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ASSISTENZA AL LUTTO- HOSPICE PIO ALBERGO TRIVULZIO ...

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<strong>ASSISTENZA</strong> <strong>AL</strong> <strong>LUTTO</strong>- <strong>HOSPICE</strong> <strong>PIO</strong> <strong>AL</strong>BERGO <strong>TRIVULZIO</strong>.<br />

Finalità. Sostenere il familiare nel processo di elaborazione del lutto. Individuare<br />

elementi significativi di lutto patologico o complicato per indirizzare la persona ai<br />

servizi di competenza.<br />

Chi se ne occupa. L’assistenza al lutto viene erogata da un gruppo di volontari della<br />

LILT attivi presso l’Hospice del Trivulzio. Attualmente, il gruppo è composto da 5<br />

volontari- Mario Pamovio, Elisabetta Mercurio, Marisa Macchi, Liliana Balbiani, Giusy<br />

Avallone- coordinati da una psicologa- Lucia Floridia.<br />

Destinatari. L’assistenza al lutto è rivolta in prevalenza al care familiare di riferimento.<br />

In alcune situazioni viene valutata l’opportunità di rivolgere l’assistenza anche o ad altri<br />

familiari che nel periodo di assistenza presso l’Hospice abbiano dimostrato particolari<br />

problematiche o difficoltà.<br />

Criteri di esclusione dal programma di assistenza al lutto.<br />

Vengono esclusi i casi di decesso del malato avvenuto entro la prima settimana dalla<br />

data del ricovero.( tempo insufficiente ad avere informazioni relative alla situazione<br />

familiare e a stabilire un contatto confidenziale coi volontari)<br />

Vengono valutati caso per caso i decessi avvenuti nei primi 15 giorni dalla data del<br />

ricovero. Non sempre tale tempo è sufficiente a conoscere il malato e i suoi familiari. In<br />

ogni caso, viene comunque inviato il plico, in modo che se la persona sentisse la<br />

necessità di ricevere il supporto, può farsi parte attiva nel contattare i volontari<br />

PROCEDURA.<br />

1. A distanza di 15 giorni dal decesso del paziente, viene inviato all’indirizzo del<br />

destinatario dell’assistenza un plico contenente::<br />

una comunicazione informativa relativa al programma di assistenza al<br />

lutto, nella quale si informa dell’esistenza del servizio, coi recapiti<br />

telefonici e gli orari in cui i volontari rispondono al telefono, e del fatto<br />

che un volontario provvederà ad un contatto telefonico nei giorni<br />

successivi,<br />

l’opuscolo “Capire il lutto” edito dalla Fondazione Floriani che contiene<br />

alcuni consigli su come affrontare una perdita significativa.<br />

2- A distanza di circa 1 mese dalla data del decesso, un volontario incaricato<br />

telefona al destinatario dell’assistenza. La telefonata ha lo scopo di saggiare come la<br />

persona sta affrontando il lutto del congiunto, e di comprendere se siano necessari<br />

altri contatti telefonici e/o incontri finalizzati ad aiutare la persona a superare la fase<br />

più critica del lutto.<br />

3- Verificata l’esistenza o meno di tali necessità, il volontario prosegue coi contatti<br />

telefonici intervallati da un lasso di tempo adeguato. Se ne ravvisa la necessità,<br />

<strong>ASSISTENZA</strong>_<strong>AL</strong>_<strong>LUTTO</strong>


oppure su precisa richiesta della persona, può incontrarla avendo cura di proporre<br />

sempre luoghi “pubblici”- l’Hospice o il Trivulzio.<br />

4- Nel corso della prima telefonata, viene anche comunicato che semestralmente è<br />

officiata una Messa in ricordo dei defunti all’Hospice, seguita da un momento di<br />

incontro conviviale con tutti i volontari e col personale sanitario. Viene chiesto se si<br />

desidera ricevere l’invito che verrà poi spedito in tempi adeguati rispetto alla data<br />

fissata per la messa.<br />

OPERATIVAMENTE.<br />

Il gruppo di volontari si incontra con la psicologa a cadenza quindicinale; la durata<br />

di ogni incontro è di circa 1 ora.<br />

Nel corso delle riunioni,<br />

si esaminano le assistenze in essere. Il volontario riferisce del contenuto e<br />

della sfumatura emotiva della telefonata, in base alla confronto tra i volontari<br />

e la psicologa, viene deciso se e come continuare nell’assistenza o se invece<br />

può essere considerata conclusa;<br />

si prendono in considerazione i decessi avvenuti nel frattempo. Per ogni<br />

persona viene analizzata la situazione familiare, individuato il care di<br />

riferimento o la persona destinataria dell’assistenza e, in base a come si è<br />

evoluta la relazione coi volontari nel periodo della degenza, identificato il<br />

volontario che procederà al contatto telefonico;<br />

viene stilato l’elenco dei plichi da spedire, con la notazione dell’invito o<br />

meno alla messa.<br />

A cadenza semestrale, viene organizzata la Messa, presso l’Hospice, in ricordo<br />

delle persone decedute nella semestralità e allestito un successivo momento di<br />

incontro conviviale per dar modo alle persone di poter incontrare il personale<br />

sanitario, i volontari e altri persona econosciute nel periodo del ricovero.<br />

MATERI<strong>AL</strong>I.<br />

Il gruppo si è dotato dei seguenti materiali;:<br />

scheda di raccolta informazioni. Viene compilata dai volontari e riporta i<br />

datisocioanagrafici del paziente e dei familiari di riferimento, la data di ricovero<br />

e la data del decesso, la fede religiosa e altre notizie rilevanti dell’assistenza;<br />

scheda contatto telefonico e colloquio, compilata dal volontario incaricato<br />

dell’assistenza, riporta la data della telefonata o dell’incontro, la sua durata, i<br />

temi affrontati e la sfumatura emotiva che accompagna la comunicazione;<br />

scheda di contatto occasionale: viene compilata dal volontario che raccoglie “per<br />

caso” la necessità del supporto e la soddisfa- ad esempio durante la<br />

commemorazione funebre.<br />

<strong>ASSISTENZA</strong>_<strong>AL</strong>_<strong>LUTTO</strong>

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