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psicologia fisiologica lezione attenzione!!!

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Basi neurali e<br />

funzionali<br />

dell!<strong>attenzione</strong>


• Percepiamo forse ogni segnale che illumina la nostra retina,<br />

investe la coclea, accarezza la pelle e penetra con l!aria<br />

sulle nelle nostre narici?<br />

• Quanto è grande l!influenza che desideri, le convinzioni,<br />

bisogni momentanei esercitano sulle nostre esperienze<br />

percettive?<br />

• La nostra esperienza soggettiva è dominata da ciò che<br />

attrae la nostra <strong>attenzione</strong> e da ciò su cui scegliamo di<br />

concentrarla.


William James, 1890<br />

“L!<strong>attenzione</strong> è la mente che si impossessa,<br />

in modo chiaro e vivido, di uno solo tra quelli<br />

che ci appaiono come oggetti, o collegamenti<br />

di idee tutti ugualmente possibili…essa<br />

comporta il ritirarsi della mente da alcune<br />

cose per poter operare su altre con grande<br />

efficienza”


Quale <strong>attenzione</strong>?<br />

Diverse componenti dell’<strong>attenzione</strong> secondo Van Zomeren e<br />

Brouwer (1994)<br />

Intensità<br />

Selettività<br />

allerta Livelli diversi di attivazione<br />

<strong>attenzione</strong><br />

sostenuta<br />

<strong>attenzione</strong><br />

selettiva<br />

<strong>attenzione</strong><br />

divisa<br />

Durata dello stesso livello di<br />

attivazione<br />

Capacità di selezionare e elaborare<br />

stimoli target vs. distrattori<br />

Capacità di svolgere compiti<br />

simultanei di <strong>attenzione</strong> selettiva<br />

Supervisory attentional control<br />

-Sonnolenza<br />

-Rilassamento<br />

-Stato di allerta


Attenzione selettiva<br />

! Capacità di elaborare le informazioni rilevanti,<br />

stimoli sensoriali, pensieri, azioni, in antagonismo<br />

alle molte informazioni ambientali irrilevanti e/o<br />

distraenti<br />

• Rilevare uno stimolo target (una macchina) tra altri più o meno<br />

simili (parcheggio)<br />

• Ascoltare una conversazione mentre altre sono in corso (effetto<br />

del cocktail party)<br />

• Elaborare stimoli presentati in una determinata porzione dello<br />

spazio, ignorando il resto dello spazio<br />

• Sopprimere una risposta automatica ad uno stimolo<br />

(interferenza)


Orientamento dell!<strong>attenzione</strong> selettiva<br />

Volontario<br />

TOP-DOWN<br />

Automatici<br />

BOTTOM-UP<br />

CUE INFORMATIVO o endogeno CUE AUTOMATICO o esogeno<br />

CARATTERISTICHE<br />

-volontario<br />

-richiede sforzo<br />

-impiega un tempo maggiore<br />

-può essere mantenuto a lungo<br />

CARATTERISTICHE<br />

-automatico<br />

-molto rapido<br />

-si estingue rapidamente<br />

-SOA>300 ms!inibizione di ritorno


Orientamento dell!<strong>attenzione</strong><br />

selettiva<br />

Focalizzata sull’oggetto Focalizzata sullo spazio


Orientamento dell!<strong>attenzione</strong><br />

spaziale<br />

ESPLICITO<br />

Movimenti del capo e della testa<br />

portano lo stimolo target a cadere<br />

sulla fovea<br />

IMPLICITO<br />

In assenza di movimenti degli occhi.<br />

Lo stimolo target viene focalizzato<br />

attentivamente anche se in periferia<br />

+ +


Orientamento dell!<strong>attenzione</strong><br />

Focalizzata su un canale<br />

visione<br />

pensieri<br />

selettiva<br />

udito


tratteremo….<br />

tratteremo<br />

! Effetti comportamentali<br />

! Effetti neurofisiologici<br />

! Basi neurali dell!<strong>attenzione</strong> dell <strong>attenzione</strong> spaziale


