versione completa in .pdf - La Rassegna d'Ischia
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Ischia l’isola delle Terme<br />
segue da pag<strong>in</strong>a 2<br />
senso più specifico i vari bagni dell’isola:<br />
di Vico, di Castiglione, del<br />
<strong>La</strong>go, di Citara, di Succellario. E ciò<br />
grazie ad un Giovanni medico, da<br />
identificare con Giovanni da Casamicciola,<br />
medico personale di Carlo<br />
I d’Angiò, professore primario<br />
dell’Università di Napoli. Ma è nel<br />
1500 che ebbe <strong>in</strong>izio l’epoca di rigogliosa<br />
fioritura di studi e di scoperta<br />
di sempre nuove fonti, premessa di<br />
quello che poi sarà un patrimonio<br />
idrotermale fra i più ricchi ed <strong>in</strong>teressanti<br />
del mondo. Del 1519 è il<br />
testo di Giovanni Elisio sui bagni<br />
di Ischia, allegato alla trattazione<br />
<strong>completa</strong> dei bagni della Campania.<br />
Giulio Iasol<strong>in</strong>o nel 1588 pubblicò il<br />
più completo ed autentico trattato<br />
di idrologia medica (De’ rimedi naturali<br />
che sono nell’isola di Pithecusa,<br />
hoggi detta Ischia), <strong>in</strong> cui si<br />
parla non solo di quanto lasciarono<br />
scritto gli antichi, ma anche di nuove<br />
esperienze e di sorgenti da lui ritrovate.<br />
Infatti egli scrive:<br />
«… ogni anno vado visitando<br />
questi bagni d’Ischia, vedendo diligentemente<br />
i luoghi, et esam<strong>in</strong>andovi<br />
tutte le m<strong>in</strong>iere, et le cave et f<strong>in</strong>almente<br />
con il maggior giudizio, che<br />
posso, osservando i varii et stupendi<br />
effetti, et utilità che operano ne’<br />
corpi ammalati et nei sani, et dopo<br />
moltissime fatiche, che ho preso nel<br />
navigare questo mare, facendo poco<br />
conto de’ pericoli che correvo de’<br />
corsari, parve cosa degna, sì conveniente<br />
a me et agli amici miei, che io<br />
ancora ne dicessi il parer mio». Ed <strong>in</strong><br />
altro passo: «Quasi ogni giorno andiamo<br />
con molte fatiche et pericoli<br />
penetrando le spelonche e caverne<br />
oscure di quell’Isola, e girando <strong>in</strong>torno<br />
tutto quel tratto di mare per<br />
non lasciare cosa alcuna <strong>in</strong>dietro».<br />
Iasol<strong>in</strong>o enumera 35 bagni, 19<br />
sudatori o stufe, 5 arene calde: la<br />
loro term<strong>in</strong>ologia è per lo più anco-<br />
6 <strong>La</strong> <strong>Rassegna</strong> d’Ischia 1/2007<br />
ra oggi corrente, ma di alcuni resta<br />
soltanto il ricordo, specialmente di<br />
quelli che si trovavano lungo le coste<br />
e che sono stati sommersi poi dal<br />
mare. Molte fonti erano utilizzate<br />
anche per la preparazione dei cibi e<br />
come bevanda.<br />
Nel 1726 i bagni d’Ischia saranno<br />
addirittura celebrati da Camillo<br />
Eucherio de Qu<strong>in</strong>tiis <strong>in</strong> un poema <strong>in</strong><br />
l<strong>in</strong>gua lat<strong>in</strong>a di oltre ottomila versi:<br />
Inarime seu de balneis Pithecusarum.<br />
Il padre gesuita, guarito da una<br />
opprimente malattia alle mani con<br />
l’uso delle acque m<strong>in</strong>erali d’Ischia,<br />
volle, come segno di riconoscenza,<br />
celebrare l’isola e le sue acque medicamentose<br />
con la sua vena poetica<br />
e nella l<strong>in</strong>gua di Cicerone e di Virgilio.<br />
Altri autori, per lo più dottori <strong>in</strong><br />
medic<strong>in</strong>a, che vollero nei loro scritti<br />
lasciare testimonianze <strong>in</strong>torno alle<br />
acque d’Ischia sono, <strong>in</strong> varie epoche,<br />
