br />

4:3, quanto in 3:2 e in 16:9. I tre<br />

differenti formati immagine si ottengono,<br />

come intuibile, mantenendo il lato lungo<br />

dello scatto a 4000 pixel per ridurre il<br />

minore da 3000 (12 Mpxl) a 2672 (10.7<br />

Mpxl), o a 2248 (9 Mpxl).<br />

Come detto la fotocamera è meccanicamente<br />

compatibile con le ottiche del clas-<br />

sico sistema Quattro Terzi, ma attenzione<br />

a verificare che non ci siano problemi con<br />

l’autofocus degli obiettivi più datati; ad<br />

oggi per il nuovo Micro Quattro Terzi sono<br />

disponibili un 14-45mm ed un 45-200mm,<br />

che nel formato 135 sono equivalenti a 28-<br />

90mm e 90-400mm.<br />

I più attenti si saranno posti un paio di domande<br />

relative all’inquadratura; la prima<br />

riguarderà certamente la risoluzione del<br />

mirino elettronico EVF. Sappiamo infatti<br />

che fino ad oggi i mirini elettronici montati<br />

sulle più diffuse compatte non sono mai<br />

stati all’altezza dei corrispondenti ottici;<br />

d’altra parte non è un mistero che anche i<br />

mirini ottici delle reflex Aps non possano<br />

essere defin<strong>it</strong>i propriamente ‘usabili’.<br />

Siamo quindi ad un momento di svolta?<br />

La risoluzione del mirino della <strong>G1</strong> par-<br />

rebbe suggerire che qualche cosa si stia<br />

muovendo; sono ben 1.440.000 punti, che<br />

corrispondono in termini di pixel RGB a un<br />

mon<strong>it</strong>or da 800x600 pixel, ma a portata di<br />

occhio!<br />

La seconda domanda potrebbe riguardare<br />

il sistema autofocus; mancando infatti lo<br />

specchio reflex la messa a fuoco TTL a<br />

rilevazione del contrasto di fase è impossibile.<br />

In luogo di questo veloce e relativamente<br />

preciso sistema di focheggiatura<br />

la <strong>G1</strong> utilizza la rilevazione del contrasto<br />

come quello delle compatte, e lo fa con<br />

risultati in genere buoni.<br />

Lo scotto da pagare è una minor prontezza<br />

nell’inseguimento del soggetto in movimento,<br />

ma la strategia di basare la messa<br />

a fuoco su ciò che il sensore inquadra, e<br />

quindi su ciò che noi vedremo, non è male.<br />

PC PHOTO 67


I comandi presenti sul corpo macchina sono quelli tipici di una reflex; particolarmente<br />

