Sintesi (PDF 175 Kb) - ARPA Lombardia
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S INTESI DEI RISULTATI<br />
I corsi d’acqua principali della provincia di Milano<br />
I risultati delle analisi biologiche sono riassunti<br />
nella pagina successiva, dove sono riportate una<br />
carta con l’indicazione delle classi di qualità<br />
raggiunte dalle stazioni monitorate ed una tabella<br />
con la sintesi di quanto già esposto nelle singole<br />
schede.<br />
Una buona condizione biologica è stata rilevata<br />
solamente sulle 3 stazioni dei fiumi Adda e<br />
Ticino; 2 stazioni (Lambro a Lesmo e Seveso a<br />
Lentate) presentano uno stato biologico<br />
sufficiente, mentre le restanti 8 stazioni fanno<br />
rilevare una condizione tra lo scadente ed il<br />
pessimo. In quest’ultima condizione ricadono in<br />
particolare tutte le stazioni poste a chiusura di<br />
bacino (Seveso, Lura, Bozzente), o comunque<br />
quelle poste più a valle delle altre (Olona,<br />
Lambro).<br />
La tendenza ricavata dal confronto di due anni<br />
successivi (2002 e 2003), fa rilevare per 6 stazioni<br />
una sostanziale stabilità dei valori di IBE e per 4<br />
stazioni una variazione di tali valori all’interno<br />
dello stesso giudizio di qualità. Le stazioni di<br />
Trucazzano sul Molgora e di Brugherio sul<br />
Lambro subiscono invece un calo qualitativo più<br />
marcato. All’opposto, per il fiume Ticino si<br />
osserva un miglioramento del giudizio di qualità<br />
nel 2003, grazie al rinvenimento di biocenosi più<br />
stabili e strutturate nella seconda parte dell’anno.<br />
I risultati della classificazione ottenuta mediante<br />
l’IBE sono stati confrontati con la classificazione<br />
dello stato ecologico dei corsi d’acqua<br />
significativi effettuata dalla Regione <strong>Lombardia</strong><br />
incrociando i dati biologici con il livello di<br />
inquinamento espresso dai macrodescrittori<br />
chimici e microbiologici (giudizio peggiore tra i<br />
risultati dei bienni 2000-2001 e 2001-2002).<br />
Entrambe la classificazioni forniscono un giudizio<br />
concordante con l’eccezione del fiume Adda, il<br />
cui stato ecologico corrisponde ad una classe 3<br />
(sufficiente), peggiore rispetto alla classificazione<br />
biologica.<br />
Sull’insieme dei dati biologici disponibili per la<br />
provincia di Milano (50 taxa non rari rinvenuti in<br />
113 campionamenti) è stata condotta l’analisi<br />
delle componenti principali (PCA), un metodo di<br />
ordinamento frequentemente utilizzato nella<br />
ricerca ecologica 1 . I risultati dell’analisi sono stati<br />
rappresentati mediante un grafico (diagramma di<br />
1 Jongman R.H.G, ter Braak C.J.F. and van Tongeren<br />
O.F.R., 1987. Data analysis in community and<br />
landscape ecology. Centre for Agricultural Publishing<br />
and Documentation, Wageningen, 299 pp.<br />
24<br />
ordinamento) dove è riportata la posizione dei<br />
campionamenti definita dai primi due assi di<br />
ordinamento (componenti) estratti dall’analisi;<br />
questi due assi spiegano, rispettivamente, il 40% e<br />
l’11% della varianza totale dei dati biologici. Nel<br />
diagramma di ordinamento le stazioni con<br />
composizione delle biocenosi simile risultano<br />
vicine, mentre le stazioni dove sono state<br />
rinvenute biocenosi a differente composizione<br />
risultano tra loro lontane (figura 1).<br />
Il primo asse di ordinamento separa nettamente<br />
due gruppi di campionamenti: quelli riferiti ai<br />
