Libreria Antiquaria Pregliasco - Catalogo 102

lontana dal sospettare che si sia potuto parlare d’un mio venire in questo momento, l’effetto della sorpresa
potrebbe esser tale, che anche mostrando essa un desiderio di vedermi … sospendo dunque ogni risoluzione,
aspettando e tremando sempre di ricever lettere”. Nonostante le visite promesse negli anni,
Manzoni non si recò mai in Toscana a trovare Matilde, che morì nel marzo 1856. Essendo la lettera
datata “21 marzo”, è probabile che preceda di pochi giorni la morte della giovane. La sua
scarna biografia sarebbe rimasta tale, se nel 1992 non fosse stato scoperto a Montignoso il “Journal
di Matilde”, manoscritto in francese e in italiano, poi pubblicato a cura di Cesare Garboli. Nel
2002 Lino Capolicchio ne trasse un film, Il diario di Matilde Manzoni, con Laura Betti e Corinne
Cléry. Il Giorgini (Lucca 1818-1908, figlio di Gaetano e di Carolina dei conti Diana Paleologo
di Massa) fu illustre letterato e uomo politico, tra i primi intellettuali a propugnare l’unità del
Paese, fondò nel 47 il giornale “L’Italia”. La sua attività di studioso oscillò sempre fra la ricerca
storico-politica e quella letteraria; divulgò le idee del Manzoni sulla lingua. Senatore nel primo
parlamento italiano, fu relatore di vari disegni di legge tra i quali quello che attribuiva a Vittorio
Emanuele il titolo di Re d’Italia. Genero del Manzoni e cognato di Massimo D’Azeglio, intrattenne
stretti rapporti con tutti i grandi del suo secolo, testimoniati da una ricca raccolta epistolare. (Cfr.
SEI LETTERE DI MANZONI A G.B. GIORGINi, Pisa 1896). Commovente e dotta lettera familiare del
sommo scrittore, in ottima conservazione. [18346]
143. MANZONI, Alessandro. I Promessi Sposi. Storia milanese del secolo XVII.
Scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni. Milano, Vincenzo Ferrario, 1825-26, € 11.500
3 vol. in-8 (mm 198x130), pp. (4), 352; (4), 368; (4), 416, (2). Bella leg. coeva in m.pelle di
vitello biondo, titolo su tassello rosso e fregi in oro impressi ai dorsi, carta marmorizzata ai piatti.
Edizione originale di uno dei più celebri e più significativi romanzi della letteratura italiana.
Benché il titolo porti la data 1825-26, l’edizione non venne in luce che nel giugno del 1827.
Esemplare della prima rara tiratura con l’errore non corretto a pag. 378 del terzo tomo, linea 13,
errore che, come si legge nel foglio d’errata, si trova solo in alcuni esemplari di prima impressione.
Il presente è marginoso, genuino ed assai fresco. VISMARA, n.1: «E’ questa l’edizione Principe...;
essa è ricercata dagli amatori perché rara, e dai critici vien pure ricercata pei così detti lombardismi che
vi si contengono». SALVERAGLIO, n.21. PARENTI, n.33. GOVI, CLASSICI 295. [12964]
144. MANZONI, Alessandro. Opere varie. Edizione riveduta dall’autore. Milano,
Gius. Redaelli, 1845-(60), € 1.700
in-4, pp. 878. Attraente e solida leg. del tempo m. marocch. rosso, dorso a nervi con tit. e fregi
oro, piatti in percallina rossa. Esemplare con l’aggiunta della nuova dispensa di 16 pagine (di cui
2 fuori numeraz.) contenente l’ode «Marzo 1821», il «Proclama di Rimini» ed il nuovo indice
(gli esemplari privi di quest’ultima dispensa terminano con la pag. 864). E’ adorno di 10 silografie
alle Tragedie inc. da Ratti sui disegni di Rob. Focosi (l’ultimo di Firentini), 9 vignette
ed altrettante graziose piccole figure alle iniziali delle Poesie (Inni Sacri e poesie storico-politiche)
inc. da Ratti e Salvioni sui disegni di Paolo Riccardi e Salv. Mazza. Prima edizione delle
«Opere varie», voluta dal Manzoni, quale completamento dell’ediz. illustrata de «I Promessi
Sposi» ed a questa in tutto simile; fu pubblicata in 8 dispense dal dal 1845 al 1855 e solo nel
1860 poi il Manzoni farà aggiungere la nuova dispensa di cui si è detto. Magnifico esempl. a pieni
margini, intonso. VISMARA 329. SALVERAGLIO 10. PARENTI, RARITÀ I, pp. 230-246. [10003]
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