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Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione

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Speranza Coraggio<br />

a prendere il meglio <strong>del</strong>le diverse realtà, possiamo pensare<br />

che si stia tentando di mettere insieme, confrontare,<br />

condividere per migliorare. Forse l’atteggiamento migliore<br />

è quello di essere osservatori partecipi, non tanto preoccupandosi<br />

solo di vedere “come andrà a finire”, piuttosto<br />

di come contribuire a far procedere al meglio le cose.<br />

Deve essere chiara la fisiologia <strong>del</strong> cambiamento: non<br />

possiamo sgranare gli occhioni o arrabbiarci se una macchina<br />

così grande ha bisogno di tempo per trovare la strada.<br />

Prendere atto di questo aiuta a rilassarsi un attimo.<br />

8.3 Cambiamenti<br />

Alcuni ti dicono: “Per vent’anni abbiamo fatto così,<br />

perché dovremmo cambiare?” Pensano che una cosa<br />

vada bene solo perché è così da molto tempo…<br />

Da me c’è poca routine, certe giornate ti senti addirittura<br />

un principiante… Ma tra gli operatori quasi nessuno<br />

riesce ad apprezzare ciò che di buono porta la costante<br />

novità, piuttosto si chiedono solo quando tutto finirà…<br />

Il presupposto è che ci sia <strong>del</strong> personale disposto<br />

a lavorare non con il freno a mano tirato. Se invece hai<br />

gente che dice: “Mah, non so… Mah, boh…. Mah, sei<br />

proprio si<strong>cura</strong>?” allora non si va da nessuna parte.<br />

Di ritorno da qualche corso di formazione ho pensato<br />

che sarebbe bello riuscire a condividere quello che avevo<br />

appreso. Invece ho difficoltà a farlo, un po’ per i tempi,<br />

un po’ perché c’è poca voglia di sperimentare e manca<br />

ancora la cultura <strong>del</strong>l’innovazione.<br />

A me sembrerebbe indecente seguire un percorso o<br />

partecipare ad un <strong>progetto</strong> e poi dopo non fare nulla perché<br />

abbia corso!<br />

Ci siamo messi intorno ad un tavolo, per decidere<br />

come fare un protocollo terapeutico. Abbiamo discusso,<br />

abbiamo deciso, ci hanno dato gli incentivi, poi però<br />

nessuno lo faceva. Non è solo colpa dei responsabili, ma<br />

anche degli operatori che sono restii a cambiare lo stato<br />

<strong>del</strong>le cose. A volte si impiegano 10-15 operatori su un <strong>progetto</strong>,<br />

stanzi dei soldi, poi non viene applicato o applicato<br />

solo in parte…<br />

69<br />

Muoversi e pensare in modo<br />

“circospetto” può essere un<br />

buon atteggiamento, portare<br />

il proprio contributo guardandosi<br />

costantemente attorno,<br />

notando sia quanto ancora<br />

non funziona come dovrebbe<br />

sia quanto sta incominciando<br />

a dare i suoi frutti.<br />

vedi 6.3<br />

Perché sperimentare?<br />

A chi giova l’innovazione?<br />

Certamente il fine ultimo è un<br />

servizio sempre di maggiore<br />

qualità, ma dobbiamo essere<br />

consapevoli che lo sperimentare<br />

ha un grande valore anche<br />

per gli operatori in esso<br />

coinvolti: crea una sana emulazione<br />

tra reparti, favorisce<br />

lo spirito di gruppo, aumenta<br />

l’orgoglio per il proprio lavoro,<br />

riduce l’usura <strong>del</strong>la motivazione.<br />

In quale misura i processi di<br />

cambiamento dipendono anche<br />

dalla volontà e dalla responsabilità<br />

personale?<br />

vedi 6

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