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modifiche al regolamento tecnico internazionale ... - Fidal Lombardia

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f) quando, abbandonando la zona di caduta, il suo primo contatto<br />

del piede con il terreno <strong>al</strong> di fuori della zona di caduta è più<br />

vicino <strong>al</strong>la linea di stacco della più vicina impronta lasciata d<strong>al</strong><br />

s<strong>al</strong>to nella sabbia nella fase di atterraggio, inclusa ogni impronta<br />

fatta a causa di sbilanciamento nell’atterrare che sia<br />

completamente <strong>al</strong>l’interno della fossa, ma più vicina <strong>al</strong>la linea di<br />

stacco dell’inizi<strong>al</strong>e impronta sulla sabbia.<br />

Nota (i): Non è f<strong>al</strong>lo se un concorrente corre <strong>al</strong>l’esterno delle linee<br />

bianche che delimitano la corsia di rincorsa in qu<strong>al</strong>siasi punto.<br />

Nota (ii): Non è f<strong>al</strong>lo (vedi 1/b) se una parte della scarpa/piede del<br />

concorrente tocca il terreno <strong>al</strong>l’esterno dei due lati della tavola di stacco,<br />

ma prima della linea di stacco.<br />

Nota (iii): Non è f<strong>al</strong>lo se, nel corso dell’atterraggio, un atleta tocca con<br />

qu<strong>al</strong>siasi parte del corpo il terreno <strong>al</strong>l’esterno della zona di caduta, a<br />

meno che questo sia il suo primo contatto o contravvenga <strong>al</strong> paragrafo 1/e.<br />

. . . . .<br />

185.3 Tutti i s<strong>al</strong>ti debbono essere misurati d<strong>al</strong> segno più vicino <strong>al</strong>la linea di stacco<br />

o <strong>al</strong> suo prolungamento (vedi 1/f), lasciato da qu<strong>al</strong>siasi parte del corpo<br />

dell’atleta nella zona di caduta. La misurazione deve essere fatta<br />

perpendicolarmente <strong>al</strong>la linea di stacco o <strong>al</strong> suo prolungamento.<br />

185.4 Tavola di stacco<br />

Il limite di stacco deve essere indicato da una tavola affondata a livello con<br />

la pedana di rincorsa e la superficie della zona di caduta. Il bordo della<br />

tavola, vicino <strong>al</strong>la zona di caduta, è chiamato “linea di stacco”.<br />

Immediatamente <strong>al</strong> di là della linea di stacco deve essere posta l’asse per la<br />

plastilina <strong>al</strong>lo scopo di assistere i Giudici.<br />

185.5 La distanza tra la linea di stacco e la fine della zona di caduta deve essere<br />

di <strong>al</strong>meno 10 metri.<br />

185.6 La linea di stacco deve essere sistemata ad una distanza compresa tra uno e<br />

tre metri d<strong>al</strong>l’inizio della zona di caduta.<br />

185.7 Costruzione. La tavola di stacco deve essere rettangolare, di legno o di <strong>al</strong>tro<br />

materi<strong>al</strong>e rigido adatto, sul qu<strong>al</strong>e i chiodi delle scarpe di un atleta possano<br />

fare presa e non scivolare, e deve essere lunga 122 cm +/-0.01 m, larga 20<br />

cm (+/-2 mm) e profonda non più di 10 cm. Essa deve essere dipinta in<br />

bianco.<br />

caduta in un punto più vicino <strong>al</strong>la linea di stacco della più vicina<br />

impronta lasciata d<strong>al</strong> s<strong>al</strong>to nella zona di caduta; o<br />

f) quando, abbandonando la zona di caduta, il suo primo contatto del<br />

piede con il terreno <strong>al</strong> di fuori della zona di caduta è più vicino <strong>al</strong>la<br />

linea di stacco della più vicina impronta lasciata d<strong>al</strong> s<strong>al</strong>to nella sabbia<br />

nella fase di atterraggio, inclusa ogni impronta fatta a causa di<br />

sbilanciamento nell’atterrare che sia completamente <strong>al</strong>l’interno della<br />

fossa, ma più vicina <strong>al</strong>la linea di stacco dell’inizi<strong>al</strong>e impronta sulla<br />

sabbia.<br />

Nota (i): Non è f<strong>al</strong>lo se un concorrente corre <strong>al</strong>l’esterno delle linee bianche che<br />

delimitano la corsia di rincorsa in qu<strong>al</strong>siasi punto.<br />

Nota (ii): Non è f<strong>al</strong>lo (vedi 1/b) se una parte della scarpa/piede del concorrente<br />

tocca il terreno <strong>al</strong>l’esterno dei due lati della tavola di stacco, ma prima della<br />

linea di stacco.<br />

Nota (iii): Non è f<strong>al</strong>lo se, nel corso dell’atterraggio, un atleta tocca con<br />

qu<strong>al</strong>siasi parte del corpo il terreno <strong>al</strong>l’esterno della zona di caduta, a meno che<br />

contravvenga <strong>al</strong> paragrafo 1/e.<br />

. . . . .<br />

La distanza tra la linea di stacco e la fine della zona di caduta deve essere di<br />

<strong>al</strong>meno 10 metri.<br />

La linea di stacco deve essere sistemata ad una distanza compresa tra uno e tre<br />

metri d<strong>al</strong>l’inizio della zona di caduta.<br />

Trasferito <strong>al</strong>la Regola 184<br />

Trasferito <strong>al</strong>la Regola 184<br />

Trasferito <strong>al</strong>la Regola 184<br />

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