fiumi Adda e Ticino sono rappresentati nella parte<br />
destra del grafico, mentre i restanti nella parte<br />
sinistra. Inoltre, i campionamenti di questo<br />
secondo gruppo si dispongono con continuità<br />
lungo il secondo asse di ordinamento. La<br />
posizione delle singole stazioni nel diagramma di<br />
ordinamento sono visualizzate nelle figure 2 e 3.<br />
Al fine di agevolare l’interpretazione dei due assi<br />
di ordinamento in termini di gradienti ecologici,<br />
gli assi sono stati correlati con le variabili<br />
chimico-fisiche misurate sulle acque (tabella 3).<br />
Il primo asse mostra correlazioni significative con<br />
tutti i parametri di base e rappresenta pertanto un<br />
gradiente di qualità delle acque che porta ad un<br />
estremo le stazioni di buona qualità (Adda e<br />
Ticino), che presentano biocenosi diversificate e<br />
con un buon numero di taxa sensibili, ed<br />
all’estremo opposto le stazioni con caratteristiche<br />
qualitative peggiori, con biocenosi poco<br />
diversificate. I parametri più significativi sono<br />
indicatori di inquinamento da reflui domestici<br />
non depurati (E. coli, azoto ammoniacale,<br />
ortofosfato, BOD5, COD, ossigeno disciolto).<br />
Meno immediata è l’interpretazione del secondo<br />
asse, che si correla debolmente con pochi<br />
parametri qualitativi (E. coli, ossigeno disciolto,<br />
azoto nitrico e pH). Si può affermare che il<br />
gradiente lungo cui si dispongono questi<br />
campionamenti rappresenta la transizione delle<br />
biocenosi verso condizioni di alterazione appena<br />
fuori dal limite della criticità, individuabile nella<br />
parte in basso a sinistra del grafico. In questa parte<br />
si trovano gli ambienti faunisticamente più poveri<br />
e che ottengono pessimi giudizi di qualità.<br />
Significativi sono i punti riferiti alla stazione di<br />
Lesmo sul fiume Lambro, che si discostano dai<br />
due gruppi principali; vi si riscontra una<br />
composizione della biocenosi che si approssima<br />
alle minime condizioni di accettabilità ed in cui si<br />
consolida le presenza di un maggior numero di<br />
taxa, anche se pur sempre tolleranti (Baetis,<br />
Hydropsychidae, Asellidae, Simuliidae).
I corsi d’acqua principali della provincia di Milano<br />
Rappresentazione cartografica dei giudizi di qualità biologica per le stazioni monitorate in provincia di<br />
Milano nel periodo 2002-2003 e tabella riassuntiva dei risultati.<br />
Ticino<br />
#S<br />
Classi di qualità<br />
IBE<br />
#S I<br />
#S II<br />
#S III<br />
#S IV<br />
#S V<br />
Canale Villoresi<br />
#S<br />
(X<br />
#S<br />
Olona<br />
Bozzente<br />
Canale Scolmatore Nord-Ovest<br />
Lura<br />
#S<br />
#S<br />
#S<br />
Naviglio Grande<br />
(X<br />
(X<br />
#S<br />
Naviglio Pavese<br />
25<br />
Seveso<br />
#S<br />
(X<br />
(X<br />
#S<br />
Lambro<br />
(X<br />
Lambro Meridionale<br />
#S<br />
(X<br />
#S<br />
#S<br />
#S<br />
Naviglio Martesana<br />
Cavo Redefossi<br />
Roggia Vettabbia<br />
Canale Villoresi<br />
Molgora<br />
Canale Muzza<br />
Ambiente Stazione IBE Stato biologico Tendenza Stato ecologico<br />
2002-2003<br />
(1)<br />
Fiume Adda Cornate d’Adda 9/10 Buono 3<br />
Fiume Ticino Cuggiono 9 Buono ☺ 2<br />
Fiume Ticino Boffalora 9 Buono ☺ 2<br />
Fiume Lambro Lesmo 6/7 Sufficiente ☺ 3<br />
Torrente Seveso Lentate sul Seveso 6 Sufficiente -<br />
Torrente La Molgora Carnate 5 Scadente -<br />
Fiume Olona Legnano 5 Scadente 4<br />
Torrente La Molgora Truccazzano 4 Scadente -<br />
