Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione

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impegni verso il sistema lavorativo e verso il territorio valore: Quali comportamenti virtuosi consentirebbero a ciascuno di noi di avere più tempo a disposizione e agli altri di non perderne? È possibile guadagnare tempo attraverso una corretta comunicazione con i parenti? vedi 1.1 È possibile guadagnare tempo investendo nella comunicazione diretta e tempestiva? È possibile guadagnare tempo attraverso una corretta comunicazione con l’utenza e il paziente? vedi 1.1 Oculatezza 98 13 Il tempo 13.1 Guadagnare tempo Per guadagnare complessivamente tempo occorre investirne in una serie di comportamenti ad alto impatto sul ben essere individuale e organizzativo. Informare e comunicare con i famigliari implica certamente tempo e attenzione. Ma se hai un parente informato, non dovrai perdere tempo a gestire il paziente arrabbiato o spaventato, anzi, l’hai aiutato ad attivare risorse sue, di adattamento e di attesa. Se spendo 5 minuti di tempo per spiegare il percorso terapeutico e poi l’infermiere deve spenderne altri 5 per rispiegare tutto al paziente, che ha capito poco o nulla di ciò che ho detto, forse sarebbe meglio che io ne impiegassi 6 o 7 per spiegare un po’ meglio. Se la matematica non è un’opinione l’azienda ne guadagnerebbe 3 o 4, il paziente sarebbe più a suo agio e le nostre parole avrebbero un altro senso. Segnalo un problema a un Direttore. La burocrazia non consente di farlo direttamente. Allora scrivo. Poi attendo - quando arriva - una risposta. A volte un problema sembra insormontabile, ma se, parallelamente al percorso burocratico, si riesce ad affrontarlo immediatamente, parlandosi anche per pochi minuti, spesso la cosa si sgonfia e diventa meno difficile da affrontare. Oltre ad avere l’utenza che preme, hai il superiore che ti dice: “Hai impiegato troppo tempo per l’accettazione”, poi vai a vedere e ci hai messo 4 minuti per utente… Io non posso prendere a calci in faccia l’utente! È ovvio che non posso tenere 20 minuti l’utente per supportarlo psicologicamente, ma devo avere il tempo per informarlo in modo adeguato, anche perché così questo utente non andrà a “rubare” tempo ad un altro collega per chiedere dove deve andare. Mettere ordine tra le due esigenze è difficile, ma dobbiamo cercare di riuscirci.
Il nostro problema con i medici di base è che spesso prescrivono visite specialistiche o esami particolari senza spiegare dove è possibile andare a farli. Noi ci troviamo nei problemi perché non sappiamo neanche da che parte iniziare, perdiamo delle mezz’ore, facciamo mille giri di telefonate con la gente lì che aspetta… Non sembra, però è una grande perdita di tempo. Se il medico di base invece spiegasse di che tipo di esame si tratta e dove lo fanno, questo farebbe risparmiare un sacco di tempo. Tante volte arrivano ancora richieste di prestazioni scritte a mano difficili da decifrare. Sotto c’è la diagnosi, sta a me - che non sono un medico - capire se quella patologia prevede un’ecografia o qualcos’altro, questo con il rischio di essere accusata, in caso di errore, di andare oltre le mie competenze… Dovrebbero esserci delle abbreviazioni o dei codici di esami comuni a tutti e comprensibili da tutti. Questo problema si riflette anche sul sistema delle prenotazioni unificate: i pazienti arrivano con una ricetta, ma la prenotazione è per un altro esame. Con il rischio che il paziente aspetti mesi… Poi per carità si riesce a risalire, se per esempio hai prenotato in farmacia, ma questo comunque comporta tempo perso e complicazioni. Noi non abbiamo locali nostri, solo tre stanze in prestito. Ma sappiamo che cosa vuol dire “perdere tempo” con il paziente, perché per l’addestramento del paziente se ho una stanza isolata sono concentrata, ci metto meno, quindi dopo dieci giorni sono libera per addestrarne un altro. Io sono una caposala e ho a che fare con l’utenza, con medici e con infermieri. La cura delle relazioni con tutte queste persone è notevole. La frustrazione deriva dal fatto di sentire che non hai fatto ciò che avresti voluto, perché magari sei stata un’ora al telefono con uno, un’ora al telefono con l’altro, e poi arrivi alla fine che non hai fatto i turni, non hai contato la farmacia… Gestisci un settore che in parte dipende da te, ma che in parte dipende anche da altri settori. Molte volte mi sento più gestita dal tempo che gestore del tempo. Poi con l’esperienza impari anche ad organizzare il tuo tempo, hai una tabella di marcia e cerchi di non farti fagocitare… La mancanza di tempo e di occasioni dipende dal fatto che non ci sono obiettivi precisi: se penso che devo fare 100 cose, tutto questo mi confonde e va a finire che - se Oculatezza 99 È possibile guadagnare tempo attraverso un migliore coordinamento con i medici di famiglia? È possibile guadagnare tempo fruendo dei giusti spazi? Mettere ordine nel proprio tempo può avere una valenza etica ? Fare ordine non significa cristallizzare la giornata di lavoro; piuttosto fare spazio al proprio tempo, darsi priorità
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