Libreria Antiquaria Pregliasco - Catalogo 102
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his famous Veduta Prospettica di Venezia (1746) and for the Raccolta di Varie Favole. His realistic<br />
pictures of animals are interesting and unusual; perhaps more admirable are the scenes set amid Baroque<br />
architecture in which Fossati could exploit to the full his training and experience as an architect”<br />
(Filippo PEDROCCO, The Glory of Venice, 1994). MORAZZONI n. 232 e p. 188: “G.Fossati ama le<br />
stampe policrome… Un altro libro con le tavole di vario colore è la Vita di S.Giuseppe, con tirature<br />
turchine, rosse e verdi e al bistro di varia gradazione”. [18380]<br />
25. GHISI, Andrea. Laberinto dato novamente in Luce ... nel quale si vede M.CC.LX<br />
Figure, quali sono tutte pronte al servitio con la sua obedienza, & corrispondenza,<br />
che parlano l’una all’altra. Venetia, Deuchino 1616, € 25.000<br />
in-folio (mm 305x212), 24 ff. n.n., attraente legatura coeva in pergamena floscia. Frontespizio<br />
stampato in rosso e nero con stemma del doge Giovanni Bembo, dedicatario dell’opera. Illustrato<br />
da 22 carte di tavole, contrassegnate in alto a destra con le lettere maiuscole A-Z, con 1260 silografie<br />
allegoriche impresse in arancione (molte ripetute). Rarissima edizione di questo libro di<br />
giochi, pubblicato la prima volta nel 1607, che riprende illustrazioni molto simili ai celebri tarocchi<br />
disegnati da Andrea Mantegna. La serie di legni contenuta nel volume è organizzata infatti in modo<br />
tale da permettere al fruitore di determinare quale delle carte è stata mentalmente selezionata da<br />
un altro giocatore. Come si evince dalla dichiaratione, in base ad una serie di rimandi il ciarlatano<br />
riusciva ad indovinare ciò a cui la persona interpellata stava pensando. Libro di eccezionale rarità.<br />
I tradizionali repertori biografici ignorano l’esistenza del Ghisi; alcuni cenni fornì nel 1824 Luigi<br />
DE ANGELIS, Biografia degli scrittori Sanesi, I, p. 320: “Ghisi Andrea è posto dal Cinelli fra gli Scrittori<br />
Sanesi, insieme con un altro dell’istessa famiglia, chiamato Domenico”. Esemplare in ottimo stato di<br />
conservazione, considerata l’estrema deperibilità dovuta all’utilizzo ludico del volume (leggere<br />
bruniture su alcune carte). PRAZ, Emblemi p. 348. PIANTANIDA 137. VINCIANA 137. KAPLAN,<br />
Encyclopedia of Tarot II, 514; HARGRAVE, p. 376 (1607 Edition). Manca a MORTIMER. [12705]<br />
26. GOLTZIUS, Hubert. Vivae omnium fere imperatorum imagines, a C. Iulio Caes.<br />
usque ad Carolum V et Ferdinandum eius fratrem, ex antiquis veterum numismatis<br />
solertissime, non vt olim ab aliis, sed vere ac fideliter adumbratae, nec non eorundem<br />
vitae, acta, mores, virtute, vitia, suis coloribus historico penicillo del ineatae. ... Antuerp.,<br />
1557 (Excus. Antuerpiae, cura & aere Huberti Goltz ... in officina Aegidij Copernij<br />
Diesthemij, 1557), € 6.000<br />
in-folio ff. 182 (su 184): frontespizio figurato in chiaroscuro, 18 di introduzione e indici, 157 su<br />
159, 6 (l’ultimo bianco, applicato al contropiatto). Mancano i f. T1 (con ritratti affiancati di Irene<br />
e Costantino) e V6 (Ottone II). La numerazione dei ritratti è da I a CLV, per complessivi 150<br />
ritratti essendo alcuni affiancati; dopo il ritratto 140 vi sono 3 ff. di testo relativi a Enrico II,<br />
mentre dopo il 141 un foglio a stampa con la genealogia di Rodolfo II. Tra i 6 ff. finali un ovale<br />
raffigura la concordia di Filippo e Massimiliano. Legatura del XVII secolo in mezza pelle ed<br />
angoli, tassello con titolo oro al dorso, carta salmone ai piatti. Edizione originale. Titolo entro<br />
elaborata struttura architettonica sormontata dal ritratto dell’a. entro ovale, il tutto su fondo a<br />
righe verdi e 151 medaglioni, di cui 13 rimasti vuoti in quanto non completati. Si tratta dunque<br />
di 151 silografie in chiaroscuro in ocra lumeggiate in biacca: 139 comprendono i ritratti degli<br />
imperatori romani e tedeschi da Giulio Cesare a Ferdinando III. Queste raffinatissime incisioni<br />
realizzate a chiaroscuro furono eseguite da Josse Gietleughen con una tecnica che unisce l’impressione<br />
di un legno realizzato al tratto e di uno assimilabile al mezzotinto. L’incisore Hubert<br />
Goltz (Wurtzburg 1526 - Bruges 1583) si guadagnò inoltre la fama di essere il primo numismatico<br />
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