14.10.2013 Views

Magazine pag altre 1-2_2002.pdf - Filcams - Cgil

Magazine pag altre 1-2_2002.pdf - Filcams - Cgil

Magazine pag altre 1-2_2002.pdf - Filcams - Cgil

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

LA PUNTA DELL’ICEBERG <strong>pag</strong>. 3<br />

ORGANISMI STATUTARI 4<br />

L’ONDA LUNGA<br />

DEL TERZIARIO 5<br />

UNA CONFEDERAZIONE<br />

NELLA CONFEDERAZIONE 7<br />

UNA FORMIDABILE<br />

MACCHINA ECONOMICA 8<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

Senza caporali e senza “agenti”<br />

Arrivano con il pullman dall’Est Europa. In tasca hanno un visto turistico<br />

di una settimana, a volte di quindici giorni. Le mete indicate sul visto sono il<br />

Vaticano, Venezia, Firenze. Loro però si fermano a Mestre. Scendono e telefonano<br />

a numeri di portatile di cui hanno una lunga lista. Telefonano a donne<br />

come loro, età attorno ai quarant’anni, sposate e con figli, che prima di loro<br />

hanno compiuto questo viaggio, dai loro paesi ucraini o moldavi, all’Est dell’Italia<br />

settentrionale per assistere persone anziane, in genere non<br />

autosufficienti. La rete – è davvero il caso di chiamarla così – dei telefoni<br />

portatili riesce a procurare una famiglia con anziano in cui vivere e lavorare. Il<br />

viaggio, allora, ha avuto il suo buon fine. Per tre mesi, il più delle volte. Il<br />

periodo turistico concesso. Allora i 550 dollari del viaggio, 625 euro, saranno<br />

recuperati. I 774 euro di <strong>pag</strong>a al mese daranno equilibrio alla trasferta italiana.<br />

Dopo, quasi tutte se ne tornano a casa. E poi risaliranno sul pullman appena<br />

potranno riavere 550 dollari per il biglietto e un altro visto turistico. Qualcuna<br />

decide di rimanere. Forse non ha legami, forse ha deciso di scioglierli. E si<br />

infila nella clandestinità, non di due mesi e mezzo, ma in quella senza prospettiva.<br />

Tutto questo lo ha scoperto e documentato la polizia di Conegliano.<br />

Il caso, lo sappiamo, riguarda tutta Italia. Tuttavia, dalla polizia di Conegliano<br />

ci viene una notizia confortante: una volta tanto, queste donne, il loro lavoro<br />

se lo procurano e se lo governano loro. Senza caporali e senza “agenti”.<br />

2<br />

IL TURISMO TASTA IL TERRENO<br />

DELLA DISPONIBILITA’ AL DIALOGO 9<br />

DEMAGOGIA PER SMANTELLARE<br />

LA SICUREZZA SUL LAVORO 11<br />

INTEGRATIVO<br />

PER PORTIERI 13<br />

il<strong>Magazine</strong><br />

FILCAMS <strong>Cgil</strong><br />

Direttore responsabile<br />

Nedo Bocchio<br />

Editrice: Cemu srl<br />

v. Leopoldo Serra 31<br />

00153 Roma<br />

Redazione e<br />

amministrazione:<br />

v. Leopoldo Serra 31<br />

00153 Roma<br />

tel. 06-5885102<br />

fax 06-5885323<br />

www.filcams.cgil.it<br />

e-mail:<br />

posta@filcams.cgil.it<br />

Stampa:<br />

Arti Grafiche Biellesi<br />

via Biella, 58<br />

13878 Candelo (BI)<br />

Iscrizione<br />

registro stampa<br />

Tribunale di Roma<br />

n. 226 del 2.5.1995<br />

Illustrazioni di<br />

Pedro Scassa


Sindacato in progress<br />

DOPO I CONGRESSI E NEL PIENO DI UN DURO CONFRONTO<br />

L’obiettivo della pura e semplice disgregazione dei diritti. La <strong>Filcams</strong> s’è mossa<br />

in questa congiuntura tenendo la sua azione e la sua analisi ben piantata in<br />

terra. Lo scontro pesa sulle spalle dei sindacati. La vocazione dei sindacalisti<br />

a negoziare si è scontrata con la volontà di mettere il sindacato fuori causa.<br />