numerosi quelli relativi ai parametri di scatto.<br />

Senza contare il vantaggio di poter ingrandire<br />

l’area AF scelta a mon<strong>it</strong>or, anche in<br />

automatismo.<br />

La <strong>G1</strong> è inoltre dotata del sistema di stabilizzazione<br />

Mega O.I.S., di tipo ottico<br />

dunque.<br />

Non va poi dimenticato che <strong>Panasonic</strong> si è<br />

sempre distinta per le soluzioni di supporto<br />

alla normale realizzazione dello scatto; troviamo<br />

dunque un numero impressionante<br />

68 PC PHOTO<br />

di combinazioni tra Film Mode (pre-set) e<br />

Scene pre-impostate, in totale 25.<br />

La sensibil<strong>it</strong>à va da 100 a 3200 Iso, ed i<br />

tempi di otturazione da 1/4000s a 60 secondi.<br />

La fotocamera raggiunge i 3 fotogrammi<br />

al secondo e dispone di usc<strong>it</strong>e video<br />

tanto nel compos<strong>it</strong>o Pal, quanto nell’alta<br />

definizione tram<strong>it</strong>e l’interfaccia Hdmi.<br />

Il peso? 380 grammi, 680 se ci mettete<br />

anche l’ottica 14-45mm, la scheda SD e<br />

Messa a fuoco, stabilizzazione e cadenza<br />

di scatto: sono impostazioni<br />

importanti per il fotografo, che le può<br />

regolare tram<strong>it</strong>e comandi ‘fisici’.<br />

la batteria.<br />

L’innovazione del nuovo<br />

sistema Micro Quattro Terzi<br />

è racchiusa all’interno di<br />

questo schema: in pratica<br />

il corpo diventa più sottile<br />

(con obiettivi più compatti)<br />

e diminuisce quindi il tiraggio.<br />

Per usare le preesistenti<br />

ottiche Quattro Terzi occorre<br />

usare un adattatore.<br />

Fonte: Olympus.<br />

Il feeling d’uso<br />

In mano la <strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong> ci sta praticamente<br />

tutta, completa di ottica! Il<br />

corpo macchina è infatti decisamente<br />

piccolo, anche se la profond<strong>it</strong>à non è<br />

tanto dissimile da una reflex convenzionale<br />

(a parte l’ottica) e in una tasca<br />

non ci sta, perlomeno finché non uscirà


La potenza del Quick Menu deriva dalla disponibil<strong>it</strong>à a mon<strong>it</strong>or di un gran numero di regolazioni per le esigenze principali<br />

della ripresa.<br />

Alcune delle modal<strong>it</strong>à di revisione e gestione della ripresa. Interessante la simulazione dello scatto nella ripresa<br />

in Live View.<br />

PC PHOTO 69


qualche ottica appos<strong>it</strong>amente studiata.<br />

Il mirino elettronico sporge un poco all’indietro<br />

e ci piacerebbe vederlo più ‘affogato’<br />

nella carrozzeria. Lo schermo orientabile<br />

è eccezionale per pratic<strong>it</strong>à e consente una<br />

estrema cura nelle riprese più complesse;<br />

i 460.000 punti di risoluzione fanno bene<br />

il loro lavoro, mentre riparleremo della<br />

coerenza a mon<strong>it</strong>or degli scatti rispetto all’istogramma.<br />

Un pregio è la possibil<strong>it</strong>à di<br />

richiuderlo su stesso.<br />

I comandi sono collocati tutti sul dorso<br />

della fotocamera o sulla calotta. L’unica<br />

eccezione è la ghiera di regolazione per<br />

70 PC PHOTO<br />

tempi/diaframmi/staratura che si trova sul<br />

frontale, a portata di indice.<br />

Abbiamo cercato a lungo sul corpo macchina<br />

il secondo comando per regolare gli altri<br />

parametri, per poi scoprire con sorpresa<br />

che, mancando il canonico pulsantino Av<br />

+/-, occorre premere la ghiera anteriore la<br />

quale, vera nov<strong>it</strong>à, funge anche da pulsante<br />

di commutazione per i parametri da variare.<br />

Intelligente.<br />

Ergonomicamente la ghiera anteriore non<br />

brilla per collocazione e orientamento.<br />

Prima di tutto, l’impugnatura è piccola per<br />

osp<strong>it</strong>are tutte le d<strong>it</strong>a di una mano destra che<br />

non sia femminile, per cui ogniqualvolta si<br />

cerca di brandeggiare la <strong>G1</strong> con la sola destra<br />

si finisce per premere la ghiera.<br />

In secondo luogo, in fase di scatto con<br />

l’indice appoggiato sul pulsante di rilascio<br />

dell’otturatore, è impossibile raggiungere<br />

la ghiera con lo stesso d<strong>it</strong>o, a meno di non<br />

essere un contorsionista. Insomma, bella<br />

l’idea della pressione della ghiera, ma la<br />

sua collocazione sarebbe da cambiare.<br />

Altri elementi comandi sul corpo macchina<br />

sono il pad direzionale, invero 4 bottoncini<br />

che permettono di richiamare Iso, AF, WB<br />

e Fn, oltre al tasto centrale Menu/Set; vi<br />

L’inserimento della riduzione del rumore NR all’interno dei parametri immagine consente, una volta tanto, di non doversi<br />

addentrare all’interno dei menu per regolare questo importante parametro di scatto.


