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Coordinamento del progetto a cura della S.C. Comunicazione

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carico anche di questo, bisogna informarlo di ciò che sta<br />

accadendo, anche solo banalmente che dovrà aspettare<br />

un po’ di più.<br />

Al mattino entro in reparto e non voglio sentirmi un<br />

numero o un burocrate. Sono <strong>del</strong>l’idea che si debba essere<br />

flessibili e talvolta vado oltre certe norme. Per esempio<br />

quando arriva un anziano per i prelievi e magari deve<br />

fare anche un altro esame io glielo faccio anche al di fuori<br />

<strong>del</strong>l’orario. Non me la sento di farlo tornare un’altra volta,<br />

un anziano che magari abita a 20 chilometri e che ci<br />

mette ore a venire…<br />

Se per regola si intende un qualcosa che aiuta noi e gli<br />

utenti a vivere meglio, rispettandoci a vicenda, è un conto.<br />

Però queste regole non devono diventare una gabbia.<br />

Se ad esempio il mio ufficio chiude alle 12.30 e l’utente<br />

arriva trafelato alle 12.33, non puoi dirgli: “Chiude alle<br />

12.30”. Nel tempo ho visto certi colleghi usare le regole<br />

come forma di potere. Fanno una cosa normalissima,<br />

ma fanno sembrare che facciano chissà che cosa: “La<br />

regola prevede questo, ma ti faccio questo come grande<br />

favore”. La fanno cadere dall’alto. È altrettanto vero che<br />

la mancanza di regole non va bene perché genera caos<br />

e reciproco disagio.<br />

Ci sono forme comportamentali che possono comunque<br />

dare ordine al quotidiano che incalza. Se non ci sono<br />

regole e se non vengono rispettate, non ci guadagna<br />

nessuno. Io ho provato a lasciare: avevo gente che arrivava<br />

a tutte le ore. Anche un orario di ambulatorio è una<br />

regola che bisogna far rispettare, anche e soprattutto per<br />

far sentire valorizzato il proprio lavoro all’utente.<br />

Oculatezza<br />

101<br />

tempi perdiamo il contatto<br />

con quelli di coloro che ci<br />

circondano, tempi che hanno<br />

durata, significato e valenza<br />

emotiva spesso molto diversi<br />

dai nostri.<br />

Riuscire a rimanere in contatto<br />

con il proprio tempo rispettando<br />

quelli degli altri è<br />

una grande sfida etica.<br />

vedi 1.1 - 2.3<br />

Ci sentiremmo più liberi se,<br />

giocando un qualsiasi gioco,<br />

potessimo fare a meno <strong>del</strong>le<br />

regole e potessimo comportarci<br />

come volessimo? Saremmo<br />

davvero liberi?<br />

Il rispetto dei tempi non deve<br />

trasformarsi in una forma di<br />

potere o peggio di prevaricazione.<br />

Piuttosto la giusta considerazione<br />

data all’orario è un<br />

modo per dare riconoscimento<br />

e per pretenderne, per far<br />

sentire l’utente degno di un<br />

servizio di qualità e per fargli<br />

adeguatamente apprezzare<br />

quanto facciamo.

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