Periodico del comune di Personico
Periodico del comune di Personico Periodico del comune di Personico
La Finestra • Aprile 2010 • n.16 Periodico del comune di Personico 4 Ambra 2, intervento di G. Beltrami 10 Reportage: viaggio India 14 Interventi alla selva castanile 19 Ciao Bottega, Ciao!
- Page 5 and 6: Brunett, in particolare che non si
- Page 11: La Finestra • Settembre 2009 •
- Page 17: noi siAmo i bAmbini che hAnno. port
La Finestra • Aprile 2010 • n.16<br />
<strong>Perio<strong>di</strong>co</strong> <strong>del</strong> <strong>comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Personico</strong><br />
4<br />
Ambra 2, intervento <strong>di</strong> G. Beltrami<br />
10<br />
Reportage: viaggio In<strong>di</strong>a<br />
14<br />
Interventi alla selva castanile<br />
19<br />
Ciao Bottega, Ciao!
Brunett, in particolare che non si produrranno 160 milioni<br />
<strong>di</strong> kWh (160 GWh) in più ma 30 GWh in meno rispetto<br />
ad oggi in seguito al previsto pompaggio nel bacino superiore.<br />
Vetterli aggiunge che se proprio si vuol pompare lo si faccia,<br />
per esempio, tra il Verbano e il bacino in Val Verzasca,<br />
con un impatto ambientale inferiore.<br />
Dopo questa premessa mi sembra che un po’<strong>di</strong> chiarezza<br />
non guasti.<br />
Per spiegare al lettore <strong>comune</strong> e per rinfrescare la memoria<br />
al competente che ha <strong>di</strong>menticato le unità <strong>di</strong> misura,<br />
sono in<strong>di</strong>spensabili alcune definizioni:<br />
La potenza si esprime in watt (W), nel campo specifico,<br />
quello <strong>del</strong> macchinario installato nelle centrali,<br />
in chilowatt (kW), in megawatt (MW), o in gigawatt (GW)<br />
1 kW = 1000 watt<br />
1MW = 1000 kW<br />
1GW = 1000 MW = 1’000’000 kW<br />
L’energia è il prodotto <strong>del</strong>la potenza in kW, MW o GW per<br />
il tempo in ore (h)<br />
1 kW . 1 h = 1 chilowattora (kWh)<br />
1 MW .1 h = 1 megawattora (MWh)<br />
1 GW . 1h = 1 gigawattora (GWh)<br />
Per tornare al problema:<br />
L’impianto Val d’Ambra 2, per un investimento <strong>di</strong> ca. 85<br />
mio Fr., citato da Dell’Ambrogio, produrrebbe<br />
111 GWh/anno ma consumerebbe 136 GWh/anno per<br />
il pompaggio dal bacino esistente a quello progettato,<br />
quin<strong>di</strong> comporterebbe un saldo negativo <strong>di</strong> 25 GWh/<br />
anno.<br />
Pertanto, la red<strong>di</strong>tività <strong>del</strong>l’investimento, che gli economisti<br />
<strong>del</strong>l’AET avranno sicuramente calcolato, <strong>di</strong>pende<br />
unicamente dalla <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> prezzo/kWh tra l’energia<br />
<strong>di</strong> punta venduta, rispettivamente quella <strong>di</strong> banda acquistata<br />
dall’Azienda.<br />
Sarei molto contento se Maggi mi spiegasse quali alternative<br />
esistono, fino ad oggi, alla regolazione <strong>del</strong>la rete.<br />
Per regolazione <strong>del</strong>la rete s’intende il mantenimento <strong>del</strong>la<br />
frequenza a 50 Hz (50 perio<strong>di</strong>/s), ciò significa che la velocità<br />
<strong>di</strong> tutti gli alternatori che alimentano la rete deve<br />
essere rigorosamente costante, con un numero <strong>di</strong> giri/minuto<br />
che <strong>di</strong>pende dalle caratteristiche <strong>del</strong>l’impianto, ma<br />
che è sempre un multiplo <strong>di</strong> 50 (300, 600, 750, ecc.)<br />
Per capire il problema, il lettore <strong>comune</strong>, può immaginare<br />
la totalità <strong>del</strong>la rete europea, da quella che conosce<br />
anche lui, a bassa tensione 230/400 V, alla me<strong>di</strong>a, all’alta,<br />
fino all’altissima tensione <strong>di</strong> 400 kV, collegata tramite<br />
trasformatori, come un gran<strong>di</strong>ssimo bacino d’acqua con<br />
