RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G (04/12

RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G (04/12 RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G (04/12

19.09.2013 Views

SPECIFICHE REQUISITI DI SISTEMA SCMT SCMT – VOL 2 APPENDICE B Codifica: RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G App B vol 2 rev G SRS Foglio 16 di 110 boa fissa (la prima incontrata dal treno nel senso di marcia per il quale tale PI è valido) e una commutata. Sui PdS vengono di norma utilizzati sui binari di corsa PI composti da due boe commutate, mentre sui restanti può essere utilizzata la medesima configurazione o quella costituita da una boa fissa e una commutata. In linea possono essere utilizzate tutte e tre le tipologie in funzione del tipo di linea e in alcuni casi del tipo di attrezzaggio. Per omogeneità nei disegni del presente paragrafo sono rappresentati PI di segnale composti da due boe commutate. 6.2.1.1.1 Segnale di prima categoria Le principali informazioni trasmesse da tale PI, denominato “S”, al fine di consentire al SSB di assicurare la protezione rispetto alle condizioni di valle secondo le modalità di cui ai paragrafi 6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.5, 6.6, 6.8 Vol1 SRS consistono in: • velocità di esecuzione, e qualora al segnale sia accoppiata la funzione di avviso del successivo segnale di 1° categoria: • velocità di obiettivo; • distanza obiettivo; • pendenza. 6.2.1.1.2 Segnale di avviso Le principali informazioni trasmesse da tale PI, denominato ”A”, al fine di consentire al SSB di sviluppare la curva di protezione rispetto alle condizioni di valle secondo le modalità di cui ai paragrafi 6.1, 6.2, 6.8 Vol1 SRS consistono in: • velocità di obiettivo. • distanza obiettivo; • pendenza; 6.2.1.1.3 Gestione della velocità di rilascio ridotta, della anticipazione della curva di frenatura e della riduzione della penalizzazione alla ripartenza. Tali funzioni sono svolte da un PI denominato di “prossimità”. Un unico PI di prossimità è in grado di svolgere sia la funzione per l’anticipazione della curva di frenatura che quella per la velocità di rilascio ridotta. 6.2.1.1.3.1 Velocità di rilascio ridotta Qualora a valle del segnale di 1° categoria siano presenti particolari situazioni opportunamente individuate dalle Direzioni competenti che richiedano una riduzione della velocità di rilascio è previsto un PI di “prossimità” denominato “PR” in precedenza al segnale ad una distanza di 200 m.

SPECIFICHE REQUISITI DI SISTEMA SCMT SCMT – VOL 2 APPENDICE B Codifica: RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G Le principali informazioni trasmesse da tale PI consistono in: • con il segnale a valle disposto a via impedita: − indicazione di velocità di rilascio ridotta; − visualizzazione della condizione di velocità di rilascio; − distanza obiettivo; − pendenza. • con il segnale a valle disposto a via libera (solo in presenza di boa commutata): − normale livello della velocità di rilascio liberatoria. − distanza obiettivo; − pendenza. 6.2.1.1.3.2 Anticipazione della curva di frenatura App B vol 2 rev G SRS Foglio 17 di 110 In riferimento al paragrafo 6.1.1.3.4 Vol1 SRS e per quanto previsto dalla circolare “Norme per l’Ubicazione e l’Aspetto dei Segnali” del 19/05/81 e dalle successive integrazioni, si definisce che tale PI sarà previsto qualora la distanza tra segnale di 1° categoria e il relativo avviso (o avviso accoppiato) per itinerari di corretto tracciato sia minore di: 1400 m se la velocità della linea su almeno una parte del tratto di arresto in Rango A e B rispettivamente è maggiore di 110 e 120 km/h; 1200 m se la velocità della linea su tutto il tratto di arresto in Rango A e B rispettivamente è minore o uguale a 110 e 120 km/h; e tale condizione non sia segnalata con Gx dal segnale precedente a quello di avviso. Se un segnale di avviso (o avviso accoppiato) presenta l’aspetto Gx per distanze regolari di segnalamento tra i due segnali successivi, il successivo segnale di valle dovrà essere dotato di PI PA se presenta almeno uno degli aspetti di avviso di deviata (G/V, Gx/Vx, Gx./Vx.) e non è presente la distanza minima di 1200 m o 1400 m. Il PI di prossimità denominato “PA” per l’anticipazione del calcolo della curva di protezione è posto a 200 m in precedenza al segnale con funzione di avviso e comunque a distanza non inferiore a 1400 m o 1200 m dal secondo segnale di valle. Le principali informazioni trasmesse da tale PI, che hanno significato quando il segnale con funzione di avviso presenta l’aspetto di avviso di via impedita e di avviso di riduzione di velocità, si riferiscono al successivo segnale di 1° categoria disposto a via impedita o a via libera per un movimento da percorrersi a velocità ridotta, consistono in: • velocità di obiettivo; • distanza obiettivo; • pendenza. Il PI PA in precedenza ad un segnale di 1°categoria con avviso accoppiato per gli aspetti indicati sull’Appendice A Vol.2 SRS trasmette un pacchetto di tipo R. Tale PI non è da prevedere in presenza di binari codificati con attrezzaggio di tipo standard o parziale. Inoltre non è da prevedere se il PI PA ricade in precedenza ad un segnale di 1° categoria che delimita una zona codificata, purché esista tra il punto di captazione del codice 180 e il segnale di 1° categoria a cui il PI si riferisce disposto a via impedita o a via libera per un itinerario da percorrersi a velocità ridotta la distanza minima di 2700 m.