sono poi i pulsanti Display e Cestino, il<br />

commutatore EVF/LCD in alto a sinistra e<br />

Play e AF/AE Lock in alto a destra. Sulla<br />

calotta troviamo invece la ghiera per la<br />

modal<strong>it</strong>à dell’autofocus (AFS, AFC o MF),<br />

lo sblocco per il flash interno, la popolata<br />

ghiera dei programmi, due cursori per la<br />

scelta della cadenza di scatto e l’interruttore<br />

di accensione, per finire con Quick Menu e<br />

Film Mode.<br />

La pratic<strong>it</strong>à d’uso deve tener conto delle<br />

dimensioni ridotte del corpo macchina e<br />

dell’ingombro dell’ampio schermo orientabile,<br />

per cui si notano scelte non sempre riu-<br />

sc<strong>it</strong>e per quanto riguarda il posizionamento<br />

e la dimensione dei comandi. Un esempio?<br />

Il selettore EVF/LCD dovrebbe suggerire il<br />

rapido scambio tra i due sistemi di visione,<br />

ma nella pratica è più istintivo azionarlo<br />

con la mano destra che non con la sinistra.<br />

Lo stesso per il tasto Play: collocarlo molto<br />

distante dal cestino non ha molto senso;<br />

sarebbe stato meglio porlo sull’altro lato<br />

della fotocamera in modo che, durante la<br />

revisione, una mano gestisca Play e l’altra<br />

l’eliminazione delle immagini. Qui invece<br />

dobbiamo per forza saltare con il solo pollice<br />

destro tra Play, cestino e pad direzionale<br />

per avere una fruizione completa delle fasi<br />

di revisione, una procedura che mi pare un<br />

po’ eccessiva a tutti gli effetti. E poi la dimensione<br />

dei pulsanti del pad direzionale;<br />

è vero che la <strong>G1</strong> pare sagomata sulle mani<br />

di un pubblico femminile, ma in fase di<br />

scatto mi è cap<strong>it</strong>ato frequentemente di premere<br />

per errore i pulsanti sbagliati.<br />

La prova sul campo<br />

Ho provato la <strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong> in due distinte<br />

sessioni e devo dire mi ci sono affezionato<br />

sub<strong>it</strong>o. E’ vero, non sta in tasca, ma è certamente<br />

più comoda da portare in giro di<br />

una reflex Aps; rispetto ad una fotocamera<br />

compatta ha poi un sensore di dimensioni<br />

maggiori, e dunque più performante, e può<br />

raggiungere focali rilevanti con una migliore<br />

qual<strong>it</strong>à, oltre a disporre di un mirino<br />

da appoggiare all’occhio per inquadrare.<br />

Questo mirino è molto utile; in genere<br />

non vi si dà peso, ma poter appoggiare la<br />

fotocamera al viso consente di allungare<br />

di almeno 1 stop (ma anche oltre!) i tempi<br />

di scatto senza temere il mosso. Se a ciò<br />

aggiungete lo stabilizzatore Mega O.I.S.<br />

avrete una fotocamera in grado di scattare<br />

a mano libera fino a 1/4 o 1/3 di secondo!<br />

Vi è poi il mon<strong>it</strong>or orientabile che consente<br />

di collocare la <strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong> pressoché ovunque,<br />

