Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione
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impegni verso i cittadini - pazienti - utenti<br />
valore:<br />
Sensibilità<br />
Coinvolgimento<br />
L’attenzione posta ad aspetti<br />
che coinvolgono il ben essere<br />
dei pazienti è incompatibile<br />
con la professionalità? O non<br />
è forse vero il contrario?<br />
Che differenza c’è tra freddezza<br />
e lucidità?<br />
Se la seconda è assolutamente<br />
necessaria per intervenire<br />
oculatamente sulle cose,<br />
30<br />
3 Professionalità<br />
3.1 Gelo<br />
Io parlo come utente: da poco sono stata operata due<br />
volte di colecisti. La prima volta sono stati molto gentili,<br />
il professore mi ha spiegato l’operazione, l’anestesista<br />
chiacchierava, ad un certo punto mi ha fatto addirittura<br />
una carezza. Mi sono sentita bene, ero in un ambiente<br />
che non mi sembrava marziano, si percepiva accordo…<br />
Mi hanno davvero coccolata, scaldata. Percepivo serenità<br />
nel personale, andavano tutti d’accordo e questo<br />
clima si estendeva a tutto il reparto. La seconda volta<br />
invece… chiusura totale. Ho notato nell’ambiente - gelido<br />
- che la qualità <strong>del</strong>la vita di chi è lì in attesa non è<br />
presa in considerazione. Tremavo dal freddo, ho chiesto<br />
una coperta. Asetticamente mi hanno detto: “Ce n’è<br />
una sola, voi siete in cinque”. Poi ho sentito dire: “Tanto,<br />
dopo, il freddo mica lo sentite”. Ho sentito le infermiere<br />
parlare: “Mancano le coperte…”, “Dillo al professore”,<br />
“Ma figurati se lui si mette a cercare le coperte…” Magari<br />
bisognerebbe anche stare a sentire che cosa prova e<br />
che cosa ha da dire “la colecisti”…<br />
Da noi in sala operatoria non si possono mettere le<br />
coperte, così i pazienti restano scoperti al freddo. Una<br />
mia collega ha l’abitudine di mettere i telini - che in sala<br />
possono essere portati - su una stufetta, per poi metterli<br />
caldi sul paziente, che va alle stelle… Noi colleghe ogni<br />
tanto sbuffiamo, ma sotto sotto proviamo vergogna perché<br />
lei persevera e dimostra che realmente non è una<br />
cosa che costa molto in termini di tempo. Allora cominci<br />
anche tu a farlo, ma di nascosto, perché “non è professionale”:<br />
l’idea ancora diffusa è quella che se sei duro,<br />
sei più professionale.<br />
La mia vecchia direttrice <strong>del</strong>la scuola per infermieri<br />
professionali ci diceva sempre che la differenza tra generica<br />
e infermiera professionale era che “voi state facendo<br />
una professione, non un mestiere.” Il messaggio era che il<br />
professionista è distaccato, non si fa coinvolgere.<br />
Ci sono operatori che pensano che la freddezza relazionale<br />
sia sintomo di maggiore professionalità. Penso che<br />
confondano freddezza con lucidità. Un conto è la lucidità,<br />
un altro è la disumanità. È vero che siamo scanditi dal