Questa volta sono stati congressi<br />

di lotta. Qualche cosa di molto<br />

differente dal tranquillo svolgersi<br />

di un dibattito che facilmente può<br />

prendere una piega rituale. Questa<br />

volta, la <strong>Cgil</strong> in congresso, ha voluto<br />

dire confronto diretto con il suo<br />

popolo mentre altri la stavano tenendo<br />

sotto pressione; oppure, se si vuole<br />

usare un’immagine più colorita,<br />

mentre la stavano tenendo tra l’incudine<br />

e il martello.<br />

In questa circostanza, è stato un<br />

fatto estremamente utile e positivo<br />

che la discussione congressuale fosse<br />

in corso.<br />

È grazie al lungo confronto con i<br />

lavoratori, con la propria base e con<br />

i quadri dirigenti, che Sergio<br />

Cofferati, dalla tribuna congressuale<br />

di Rimini, ha potuto annunciare che<br />

la <strong>Cgil</strong> avrebbe risposto con lo sciopero<br />

alla volontà governativa di modificare<br />

l’articolo 18. La non adesione<br />

di Cisl e Uil, anzi la polemica<br />

esacerbata che Savino Pezzotta ha<br />

avviato, avrebbe in altri tempi consigliato<br />

la ricerca paziente del consenso<br />

tra le tre confederazioni. Se<br />

così non è stato, se la <strong>Cgil</strong> ha sentito<br />

che la lotta poteva essere messa in<br />

campo contando sulla sue sole forze,<br />

questo è stato possibile per la<br />

straordinaria manifestazione di co-<br />

LA PUNTA DELL’ICEBERG<br />

mune volontà raccolta nei congressi.<br />

Il successivo andamento del confronto<br />

politico, all’interno e all’esterno<br />

dei fatti puramente sindacali,<br />

ha dato ragione a Cofferati e alla<br />

<strong>Cgil</strong>. Il governo e Confindustria perseguono,<br />

nel mondo del lavoro, la<br />

pura e semplice disgregazione dei<br />

diritti. Non c’è possibilità di confronto,<br />

non è nella loro volontà una<br />

modifica individuata e redatta in<br />

comune tra governo e forze sociali.<br />

C’è persino un poco<br />

di soddisfazione<br />

nel constatare<br />

che Confcommercio<br />

non ha partecipato<br />

alla canea<br />

Anche Cisl e Uil sono giunte alla<br />

conclusione che non c’è possibilità<br />

di negoziazione.<br />

Riguardare i congressi – il congresso<br />

confederale, il congresso<br />

<strong>Filcams</strong> – a distanza di alcune settimane,<br />

ci permette di cogliere proprio<br />

questa straordinaria unitarietà di lettura.<br />

Sono situazioni diverse quelle<br />

in cui operano, e che dunque si tro-<br />

3<br />

vano ad analizzare, confederazione<br />

e <strong>Filcams</strong>. E per quanto riguarda la<br />

<strong>Filcams</strong> si tratta anche di una condizione<br />

meno esposta alla pressione<br />

diretta dell’attacco confindustriale.<br />

C’è persino un poco di soddisfazione<br />

nel constatare che<br />

Confcommercio, la maggiore confederazione<br />

padronale nei settori del<br />

terziario, non ha attivamente partecipato<br />

alla canea scatenata attorno<br />

all’articolo 18, e anzi il suo presidente<br />

ha dichiarato che non è quello<br />

l’obiettivo da perseguire.<br />

Il documento finale del congresso<br />

<strong>Filcams</strong> mette bene in luce che<br />

l’azione del governo, su questioni<br />

quali la giustizia e il lavoro, rappresenta<br />

«una vera rottura» rispetto<br />

«alle tradizioni culturali popolari italiane».<br />

In discussione – dice il documento<br />

– «c’è la voglia di segnare<br />

un punto di non ritorno negli equilibri<br />

sociali».<br />

Anche la conclusione unitaria di<br />

molti congressi di categoria, tra questi<br />

quello <strong>Filcams</strong> e quello confederale,<br />

naturalmente, si coglie ora<br />

come manifestazione di consapevolezza.<br />

La consapevolezza che il fronte<br />

non sarà, in quanto forze organizzate,<br />

molto articolato. La consape-<br />

Segue a <strong>pag</strong>ina 14


Sindacato in progress<br />

Comitato direttivo <strong>Filcams</strong>, Comitato direttivo <strong>Cgil</strong> e Organismi statutari<br />

