04.09.2013 Views

Libreria Antiquaria Pregliasco - Catalogo 102

Libreria Antiquaria Pregliasco - Catalogo 102

Libreria Antiquaria Pregliasco - Catalogo 102

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

268. Stendhal - UNGARETTI, Giuseppe. Lettera autografa firmata indirizzata a “Mio<br />

caro Vigna”, S.l. e S.d. (ma 1942), € 1.500<br />

1 pagina in-4 (mm 290x225), vergata in chiara grafia e firmata “Ungaretti”, relativa al fascino che<br />

il mito di Stendhal dovette esercitare anche su Ungaretti. Il poeta scrive a un non meglio identificato<br />

amico Vigna (“Mio Caro Vigna”) per annunciargli una sua prossima visita a Civitavecchia,<br />

insieme ad un musicologo francese di nome Banzi: “....sabato, o venerdì della settimana ventura, io<br />

e il mio amico Banzi, un musicologo e uno scrittore francese... si verrebbe a Civitavecchia”. Domanda<br />

al corrispondente di fissare un appuntamento con Bucci, da identificare con Clodoveo Bucci,<br />

per poter visionare alcuni manoscritti e volumi appartenuti a Sthendal, ora conservati presso<br />

il Comune di Milano nel fondo Stendhaliano Bucci (“...se ti è possibile preparare per quel giorno<br />

l’incontro con Bucci, col quale si potrebbe parlare di Sthendal, scrivimi”). Il primo custode di questa<br />

importante raccolta dei libri appartenuti a Sthendal e rinvenuti nel 1842, anno della morte del<br />

celebre scrittore francese, è stato Donato Bucci (1798-1870), suo fedele amico e poi suo esecutore<br />

testamentario per i beni lasciati in Italia. Morto Donato è appunto il nipote Clodoveo (1855-<br />

1942) che continua a conservare i volumi e gli altri cimeli stendhaliani. Con il cambio di secolo<br />

inizia a fiorire intorno ai documenti rimasti in Italia un’attenzione non più dettata solo dalla semplice<br />

curiosità di vedere la biblioteca del console scrittore, ma rivolta ad indagare gli autografi<br />

contenuti nei libri mentre Stendhal si avvia ad essere uno scrittore di culto. Clodoveo Bucci è<br />

disponibile possessore della raccolta; con lui gli stendhaliani si relazionano per avere accesso ai<br />

volumi e Casa Bucci diventa sia una meta privilegiata degli studiosi: hanno lasciato traccia del<br />

loro passaggio tra gli altri<br />

appunto Ungaretti (come<br />

questa importante lettera<br />

sembra confermare), Gian<br />

Pietro Lucini, Margherita<br />

Sarfatti e Alberto Savinio. La<br />

Raccolta venne venduta nel<br />

1942 dagli eredi di Clodoveo a<br />

Federico Gentile, figlio del<br />

senatore Giovanni Gentile. La<br />

visita di Ungaretti è quindi da<br />

collocare proprio nel ‘42, anno<br />

in cui il poeta rientrò in Italia<br />

dopo il lungo soggiorno a San<br />

Paolo del Brasile. Curioso<br />

anche il fatto che la lettera<br />

venne spedita ad un destinatario<br />

errato come si legge in calce<br />

di mano dello stesso Ungaretti:<br />

“Ecco la lettera che era stata<br />

mandata per errore a Maroni.<br />

Rispondi telegraficamente”. In<br />

perfetto stato (piccola mancanza<br />

nel margine inferiore,<br />

ininfluente). [90256]<br />

171

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!