Libreria Antiquaria Pregliasco - Catalogo 102

124. CESARI, Cesare, de’. Romilda. Tragedia di M. Cesare De Cesari. (In fine:)
Venetia, Franc. Bindoni, et Mapheo Pasini, 1551, € 1.300
in-8, ff. (4), 28. Leg. poster. cart. marmorizz. Dedica dell’a. a Giov. Vincenzo Belprato, conte
d’Aversa. Prima edizione, molto rara, di questa tragedia in cinque atti in versi, ambientata a
Cividale nel Friuli di cui Romilda è duchessa. Moglie di Gisulfo II è al centro di una tragica
vicenda amorosa di epoca longobarda: dopo la morte di suo marito durante l’invasione degli
Avari si rinchiuse in Cividale ma si innamorò del re degli Avari, gli aprì le porte della città e venne
uccisa. Non è stato possibile reperire soddisfacenti notizie bio-bibliografiche sul Cesari; si sa soltanto
che era molto stimato nel circolo letterario veneziano di Girolamo Ruscelli, il quale
incoraggiò la pubblicazione della presente opera-prima e di altre due tragedie, Scilla e Cleopatra,
apparse ambedue l’anno successivo. Buon esempl. (pur con ingialliture e due forellini di tarlo
sugli ultimi 2 ff. con perdita di una sillaba di testo). ALLACCI 675. CLUBB 342. REGENSTEIN 167.
SOLEINNE IV, 4265. BMC 166. ADAMS C-1293. [8531]
125. CIMINELLI, Serafino Aquilano. Opere dello elegantissimo poeta Seraphino
Aquilano con molte cose aggiunte di nuovo ... (In fine:) Stampata in Vineggia, per
Melchiore Sessa, MDXXVI (1526). Del mese di novembre, € 6.800
in-8, ff. 144 (numerati per errore 44), (4). Importante legatura del XVII secolo in marocchino
granata, doppio filetto oro ai piatti, bellissimo dorso a 5 nervi con negli scomparti raffigurazione
del vello d’oro, simbolo del toison d’or e utilizzato come segno distintivo da Hilaire-Bernard de
Requeleyne barone di Longepierre per tutti i libri della sua collezione (piccolo difetto alla cuffia
di piede e alla cerniera anteriore). Titolo entro bella bordura ad intrecci su fondo nero; testo in
corsivo. Comprende 165 Sonetti, 3 Egloghe, 7 Epistole, 20 Capitoli, 3 Disperate, 27 Strambotti
e 19 Barzellette. Francesco Flavio riunì per primo nel 1502 le rime del Serafino de’ Ciminelli,
(1466-1500) noto come Aquilano; tra i massimi rappresentanti della “lirica cortigiana” si divise
tra le corti del cardinale Ascanio Sforza a Roma, di Ludovico il Moro a Milano, di Francesco
Gonzaga a Mantova. La sua straordinaria capacità di improvvisazione poetica, unita sovente
all’accompagnamento musicale delle proprie rime, o alla sua interpretazione con il liuto di composizioni
petrarchesche, fece sì che egli intraprendesse delle vere e proprie “tournée” nelle
principali corti dell’Italia settentrionale. Nonostante le sue opere abbiano avuto ben 20 edizioni
tra il 1502 e il 1513, la loro fortuna popolare ha fatto sì che siano tutte di estrema rarità. Hilaire-
Bernard de Requeleyne barone di Longepierre fu scrittore e bibliofilo francese (Digione 1659 -
Parigi 1721). Raccolse belle edizioni di classici antichi e francesi. I suoi volumi, ornati nella rilegatura
di un piccolo toson d’oro, furono da lui lasciati al cardinale di Noailles (in seguito la raccolta
è passata quasi tutta in Inghilterra). Queste semplici ma raffinate legature furono opera dell’Atelier
di Padeloup o di Augustin Du Seuil (1673-1746). Charles Nodier nella prefazione al catalogo
Pixéricourt fa notare: “Les reliures de la bibliothèque Longepierre […] jouissent du même crédit
auprès des amateurs que celles qui annoncent les livres de Grolier, du président de Thou et du comte
d’Hoym. Elles sont en général d’une grande perfection dans leur simplicité, et cette bibliothèque d’un
choix admirable, ne paraissant pas avoir été jamais fort étendue, elles se présentent très rarement dans
les ventes”. Ottimo esemplare (ex libris al contropiatto anteriore di Wilmot viscount Liburne).
DBI XXV, pp. 562-6: “Pochissimi componimenti furono editi durante la sua vita”. ADAMS C-2026,
altre ediz. STC 184. [18558]
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