Nazionale: Campari Ramona; Caravella<br />

Carmelo; Corraini Ivano; Coppini<br />

Luigi; Franceschini M. Antonia; Guglielmi<br />

Gabriele; Marconi Piero ; Mazziotta<br />

Manlio; Meschieri Marinella;<br />

Nozzi Massimo; Perin Bruno; Rastelli<br />

Bruno; Romeo Carmelo; Treves Claudio.<br />

Valle d’aosta: Zanardi Guido. Piemonte:<br />

Bertolotti Marco; Botta Danila;<br />

Calò Luigina; Cuntrò Anna; Dragone<br />

Lucia; Eel Zaaf Abdelaziz; Galati<br />

Mario; Pasero Bruno; Trinchero Gianni.<br />

Liguria: Bellini Giancarlo;<br />

Bucchioni Giovanni; Francavilla<br />

Cosimo; Minniti Carmela;<br />

Roverano Marco; Veirana Fulvia.<br />

Lombardia: Alberti Donatella;<br />

Anelli Livio; Anile Lucia;<br />

Baini Giuliana; Besenzoni<br />

Gianfranco; Bianchi Ennio; Calanca<br />

Alessandro; Cattaneo Federica;<br />

Cetti Pierluigi; Ciavarella<br />

Maria; Damelì Nadia; Decicco<br />

Giuseppe; Erbante Anna Pia;<br />

Fassina Sergio; Filandetti Antonella;<br />

Giannessi Laura; Giupponi<br />

Zaverio; Guerriero Angelo;<br />

Maffezzoli Dora; Magnani<br />

Gianluca; Mangili Mario; Pedretti<br />

Marco; Pizzamiglio Santino;<br />

Rota Mirco; Sormanni Fabio;<br />

Speriani Giovanni; Tempesta<br />

Pasquale. Veneto: De Checchi<br />

Loredana; Bortolami Adriano;<br />

Biscaro Vigilio; Dangiolillo Marina;<br />

De Rocco Elena; Franceschini Sergio;<br />

Grimaldi Antonella; Muchon Giusi;<br />

Sforza Giuseppe; Zucchini Leonardo.<br />

Trento: Forti Pergiorgio; Ioris Marisa;<br />

Caramelle Roland. Bolzano: Marinucci<br />

Daniela; Walzl Christine. Friuli<br />

V.G.: Margheritta Danilo; Merola Adriana.<br />

Emilia Romagna: Abbonizio Marzia;<br />

Bacci Marco; Balestrieri Francesca;<br />

Bonazza Dino; Ciman Rosella; Fattini<br />

Romano; Ferrari Stefania; Fiorani Giordano;<br />

Folloni Enrico; Giuriolo Lorenza;<br />

Landini Alda; Maestri Patrizia; Mancini<br />

Gianfranco; Marchi Giancarlo; Marieschi<br />

Cristiano; Melotti Massimo;<br />

Ponti Licia; Sgargi Walter; Soavi Rossella;<br />

Unmarino Francesca; Zapparoli<br />

Roberto; Zerlotti Caterina. Toscana:<br />

Acconci Angela; Angelini Dalida; Antonioli<br />

Maura; Benocci Valeria; Bertolucci<br />

Paolo; Brogi Barbara; Capponi<br />

Fabio; Castagnini Fabio; Di Meglio<br />

Origone@euroframe.it<br />

Enzo; Franceschini Franco; Nacinovich<br />

Luciano; Orsi Michele; Pestelli Sergio;<br />

Ricci Loretto; Salvato Alessandra; Talenti<br />

Enrico. Marche: Fanesi Gabriella;<br />

Montanini Giusi; Serafini Egidio; Tordini<br />

Stefano. Umbria: Bittarelli Luigi;<br />

Mengaroni Luigino; Moriconi Mauro.<br />

Lazio: Agassini Silvia; Belli Otello;<br />

Broglia Miriam; Castellani Cristina;<br />

Corazzesi Luigi; Della Volpe Carla;<br />

Maggio Maria; Mancini Giuseppe; Mar-<br />

Comitato Direttivo Nazionale <strong>Cgil</strong>: Ivano Corraini; Dora Maffezzoli; Marinella<br />

Meschieri; Rosa Vecia. Comitato di garanzia: Bruno Rastelli, presidente. Comitato<br />

di garanzia Nord-Ovest: Abdel Aziz ElZaaf. Comitato di garanzia Centro: Carmelo<br />

Romeo. Comitato di garanzia Sud: Giuseppe Scognamillo.<br />

4<br />

tinelli Gianbattista; Morini Silvana;<br />

Roncaccia Gianni; Stancampiano Antonio;<br />

Valenti Assunta. Abruzzo: Caracciolo<br />

Manuela; Terenzi Antonio. Molise:<br />

Merlo Lucia. Campania: Carnevale<br />

Maddalena; Carpino Giovanni; De Filippo<br />

Antonio; Esposito Rosa; Nesi<br />

Carmine; Sardyko Wioletta; Stornaiuolo<br />

Rosario; Vitagliano Andrea. Puglia:<br />

Lorusso Giuseppe; Mannocchio Maria;<br />

Morgese Gaetano; Moscagiuri Antonio;<br />

Scognamillo Giuseppe. Basilicata:<br />

Cioffi Canio; Taratufolo Manuela.<br />

Calabria: Hoo Elena;<br />

Melidoni Rosa Giulia; Presta<br />

Michele. Sicilia: Albanella Luisa;<br />

Minnì Cono; Palazzo Antonio;<br />

Silvestro Giuseppe. Sardegna:<br />

Codonesu Sergio; Pes Daniela;<br />

Pinna Salvatore; Simula<br />

Giuseppe.<br />

Sindaci revisori conti: Di<br />

Rocco Marco; Arguto Agostino;<br />

Teti Liviana; Caiazzo Massimo;<br />

Romanò Donato; Salmi<br />

Stefano; Milani Renato. Ispettori:<br />

Amoruso Antonio; Bau<br />

Sergio; Capretti Francesco;<br />

Gammarota Marina; Ioli Artemigia;<br />

Schiavone Vito. Collegio<br />

di verifica: Membri effettivi:<br />

Gabrielli M.Grazia; Calzavarra<br />

Walter; Cecchini Orfeo;<br />

Menaboi Fulvio; Innocenti Leandro;<br />

Pregnolato Lauro; Rossi Marco; Tidona<br />

Angelo; Membri supplenti: Filippini<br />

Giuseppe; Gangemi Franco; Gorelli<br />

Simona; Leo Angelo; Marengo Paolo;<br />

Nocco Marilina; Visentin Sandro; Zillocchi<br />

Gianluca.


Sindacato in progress<br />

IL TESSERAMENTO FILCAMS DA QUINDICI ANNI IN COSTANTE ASCESA<br />

290.000<br />

270.000<br />

250.000<br />

230.000<br />

210.000<br />

190.000<br />

170.000<br />

150.000<br />

I tesserati alla <strong>Filcams</strong> dal 1982 al 2001<br />

82 84 86 88 90 92 94 96 98 00<br />

L’ONDA LUNGA DEL TERZIARIO<br />

Il 2001 chiude con un saldo attivo di 13mila iscritti. L’ascesa della federazione<br />

è iniziata dalle 179mila adesioni e ora ne conta 264.500. Risultati resi possibili<br />