Paradigma di cuing spaziale<br />

Posner e coll<br />

costi<br />

benefici


Quali effetti produce l!<strong>attenzione</strong> quando modula<br />

l!elaborazione di uno stimolo?<br />

! L!<strong>attenzione</strong> spaziale intensifica l!elaborazione percettiva = migliora la<br />

qualità del percetto<br />

! Negli esperimenti sull!<strong>attenzione</strong> una maggiore ampiezza del<br />

potenziale evocato da stimoli presentati in porzioni attese dello spazio<br />

è associata ad una maggiore accuratezza nella discriminazione<br />

delle caratteristiche di quello stimolo<br />

! Per input sensoriali di bassa moderata intensità, un!intensificazione<br />

delle risposte neurali si associa ad una maggiore capacità di<br />

detezione


…ed ed i substrati neurali<br />

! Quali sono i substati neurali di questi effetti<br />

comportamentali?<br />

! Si tratta di una maggiore efficienza<br />

dell!elaborazione sensoriale?<br />

! Una tendenza dei sistemi motori a rispondere<br />

più rapidamente?<br />

! Quali sistemi cerebrali sono responsabili<br />

dell!<strong>attenzione</strong> spaziale?


REGISTRAZIONE<br />

Modello di se<strong>lezione</strong> top-down<br />

dell!informazione precoce o tradiva<br />

DELL’INPUT SENSORIALE<br />

FILTRO PRECOCE<br />

ANALISI PERCETTIVA<br />

ANALISI SEMANTICA<br />

FILTRO TARDIVO<br />

FUNZIONI<br />

ESECUTIVE<br />

DECISIONE<br />

RISPOSTA


tratteremo….<br />

tratteremo


Attenzione volontaria:effetti precoci<br />

! Nella modalità visiva, gli<br />

ERPs mostrano una<br />

modulazione precoce<br />

dell!<strong>attenzione</strong> spaziale:<br />

! Le componenti P100 (80-<br />

120 msec) e N100 (140-<br />

160msec) aumento di<br />

ampiezza quando lo<br />

stimolo target compare<br />

nella posizione cui il<br />

soggetto sta prestando<br />

<strong>attenzione</strong> e si riducono<br />

quando compare in una<br />

posizione non attesa<br />

(Hillyard e coll)


Studi di neuroimmagine<br />

! L!<strong>attenzione</strong> ad attributi differenti di uno stimolo (colore,<br />

forma, velocità) produce un enhancement nell!attività<br />

delle regioni della corteccia extrastriata responsabili<br />

dell!elaborazione dei diversi attributi e la modulazione<br />

aumenta in funzione della maggiore complessità dello<br />

stimolo (Corbetta et al., 1991).<br />

! Ciò conferma che l!<strong>attenzione</strong> selettiva agisca<br />

sull!elaborazione percettiva degli input nelle aree<br />

corticali specifiche per una data modalità sensoriale,<br />

prima che l!analisi delle caratteristiche fisiche giunga a<br />

compimento


Neurovisualizzazione delle reti di controllo attenzionale<br />

! Gli studi PET e fMRI sull!<strong>attenzione</strong> selettiva hanno rilevato oltre<br />

ad attivazioni in aree corticali specifiche per modalità e<br />

caratteristiche dello stimolo una rete del controllo attenzionale<br />

che comprende varie strutture corticali (ad es. corteccia<br />

parientale posteriore, corteccia frontale dorsolaterale) e<br />

sottocorticali (nucleo talamico del pulvinar, gangli della base)<br />

! Alcune regioni sono coinvolte nell!orientare l!<strong>attenzione</strong> in base<br />

alle richieste del compito


Reti del controllo attenzionale:<br />

attenzionale<br />

basi corticali<br />

! La corteccia parietale superiore è<br />

attiva quando l!<strong>attenzione</strong> passa da<br />

una posizione ad un!altra per<br />

individuare un bersaglio<br />

! Ciò accade sia quando l!<strong>attenzione</strong><br />

viene spostata in modo volontario e<br />

controllato su locazioni dove è<br />

prevista l!apparizione del bersaglio,<br />

sia quando l!<strong>attenzione</strong> si sposta nel<br />

campo visivo nel corso di una<br />

ricerca visiva<br />

! Nella ricerca visiva gli spostamenti<br />

dell!<strong>attenzione</strong> sono sostenuti dagli<br />

stessi meccanismi neurali che<br />

sottendono movimenti volontari di<br />

risposta ad cue<br />

Corbetta et al. 1993, 1995


Reti del controllo attenzionale<br />

! Hopfinger e coll 2000: studiano la rete cerebrale coinvolta nel<br />

controllo dell!<strong>attenzione</strong> spaziale, usando un un paradigma<br />