G. A. D’Aloisio (1757), N. Andria<br />
(1783), F. De Siano (1801), V. Marone<br />
(1847), G. Jervis (1876), Chevalley<br />
de Rivaz (1831). Quest’ultimo<br />
realizzò a Casamicciola una<br />
sua Casa di salute per l’assistenza<br />
dei malati, che operava <strong>in</strong>sieme con<br />
l’altra struttura del Pio Monte della<br />
Misericordia. Ffrancesco De Siano<br />
scrive. «<strong>La</strong> celebrità de’ rimedi naturali<br />
dell’isola d’Ischia, da secoli<br />
confirmata colla cont<strong>in</strong>uata esperienza,<br />
vi ha prodotto il concorso de’<br />
forestieri s<strong>in</strong> dalle più rimote parti<br />
dell’Europa (come si è veduto s<strong>in</strong>o<br />
a questi tempi), non solo per il bisogno<br />
dei rimedi, che per la curiosità<br />
della storia naturale».<br />
Si sviluppa così tutta una letteratura<br />
nel campo delle varie applicazioni<br />
che ha trovato e trova riscontro s<strong>in</strong>o<br />
ai nostri tempi <strong>in</strong> molte pubblicazioni,<br />
oltre che <strong>in</strong> convegni e congressi<br />
nazionali ed <strong>in</strong>ternazionali.<br />
Sul termalismo Ischia ha per<br />
molto tempo visto circoscritta la<br />
suggestione diretta ad orientare e a<br />
determ<strong>in</strong>are le reazioni <strong>in</strong>dividuali e<br />
collettive, affermandosi come “isola<br />
della salute”. Si sp<strong>in</strong>gevano <strong>in</strong> queste<br />
contrade quanti avevano sentito<br />
parlare delle acque miracolose delle<br />
sorgenti m<strong>in</strong>erali: gli stessi viaggiatori<br />
del Grand Tour erano spesso attratti<br />
da siffatte prerogative e dalla<br />
speranza di trovare qui la guarigione<br />
delle loro sofferenze. Poi si è sviluppato<br />
il concetto moderno di turismo,<br />
cui fa sempre da valido supporto<br />
il settore termo-climatico. Come<br />
scrive il prof. M. Mancioli, Ischia<br />
presenta ben 69 gruppi (campi) fumarolici<br />
e 29 bac<strong>in</strong>i idrotermali da<br />
cui scaturiscono 103 “emergenze<br />
sorgive”, sparse nei circa 42 kmq<br />
del suo territorio. Ed ogni sorgente<br />
ha caratteristiche chimiche e chimico-fisiche<br />
sue proprie. Come avvenne<br />
un tempo per i Romani, anche<br />
qui sono state realizzate moderne e<br />
adeguate strutture, sia sulle sorgenti<br />
stesse, la cui r<strong>in</strong>omanza affonda nell’antichità,<br />
sia come complemento<br />
dei complessi alberghieri e di parchi<br />
attrezzati, <strong>in</strong> modo da aggiungere, <strong>in</strong><br />
un felice connubio, elementi naturali<br />
di ord<strong>in</strong>e terapeutico con quelli<br />
sovrastrutturali di comodità, di organizzazione<br />
e simili.<br />
Anche l’esigenza moderna di<br />
salute concepita come stato di benessere<br />
fisico e psichico, l’aspetto<br />
decorativo e ornamentale del corpo,<br />
trovano <strong>in</strong> un certo senso riscontro<br />
nelle applicazioni che Iasol<strong>in</strong>o già<br />
<strong>in</strong>dicava nel suo trattato, alludendo<br />
all’uso dei bagni per rendere bella<br />
la pelle e levarne tutte le macchie:<br />
«… mondificano e nettano tutta la<br />
cute, ovvero pelle, le gengive, i denti<br />
e tutte le parti della bocca. Fanno<br />
li capelli belli, e adornano e abbelliscono<br />
tutte le altre parti del corpo<br />
humano di maniera che non solo<br />
si stimano come bagni, ma ancora<br />
come luoghi di piacere e spasso, delitiosi<br />
<strong>in</strong> modo che per questa ragione<br />
si potrebbero ragionevolmente<br />
chiamare bagni di decoratione».<br />
Raffaele Castagna