dal modello contrattuale. In crescita anche Fisascat e Uiltucs.<br />

Chi scrive un articolo sul<br />

tesseramento della <strong>Filcams</strong>, soprattutto<br />

se è un dovuto resoconto annuale,<br />

rischia di apparire monotono.<br />

Tuttavia meglio essere monotoni<br />

e registrare che anche quest’anno il<br />

tesseramento chiude con un saldo<br />

attivo di quasi 13mila iscritti rispetto<br />

all’anno precedente.<br />

L’aumento degli iscritti alla<br />

<strong>Filcams</strong> è un’onda lunga quindici<br />

anni che pare inarrestabile, iniziata<br />

quando si contavano 179mila iscritti<br />

saliti ora a 264.500. Come se in<br />

<strong>Cgil</strong> fosse nata una nuova federazione.<br />

Dietro a questi risultati non c’è<br />

di Bruno Perin<br />

un particolare segreto. Indubbiamente,<br />

il modello contrattuale esistente<br />

ci ha permesso di governare<br />

la riorganizzazione e lo sviluppo del<br />

terziario privato in Italia, e ha risposto<br />

adeguatamente ai nuovi bisogni<br />

dei lavoratori, così che essi hanno<br />

potuto riconoscere nel sindacato un<br />

reale strumento di tutela.<br />

La crescita parallela di Fisascat e<br />

Uiltucs dà un riscontro a tale analisi.<br />

Il vero salto di qualità avviene con<br />

le Rsu. La lungimiranza politica del<br />

sindacato ha permesso non solo di<br />

dare voce, ma anche di poter contrattare<br />

a nome e per conto di tutti i<br />

5<br />

lavoratori. Questo ha permesso di<br />

misurare il tasso di rappresentatività<br />

e ha evitato tentazioni mai accantonate<br />

di dividere il fronte sindacale<br />

confederale, utilizzando sindacati di<br />

comodo. A tale proposito, possiamo<br />

dire di avere una certa esperienza in<br />

fatto di lotta ai contratti pirata come<br />

quelli della Fenasalc Cisal.<br />

Una scelta intelligente che ha visto<br />

la parte più antisindacale della<br />

Confcommercio attivarsi per bloccare<br />

le elezioni.<br />

Indubbiamente, una crescita così<br />

marcata ha creato problemi di adat-<br />

Segue a <strong>pag</strong>ina 7


QUADRIFOR<br />

Istituto Formazione Quadri Terziario<br />

6


Sindacato in progress<br />

L’onda lunga del<br />

Terziario<br />

tamento organizzativo. Si è gradualmente<br />

ridisegnato il modello<br />

organizzativo, intervenendo<br />

finanziariamente sui territori che<br />

non potevano garantire una risposta<br />

adeguata alla crescita potenziale. Si<br />

è lavorato in sinergia con la Confederazione<br />

per coniugare le strategie<br />

contrattuali con le politiche sul territorio.<br />

Si sono riqualificati i servizi<br />

del Patronato e delle vertenze in<br />

chiave di rafforzamento della rappresentanza.<br />

Si è lavorato per fornire un<br />

livello di formazione adeguato alla<br />

struttura intermedia dei funzionari in<br />

grado di poter rispondere al meglio<br />

alla domanda che proveniva dai lavoratori,<br />

e che sapesse dare loro una<br />

strumentazione informatica in grado<br />

di dialogare con il nazionale e tra<br />

i territori, anche attraverso un sito<br />

Internet che fornisse la documentazione<br />

storica della galassia sindacale<br />

della federazione.<br />

Lavoro che continua perfezionando<br />

il modello adottato e lavorando<br />

per allargarlo coinvolgendo i delegati<br />

aziendali in un progetto di<br />

rilancio che vada oltre al già ottimo<br />

lavoro che viene effettuato nei territori.<br />

Viste le premesse, si può ipotizzare<br />

per il 2002 un obiettivo non inferiore<br />

ai 260mila iscritti.<br />

RICERCA IRES SUL TERZIARIO<br />

UNA CONFEDERAZIONE<br />

NELLA CONFEDERAZIONE<br />

«Il terziario privato in Italia» è uno strumento<br />

interpretativo sull’evoluzione del settore.<br />

Una ricerca condotta dall’Ires sulla consistenza e sull’evoluzione<br />

del terziario, «Il terziario privato in Italia», è stata presentata<br />

al congresso della <strong>Filcams</strong>. Un «modello in progress», com’è stato<br />

detto, per poter definire in modo preciso «i comparti di area <strong>Filcams</strong>»<br />

desunti dai dati statistici nazionali. Uno strumento interpretativo su<br />

evoluzione, dimensione, numero di addetti e dipendenti, tipologia<br />

del rapporto di lavoro, andamenti salariali di un’area sulla quale<br />

insiste un sindacato «confederazione nella Confederazione» che tratta<br />

con confederazioni datoriali e direttamente con le istituzioni.<br />

La ricerca, pubblicata sul sito della federazione<br />

www.filcams.cgil.it, sarà aggiornata con le successive esplorazioni<br />

per comparti e per territori.<br />

Le quaranta <strong>pag</strong>ine della pubblicazione descrivono un’economia<br />

che si è sostanzialmente allineata ai paesi più “terziarizzati”, come<br />

Stati Uniti, Gran Bretagna, e Francia. In questi paesi il settore dei<br />

servizi ha raggiunto un’ampiezza prossima o superiore al 70 per<br />

cento del valore aggiunto e dell’occupazione totale. In Italia, nel<br />

2000, questi valori sono rispettivamente al 68,8 e al 63 per cento.<br />

Impressionante la crescita del terziario “di area <strong>Filcams</strong>” tra 1970 e<br />

2000: la quota dei servizi sul valore aggiunto totale è cresciuto di 17<br />

punti e la quota di occupazione sull’occupazione totale di 23 punti.<br />

Tuttavia, non è stata una crescita continua e costante. Nell’ultimo<br />

decennio una fase di intensa ristrutturazione ha rallentato la progressione<br />

verso l’economia terziaria. Ad esempio il commercio al<br />

dettaglio si è profondamente riorganizzato. Ma la capacità di creare<br />

occupazione ha subìto una breve battuta d’arresto, riprendendosi in<br />

fretta soprattutto nei settori tradizionali degli alberghi e della<br />

ristorazione.<br />

Ancora un dato: la ridotta dimensione delle imprese italiane. I<br />

due terzi dell’occupazione nei servizi è assorbita da imprese con<br />

meno di dieci addetti, mentre in ambito europeo la quota di occupazione<br />

nelle piccole imprese è ampiamente inferiore al 50 per cento.<br />

E questa ridotta dimensione è un problema che il sindacato conosce<br />

bene.<br />

7


Tavoli di negoziato<br />

Una formidabile macchina economica<br />

Che il turismo sia una formidabile “macchina” economica<br />

è il volume degli introiti a dirlo. Nel 2000 ha fatturato 150mila<br />

miliardi di lire e il suo apporto al Pil è stimato attorno al 12 per<br />

cento. L’Italia in questo comparto è la quarta potenza mondiale<br />

e il tasso annuo di crescita stimato sul lungo periodo è del 3,5%.<br />

Numeri sostanzialmente non intaccati dalla crisi aperta dall’attentato<br />

dell’11 settembre alle Torri Gemelle. Per quanto riguarda<br />

l’Italia sono le agenzie di viaggio e i tour operator ad<br />

averne risentito gli effetti. Con circa 2mila posti di lavoro in<br />

meno sui 35mila occupati nel settore. Una contrazione compensata<br />

dalle <strong>altre</strong> attività se, come sostiene il Cirm in una indagine<br />

