Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione
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impegni verso tutte le persone<br />
Integrazione<br />
valore: 7 Sentirsi parte<br />
7.1 Conoscere le tappe e il traguardo<br />
Che cosa fa di un agire meccanico<br />
un agire umano?<br />
Dare “senso” a un qualcosa<br />
significa dotarlo di una ragione<br />
profonda in grado di farlo<br />
percepire come parte di un<br />
tutto più vasto.<br />
Significa dare all’agire coordinate<br />
di spazio e di tempo,<br />
tracciare una rotta che contenga<br />
un chiaro e condiviso<br />
punto di partenza e uno di<br />
arrivo.<br />
vedi 14.1<br />
Certe diffidenze tra amministrativi<br />
e sanitari possono decisamente<br />
ridursi a fronte <strong>del</strong>la<br />
comprensione e condivisione<br />
degli obiettivi perseguiti.<br />
58<br />
Sarebbe bello poter dare a ognuno la spiegazione <strong>del</strong><br />
senso di tutto il processo. Lo vedo quando lavoro con gli<br />
operai. Il problema è che spesso non c’è il tempo né l’occasione<br />
e i momenti di confronto non sono mai stati riconosciuti<br />
come degni, come utili. All’operaio dico solo un<br />
pezzetto <strong>del</strong> lavoro, magari lui sarebbe anche più bravo<br />
di me, per esperienza o perché potrebbe venirgli in mente<br />
un’alternativa migliore. Ma non ho il tempo di spiegargli<br />
tutto, così gli dico solo quel pezzo che deve fare lui. Dopo<br />
mi rendo conto che è una stupidaggine.<br />
Il problema è che non si guarda ad un obiettivo comune:<br />
ognuno lavora nel suo ufficio, per il suo ufficio. Molte<br />
volte tra colleghi ci si aiuterebbe anche, ma c’è chi ti<br />
blocca e ti dice di continuare a fornire meccanicamente i<br />
dati come si è sempre fatto. Una chiara condivisione degli<br />
obiettivi può essere la chiave.<br />
Non funzioniamo così bene come dovremmo perché<br />
c’è confusione. Abbiamo bisogno di un po’ di silenzio: da<br />
quando entri al mattino è tutto un tramestio, uno scalpiccio,<br />
un chiacchiericcio… Non riusciamo ad avere spazio<br />
per riflettere insieme, parliamo sempre <strong>del</strong>la situazione urgente<br />
che bolle, ma io piuttosto comincerei ogni tanto la<br />
giornata con una riunione programmatica, per discutere<br />
su dove stiamo andando e perché.<br />
Le cure domiciliari sul territorio sono un lavoro tosto, ci<br />
vuole capillarità, conoscenza. All’inizio mancava il coordinamento<br />
amministrativo e gestionale dei dati <strong>del</strong>le attività, che è<br />
stato creato in un secondo momento. Gli operatori, quando<br />
hanno iniziato a crocettare le attività vedevano tale compito<br />
solo come un aggravio. Allora mi sono messa a spiegare che<br />
ne va <strong>del</strong> nostro futuro se non sappiamo evidenziare quanto<br />
facciamo, chi sono gli utenti, che tipo di servizi eroghiamo.<br />
Ho spiegato che il lavoro va reso visibile e gli si deve dare<br />
dignità e riconoscimento. Nessuno mi ha detto di andare a<br />
parlare con le infermiere. E invece bisogna spiegare, così<br />
possono capire il perché di quei dati su quei foglietti.<br />
Ci sono certi servizi dove se non compili un certo foglio,<br />
che a te sembra una schiocchezza, poi la compilazione<br />
risulta essere di vitale importanza. Però <strong>del</strong>la sua<br />
importanza lo si viene a sapere sempre dopo…