pur mantenendo il perfetto controllo<br />

dell’inquadratura; ed il peso contenuto<br />

rivela tutta la sua util<strong>it</strong>à nel momento in<br />

cui estrarremo dalla borsa il nostro piccolo<br />

treppiedi telescopico per trovare il migliore<br />

appoggio. Con una reflex Aps dotata di<br />

zoom non lo fareste mai.<br />

La sost<strong>it</strong>uzione delle ottiche è ovviamente<br />

immediata, ma si potrebbe restare perplessi<br />

per il fatto che il sensore è proprio lì dietro!<br />

Intendo esposto ad aria, vento, sporco.<br />

Tuttavia devo dire che sulle immagini che<br />

ho realizzato, forse per mer<strong>it</strong>o del sistema<br />

SSWF di riduzione della polvere, non ho<br />

notato un maggiore depos<strong>it</strong>o rispetto alle<br />

reflex dig<strong>it</strong>ali convenzionali. Un po’ di<br />

attenzione comunque non guasta.<br />

Riguardo al mirino elettronico EVF occorre<br />

fare alcune considerazioni. Personalmente<br />

trovo interessante il metodo di messa a<br />

fuoco manuale, certo già visto ma ottimo<br />

per questo genere di dispos<strong>it</strong>ivi. Funziona<br />

così: si focheggia in automatismo premendo<br />

a metà il pulsante di scatto e, tenendolo<br />

premuto, si sfiora la ghiera di messa fuoco<br />

sull’ottica; all’interno del mirino viene<br />

ingrand<strong>it</strong>a l’area centrale in modo da ottimizzare<br />

la messa a fuoco, e non appena<br />

si rilascia il pulsante di scatto la visione<br />

r<strong>it</strong>orna a pieno campo, mantenendo però la<br />

focheggiatura. Ottimo e funzionale, anche<br />

più di una verifica all’interno di un mirino<br />

ottico. Inoltre l’EVF mantiene al suo interno<br />

tutte le informazioni, istogramma compreso,<br />

del display da 3 pollici sul dorso,<br />

con tutte le possibil<strong>it</strong>à di regolazione dei<br />

parametri e revisione.<br />

PC PHOTO 71


A 100 Iso la <strong>G1</strong> rivela un’ottima definizione anche ai bordi del fotogramma. L’immagine, anche dove non vi sono dettagli<br />

minuti, appare comunque pul<strong>it</strong>a, grazie alla buona gestione dei dati da parte del processore.<br />

Il mon<strong>it</strong>or orientabile rivela la sua efficacia più che nelle inquadrature a livello del terreno, quanto nella possibil<strong>it</strong>à di<br />

portarsi facilmente all’altezza dei soggetti più diversi.<br />

La risoluzione è buona ed è impressionante<br />

la fluid<strong>it</strong>à delle immagini garant<strong>it</strong>a da tale<br />

dispos<strong>it</strong>ivo: 60 fotogrammi al secondo.<br />

Nonostante questo e nonostante l’usc<strong>it</strong>a<br />

Hdmi la <strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong> non registra video.<br />

