Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione
Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione
Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Io accompagno il paziente a fare i raggi, oppure in bagno.<br />
Nel momento in cui lo vedo bello pulito, a posto, io<br />
sono soddisfatta. Non potrò farlo per tutti, ma per quelli<br />
che posso lo faccio. Noi in reparto abbiamo pazienti che<br />
neanche si rendono conto di che cosa gli capita: io li pulisco<br />
quando hanno bisogno di essere puliti, gli cambio il<br />
camice. Anche se uno non se ne accorge o non può dirmi<br />
nulla, se lo vedo a posto sono contenta.<br />
Spesso mi sono ritrovata a pensare che quello che<br />
stavo facendo non mi stava arricchendo. Altre volte, che<br />
un piccolo gesto insignificante mi faceva stare bene, arricchiva<br />
me e l’altro. Ieri, per esempio, era il compleanno<br />
di una paziente con noi in rianimazione da due mesi, una<br />
paziente con grossi problemi respiratori e che non si riesce<br />
ad alimentare. Però ieri abbiamo provato a darle un budino<br />
al cioccolato, visto che era il suo compleanno. Avevamo<br />
gettato la spugna perché inalava e le andava tutto di traverso,<br />
ma ieri era una giornata tranquilla, in un altro giorno<br />
non si sarebbe potuto fare. Lei era più sveglia, più reattiva,<br />
più collaborativa, così l’ho messa dritta, messa a posto e<br />
con calma le ho dato il budino. Alla fine di questo mezzo<br />
budino mi ha guardato… Non riesce a parlare, ma mi ha<br />
guardato… Ah, che soddisfazione! Questa paziente difficilmente<br />
tornerà ad alimentarsi in modo normale ma ieri<br />
ce l’ha fatta, senza inalare, si è mangiata mezzo budino al<br />
cioccolato per il suo compleanno. In quel momento era la<br />
persona più felice <strong>del</strong> mondo… E lo ero anch’io.<br />
Quando si fanno determinate scelte bisognerebbe pensare<br />
“se io fossi in quella situazione, come starei?” Per noi<br />
è scontato che durante il giro visite ci siano medico, infermiera,<br />
allievi medici, allievi infermieri, l’ostetrica, altre infermiere<br />
che entrano ed escono. La donna è lì e finisce per<br />
essere un semplice oggetto di attenzioni. Qualcuno è un<br />
po’ più <strong>del</strong>icato, riesce a porre attenzione alla situazione,<br />
altri invece proprio non ci pensano. A volte cerco di spezzare<br />
questo clima, metto la mano sulla gamba <strong>del</strong>la donna,<br />
le tengo la mano, la guardo negli occhi per comunicarle<br />
che ci sono, che la vedo, che mi sto accorgendo di lei...<br />
81<br />
Dignità<br />
Piccole cose, ma di grande valore.<br />
Per chi e per che cosa?<br />
Per l’efficacia e l’efficienza<br />
<strong>del</strong>l’organizzazione, per la<br />
salute <strong>del</strong> paziente - utente,<br />
per la qualità <strong>del</strong>la vita lavorativa<br />
degli operatori.<br />
vedi 6.4, 1.1