Libreria Antiquaria Pregliasco - Catalogo 102
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59. DEL BORRO, Alessandro. Dimostrazione e prove sopra l’attività, ed uso vantaggioso<br />
del Gran Coltro, in riparo delle forze necessarie alle maggiori fatiche<br />
dell’Agricoltura, l’anno 1713 proposto all’ecc.ma Congregazione delli signori Vicario<br />
di Provisione della città di Milano, Oratori delle altre città, Sindici Generali del Ducato,<br />
e Contadi dello Stato di Milano…Ivi, M.A.Pandolfo Malatesta, 1718, € 2.500<br />
2 parti in un vol. in-4, pp. (16, compr. antip. inc.), 80; (2), 56, (2); leg. coeva p. perg., tit. ms. al<br />
dorso. Testatine, iniz. e fregi silogr. Corredato di un magnifico antiporta finem. inciso raffig.<br />
la Creazione e 7 tavole incise da Gaet. Bianchi più volte ripieg. f.t. raffig. nei particolari e nell’insieme<br />
la macchina agricola inventata da Del Borro, un nuovo tipo di aratro meccanico<br />
sostenuto, senza troppa fatica, dalle braccia dell’uomo. Prima edizione (e probabilmente unica)<br />
di quest’opera di meccanica agraria pratica, che ampiamente descrive ed illustra questo nuovo<br />
attrezzo agricolo: “arnese proprio, e necessario per l’agricoltura, mediante l’aiuto del quale un solo<br />
bifolco in breve tempo fa movimento, e rovescio maggiore nella terra, di quello facciano più vanghe in<br />
egual tempo” (v. pag. 1). La prima parte descrive il progetto e la realizzazione del nuovo aratro; la<br />
seconda è una “Raccolta di vari esperimenti e giudizi…sopra la forza, e pratica del gran coltro”, cioè<br />
una relazione delle prove pratiche a cui fu sottoposto. «L’idea del Borro si rivelò di scarsa efficacia<br />
pratica ed ebbe un impiego assai limitato, ma va detto che essa conteneva elementi originali d’indubbia<br />
validità, che servirono probabilmente da spunto per la realizzazione del ben più funzionante aratro a<br />
coltella francese, con cui quello del nostro autore presenta notevoli analogie» (cfr. Cini, Scienziati aretini<br />
dal ‘400 al ‘700, n. 31). L’autore, d’antica stirpe milanese, nacque a Laterina, Arezzo, nel 1672 e<br />
morì nel 1760; pronipote dell’omonimo celebre condottiero del XVII sec., fu anch’egli uomo d’armi<br />
e scrittore di meccanica agricola (oltre la presente, scrisse anche “Il carro di Cerere”, che è anche il<br />
nome della nuova macchina agricola da lui inventata, perfezionando il seminatore ideato dal Lana);<br />
fu amico di Muratori nonché promotore della milanese società palatina per la pubblicazione dei<br />
“Rerum Italicarum Scriptores” (cfr. Cini, op. cit. e D.B. It., vol. XXVI, p. 366). Di particolare bellezza<br />
e finezza grafica le magnifiche tavole, anche in considerazione dell’argomento tecnico trattato,<br />
opera di Gaetano Bianchi, noto pittore ed incisore milanese. Bellissimo esempl. su carta forte, a<br />
grandi margini. RICCARDI I, 170, note. CAT. VINCIANA n. 1647. PREDARI p. 306. [3527]<br />
60. DUCHANOY, Claude François. Essais sur l’art d’imiter les Eaux Minérales, ou<br />
de la connoissance des Eaux Minérales, & de la manière de se les procurer, en les composant<br />
soi-même, dans tous les tems & dans tous les lieux. Paris, chez Méquignon,<br />
MDCCLXXX (1780), € 550<br />
in-12, pp. VII, (1b.), XXIV, 402, (4), leg. del tempo p. pelle marmorizz., dorso a nervi con tit. e<br />
fregi oro. Con una tav. inc. in rame f.t. raffig. l’apparecchiatura per rendere gasata l’acqua.<br />
Prima edizione di questo approfondito trattato su ogni sorta d’acque minerali (fredde, calde,<br />
alcaline, ferruginose, marziali, sulfuree, saline, ecc.), sul modo di produrle in laboratorio, e sulle<br />
loro qualità fisiche e medicinali, ecc. Raro. WELLCOME II, p. 491. [3256]<br />
61. DURANTE, Castore. Il tesoro della Sanità. Nel quale s’insegna il modo di conservar<br />
la sanità, et prolungar la vita, et si tratta della natura de’ cibi, et de’ rimedi de’<br />
nocumenti loro. Venetia, Andrea Muschio, 1588, € 2.000<br />
in-8, pp. (16), 328. Leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Marca tip. sul tit., stemma di Papa Sisto<br />
V cui l’opera è dedicata, altra dedica alla nobildonna Camilla Peretta dat. 20 luglio 1586, fregi<br />
ed iniz. silogr., testo in car. tondo e corsivo. Probabile terza edizione di quest’ importante e<br />
celebre opera, sovente ristampata. Composta prima in latino e pubblicata a Pesaro nel 1565 col<br />
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