Peccato, ma lo aspettiamo su un prossimo<br />

modello.<br />

Se risoluzione e fluid<strong>it</strong>à delle immagini<br />

sono buone, la lat<strong>it</strong>udine di posa e il contrasto<br />

sono ovviamente quelli del sensore;<br />

72 PC PHOTO<br />

l’occhio si trova quindi spesso spaesato<br />

nell’osservare una scena in versione ‘elettronica’,<br />

caratterizzata da forti scarti di<br />

luminos<strong>it</strong>à. Se da una parte abbiamo un<br />

riscontro diretto di quello che sarà lo scatto,<br />

la luminos<strong>it</strong>à nel mirino appare differente<br />

da quanto indicato dall’istogramma, lasciando<br />

il fotografo nel dubbio: “starò davvero<br />

sovra-esponendo di 2 stop come mi<br />

pare di vedere, o mi fido dell’istogramma<br />

per il quale l’esposizione è corretta?”.<br />

Suggerisco di fidarsi sempre dell’istogramma,<br />

e di ridurre al massimo la luminos<strong>it</strong>à<br />

del mirino elettronico, grazie all’appos<strong>it</strong>a<br />

voce da menu; infatti la valutazione del<br />

contrasto del mirino è difficile dato che il<br />

nostro occhio si adatta in fretta alle differenti<br />

s<strong>it</strong>uazioni. In generale il contrasto è<br />

mantenuto basso per cercare di non tagliare<br />

troppo le luci che, se sovresposte, diventa-


I 400 Iso della <strong>G1</strong>,<br />

per quanto non privi<br />

di grana, hanno un<br />

sapore analogico<br />

che porta a non sentire<br />

l’esigenza di una<br />

maggiore pulizia di<br />

immagine.<br />

L’impiego in esterni del mirino elettronico consente una<br />

eccellente composizione della scena. Efficace lo stabilizzatore<br />

ottico Mega O.I.S. che introduce una reale riduzione<br />

del mosso con un guadagno, in talune s<strong>it</strong>uazioni, anche<br />

di oltre 2 stop.<br />

Siamo a 1250 Iso, in interni a mano libera. Lo scatto non è di certo pul<strong>it</strong>issimo, ma l’immagine è certamente utilizzabile. La<br />

<strong>G1</strong> mostra una buona versatil<strong>it</strong>à nelle s<strong>it</strong>uazioni complesse.<br />

PC PHOTO 73


Peso del Jpeg<br />

Rispetto al Jpeg realizzato in macchina, quello ottenuto da una conversione del Raw proprietario della <strong>G1</strong> è meno pul<strong>it</strong>o<br />

in termini di rumore, ma sicuramente più ricco di particolari.<br />

Il particolare andamento delle curve rivela che l’algor<strong>it</strong>mo di riduzione rumore è applicato in modo selettivo, a seconda<br />

del contenuto dello scatto: a 800 Iso la forte azione del filtro NR produce un sensibile calo della dimensione del file, mentre<br />

alle sensibil<strong>it</strong>à superiori il rumore torna a crescere, ed insieme ad esso la dimensione del file.<br />

no illeggibili.<br />

Molto interessante è l’evoluta anteprima<br />

della profond<strong>it</strong>à di campo; premendo<br />

Display viene simulato, oltre al diaframma,<br />

anche il tempo di scatto impostato,<br />

cosicché possiamo avere un’idea tanto dell’esposizione<br />

effettiva, quanto dell’eventuale<br />

mosso.<br />

L’autofocus a contrasto d’immagine lavora<br />

74 PC PHOTO<br />

Sensibil<strong>it</strong>à Iso<br />

veramente bene, ma non è molto adatto<br />

alle s<strong>it</strong>uazioni di azione rapida, in quanto<br />

durante l’esposizione l’oscuramento dell’EVF<br />

e del mon<strong>it</strong>or sul dorso sono troppo<br />

prolungate per seguire un soggetto in rapido<br />

spostamento. Bisogna quindi fidarsi del<br />

Tracking di messa a fuoco, che lascia stupefatti<br />

per la precisione dell’inseguimento<br />

anche dietro a soggetti che si frappongono.<br />

I menu richiederebbero una revisione,<br />

sembrano tutti uguali e occorre scrollarli<br />

in basso; eccellenti invece la costruzione<br />

e le fin<strong>it</strong>ure.<br />

L’esame delle immagini<br />

Fatico a credere che il sensore della <strong>Lumix</strong><br />

<strong>G1</strong> sia un Quatro Terzi da 12 Megapixel.<br />

Osservando gli scatti realizzati a differente


I convenzionali 9 stop di lat<strong>it</strong>udine<br />

di posa ‘utilizzabili’ consentono<br />

una buona conservazione<br />

del contrasto, senza particolari<br />

timori nei confronti della sovra e<br />

sotto-esposizione.<br />

sensibil<strong>it</strong>à si rimane stup<strong>it</strong>i della qual<strong>it</strong>à dei<br />

