RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G (04/12
RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G (04/12 RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G (04/12
SPECIFICHE REQUISITI DI SISTEMA SCMT SCMT – VOL 2 APPENDICE B Codifica: RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G 6.2.8.4 Protezione per itinerari deviati da percorrersi a 100km/h App B vol 2 rev G SRS Foglio 80 di 110 L’approccio ad un segnale che comanda itinerari deviati da percorrersi a velocità di 100km/h avviene: − In presenza di seconda frequenza portante (in grado di fornire il codice 120*) imponendo un target a 100km/h sul segnale tramite l’informazione fornita dal codice 120* ed un successivo tetto pari a tale velocità con la transizione 120*AC; velocità di deviata minori saranno eventualmente associate al codice 120. − In assenza di seconda frequenza portante dovranno essere previsti PI di tipo commutabile sui segnali che gestiscono l’itinerario deviato (vedi Figura 91), che permetteranno di imporre un target a 100km/h (o minore per mancata prosecuzione) sul segnale stesso. S1 - 2 Figura 91: Itinerari deviati a 100km/h e attrezzaggio con PI di tipo commutato dei segnali che gestiscono l’itinerario 6.2.9 Gestione degli appuntamenti 6.2.9.1 Concetti generali PBA Avv 01 Gli appuntamenti in SCMT si distinguono in due tipologie: Appuntamento di controllo; Appuntamento diagnostico. Di norma tutti i PI validi per uno stesso senso di marcia, indipendentemente dalla loro tipologia, devono essere legati in una catena di appuntamenti continua. Tale catena non viene interrotta per motivi funzionali, ma solamente per motivi di distanza in modo da limitare l’errore spaziale con il quale il sistema (SSB) diagnostica/controlla la mancata o errata lettura di un PI o di una sua parte. La reazione in caso di mancata lettura del PI, che deve essere associata ad un appuntamento, può essere di: arresto del treno, riduzione di velocità ad un valore prefissato, nessuna azione. Comunque, alla prima condizione di treno fermo, vengono sempre visualizzate sul cruscotto del SSB le informazioni riguardanti i PI non correttamente ricevuti. Per mantenere il livello di integrità di sicurezza SIL4 la catena di appuntamento si basa: 1) sulla trasmissione della distanza di segnalamento (D_Obiettivo) con l’attivazione della frenatura del treno qualora tale distanza venga completamente percorsa senza aver incontrato un PI che ne aggiorni il valore. S 1 - 2 S01 100
SPECIFICHE REQUISITI DI SISTEMA SCMT SCMT – VOL 2 APPENDICE B Codifica: RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G App B vol 2 rev G SRS Foglio 81 di 110 2) Sulla trasmissione della distanza di appuntamento (D_Appuntamento) con la reazione del SSB determinata dal valore della variabile (Q_Reazione) 3) Posa di PI aggiuntivi In generale il sistema sfrutta entrambe le catene, di cui al punto 1 e al punto 2, per prevenire la perdita del PI di segnale. La soluzione di cui al punto 3 si rende necessaria in casi particolari per integrare il punto 2, come riportato nei paragrafi successivi. Le principali informazioni trasmesse dai PI ai fini della gestione degli appuntamenti consistono in: • distanza obiettivo • distanza di appuntamento; • identificativo del prossimo PI in appuntamento; • reazione in caso di mancato appuntamento; • verifica del vincolo di appuntamento (dato dal Pi precedente). Le tipologie di appuntamento gestite dal sistema tramite la variabile (D_Appuntamento) sono: Appuntamento per “nome” (ovvero verso un singolo PI individuato): in questo caso deve essere specificato il numero identificativo del PI in appuntamento; Appuntamento per “tipo” (ovvero verso una famiglia omogenea di PI): in questo caso viene specificata la tipologia del PI (ad oggi sono ammesse le tipologie di ricalibrazione (R, RL) e di linea (L e LL)). Non rientrano nella catena degli appuntamenti i PI utilizzati per la gestione dei rallentamenti (denominati N) per i quali è definita una ulteriore catena di appuntamenti con logica dedicata. 