un’infinità <strong>di</strong> apporti e altrettanti prelievi.<br />
È chiaro che se il quantitativo totale <strong>del</strong>l’acqua immessa è<br />
medesimo <strong>di</strong> quella prelevata, il livello <strong>del</strong> bacino non<br />
cambierà (50 Hz), se l’acqua immessa è superiore a quella<br />
prelevata il livello aumenterà (> 50 Hz) mentre se l’acqua<br />
immessa è inferiore a quella prelevata <strong>di</strong>minuirà (< 50<br />
Hz).<br />
Un’altro esempio, che gli automobilisti, quin<strong>di</strong> praticamente<br />
tutti noi, conosciamo:<br />
Se viaggiamo in pianura, in sesta marcia, a velocità costante<br />
(equilibrio <strong>di</strong>namico), per affrontare anche una minima<br />
salita mantenendo la medesima velocità dobbiamo<br />
premere sull’acceleratore, ossia immettere più energia nel<br />
motore, mentre in <strong>di</strong>scesa, per mantenere la velocità costante<br />
dobbiamo rilasciare l’acceleratore, ossia immettere<br />
meno energia nel motore.<br />
Siccome, fino ai giorni nostri, non è stato trovato il sistema<br />
per immagazzinare l’energia elettrica che al momento<br />
non è utilizzabile, per esempio quella da fonti alternative,<br />
specialmente l’eolico e anche il fotovoltaico, in costante<br />
aumento, l’ unica possibilità è quella <strong>di</strong> utilizzarla per<br />
pompare l’acqua in un bacino <strong>di</strong> accumulazione con trasformazione<br />
prima in energia meccanica e da ultimo<br />
in energia potenziale idraulica <strong>di</strong>sponibile quando richiesta.<br />
Naturalmente, ad ogni trasformazione corrisponde però<br />
un’inevitabile per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> energia senza la quale avremmo<br />
inventato il moto perpetuo e pertanto risolto tutti i<br />
problemi <strong>di</strong> approvvigionamento elettrico per il Ticino, e<br />
non solo.<br />
In merito all’esposto <strong>del</strong> Direttore AET Brunett nella conferenza<br />
<strong>del</strong> 3 luglio 2008, che <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> voler produrre ulteriori<br />
160 megawatt tramite la realizzazione <strong>del</strong> secondo<br />
bacino in Val d’Ambra che consentirà <strong>di</strong> ricuperare l’acqua<br />
attualmente persa e potenziare la produzione in Verzasca,<br />
aggiungendo che ha idee interessanti che per ora<br />
non espone, puntualizzo quanto segue:<br />
Penso che 160 megawatt (MW) vadano intesi come la<br />
potenza complessiva <strong>del</strong> macchinario installato negli impianti<br />
Val d’Ambra 2, 85 MW, e ne deduco, Verzasca, 75<br />
MW.<br />
Per quel che concerne l’acqua attualmente persa nell’impianto<br />
Nuova Biaschina, credo che il Direttore si riferisca<br />
a quella <strong>del</strong>la Rierna quando questa, durante le piene, supera<br />
la portata nominale <strong>del</strong>la presa Val d’Ambra che è<br />
<strong>di</strong> 20 m3/s.<br />
Se può interessare:<br />
Portata massima <strong>del</strong>la Rierna il 31 agosto 1992, alle<br />
24:00, ca. 165 m3/s<br />
Volume acque <strong>del</strong>la Rierna, 37,6 mio m3/anno<br />
Livello massimo Bacino Val d’Ambra 2 849,50 m s.m.<br />
Livello minimo Bacino Val d’Ambra 2 808,50 m s.m<br />
Volume utilizzabile Bacino Val d’Ambra 2 2,32 mio m3<br />
Si nota che le sole acque <strong>del</strong>la Rierna permettono <strong>di</strong> riempire<br />
il bacino Val d’Ambra 2 <strong>di</strong>:<br />
La Finestra • Aprile 2010 • n. 16<br />
5
6<br />
37,6 mio m3 / 2,32 mio m3 = ca. 16 volte in un anno.<br />
Per le altre per<strong>di</strong>te penso siano quelle dovute al fatto <strong>di</strong><br />
aver erroneamente concesso, nel 1996, l’utilizzo <strong>del</strong>le acque<br />
<strong>del</strong> torrente Ticinetto, già concessionate all’AET senza<br />
nessun obbligo <strong>di</strong> rilascio <strong>di</strong> un deflusso minimo, alla<br />