Fiume Lambro Brugherio 4 Scadente 4<br />
Torrente Seveso Bresso 3 Pessimo ☺ -<br />
Torrente Lura Rho 2 Pessimo ☺ -<br />
Fiume Lambro Melegnano 2 Pessimo 5<br />
Fiume Olona Rho 2 Pessimo 5<br />
Torrente Bozzente Lainate 2 Pessimo -<br />
(1) Stato ecologico dei corsi d’acqua significativi definito dal Decreto n. 8718 del 29/05/03 della Direzione Generale Risorse Idriche<br />
e Servizi di Pubblica Utilità della Regione <strong>Lombardia</strong> in base al risultato peggiore tra quelli ottenuti per i bienni 2000-2001 e 2001-<br />
2002.<br />
#S<br />
#S<br />
Adda<br />
(X
I corsi d’acqua principali della provincia di Milano<br />
asse 2<br />
Figura 1 – Diagramma di ordinamento (PCA) dei 113 campionamenti di macrobentos effettuati in provincia<br />
di Milano nel periodo 2001-2003. Sono rappresentate le prime due componenti estratte (51% della varianza<br />
totale dei dati biologici). Vedi testo per le spiegazioni.<br />
Tabella 3 – Coefficienti di correlazione di Spearman tra gli assi di ordinamento estratti dalla PCA e le<br />
variabili chimico-fisiche misurate sulle acque; i valori significativi sono indicati in grassetto (p
I corsi d’acqua principali della provincia di Milano<br />
asse 2<br />
asse 2<br />
asse 2<br />
27<br />
Adda<br />
Ticino - Cuggiono<br />
Ticino - Boffalora<br />
Olona - Legnano<br />
Olona - Rho<br />
Bozzente<br />
Lura<br />
Figura 2 – Diagrammi di ordinamento (PCA) dei 113 campionamenti di macrobentos. Sono evidenziate le<br />
stazioni dei fiumi Adda, Ticino, Olona, Bozzente e Lura.<br />
asse 1<br />
asse 1<br />
asse 1
I corsi d’acqua principali della provincia di Milano<br />
asse 2<br />
asse 2<br />
asse 2<br />
28<br />
Lambro - Lesmo<br />
Lambro - Brugherio<br />
Lambro - Melegnano<br />
Seveso - Lentate<br />
Seveso - Bresso<br />
Molgora - Carnate<br />
Molgora - Trucazzano<br />
Figura 3 – Diagrammi di ordinamento (PCA) dei 113 campionamenti di macrobentos. Sono evidenziate le<br />
stazioni dei fiumi Lambro, Seveso e Molgora.<br />
asse 1<br />
asse 1<br />
asse 1
C ONCLUSIONI<br />
I corsi d’acqua principali della provincia di Milano<br />
Il Decreto Legislativo n. 152/99 e successive<br />
modifiche e integrazioni, stabilisce due precise<br />
scadenze in relazione agli obiettivi di qualità<br />
ambientale dei corpi idrici:<br />
- entro il 31 dicembre 2008 deve essere<br />
raggiunto lo stato “sufficiente”;<br />
- entro il 31 dicembre 2016 deve essere<br />
raggiunto o mantenuto lo stato “buono” e<br />
mantenuto lo stato “elevato”.<br />
La condizione biologica dei corsi d’acqua, anche<br />
alla luce della Direttiva 2000/60/CE in corso di<br />
recepimento, rappresenta un elemento centrale per<br />
la classificazione dello stato ambientale e quindi<br />
per verificare l’effettivo raggiungimento degli<br />
obiettivi di qualità.<br />
I risultati dei tre anni (2001-2003) di indagini<br />
condotte su 14 stazioni di 8 corsi d’acqua<br />
principali della provincia di Milano, mediante<br />
l’impiego dei macroinvertebrati bentonici (121<br />
campionamenti e 113 determinazioni di IBE),<br />
hanno fatto rilevare la seguente situazione:<br />
- fiume Adda (1 stazione) e fiume Ticino (2<br />
stazioni) presentano uno stato biologico<br />
buono;<br />
- fiume Lambro (1 stazione) e torrente Seveso<br />
(1 stazione) presentano uno stato biologico<br />
sufficiente;<br />
- tutte le restanti 9 stazioni, situate su 6 corsi<br />
d’acqua, presentano uno stato biologico<br />
scadente o pessimo.<br />
