catalogo acoustic guitar meeting - sarzana 2012 - Dismamusica
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Quando i cavi<br />
FANNO SISTEMA<br />
Immaginatevi alla guida di<br />
un’auto sportiva nuova fiammante.<br />
Il rombo del motore<br />
si fa intenso e l’adrenalina<br />
sale mentre premete con decisione<br />
sull’acceleratore. Siete lanciati<br />
a velocità folle, quando dietro ad<br />
una curva... bang! Il nastro d’asfalto<br />
si trasforma in una mulattiera<br />
piena di sassi.<br />
il senso<br />
di una Provocazione<br />
Ok, tranquilli. Vi ho tirati giù<br />
dalla vettura appena prima dello<br />
schianto –potere del narratore!– e<br />
ora potete tirare un sospiro di sollievo<br />
mentre<br />
guardate<br />
nervosi<br />
la scena<br />
dell’incidente.Cercate<br />
di non<br />
dimenti-<br />
carla: perché un disastro molto simile,<br />
anche se dalle conseguenze<br />
meno cruente, è in agguato... ogni<br />
volta che suonate.<br />
un “bottle necK” sGradito<br />
“La metafora della strada”, racconta<br />
fra il serio e il faceto Angelo<br />
Tordini di Reference Lab, “spiega<br />
bene una delle questioni tecniche<br />
più dibattute degli ultimi tempi: il<br />
divario che si viene a creare quando<br />
in un impianto audio professionale<br />
vengono impiegati contemporaneamente<br />
cavi di alta qualità e cavi<br />
standard. È una faccenda fastidiosa:<br />
uno investe tempo e soldi nella<br />
ricerca di cavi di altissima qualità,<br />
e poi in studio o sul palco ottiene<br />
risultati acustici sproporzionati alle<br />
attese, lontani da quelli che percepisce<br />
a casa, sulla propria strumentazione”.<br />
Qualcuno se la prende col fonico,<br />
altri se ne fanno una ragione e si<br />
accontentano di un sound mediocre,<br />
purché privo di problemi.<br />
“Il problema invece rimane”,<br />
chiosa secco Tordini, “ed è dovuto<br />
al fatto che il cavo di segnale<br />
del musicista o del cantan-<br />
te copre solo una piccola parte del<br />
percorso verso l’impianto. Come<br />
nell’iceberg della tradizione, il<br />
grosso è invisibile, ed è lì che nascono<br />
i problemi: nelle ciabatte<br />
mixer, nelle patchbay e in tutti<br />
i multicore che si dipanano verso la<br />
console. Sono cavi spesso economici,<br />
vecchi, magari progettati con<br />
grande attenzione all’architettura<br />
complessiva dell’impianto, ma con<br />
scarsa attenzione alle caratteristiche<br />
sonore. In questo senso li possiamo<br />
definire un collo di bottiglia<br />
molto sgradito, che abbatte i benefici<br />
ottenuti attraverso i cavi di alta<br />
qualità di cui noi siamo da anni orgogliosi<br />
paladini”.<br />
verso una soluzione<br />
Invitato da più parti a proporre<br />
una soluzione definitiva al problema,<br />
Tordini –che in qualità di<br />
fondatore e deus ex machina di Reference<br />
Lab è un ascoltatissimo relatore<br />
nei più importanti convegni<br />
tecnici del pianeta– ha ideato un<br />
nuovo multicore che è stato posato<br />
in alcuni studi di registrazione,<br />
primo fra tutti gli YRF Studios di<br />
Mumbai, dove registra fra l’altro<br />
un perfezionista del suono come<br />
Herbie Hancock.<br />
“Si è parlato molto di questo<br />
cavo, a partire dalla Musikmesse di<br />
quest’anno, dove lo abbiamo presentato<br />
ufficialmente”, riprende<br />
Tordini. “Al suo interno ci sono 12<br />
coppie di cavi: ciascuno ha le stesse<br />
caratteristiche del cavo microfonico<br />
RMCS-01. Quando l’hanno<br />
provato, i fonici non potevano<br />
credere alle proprie orecchie: l’impianto<br />
aveva molto più headroom<br />
e il suono era naturalmente ricco<br />
di armonici e perfettamente bilanciato.<br />
Il sistema è stato testato<br />
durante la registrazione di sessantaquattro<br />
elementi d’orchestra ripresi<br />
acusticamente. Registrazione<br />
a partire dalla quale non è più stato<br />
smontato...”<br />
il sistema<br />
si fa strada<br />
Dopo i primi test –rigorosissimi,<br />
anche perché gli studios indiani<br />
sono ormai inseriti di default<br />
nel percorso della produzione hollywoodiana–<br />
il cavo multicore Reference<br />
ha fatto capolino in alcuni<br />
tour di artisti italiani di primo piano.<br />
Ovunque, la reazione è stata la<br />
stessa: accolto a braccia aperte da<br />
fonici e musicisti.<br />
In questi giorni abbiamo l’occasione<br />
di sentirlo sia dal vivo –il palco<br />
centrale della Fortezza Firmafede<br />
fa perno come ormai da consolidata<br />
tradizione sui cavi Reference–<br />
sia nelle numerose prove comparative<br />
allestite presso lo stand<br />
dell’azienda di Osimo. Chi ha<br />
orecchi per intendere... •<br />
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19<br />
XV Acoustic Guitar Meeting