SES, con conseguenti sfiori indesiderati alla presa Ticinetto<br />
<strong>del</strong>l’AET in determinate con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esercizio e quin<strong>di</strong><br />
notevoli per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> energia alla centrale Nuova Biaschina,<br />
oltre alla minor produzione alla centrale Ticinetto <strong>di</strong><br />
1,1 mio kWh/anno e <strong>di</strong> 2,7 mio kWh/anno ancora alla<br />
centrale Nuova Biaschina, dovuta al deflusso minimo <strong>di</strong><br />
130 l/s imposto alla SES ma anche all’AET.<br />
In ogni caso, come logica vuole, <strong>del</strong> rimodernamento economicamente<br />
interessante <strong>di</strong> questo impianto, parte integrante<br />
<strong>di</strong> quello <strong>del</strong>la Nuova Biaschina, avrebbe dovuto<br />
occuparsene l’AET.<br />
A ragione Brunett quando asserisce che i pesci oggi hanno<br />
più valore <strong>del</strong>l’energia elettrica.<br />
A questo proposito mi permetto attirare l’attenzione sulla<br />
portata dei deflussi residuali, il cui ventilato aumento costerebbe<br />
un occhio <strong>del</strong>la testa mentre ridurrebbe la produzione<br />
<strong>di</strong> energia rinnovabile.<br />
Sono <strong>del</strong>l’avviso che bisognerebbe invece concentrarsi<br />
sulla qualità <strong>di</strong> quest’acqua che non deve essere inquinata<br />
e sugli interventi strutturali degli alvei dei fiumi con<br />
particolare riguardo all’aspetto paesaggistico, all’accesso,<br />
rifugi per i pesci, aree <strong>di</strong> svago, ecc, lavori alla cui realizzazione<br />
potrebbero contribuire, a mio avviso,le aziende<br />
elettriche.<br />
Bisognerebbe inoltre sperperare meno sol<strong>di</strong> per stu<strong>di</strong> inutili,<br />
e ce ne sono <strong>di</strong>versi, o ad<strong>di</strong>rittura ri<strong>di</strong>coli come quello<br />
commissionato nel 1998 dal Dipartimento <strong>del</strong> Territorio<br />
all’Istituto MecoP <strong>del</strong>l’USI e al CEPE <strong>del</strong> Politecnico <strong>di</strong> Zurigo,<br />
visto il volume non certo gratuitamente, con tanto<br />
<strong>di</strong> inchiesta sul valore dei fiumi ticinesi per i pescatori, sapendo<br />
a priori, solo per fare un esempio, che aumentando<br />
<strong>di</strong> soli 100l/s il deflusso minimo alla presa sul Ticino a Lavorgo,<br />
quin<strong>di</strong> sottraendo acqua alle turbine <strong>del</strong>la centrale<br />
Note sull’autore <strong>di</strong> questo articolo:<br />
Giancarlo Beltrami, classe 1932, abita a Biasca.<br />
Dopo aver concluso la sua formazione <strong>di</strong> meccanico<br />
presso la Scuola d’arti e Mestieri <strong>di</strong> Bellinzona (SAMB) e<br />
dopo un paio d’anni <strong>di</strong> pratica, Beltrami si è <strong>di</strong>plomato<br />
in elettrotecnica, ramo corrente forte al Technicum <strong>di</strong><br />
La Finestra • Aprile 2010 • n. 16<br />
Nuova Biaschina a <strong>Personico</strong> e considerando un prezzo<br />
<strong>del</strong>l’energia <strong>di</strong> 0,07 fr./kWh, le minori entrate per l’AET<br />
sarebbero <strong>di</strong> ca. 300’000.- fr./anno.<br />
Immaginatevi le per<strong>di</strong>te per la totalità degli impianti<br />
idroelettrici ticinesi!<br />
A Vetterli faccio notare che Brunett, oltre al Val d’Ambra<br />
2, intende promuovere anche il pompaggio tra il Verbano<br />
e il bacino in Val Verzasca, soluzione evidentementemeno<br />
costosa almeno in termini <strong>di</strong> prezzo unitario <strong>del</strong> macchinario<br />
installato perchè gallerie, bacino <strong>di</strong> accumulazione<br />
e strada d’accesso sono esistenti, ma più complicata dal<br />
profilo politico, in termini <strong>di</strong> scadenza <strong>del</strong>la concessione,<br />