risultati forn<strong>it</strong>i dal LiveMos. Dovessi esprimere<br />

una votazione, darei un 8 pieno.<br />

I 100 Iso sono pul<strong>it</strong>i e tutto sommato dettagliati.<br />

A 200 e 400 Iso il rumore bisogna<br />

andarselo a cercare nelle zone più scure del<br />

fotogramma, ancora ricche di dettaglio.<br />

A 800 e 1600 Iso l’immagine cambia e<br />

nelle ombre si nota l’intervento del filtro<br />

di riduzione rumore; nonostante questo anche<br />

alla sensibil<strong>it</strong>à di 1600 Iso l’immagine<br />

è dettagliata e nelle luci non perde molto<br />

rispetto alle sensibil<strong>it</strong>à inferiori. E’ quasi un<br />

miracolo, salvo che per qualche artefatto<br />

cromatico di troppo. I 3200 Iso invece sono<br />

quello che sono, ma d’altronde non avremmo<br />

potuto attenderci nulla di diverso.<br />

In generale l’esame dei risultati è convincente,<br />

anche prevedendo di usare la fotocamera<br />

in modo istintivo, e quindi ad una<br />

sensibil<strong>it</strong>à intermedia.<br />

Unico neo, i neri più profondi sono sempre<br />

un po’ granulosi, nonostante l’assenza di<br />

dettaglio, ma stiamo in ogni caso parlando<br />

di un livello di nero che può facilmente essere<br />

tagliato, almeno alle basse sensibil<strong>it</strong>à.<br />

I Film Mode a disposizione del fotografo<br />

sono molti e consentono di spaziare<br />

dall’immagine satura a quella monocromatica,<br />

passando per vari livelli di<br />

enfatizzazione della n<strong>it</strong>idezza. Pregevoli<br />

le differenti opzioni per il bianconero<br />

(Standard, Dynamic, Smooth) ed anche<br />

l’originale regolazione Multi Pellicola che,<br />

per scatti successivi, imposta in sequenza<br />

differenti pellicole ‘virtuali. In generale<br />

consiglio di usare lo scatto Raw in modal<strong>it</strong>à<br />

Smooth in modo da avere sotto controllo<br />

al meglio luci ed ombre, per poi recuperare<br />

il contrasto perso in fase di sviluppo e di<br />

fotor<strong>it</strong>occo.<br />

Buona la regolazione del WB, che può<br />

contare su due impostazioni personalizzate<br />

e sulla gestione dei gradi Kelvin, oltre alla<br />

sempre efficace anteprima a schermo, che<br />

da sola vale oro.<br />

La conversione da Raw operata dal programma<br />

di sviluppo Silkypix forn<strong>it</strong>o in dotazione<br />

avviene senza incertezze e con una<br />

buona flessibil<strong>it</strong>à nei parametri. Rispetto<br />

alle ultime versioni che avevo utilizzato<br />

appare fortemente svecchiato e a prima<br />

vista si lascia utilizzare con prof<strong>it</strong>to, anche<br />

come browser per gli scatti.<br />

Il confronto tra i Jpeg da fotocamera e<br />

quelli da sviluppo del Raw mostra una<br />

grande differenza nella cromìa; occorre<br />

ab<strong>it</strong>uarsi. Il Jpeg sviluppato da Raw mostra<br />

qualche dettaglio in più nelle aree ben<br />

esposte, ma nemmeno più di tanto per la<br />

maggiore maschera di contrasto applicata<br />

al Jpeg da fotocamera. Infatti il dettaglio<br />

c’è, ma non è particolarmente ‘secco’;<br />

potrebbe dipendere dal filtro antialias o<br />

dall’ottica, ci riserviamo di fare ulteriori<br />

approfondimenti con le migliori ottiche del<br />

sistema Quattro Terzi. Per ora ci lim<strong>it</strong>iamo<br />

PC PHOTO 75


a rilevare una certa morbidezza.<br />

Salendo con gli Iso la conversione da Raw<br />

lascia passare molto del rumore che, nelle<br />

ombre, il Jpeg da fotocamera taglia brutalmente,<br />