sul biennio 2001-2002, l’occupazione complessiva dovrebbe<br />

crescere quest’anno del 5% con 28mila nuovi assunti.<br />

Secondo il Touring Club, che rileva costantemente le dinamiche<br />

del settore, gli addetti complessivi sono 2.033.000 (circa<br />

l’8,8% dell’occupazione nazionale) di cui 1.500.000 sono dipendenti<br />

diretti. Questi dati non considerano il lavoro nero che,<br />

sempre secondo il Tci, supererebbe il 20%.<br />

I nuovi occupati nel biennio 1999-2000 sono attorno alle<br />

125mila unità. Tuttavia, le assunzioni stabili sono circa 27.000.<br />

I nuovi posti stagionali, in un settore composto per il 40% di<br />

contratti legati alla stagionalità, ammontano a 97.000. La novità<br />

è rappresentata dall’impiego di lavoratori immigrati, per lo<br />

più in lavori non a contatto con la clientela. Il loro numero non<br />

è conosciuto ma Federalberghi ne stima un impiego crescente.<br />

Per quanto riguarda i contratti, l’indagine del Tci conferma<br />

che il settore è fortemente flessibile. Tra il 1999 e il 2001, per i<br />

lavoratori stabili quasi la metà delle assunzioni sono regolate<br />

da contratti a tempo determinato e da contratti di formazione<br />

lavoro. Il part-time riguarda il 14,2% delle assunzioni stabili,<br />

una percentuale più che doppia di quella registrata nel complesso<br />

delle attività economiche.<br />

Contrattualmente il turismo è regolato, per i comparti che lo<br />

compongono: imprese alberghiere, campeggi, agenzie di viaggio,<br />

villaggi vacanze, pubblici esercizi, ristorazione, mense,<br />

parchi divertimento, da quattro contratti collettivi nazionali firmati<br />

con le federazioni di categoria aderenti a Confcommercio;<br />

con Confesercenti; con Aica, l’associazione delle grandi catene<br />

alberghiere aderente a Confindustria; con Federturismo, l’associazione<br />

dei “piccoli” di Confindustria.<br />

8<br />

Un settore<br />

in espansione,<br />

che richiama<br />

investimenti e<br />

che sa rinnoversi.<br />

La richiesta salariale<br />

è legata all’inflazione<br />

e all’andamento<br />

della produttività<br />

di settore.<br />

La contrattazione<br />

di secondo livello<br />

deve essere<br />

realmente esigibile<br />

anche a livello<br />

territoriale.<br />

U n settore economico in<br />

espansione, che richiama investimenti,<br />

che dà occupazione e che sa<br />

rinnovarsi. Tutto questo è il turismo,<br />

attività che cresce d’importanza a<br />

misura che l’industria perde posizioni<br />

nel panorama economico generale.<br />

La battuta d’arresto provocata<br />

dall’attentato dell’11 settembre è<br />

superata [vedi la scheda a fianco].<br />

La stagione si sta avviando sotto il<br />

segno delle migliori promesse.<br />

In questo quadro l’assemblea dei<br />

delegati sindacali di <strong>Filcams</strong> Fisascat<br />

Uiltucs ha licenziato la piattaforma<br />

di richieste per il rinnovo del contratto<br />

collettivo nazionale.<br />

Il contratto da rinnovare era stato<br />

firmato, con le varie controparti, tra<br />

gennaio e febbraio del 1999, aveva<br />

una validità triennale ed è scaduto il<br />

31 dicembre scorso.<br />

L’obiettivo salariale della piattaforma<br />

è di recuperare il differenzia-


Tavoli di negoziato<br />

RIPARTE LA STAGIONE DEI GRANDI CONTRATTI<br />

IL TURISMO TASTA IL TERRENO<br />

DELLA DISPONIBILTA’ AL DIALOGO<br />

le di inflazione reale del periodo passato,<br />

di incrementarlo per la durata<br />

della parte economica e di «realizzare<br />

un obiettivo di miglioramento<br />

dei trattamenti economici e<br />

normativi collegato all’andamento<br />

della produttività di settore». La richiesta<br />

è di 85 euro, al 4° livello, al<br />

mese.<br />

Una richiesta importante, che tuttavia<br />

è solo uno dei punti qualificanti<br />

della piattaforma. Dice Carmelo<br />

Caravella, segretario nazionale responsabile<br />

per il Turismo: «Ci sono<br />

altri punti di grande importanza<br />

come la difesa e lo sviluppo della<br />

Centri di assistenza e consulenza ai consumatori<br />

in tutti i maggiori centri urbani e in alcuni centri<br />

minori, servizio giuridico legislativo,<br />

pubblicazione del mensile “Robin”.<br />

Si può aderire individualmente<br />

e collettivamente (gruppi, circoli,<br />

associazioni locali). Il tesseramento<br />

avviene su base territoriale e nazionale.<br />

Iscritto/a CGIL 9.3<br />

Non iscritto/a 25.82<br />

Versamento sul c/c bancario n.2487 CAB 3215<br />

ABI 5584 Banca Popolare Milano, Ag. 326;<br />

oppure sul c/c postale n. 66521006;<br />

entrambi intestati a Federconsumatori<br />

Via Palestro 11 00185 Roma<br />

contrattazione di secondo livello, e<br />

l’impegno per realizzare un diverso<br />

rapporto tra la formazione, la professionalità<br />

e l’inquadramento. La<br />

struttura della professionalità – pro-<br />

La contrattazione<br />

decentrata è poca e a<br />

macchia di leopardo<br />

segue Caravella – qui è decisiva perché<br />

si lega alla qualità dei servizi».<br />

Sulla contrattazione di secondo<br />

livello, la piattaforma evidenzia la<br />

FEDERCONSUMATORI<br />

Federazione Nazionale Consumatori e Utenti<br />

TESSERAMENTO 2002<br />

Via Palestro 11 - 00185 Roma Tel. 0642020755-59-63 Fax 0647424809<br />

www.federconsumatori.it federconsumatori@federconsumatori.it<br />

9<br />

necessità di renderla esigibile, per la<br />

dimensione aziendale e territoriale,<br />

in tutto il settore e però prestando<br />

particolare attenzione ai comparti<br />

degli esercizi pubblici, della<br />

ristorazione collettiva, delle agenzie<br />

di viaggio, eliminando i vincoli posti<br />

dalle controparti nell’ultima tornata<br />

contrattuale.<br />

È poi necessario – dice il documento<br />

rivendicativo – che la contrattazione<br />

territoriale abbia regole certe,<br />

per superare le difficoltà che vengono<br />

dalla forte polverizzazione del-<br />

Segue a <strong>pag</strong>ina 13<br />

La Federconsumatori è una associazione senza<br />

scopo di lucro che ha come obiettivo la tutela<br />

dei consumatori e degli utenti.<br />

Gli operatori agli sportelli svolgono<br />

attività di informazione ai<br />

consumatori sui loro diritti, sulle leggi<br />

in vigore e sulle soluzioni<br />

possibili per dare risposte<br />

ai loro reclami.<br />

Molte sono state le vertenze<br />

intraprese a livello nazionale e locale<br />

verso aziende, banche, enti locali.<br />

L’Associazione ha una struttura federale fortemente<br />

decentrata, gli organismi dirigenti regionali e locali<br />

sono eletti dai rispettivi congressi.


CASSA PORTIERI<br />

Fondo malattia<br />

Assistenza integrativa<br />

Servizi agli associati<br />

10


Direzione di marcia<br />

IL GOVERNO SI APPRESTA A RIFORMARE LA LEGGE 626<br />

DEMAGOGIA PER SMANTELLARE<br />

LA SICUREZZA SUL LAVORO<br />

Le dichiarazioni di un sottosegretario e il disegno di legge del governo. Nel<br />

mirino la 626 «legge dalla regolazione esasperata». Per renderla più «leggera»<br />

prevedono di varare una normativa con istruzioni tecniche dettagliatissime.<br />

Per Luisa Benedettini vogliono solo sgravare le Pmi dall’obbligo di rispettarla.<br />

