Libreria Antiquaria Pregliasco - Catalogo 102
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258. PASCOLI, Maria. L.a.f. indirizzata a Don Germano Tomasetti, Castelvecchio<br />
Pascoli, 1942, € 180<br />
2 pp. (mm 106x138), su cartoncino, in fitta e bella grafia, indirizzate dalla sorella del Pascoli a<br />
Don Germano Tomasetti. Maria ringrazia il suo corrispondente per averle procurato una copia<br />
di una lettera che il fratello Giovanni aveva inviato ad Alessandro Monti, gli chiede di ringraziare<br />
l’avv. Giovanni Bocchi per l’invito e gli fornisce informazioni su un quadro dell’Addolorata presente<br />
nella cappella funeraria del fratello. “…Le sono molto grata della sua cara lettera e della copia<br />
della lettera di Giovannino ad Alessandro Monti…Come sempre ricordava Giovannino il suo collegio<br />
e i suoi compagni!...Voglia ossequiare per me i due compagni di Giovannino il prof. Alessandro Monti<br />
e avv. Giovanni Bocchi, e far loro tanti buoni auguri”. Maria, sorella del celebre poeta, fu autrice di<br />
una sua biografia. [90166]<br />
259. PELLICO, Silvio (1789-1854). L.a.f. in francese, indirizzata a “Monsieur Humbert<br />
Ferrand”. S.l., datata dimanche 3 sept, s.a., € 1.000<br />
3 pp. in-4, indirizzo sulla quarta pagina, lettera autografa firmata, chiaramente vergata in francese.<br />
Pellico rifiuta al suo corrispondente il permesso di pubblicare una serie di lettere tra lui e la<br />
Contessa Masin di Mombello, poichè troppo private. “...Les lettres que vous voudriez publier on été<br />
écrites par moi avec toute la simplicité et la liberté de l’amitié; je ne puis pas consentir à ce qu’elles soient<br />
livrées au public. Votre intention est bienveillante, je vous en remercie; vous seriez bien aise de me justifier,<br />
de me faire honneur. Mais cette publication serait inconvenante. On croirait que Mad. la Comtesse<br />
Masin de Mombello et moi, avons cherché par là à occuper le monde de nous. Il n’y a pas d’à propos.”<br />
Humbert Ferrand va forse identificato con il letterato amico del celebre Hector Berlioz (timbro<br />
a secco alla prima pagina, piccola mancanza al margine esterno dell’ultima pagina). [90144]<br />
riproduzione a pagina 167<br />
260. ROSSINI, Gioacchino (Pesaro 1792-1868). Lettera interamente autografa firmata<br />
“Rossini” indirizzata “All’Ill.mo Sig. Dottor S. Manetti. Bologna”, datata “Firenze<br />
19 Gennaio 1853”, € 1.900<br />
1 pagina in-4, fittamente vergata da Rossini su 21 righe e con indirizzo al verso del foglio. “Amico<br />
Carissimo” (il Sig. Manetti di Bologna). In essa Il celebre compositore si scusa per il ritardo con<br />
cui risponde all’amico, dovuto a problemi di salute (“…la mal ferma mia salute me l’ha impedito..”)<br />
gli augura buon anno e lo invita a passare il Carnevale a Firenze perché a Bologna “..per quanto<br />
mi si dice sarà triste..”. In un lungo Post scriptum prega poi l’amico di cercare il Signor Giuseppe<br />
Riva affinchè si metta in contatto con lui per questioni economiche che coinvolgono anche la<br />
cognata di Rossini “… di torre a loro la noia di occuparsi di cose mal augurate. A me il dolore di sapere<br />
che mia cognata (più povera di me) non goda il frutto di una somma che le appartiene”. Perfettamente<br />
conservata entro cornice, tra doppio vetro. [90269]<br />
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