Libreria Antiquaria Pregliasco - Catalogo 102

220. FRANCO, Niccolò. Dialogo. Doue si ragiona delle Bellezze. Alla eccellentissima
marchesana del Vasto. Venetiis, apud Antonium Gardane, 1542, € 1.900
in-8, ff. 120. Legatura del XVIII sec. in pergamena rigida, tassello in pelle con tit. oro al dorso,
tagli rossi. Impresa tipografica al frontespizio, iniziali silogr., testo in carattere corsivo. Precedono
una lettera, inviata da Casale Monferrato, da Alberto del Carretto all’autore e la dedica di quest’ultimo
alla “Marchesana di Vasto”, Maria Davala Aragona. Prima edizione, in ottavo (nello stesso
anno venne pubblicata un’edizione in quarto a Casale di Monferrato da Giov. Ant. Guidone).
L’opera, che è un breve dialogo tra Sannio, cioè lo stesso autore, e Cautano, un amico di gioventù
del Franco, “celebra le donne di Casale e attribuisce loro ogni pregio” (DBIt., vol. 50, p. 203). In fine
vi sono varie lettere del Franco che non si trovano nel suo epistolario, tra le quali è famosa quella
inviata ad Alberto del Carretto “dans laquelle Franco a tracé un tableau dégoûtant de la cour de Rome”
(Graesse II, 628). (Margini ridotti lungo il lato superiore; lavoro di tarlo nel margine alto dei ff.
111-116 che lambisce il testo della prima riga). NON IN ADAMS. GAMBA 1403. BMC 279. . [9346]
221. FRISI, Antonio Francesco. Elogio storico di D.a Maria Gaetana Agnesi, Milanese
dell’Accademia dell’Istituto delle Scienze e lettrice onoraria di matematiche
nell’Universita di Bologna. Milano, presso Giuseppe Galeazzi, 1799, € 170
in-8, pp. 116. Leg. coeva in cart. decorato. In antiporta bel ritratto calcografico di Maria Gaetana
Agnesi, vignetta al frontespizio. Edizione originale della biografia di Maria Gaetana Agnesi (1718
– 1799), eminente filosofa e matematica del ‘700 milanese, enfant prodige, soprannominata
l’“Oracolo settilingue” (già da giovinetta padroneggiva l’italiano, il tedesco, il francese, il latino, il
greco, lo spagnolo e l’ebraico). L’ Università di Bologna le offrì una cattedra di analisi matematica,
ma la nobile signorina milanese, pur ringraziando dell’onore, rifiutò. Dedicò invece gli ultimi anni
della sua vita alla cura degli infermi. L’Autore, considerato il primo storiografo monzese, era fratello
del più celebre Paolo Frisi, matematico ed astronomo. Ottimo esemplare. [17365]
222. GILIO, Giovanni Andrea. Topica poetica... Nella quale con bell’ordine, si dimostrano
le parti principali, che debbono hauere tutti quelli, che poetar disegnano...In
Venetia, appresso Oratio de’ Gobbi, 1580, € 1.900
in-4, ff. (4), 77 (i.e. 78: ripetuto nella numerazione il f. 71). Legatura coeva in pergamena floscia,
titolo ms. su tassello cartaceo al dorso, tagli colorati. Al frontespizio bella impresa dello stampatore
raffigurante il Tempo. Prima edizione di questo componimento sulla poetica. Il Gilio
descrive le diverse parti del discorso e le figure retoriche, compila una sorta di trattato di “retorica
poetica” analizzando sistematicamente le regole del buon poetare sostenendo la necessità di partire
dall’imitazione per giungere ad una buona invenzione. Proprio per questo inserisce numerosi
brani di poeti italiani dal Trecento al Cinquecento: decisamente importante lo spazio che, per la
prima volta, viene dedicato a tre poetesse petrarchesche marchigiane. “Anche in quest’opera, dice
il Zeno, ha voluto l’autore esaltar la città di Fabriano” (Vecchietti, Biblioteca picena, p. 92). Da
recenti studi è emerso come il Gilio mirasse all’idea di ricostruire tutta una generazione rappresentativa
della cultura femminile marchigiana. Nelle ultime pagine e senza nessun commento,
vengono infatti inseriti una serie di sonetti di tre poetesse: quattro sono di Leonora de la Genga,
quattro di Ortensia di Guglielmo e due di Livia da Chiavello. Ottimo esemplare, con belle chiose
marginali cinquecentesche n.t. e alla sguardia anteriore, ex libris di Carolus Bencivegni, di opera
importante per lo studio delle donne letterate. STC 301. MANCA AD ADAMS e GAMBA. La pubblicazione
delle poesie della Genga è citata da ERDMANN p. 213. [14322]
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