«È un fallimento assoluto».<br />

Così il sottosegretario al Welfare,<br />

Maurizio Sacconi ha giudicato la<br />

legge 626, quella sulla sicurezza nei<br />

luoghi di lavoro. «La 626 non va –<br />

ha detto il sottosegretario – e allora<br />

bisogna fare un «testo unico» molto<br />

«leggero».<br />

Il pesante e catastrofico giudizio<br />

del sottosegretario è stato espresso<br />

nell’ambito di un Convegno promosso<br />

dal Cnel. Riguardava la ricerca<br />

sullo stato di attuazione della 626.<br />

«Poiché gli incidenti sul lavoro non<br />

sono diminuiti – è stato questo<br />

l’incipit di Sacconi – vuol dire che<br />

la legge non funziona». Nei primi sei<br />

mesi del 2001 – ha dichiarato – si è<br />

registrato un aumento dello 0,7%<br />

degli infortuni. Secondo Sacconi,<br />

che ripete una posizione già espressa<br />

dal governo nel Libro bianco, i<br />

difetti della normativa vigente stanno<br />

in un’eccessiva burocratizzazione<br />

della prevenzione e nella totale assenza<br />

di norme per le piccole e medie<br />

imprese e per l’agricoltura. «C’é<br />

una regolazione esasperata», ha sintetizzato<br />

il sottosegretario.<br />

Comunque, il sottosegretario ha<br />

dato una sua giustificazione alla ne-<br />

cessità di riformare la legge quando<br />

già il Consiglio dei ministri aveva<br />

presentato un disegno di legge che<br />

prevede l’assegnazione di una delega<br />

al Governo. Questi, con decreto<br />

legislativo, porrà mano al «riassetto<br />

della materia della sicurezza e tutela<br />

dei lavoratori».<br />

La vogliono sostituire<br />

con regole dettagliate che<br />

sono il contrario della<br />

flessibilità<br />

«Il governo – risponde Luisa Benedettini,<br />

responsabile dell’Ufficio<br />

salute e sicurezza della <strong>Cgil</strong> –<br />

esordisce affermando che col decreto<br />

626 l’Italia ha recepito la normativa<br />

comunitaria in modo anomalo e<br />

sovrabbondante, impedendo così<br />

alle Pmi di adempiere alle norme<br />

sulla sicurezza. E questo spiegherebbe<br />

la grave situazione infortunistica,<br />

che nessuno nega, tanto nel mondo<br />

della piccola imprenditorialità quanto<br />

nell’agricoltura. Ma qual è la soluzione<br />

prospettata? Nel decreto sulla<br />

sicurezza, il governo indicherà<br />

11<br />

addirittura le “misure tecniche di<br />

prevenzione per le piccole e medie<br />

imprese e per il settore dell’agricoltura”.<br />

Un obiettivo – prosegue Benedettini<br />

– in contraddizione proprio<br />

con le normative europee, che si traducono<br />

sempre in “leggi soft”, in<br />

disposizioni che fissano gli obiettivi<br />

e le misure per raggiungerli senza<br />

scendere sul piano della tecnicalità.<br />

Il governo, invece, promettendo<br />

istruzioni superdettagliate, ci dà un<br />

altro esempio della propria rigidità.<br />

Non vorrei fare della dietrologia –<br />

prosegue Benedettini -, ma a me<br />

sembra chiaro che s’inventeranno<br />

una normativa che consentirà alle<br />

Pmi di cavarsela a buon mercato».<br />

Le contraddizioni sono evidenti.<br />

Giudicano troppo elastica e generica<br />

la vecchia normativa e la vogliono<br />

sostituire con regole dettagliate<br />

che sono il contrario della flessibilità<br />

e che nessuna impresa applicherà<br />

mai.


EBNT<br />

Ente Bilaterale Nazionale del Turismo<br />

12


Tavoli di negoziato<br />

Il turismo tasta il terreno<br />

della disponibilità al dialogo<br />

le aziende.<br />

«Finora se n’è fatta poca di contrattazione<br />

decentrata – dice<br />

Caravella –, poca e a macchia di leopardo.<br />

Le aziende mettono avanti<br />

tanti alibi per non trattare. Il più<br />

grosso è la produttività, che nel settore<br />

è difficile da misurare proprio<br />

per le diversità esistenti tra i<br />

comparti e per la dimensione delle<br />

aziende che non permette, tranne che<br />