anche se in modo efficace per un<br />

impiego immediato del file.<br />

Anche a Iso 800 lo sviluppo da Raw fornisce<br />

risultati più rumorosi, ma in ogni caso<br />

all’interno di Silkypix vi sono opzioni che<br />

permettono una accurata riduzione del rumore,<br />

solo che bisogna lavorarci.<br />

Insomma: non fosse per la cromia e la forte<br />

riduzione del rumore nei toni scuri sarebbe<br />

quasi meglio lavorare direttamente in<br />

Jpeg.<br />

Silkypix consente anche il recupero delle<br />

informazioni perse nella sovra-esposizione,<br />

se non è eccessiva.<br />

La lat<strong>it</strong>udine di posa rilevata a 100 Iso è intorno<br />

a 9 stop; accettando del rumore nelle<br />

aree più scure direi che il colore non si perde<br />

nemmeno scendendo di 5 stop rispetto<br />

alla corretta esposizione, mentre nelle luci<br />

ci possiamo spingere a 3.5 o anche 4 stop<br />

di recupero.<br />

Il grafico che mostra come cambia il peso<br />

del Jpeg al variare di Iso e Noise Reduction<br />

evidenzia un andamento discontinuo delle<br />

curve a seconda dei parametri impostati;<br />

questo indica che la fotocamera fa un’analisi<br />

dell’immagine ed applica in modo<br />

selettivo gli algor<strong>it</strong>mi di riduzione rumore.<br />

In questo modo viene eliminato il rumore<br />

solo laddove occorre, ma non lascia al<br />

fotografo il pieno controllo della propria<br />

immagine.<br />

Le due curve che mostrano un andamento<br />

più lineare sono quelle che corrispondono<br />

ad una riduzione rumore Standard (0) e<br />

La coppia di ottiche zoom disponibili ad oggi per la <strong>G1</strong> (da 28 a 400mm equivalenti) consente di affrontare qualunque<br />

tipo di ripresa, grazie anche a dimensioni e pesi realmente ridotti.<br />

76 PC PHOTO<br />

Minima (-2). E sono quelle che ovviamente<br />

consiglio.<br />

Il giudizio<br />

Il mio giudizio su questo nuovo concetto<br />

di fotocamera? Dico sub<strong>it</strong>o che sono<br />

soddisfatto, anche se occorre fare alcune<br />

considerazioni.<br />

Vediamo prima i punti a sfavore della<br />

<strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong>. I comandi sul corpo macchina<br />

sono troppo piccoli per essere azionati<br />

comodamente e c’è il rischio di premere<br />

Nota di mer<strong>it</strong>o per autofocus a<br />

rilevazione del contrasto della<br />

<strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong>. La precisione del sistema,<br />

ancor più in manuale con<br />

visione diretta a mon<strong>it</strong>or, è evidente<br />

anche alle lunghe focali.<br />

inavvert<strong>it</strong>amente il pad e la ghiera/pulsante<br />

anteriore.<br />

Inoltre sarebbe stato preferibile ev<strong>it</strong>are<br />

il movimento dell’otturatore meccanico<br />

(una tendina si chiude, si apre, si chiude e<br />

si riapre ad ogni scatto) con un guadagno<br />

in termini di veloc<strong>it</strong>à di scatto e di silenzios<strong>it</strong>à.<br />

Inoltre la <strong>G1</strong> non permette di fare<br />

dei video.<br />

Detto ciò, è una fotocamera estremamente<br />

versatile. E’ come avere la migliore compatta<br />

in senso assoluto, con ottiche da


La nuova veste grafica e organizzativa del software di conversione Silkypix Developer Studio 3.0 SE ci piace ed il programma<br />

di sviluppo appare ben utilizzabile.<br />

Specifiche Tecniche <strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong> con 14-50mm: € 750<br />