E’ evidente che per questi ultimi corsi d’acqua<br />
l’obiettivo di qualità ambientale “sufficiente”<br />
potrà essere conseguito entro la prima scadenza<br />
temporale stabilita dal Decreto solamente a<br />
seguito di significativi interventi di risanamento.<br />
La tendenza nel breve periodo, ricavata dal<br />
confronto dei valori di IBE osservati negli ultimi<br />
due anni, evidenzia una situazione costante, con<br />
giudizi di qualità sostanzialmente stabili, ad<br />
eccezione di due stazioni (fiume Lambro e<br />
torrente La Molgora) in cui si riscontra<br />
un’evoluzione negativa degna di attenzione. Per il<br />
fiume Ticino si osserva invece un miglioramento<br />
del giudizio di qualità.<br />
L’analisi statistica multivariata (PCA) dei dati<br />
biologici evidenzia una netta separazione tra le<br />
biocenosi riscontrate nelle stazioni di buona<br />
qualità (Adda e Ticino) rispetto a tutte le restanti.<br />
I fattori significativamente correlabili con queste<br />
differenze sono i classici indicatori di<br />
inquinamento da scarichi di reflui urbani (E. coli,<br />
29<br />
azoto ammoniacale, ortofosfati, indicatori di<br />
richiesta di ossigeno).<br />
E’ evidente, sulla base di quanto esposto, che gli<br />
interventi più urgenti riguardano le opere di<br />
collettamento, con la conseguente dismissione,<br />
degli scarichi che tuttora giungono senza adeguato<br />
trattamento nei corpi idrici recettori. Gli interventi<br />
volti ad eliminare gli scarichi non trattati ed a<br />
rendere efficienti i processi depurativi possono<br />
determinare significativi miglioramenti<br />
qualitativi; ciò dovrebbe consentire di ottenere,<br />
per gli ambienti in condizioni scadenti o pessime,<br />
un giudizio di stato ecologico entro i limiti della<br />
sufficienza.<br />
Per quanto riguarda gli indicatori di<br />
contaminazione fecale, i trattamenti di<br />
disinfezione degli scarichi con sistemi alternativi<br />
al cloro, dannoso alla vita acquatica, o, dove<br />
possibile, il ricorso a tecnologie di depurazione<br />
naturale, quali il lagunaggio o la fitodepurazione,<br />
sono interventi auspicabili ai fini della riduzione<br />
della carica microbica presente nelle acque di<br />
scarico.<br />
Inoltre, interventi diretti sull’ambiente fluviale,<br />
quali la rinaturalizzazione degli alvei e delle rive<br />
ed il ripristino della vegetazione spontanea nella<br />
fascia immediatamente adiacente alle rive,<br />
possono sicuramente migliorare la capacità<br />
autodepurativa del corso d’acqua e favorire la<br />
stabilizzazione delle sponde, creando una<br />
maggiore varietà di microambienti per gli<br />
organismi che partecipano alla demolizione e<br />
mineralizzazione della sostanza organica.<br />
Contemporaneamente, la creazione di ampie fasce<br />
arboree riparie con funzione di filtro può<br />
contribuire alla riduzione dei solidi sospesi e degli<br />
inquinanti di origine diffusa.<br />
Gli effetti delle alterazioni del regime idrologico<br />
sulle biocenosi possono essere osservati<br />
attualmente solo sui grandi fiumi, i quali<br />
presentano comunità tassonomicamente ricche che<br />
tendono a stabilizzarsi piuttosto lentamente nella<br />
propria composizione in seguito agli eventi di<br />
piena.<br />
In questo studio non è stata valutata l’incidenza<br />
sulle biocenosi delle modificazioni morfologiche<br />
degli habitat fluviali, data la marcata prevalenza<br />
dei fattori legati all’alterazione delle<br />
caratteristiche qualitative delle acque.