Libreria Antiquaria Pregliasco - Catalogo 102
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10. FREGOSO, Battista (1440-1504). Anteros, sive Tractatus contra Amorem.<br />
(Testo in lingua italiana, con passaggi in latino). (In fine:) Impressum Mediolani per<br />
Magistrum Leonardum Pachel Anno Domini MCCCCLXXXXVI, die X Maii (Milano,<br />
Leonard Pachel, 10 maggio 1496), € 18.500<br />
in-4, ff. 79 su 80 n.n. (manca l’ultimo bianco). Legatura coeva in pergamena con unghie, titolo ms.<br />
al dorso. Al verso del titolo grande legno a p. pagina (mm 169x116) raffigurante sulla sinistra l’a.,<br />
con un’armatura da cavaliere, in atto di scrivere la sua opera, che evidentemente trae spunto dalla<br />
complessa visione che sta osservando. Sulla destra quattro donne, che rappresentano, come si<br />
legge sui loro abiti, inopia, utopia, derisio e luctus; sullo sfondo, legato ad un albero, Amore, sulla<br />
sua sinistra un diavolo, “mors aeterna”, e sulla destra uno scheletro che esce da una bara, “inmatura”.<br />
Dall’albero si dipartono cartigli con scritte: matrimonium, oratio, negotia e abstinencia. Iniziali vegetali,<br />
testo in carattere romano; precede l’opera un avviso al lettore dell’a. Prima rara edizione di<br />
questo trattato in volgare scritto dall’umanista Battista Fregoso, doge di Genova dal 1478 al 1483.<br />
L’Anteros, è una condanna in forma di dialogo dell’amore, sul modello del “Dialogus de Amore” di<br />
Bartolomeo Platina, stampato per la prima volta a Milano da A. Zaroto nel 1481. Il dialogo è tra<br />
il Fregoso e il letterato milanese Piattino Piatti, al quale è affidato il compito di sviluppare le tematiche<br />
principali. Nel primo libro si svelano gli aspetti devastanti dell’amore; nel secondo si discute<br />
della bellezza e dei rimedi contro l’innamoramento, indicando nell’amore coniugale quello positivo.<br />
Ottimo esemplare, estremamente fresco, di incunabulo assai raro. HC* 7393. GOFF F, 329.<br />
BMC VI, 781. GW 10424. IGI 4107. SANDER 2946. DYSON PERRINS IT., 106. [18547]<br />
11. GERSON, Johannes. Opera (edita a Petro Schott et Johanne Geiler von<br />
Kaysersberg). Strassburg, Martin Flach, 13 dicembre 1494 (parti I-II), 11 agosto 1494<br />
(parte III), marzo 1502 (parte IV), € 20.000<br />
4 volumi in-folio, uniforme legatura del tempo in assicelle di legno, dorsi in pelle di scrofa con<br />
decorazioni a secco sui dorsi (solo il tomo III con decoraz. difformi e qualche restauro al dorso),<br />
etichette cartacee con titoli ms. ai dorsi e sul piatto super. Con 5 stupende silografie a piena<br />
pagina: una ripetuta quattro volte (al verso dei titoli delle prime tre parti ed al v. del tit.<br />
dell’Inventarium, Schreiber 4104) e l’altra, simile ma non identica (Schreiber 4101), al verso del<br />
titolo della parte IV (mm 224 x 150 entrambe) vi è raffigurato un pellegrino che passa in prossimità<br />
di un castello, tenendo una borsa a tracolla e sulle spalle uno scudo che mostra i 7 pianeti<br />
ed un cuore con le ali su cui è incisa una T; descrizione dettagliata di tale figura trovasi nei 17<br />
esametri sul secondo f. della I parte); testo su due colonne in car. semigotico, spazi con letteraguida<br />
per le iniziali. Quinta edizione delle opere di Gerson (parti I-III), ristampa della terza di<br />
Basilea, Kesler 1489, e prima edizione della parte IV, aggiunta nel 1502 da Martin Flach il giovane<br />
a complemento dell’opera omnia. I) ff. (269, mancando il bianco G8, ultimo dei 52 ff.<br />
dell’Inventarium; presente l’ultimo bianco. F1r. (A1): «Inventarium eorum que in ope / ribus<br />
Gersonis continentur»; f. (53, a1r.:) «Prima pars operum / Johannis Gerson»; f. 217v., gg7: «Prima<br />
pars…/ finit feliciter Anno dñice nativita / tis M.cccc.xciiij. Idib. decêbr.». II) ff. (258, ultimo bianco<br />
presente). F.1r.: «Secunda pars operum / Johannis de Gerson»; f. 2 (A2): «Tabula generalis…»;<br />
f. 257 v.: «Secûda operum…/ Finit feliciter. Anno nre salutis. M. / ccccxciiij. Idibus Decembris». III)<br />
ff. (360, ultimo bianco presente). F.1r.: «Tercia pars operum ...»; f. 2 (aa2): «Tabula generalis…<br />
»; f. 359v.: «Finit opera câcel / larij Parisiêsis…/ emêdatissima lima ca / stigata fuere Anno dñi.<br />
Mcccclxxxxiiij. iij. / Idus mensis Augusti.»; seguono 20 versi, gli stessi dell’edizione di Basilea 1489,<br />
che però riportano “Simus Martinus” e “Argentina”. IV) ff. (236, presenti il dodicesimo e l’ultimo<br />
bianchi). F.1r.: «Quarta pars operum Johan / nis Gerson prius non impressa / Ad lectorem Hexasticon<br />
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