visto che la Verzasca appartiene per 2/3 all’AIL e per 1/3<br />
all’AET.<br />
Per quel che concerne il minor impatto ambientale, ho<br />
qualche dubbio perché i pescatori, e non solo, solleveranno<br />
sicuramente un’infinità <strong>di</strong> problemi dovuti al fatto che<br />
anche la fauna ittica e i microrganismi <strong>del</strong> Verbano verrebbero<br />
immessi nel bacino <strong>del</strong>la Verzasca.<br />
Per finire, riferendomi anche a Falò <strong>del</strong> 31 luglio 2008,<br />
principalmente Vetterli e Pusterla, ma anche gli altri, dovrebbero<br />
smetterla <strong>di</strong> raccontar panzane, parlare <strong>di</strong> sacrifici<br />
insensati e <strong>di</strong> catastrofismi perché nella zona compresa<br />
tra l’attuale bacino e quello previsto, sicuramente non<br />
la più bella <strong>del</strong> Ticino, non c’è nulla o, se preferiscono, pochissimo<br />
da salvare, a parte un fitto imboschimento che<br />
rende la zona già impervia praticamente inaccessibile anche<br />
agli scalatori, prova ne è che i <strong>di</strong>retti e maggiormente<br />
interessati, gli abitanti <strong>di</strong> <strong>Personico</strong>, sono favorevoli alla<br />
realizzazione <strong>del</strong> progetto in questione che, con la strada<br />
prevista, permetterebbe <strong>di</strong> valorizzare i monti, riattare<br />
qualche cascina e godersi almeno il fresco.<br />
A proposito <strong>di</strong> catastrofismi, mi ricordo una vera catastrofe<br />
<strong>del</strong> passato che mi è rimasta sul gozzo:<br />
la demolizione <strong>del</strong> ponte romanico (Pont da Fim) subito<br />
a valle <strong>del</strong>la traversa <strong>del</strong> bacino Val d’Ambra, sembra per<br />
motivi <strong>di</strong> sicurezza per me inesistenti.<br />
Giancarlo Beltrami, Biasca<br />
Bienne. Dopo 5 anni <strong>di</strong> attività lavorativa in qualità <strong>di</strong><br />
progettista <strong>di</strong> macchine utensili e <strong>di</strong> turbocompressori,<br />
nel 1961 ha iniziato la sua carriera alle <strong>di</strong>pendenze<br />
<strong>del</strong>l’Azienda Elettrica Ticinese. In particolare si è occupato<br />
<strong>di</strong> mansioni inerenti l’esercizio e la manutenzione<br />
degli impianti idroelettrici in Leventina, attività che ha<br />
svolto fino al pensionamento avvenuto nel 1996.
La Finestra • Settembre 2009 • n. 14<br />
11
Lavoro manuale:<br />
“Mi piace lavorare perché facciamo tanti bei lavoretti”<br />
“Quando vedo il lavoro finito sono molto contenta e lo faccio vedere alla Sonia<br />
e alla mia mamma.<br />
Uso tanti materiali <strong>di</strong>versi”<br />
Ritmica:<br />
“Imparo a muovermi con grazie! Anche a casa ascolto la musica e ballo,<br />
proprio come all’asilo”<br />
“Mi piace ballare! Andavo anche a balletto. Ho imparato a muovere bene il corpo”<br />
“ A noi piace giocare tutti assieme nel salone”<br />
La Finestra • Aprile 2010 • n. 16<br />
13
noi siAmo i bAmbini<br />
che hAnno. portAto dei doni<br />
A gesù bAmbino: deLLe piccoLe steLLe<br />
noi siAmo gLi AngeLi. stiAmo<br />
“voLAndo” soprA Le bALLe <strong>di</strong><br />
fAtte A mAno.<br />
meLorA, ALessiA, nicoLA, KAtjA<br />
fieno.<br />
juLe, mAssimo, zAccAriA, tiziAno<br />
squit, squit! noi<br />
AbitiAmo neL fieniLe deLLA fAustA<br />
e siAmo stAti degLi spettAtori<br />
moLto Attenti. Lo spettAcoLo ci è<br />
piAciuto moLto.<br />
noi siAmo i pAstori,<br />
giunti ALLA stALLA con Le nostre<br />
pecore (fAtte <strong>di</strong> cArtone e ovAttA) dopo<br />
Aver visto unA grAnde Luce che ci hA coLmAti<br />
<strong>di</strong> feLicità.<br />
AnniKA, AndreA, nAeLe, pAuLA<br />
noi siAmo mAriA<br />
e giuseppe, con nostro<br />
figLio AppenA nAto, deposto in<br />
unA mAngiAtoiA. non erA LA nostrA<br />
soreLLinA mA unA bAmboLA.<br />
mArtA, pietro<br />
La Finestra • Settembre 2009 • n. 14<br />
17