per le grandi catene nazionali, di farla<br />

a livello aziendale».<br />

C’è poi il capitolo inquadramento<br />

e professionalità, molto importante<br />

nel turismo per le profonde<br />

trasfomazioni avvenute. Alla luce<br />

dei nuovi profili introdotti da<br />

ristrutturazioni, concentrazioni e da<br />

una nuova organizzazione del lavoro,<br />

va affrontata la classificazione<br />

complessiva delle varie figure professionali.<br />

«In pratica – dice Caravella – si<br />

tratta di mettere mano in una struttura<br />

contrattuale vecchia di quattro<br />

contratti. In questo frattempo sono<br />

nate figure nuove, ben<br />

professionalizzate o al contrario<br />

poco professionalizzate. Bisogna<br />

armonizzare meglio la scala<br />

parametrale per valorizzare le singole<br />

professionalità».<br />

È qui che la formazione svolge il<br />

suo ruolo. La competitività si gioca<br />

anche con la qualità del servizio, è<br />

detto nella piattaforma. Bisogna agire<br />

rapidamente per garantire lo sviluppo<br />

della professionalità degli addetti.<br />

La formazione continua è il<br />

vero investimento del futuro, sia per<br />

le imprese che per i lavoratori. La<br />

richiesta è di prevedere, con<br />

scansioni periodiche e per le diverse<br />

professionalità e anzianità di servizio,<br />

programmi di qualificazione e<br />

di riqualificazione, utilizzando gli<br />

enti bilaterali.<br />

Il sistema della bilateralità va rivisto<br />

sul piano dell’organizzazione<br />

territoriale e delle azioni verso i lavoratori.<br />

La piattaforma punta ai<br />

consorzi di enti bilaterali per armonizzare<br />

i servizi e puntare a funzioni<br />

di sportello per la previdenza, l’assistenza<br />

complementare e di sostegno<br />

al reddito.<br />

È poi richiesta l’istituzione di una<br />

cassa di assistenza sanitaria integrativa.<br />

A partire dalle esperienze maturate<br />

dalla cassa assistenza dei quadri,<br />

l’obiettivo è di dare copertura a<br />

chi ora non è assistito dal servizio<br />

sanitario nazionale. Nella cassa dovrebbero<br />

entrare anche lavoratori<br />

temporanei e stagionali. I sindacati<br />

chiedono di destinare a questa finalità<br />

10 euro, 8 a carico dell’impresa.<br />

Infine, il documento indica una<br />

serie di miglioramenti da ottenere,<br />

come alle voci: infortunio, 100% del<br />

trattamento; maternità, 100% e diritto<br />

al part-time; spese rimborsate<br />

per il libretto sanitario e il certificato<br />

di rientro dalla malattia; revisione<br />

delle indennità; rafforzamento<br />

degli strumenti contrattuali e dei diritti<br />

dei lavoratori impegnati nel sistema<br />

degli appalti.<br />

13<br />

Con le Casse<br />

Notariato e Forense<br />

Integrativo<br />

per portieri<br />

Anche i portieri possono<br />

avere un contratto<br />

integrativo. C’è riuscita<br />

la <strong>Filcams</strong> a firmare con<br />

la Cassa Previdenza<br />

Notariato e con la Cassa<br />

previdenza Forense.<br />

L’integrativo rinnova il<br />

precedente contratto<br />

scaduto nel 1995. Dal<br />

1996 le casse sono state<br />

privatizzate e i portieri<br />

sono di conseguenza<br />

passati da dipendenti di<br />

enti pubblici a dipendenti<br />

privati.<br />

Il nuovo contratto<br />

integrativo regola le<br />

retribuzioni per i portieri<br />

che costudiscono più di<br />

uno stabile. Il compenso è<br />

in questi casi dal 10% al<br />

30% del salario per ogni<br />

ulteriore stabile.<br />

Le indennità previste dal<br />

contratto nazionale sono<br />

maggiorate del 10%. Se il<br />

portiere ha riscaldamento<br />

autonomo nell’alloggio di<br />

servizio sarà rimborsato<br />

l’80% della spesa. Il<br />

premio annuo può essere<br />

da una a due mensilità del<br />

salario base a seconda dei<br />

parametri. Il periodo non<br />

coperto da contratto<br />

integrativo è risarcito una<br />

tantum con 361,52 euro.