6.2.9.2 Appuntamento di controllo L’appuntamento di controllo viene attivato sia attraverso la distanza di segnalamento (D_Obiettivo) sia con la distanza di appuntamento (D_Appuntamento). Le regole attualmente stabilite prevedono che: l’appuntamento di controllo venga utilizzato per i PI che svolgono funzione di protezione nei confronti dei segnali fissi (tipologie S, A, PA e PRA); la reazione al mancato appuntamento sia sistematicamente di arresto treno; la tipologia di appuntamento deve essere per nome. Nessuno dei PI, immediatamente precedenti le tipologie S, A, PA e PRA può annullare la catena degli appuntamenti. In presenza di segnalamento a due aspetti la distanza massima che può essere associata alla D_Appuntamento, al fine di limitare l’errore spaziale con il quale il sistema controlla la mancata o errata lettura di un PI è stabilita in 2000 m. Nei casi in cui la distanza da trasmettere sia superiore, risulta necessario interrompere la catena degli appuntamenti e posare PI aggiuntivi di tipo RL (L è acronimo di Linking) in precedenza al successivo PI che necessita dell’appuntamento di controllo (vedi regole di posa 6.2.9.8). In presenza di segnalamento a tre aspetti non dovrà essere mai interrotta la catena di
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SPECIFICHE REQUISITI DI SI<strong>ST</strong>EMA S<strong>CM</strong>T<br />
S<strong>CM</strong>T – VOL 2 APPENDICE B Codifica: <strong>RFI</strong> <strong>TC</strong>.PA<strong>TC</strong> <strong>ST</strong> <strong>CM</strong> <strong>02</strong> D<strong>02</strong> G<br />
6.2.8.4 Protezione per itinerari deviati da percorrersi a 100km/h<br />
App B vol 2 rev G SRS<br />
Foglio<br />
80 di 110<br />
L’approccio ad un segnale che comanda itinerari deviati da percorrersi a velocità di 100km/h<br />
avviene:<br />
− In presenza di seconda frequenza portante (in grado di fornire il codice <strong>12</strong>0*) imponendo un<br />
target a 100km/h sul segnale tramite l’informazione fornita dal codice <strong>12</strong>0* ed un<br />
successivo tetto pari a tale velocità con la transizione <strong>12</strong>0*AC; velocità di deviata minori<br />
saranno eventualmente associate al codice <strong>12</strong>0.<br />
− In assenza di seconda frequenza portante dovranno essere previsti PI di tipo commutabile<br />
sui segnali che gestiscono l’itinerario deviato (vedi Figura 91), che permetteranno di<br />
imporre un target a 100km/h (o minore per mancata prosecuzione) sul segnale stesso.<br />
S1<br />
- 2<br />
Figura 91: Itinerari deviati a 100km/h e attrezzaggio con PI di tipo commutato dei segnali che gestiscono l’itinerario<br />
6.2.9 Gestione degli appuntamenti<br />
6.2.9.1 Concetti generali<br />
PBA<br />
Avv 01<br />
Gli appuntamenti in S<strong>CM</strong>T si distinguono in due tipologie:<br />
Appuntamento di controllo;<br />
Appuntamento diagnostico.<br />
Di norma tutti i PI validi per uno stesso senso di marcia, indipendentemente dalla loro<br />
tipologia, devono essere legati in una catena di appuntamenti continua. Tale catena non viene<br />
interrotta per motivi funzionali, ma solamente per motivi di distanza in modo da limitare l’errore<br />
spaziale con il quale il sistema (SSB) diagnostica/controlla la mancata o errata lettura di un PI<br />
o di una sua parte.<br />
La reazione in caso di mancata lettura del PI, che deve essere associata ad un<br />
appuntamento, può essere di: arresto del treno, riduzione di velocità ad un valore prefissato,<br />
nessuna azione. Comunque, alla prima condizione di treno fermo, vengono sempre<br />
visualizzate sul cruscotto del SSB le informazioni riguardanti i PI non correttamente ricevuti.<br />
Per mantenere il livello di integrità di sicurezza SIL4 la catena di appuntamento si basa:<br />
1) sulla trasmissione della distanza di segnalamento (D_Obiettivo) con l’attivazione della<br />
frenatura del treno qualora tale distanza venga completamente percorsa senza aver<br />
incontrato un PI che ne aggiorni il valore.<br />
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