SPECIFICHE REQUISITI DI SI<strong>ST</strong>EMA S<strong>CM</strong>T<br />

S<strong>CM</strong>T – VOL 2 APPENDICE B Codifica: <strong>RFI</strong> <strong>TC</strong>.PA<strong>TC</strong> <strong>ST</strong> <strong>CM</strong> <strong>02</strong> D<strong>02</strong> G<br />

App B vol 2 rev G SRS<br />

Foglio<br />

16 di 110<br />

boa fissa (la prima incontrata dal treno nel senso di marcia per il quale tale PI è valido) e una<br />

commutata.<br />

Sui PdS vengono di norma utilizzati sui binari di corsa PI composti da due boe commutate,<br />

mentre sui restanti può essere utilizzata la medesima configurazione o quella costituita da una<br />

boa fissa e una commutata.<br />

In linea possono essere utilizzate tutte e tre le tipologie in funzione del tipo di linea e in alcuni<br />

casi del tipo di attrezzaggio.<br />

Per omogeneità nei disegni del presente paragrafo sono rappresentati PI di segnale composti<br />

da due boe commutate.<br />

6.2.1.1.1 Segnale di prima categoria<br />

Le principali informazioni trasmesse da tale PI, denominato “S”, al fine di consentire al SSB di<br />

assicurare la protezione rispetto alle condizioni di valle secondo le modalità di cui ai paragrafi<br />

6.1, 6.2, 6.3, 6.4, 6.5, 6.6, 6.8 Vol1 SRS consistono in:<br />

• velocità di esecuzione,<br />

e qualora al segnale sia accoppiata la funzione di avviso del successivo segnale di 1°<br />

categoria:<br />

• velocità di obiettivo;<br />

• distanza obiettivo;<br />

• pendenza.<br />

6.2.1.1.2 Segnale di avviso<br />

Le principali informazioni trasmesse da tale PI, denominato ”A”, al fine di consentire al SSB di<br />

sviluppare la curva di protezione rispetto alle condizioni di valle secondo le modalità di cui ai<br />

paragrafi 6.1, 6.2, 6.8 Vol1 SRS consistono in:<br />

• velocità di obiettivo.<br />

• distanza obiettivo;<br />

• pendenza;<br />

6.2.1.1.3 Gestione della velocità di rilascio ridotta, della anticipazione della curva di frenatura<br />

e della riduzione della penalizzazione alla ripartenza.<br />

Tali funzioni sono svolte da un PI denominato di “prossimità”.<br />

Un unico PI di prossimità è in grado di svolgere sia la funzione per l’anticipazione della curva<br />

di frenatura che quella per la velocità di rilascio ridotta.<br />

6.2.1.1.3.1 Velocità di rilascio ridotta<br />

Qualora a valle del segnale di 1° categoria siano presenti particolari situazioni<br />

opportunamente individuate dalle Direzioni competenti che richiedano una riduzione della<br />

velocità di rilascio è previsto un PI di “prossimità” denominato “PR” in precedenza al segnale<br />

ad una distanza di 200 m.

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