Sindacato in progress<br />

La punta<br />

dell’iceberg<br />

volezza che, tutto sommato c’è solo<br />

la <strong>Cgil</strong> e, se tutto va bene, ci saranno<br />

i sindacati a reggere uno scontro<br />

per evitare di tornare a equilibri sociali<br />

del passato. Certo, accanto alla<br />

<strong>Cgil</strong> ci sono strati vasti di popolazione<br />

e, questi sì, molto articolati.<br />

Pur tuttavia sono forze che emergono<br />

dall’interno della società civile in<br />

modo molto fluido.<br />

La <strong>Filcams</strong> s’è mossa in questa<br />

congiuntura tenendo la sua azione e<br />

la sua analisi ben piantata in terra.<br />

Per il segretario generale Ivano<br />

Corraini, il congresso «ha saputo<br />

coniugare la lotta alle posizioni<br />

antisociali del governo con le specifiche<br />

esigenze della categoria, e il<br />

legame tra i due elementi ha reso<br />

possibile il suo esito unitario». Esito<br />

unitario descritto a sua volta da<br />

Bruno Rastelli, il coordinatore di<br />

“Lavoro e società”, come «un risultato<br />

dell’intelligenza».<br />

La <strong>Filcams</strong> ha letto – attraverso<br />

l’analisi condotta da Ivano Corraini<br />

- la posizione del governo come un<br />

attacco ai diritti dei lavoratori. Posizione<br />

che usa la “legge delega” per<br />

capovolgere la gerarchia di valori<br />

che finora ha uniformato il campo<br />

dei diritti.<br />

Per un sindacalista non è facile<br />

convincersi né accettare che su un<br />

progetto di legge o su una certa forma<br />

di contratto non è possibile esercitare<br />

il negoziato. Eppure, la vocazione<br />

dei sindacalisti a discutere<br />

punto per punto si è scontrata con<br />

«un filo conduttore unico, coerente»<br />

che punta «alla completa<br />

destrutturazione del mercato del la-<br />

voro, alla marginalizzazione del sindacato<br />

al ruolo di erogatore di servizi<br />

e di notaio delle scelte delle<br />

imprese e della accettazione da parte<br />

dei lavoratori».<br />

Questo salto indietro inaccettabile<br />

sconvolgerebbe il risultato di anni<br />

di contrattazione su temi quali il<br />

mercato del lavoro, delle flessibilità<br />

di impiego e dell’organizzazione del<br />

lavoro. Nei contratti del terziario si<br />

sono consolidati risultati normativi<br />

che rappresentano un equilibrio importante<br />

tra interessi delle imprese<br />

e condizioni di lavoro.<br />

Per la <strong>Filcams</strong>, quello della con-<br />

La scelta prioritaria<br />

sta nella difesa in ogni caso<br />

dei due livelli<br />

di contrattazione perché<br />

la difesa del contratto<br />

nazionale passa<br />

per l’estensione<br />

del secondo livello<br />

trattazione è un ruolo centrale ed è<br />

con questo strumento che il sindacato<br />

del terziario ha sviluppato la sua<br />

politica di settore. Propio attorno ai<br />

contratti e all’eventuale riforma dei<br />

modelli contrattuali si era sviluppata<br />

l’analisi di Corraini.<br />

Per la <strong>Filcams</strong>, il contratto collettivo<br />

nazionale di lavoro è irrinunciabile,<br />

è lo strumento con il quale il<br />

sindacato assolve al proprio ruolo in<br />

nome e per conto dei lavoratori, di<br />

chi ha voce e di chi non ne ha.<br />

Ma la fine della concertazione<br />

decretata dal governo fa saltare il<br />

14<br />

modello contrattuale fissato con il<br />

protocollo del luglio ’93. Questo<br />

vuol dire che «obbligati a discuterne»<br />

c’è «l’esigenza di fare delle scelte».<br />

E la scelta prioritaria, tra l’altro<br />

con una certa convergenza unitaria,<br />

«sta nella difesa in ogni caso dei due<br />

livelli di contrattazione, e dentro<br />

questo, la difesa del contratto nazionale<br />

come lo strumento più importante<br />

della affermazione di regole,<br />

diritti, normative, in un impianto<br />

solidaristico nazionale per l’insieme<br />

dei lavoratori».<br />

In questa analisi, «la disputa sulla<br />

durata e sulla cadenza del contratto<br />

nazionale diventa marginale e subordinata<br />

ai due livelli» e non c’è<br />

dubbio che, vista dal terziario, la difesa<br />

del contratto nazionale passa<br />

oggi per l’estensione della contrattazione<br />

di secondo livello, compresa<br />

la contrattazione territoriale come<br />

complementare alla contrattazione<br />

aziendale.<br />

Perché, «se la difesa del contratto<br />

nazionale non si realizza nel secondo<br />

livello, alla lunga potrebbe<br />

affermarsi la linea di chi pensa che<br />

ciò vada fatto sostituendo il contratto<br />

nazionale con tanti contratti provinciali».<br />

Dunque, attenzione. L’articolo 18<br />

«rappresenta la punta dell’iceberg»,<br />

e non possiamo pensare «di aver assolto<br />

al nostro impegno sui diritti<br />

minacciati con la sola difesa dell’articolo<br />

18».


UNIPOL<br />

ASSICURAZIONI<br />

15


QuAS<br />

Cassa Assistenza Sanitaria Quadri<br />

16

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!