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Merano Magazine 02 2013

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Un intraprendente gruppo di abitanti si occupa di ravvivare in una certa<br />

misura questa zona di <strong>Merano</strong>, tuttavia senza eccedere, così come sottolinea<br />

Meinhard Khuen, membro del comitato di quartiere. L'obiettivo è<br />

di farlo rimanere un quartiere residenziale. Vi sono tentativi di riprendere<br />

in gestione negozi e locande abbandonati, come per esempio la locanda<br />

Santer Klause, attualmente chiusa, ma che conserva ancora intatto tutto<br />

il suo fascino. Oppure l'intenzione di installare una segnaletica in piazza<br />

Duomo, per indicare il tragitto che porta al quartiere.<br />

Di carnefici e dame allegre<br />

Presso il quartiere Steinach, accanto alle mura cittadine, risiedeva il burgravio,<br />

ovvero il Signore della città. Egli era l'esponente dei conti del Tirolo.<br />

Nelle immediate vicinanze vi era poi la casa del boia e la casa delle<br />

dame allegre: il bordello. Dal 1411 la giunta cittadina propose al burgravio<br />

un uomo adeguato in funzioni di giudice territoriale. Il Signore del Tirolo<br />

conferì al giudice territoriale il diritto di pronunciare la pena di morte. Le<br />

sentenze furono eseguite da un boia. Fra i suoi compiti vi erano anche la<br />

tortura e la conduzione di una casa di tolleranza. Non è infatti un caso se<br />

la casa del boia e la casa di tolleranza furono edificate l'una accanto all'altra<br />

nei pressi di porta Passiria.<br />

Il quartiere delle ville signorili<br />

Di fronte alla casa di tolleranza troviamo oggi l'edificio “Hohes Haus”,<br />

propriamente un palazzo amministrativo. E’ lì che il burgravio aveva la<br />

sua residenza in città. Fra le mura della restaurata Villa Mamming, nella<br />

parte alta di piazza Duomo, troverà finalmente accoglienza, dopo anni di<br />

lavori edili, il nuovo museo cittadino. La villa fu fatta edificare dai conti di<br />

Mamming nel 1685.<br />

Essi riconvertirono la vecchia scuola in una delle poche costruzioni in<br />

loco di origine rinascimentale. Nei pressi di Steinach troviamo peraltro la<br />

residenza nobiliare dei Kallmünz, una famiglia che si trasferì a <strong>Merano</strong> nel<br />

XV secolo e riuscì a ricoprire cariche importanti. Il fatto di non aver subito<br />

restauri la rende l'unica autentica residenza nobiliare nel centro storico di<br />

<strong>Merano</strong>. Da alcuni anni nei giardini della villa si svolge un festival estivo<br />

sotto le stelle con artisti di cabaret, proiezioni cinematografiche, rappresentazioni<br />

teatrali e concerti di musica jazz.<br />

Steinach fu sovente teatro di sconti culturali; ce ne rende testimonianza<br />

la stessa storia ecclesiastica. Nel vicolo Haller sorse nel 1861 la prima chiesa<br />

evangelica del Tirolo, dopo lunghe resistenze da parte del cattolicissimo<br />

decano. Le funzioni religiose dei luterani furono pertanto festeggiate<br />

all'ombra della torre della chiesa parrocchiale; ciò fu percepito come un<br />

affronto. A questi fatti è dedicata oggi una lastra commemorativa.<br />

Ponte romano<br />

Sul ponte romano circola una storiella curiosa. Il ponte funge da collegamento<br />

tra Steinach e la riva sinistra del Passirio. Per giungere in città<br />

l'acqua deve passare attraverso il quartiere. Nel medio-evo ci si approvvigionava<br />

tramite le cosiddette “ritschen”, visibili ancora oggi. Per lungo<br />

tempo l'acqua veniva condotta in città da Maia Alta facendola passare<br />

per una canalizzazione sopraelevata di legno. La giunta cittadina incaricò<br />

il maestro muratore Andrä Tanner di Bressanone per la sua ricostruzione.<br />

Nel marzo del 1616 incominciarono i lavori. Un’improvvisa piena delle<br />

acque nel mese di agosto distrusse tuttavia l’opera appena ultimata assieme<br />

alle impalcature e a tutto il resto. Il maestro muratore fuggì dalle<br />

ire dei meranesi riparando in Svizzera. Ciononostante la vicenda ebbe un<br />

lieto fine, dato che Tanner fu richiamato per completare l’imponente opera<br />

edile. I costi di questo scherzetto furono ingenti per la città del Passirio.<br />

Insegne scolorite dal tempo.<br />

Si balla il tango al club Est-Ovest.<br />

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