Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione

Nel vecchio posto di lavoro svolgevo certe mansioni da
anni e anni. Nel nuovo posto di lavoro dove sono stata “deportata”
le colleghe mi dicevano che non ero capace di fare
ciò che avevo sempre fatto e per sei mesi ho dovuto stare
a guardare. Questo non gliel’ho mai perdonato…
Faccio parte di quelli che anni fa sono stati “venduti
all’ASL per 1 euro”. Sono arrivata all’ASL incattivita. Ora,
dopo anni, incomincio a trovarmi meglio, ma è stata dura.
Molti si presentano ancora come: “Sono dell’ex
ASL…” Probabilmente è fisiologico, occorre tempo per
elaborare una nuova identità.
Tra l’ospedale in cui lavoravo e quello in cui sono arrivata
c’è sempre stata la guerra su “chi lavora meglio”…
Complessità
89
Come rapportarsi al nostro
passato?
Riconoscere il proprio passato
non deve significare identificarsi
in esso. Occorre sapersi
distanziare dagli eventi adottando
una sana distanza prospettica.
Farsi divorare dagli eventi trascorsi,
rimanere ad esempio
invischiati in vecchi rancori,
significa finire per amare le
proprie catene, arrendersi allo
scetticismo, precludersi la
possibilità di allargare il proprio
libero sguardo sul futuro.