Risoluzione massima (pixel)<br />

4000 x 3000<br />

Rapporto tra i lati 4:3, 3:2, 16:9<br />

Numero pixel 12.11 Mpxl<br />

Dimensione sensore<br />

17.3 x 13mm (4/3)<br />

Tipo sensore 4/3 CMOS<br />

Sensibil<strong>it</strong>à ISO<br />

Auto, Intelligent Iso, 100 - 3200<br />

Stabilizzatore Mega O.I.S.<br />

Messa a fuoco manuale<br />

Sì, anche in LiveView con ingrandimento<br />

Wh<strong>it</strong>e balance<br />

Auto, 5 posizioni, 2 custom, temperatura<br />

Kelvin<br />

Veloc<strong>it</strong>à Minima Otturatore<br />

60 secondi<br />

Veloc<strong>it</strong>à Massima Otturatore<br />

1/4000s<br />

Potenza Flash NG 10.5<br />

Collegamento a flash esterni<br />

Si, sl<strong>it</strong>ta a contatto caldo<br />

Modal<strong>it</strong>à Flash<br />

Auto, On, Off, Anti-occhi-rossi, Slow-<br />

Sync, Slow-Sync con Anti-occhi-rossi<br />

Compensazione esposizione<br />

+/-3 EV a passi 1/3 EV<br />

Esposimetro<br />

Multi-segmento, Media, Spot<br />

Esposizione in sequenza 3 fps<br />

Registrazione video No<br />

Attacco treppiede Sì<br />

Autoscatto 2s, 10s, 10s 3 scatti<br />

Formato schede memoria<br />

SD, SDHC, MMC<br />

Scheda in dotazione No<br />

Formati senza compressione Raw<br />

Formati compressi Jpeg<br />

Mirino<br />

Elettronico, LiveView a mon<strong>it</strong>or<br />

Display LCD 3”<br />

Risoluzione LCD (Pixel)<br />

1.440.000 pixel<br />

Usc<strong>it</strong>a video Pal/Ntsc, HDMI<br />

Porta USB 2.0<br />

Porta Firewire No<br />

Alimentazione Batteria Ioni di l<strong>it</strong>io<br />

Peso (batterie incluse) 380 g<br />

Dimensioni 124 x 84 x 45 mm<br />

Note consente il cambio dell’ottica pur<br />

non disponendo di meccanismo reflex.<br />

Quanto Costa<br />

Distribuzione: <strong>Panasonic</strong> Italia<br />

Via Lucini 19<br />

20125 Milano<br />

www.panasonic.<strong>it</strong><br />

reflex e qual<strong>it</strong>à conseguente.<br />

Trovarsi pronti nella configurazione di<br />

scatto in ogni s<strong>it</strong>uazione è facilissimo, dato<br />

che lo schermo, orientabile e richiudibile, e<br />

il mirino elettronico operano in contemporanea,<br />

alla semplice pressione del pulsante<br />

di commutazione.<br />

I comandi essenziali poi, saranno piccoli,<br />

ma sono tutti a vista: Iso, WB, AF, cadenza<br />

di scatto e programmi, nonché Film Mode.<br />

Insomma l’impostazione della <strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong><br />

è rapida. Basta poi affidare la regolazione<br />

della qual<strong>it</strong>à di scatto al tasto Fn ed il gioco<br />

è fatto.<br />

La <strong>Lumix</strong> <strong>G1</strong> è una fotocamera ottimale<br />

per chi fotografa d’istinto. Chi cerca la<br />

resa da still-life farà scelte differenti, ma<br />

chi ama tirare fuori la macchina in fretta<br />

dalla borsa e scattare prontamente dovrebbe<br />

considerarla con attenzione. In sintesi,<br />

migliorabile, ma di certo interessante.<br />

Eugenio Tursi<br />

PC PHOTO 77

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