modulazione dell!<strong>attenzione</strong> volontaria implicita: i soggetti<br />

dovevano effettuare un compito di discriminazione solo sul<br />

lato suggerito dalla freccia<br />

! Mediante il metodo della fMRI evento correlata, sono state<br />

isolate ed estratte le risposte ai cue separatamente dalle<br />

successive risposte ai target<br />

! È stata evidenziata una rete di controllo attenzionale che<br />

comprendeva la corteccia prefrontale dorsolaterale, il lobo<br />

parietale inferiore, il solco temporale superiore, la corteccia<br />

frontale mediale ed il giro del cingolo posteriore (Hopfinger e<br />

coll 2000)


Reti del controllo attenzionalein seguito ad<br />

un cue spaziale<br />

! La corteccia<br />

p r e f r o n t a l e<br />

dorsolaterale<br />

! Il lobo parietale<br />

inferiore<br />

! Il solco temporale<br />

superiore<br />

! La corteccia frontale<br />

mediale<br />

! Il giro del cingolo<br />

anteriore<br />

Hopfinger et al. 2000


Hopfinger 2000<br />

! Questa rete di controllo attenzionale top-down agisce influenzando la<br />

corteccia visiva prima dell!apparizione dei bersagli rilevanti per il<br />

compito.<br />

! Questa sorta d!innesco (priming) della corteccia sensoriale può<br />

costituire la base per la successiva elaborazione selettiva dei bersagli<br />

! Il meccanismo del priming potrebbe essere legato alla<br />

sincronizzazione della scarica dei neuroni, probabilmente la<br />

sincronizzazione consente un più efficiente processo di elaborazione<br />

dello stimolo che appare successivamente portando ad una più<br />

intensa elaborazione degli stimoli


Priming della corteccia visiva ad opera<br />

dell!<strong>attenzione</strong> dell <strong>attenzione</strong> spaziale<br />

Quando le stesse<br />

regioni della corteccia<br />

visiva sono studiate<br />

prima che i target<br />

compaiano ma dopo la<br />

presentazione di un<br />

cue, si osserva un<br />

priming preparatorio<br />

che assume la forma di<br />

un aumento dell!attività


Esiste una specializzazione emisferica per l’<strong>attenzione</strong><br />

spaziale?<br />

! Dati neurometabolici<br />

mostrano un maggior<br />

coinvolgimento dell!emisfero<br />

destro nell!orientamento<br />

dell!<strong>attenzione</strong> spaziale<br />

! Il lobo parietale superiole<br />

dell!emisfero DX si attiva sia<br />

quando i soggetti sono istruiti,<br />

per ricercare dei bersagli, a<br />

muovere l!<strong>attenzione</strong><br />

nell!emicampo sinistro<br />

(emicampo contralaterale) sia<br />

quando nell!emicampo destro<br />

(attivazione bilatarale del lobo<br />

parietale superiore)


Esiste una specializzazione emisferica per<br />

l’<strong>attenzione</strong> spaziale?<br />

! Dati lesionali mostrano una maggiore incidenza di disturbi<br />

dell!<strong>attenzione</strong> spaziale in seguito a lesioni dell!emisfero destro<br />

• La negligenza spaziale unilaterale: sindrome neuropsicologica<br />

caratterizzata dal fallimento nel riportare, rispondere o orientarsi<br />

verso stimoli controlesionali in assenza di deficit percettivi o motori<br />

che possano spiegare interamente tale comportamento, Si<br />

associa solitamente a lesioni del lobulo parietale inferiore destro


iassumendo<br />

! L!<strong>attenzione</strong> spaziale può essere orientata sia volontariamente (topdown<br />

o endogena) che in modo automatico (bottom-up o esogena)<br />

! Il meccanismo attraverso cui modula i processi percettivi e cognitivi<br />

è l!incremento della risposta neurale verso il materiale atteso e<br />

l!inibizione di tale risposta per il materiale non atteso<br />

! La selettività può riguardare la localizzazione spaziale, l!oggetto, le<br />

caratteristiche di forma, colore, movimento, interessando le aree<br />

cerebrali specifiche<br />

! Una rete neurale che comprende aree corticali e strutture<br />

sottocorticali sovraintende al controllo attenzionale

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