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security a la italiana sicurezza all'italiana securitate a la italiana

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62<br />

ITALY REPORT<br />

Mentre polizia e altri rappresentanti istituzionali prendevano di mira i campi non ufficiali<br />

sempre più frequentemente, negli ultimi mesi anche i campi autorizzati dal governo sono<br />

stati oggetto di incursioni. Oltretutto le incursioni negli alloggi e nei campi avvenivano<br />

rego<strong>la</strong>rmente, cosa che sottoponeva le stesse persone allo stesso trattamento violento quasi<br />

costantemente. Per esempio alcuni Rom italiani di Via Salviati hanno riferito ai membri<br />

del<strong>la</strong> Coalizione che i poliziotti si recavano rego<strong>la</strong>rmente al campo, almeno ogni settimana<br />

o ogni due. 33 Durante questi controlli Rom italiani e non sono stati obbligati a mostrare<br />

i loro documenti, trattamento umiliante al quale non sono soggetti né gli italiani né altri<br />

immigranti “invisibili”.<br />

Una donna Rom del campo semi-ufficiale Casilino 900 ha testimoniato al<strong>la</strong> Coalizione che<br />

all’inizio dell’aprile 2008 i poliziotti sono entrati nel campo e hanno distrutto 36 baracche.<br />

La donna ha dichiarato:<br />

“Avevo un magazzino dove tengo delle cose che vendo al mercato. Circa 6 settimane<br />

fa è venuta <strong>la</strong> polizia e lo ha distrutto insieme a 36 baracche. Non mi è stato<br />

permesso di prendere le mie cose nonostante li abbia scongiurati di permettermelo.<br />

La risposta è stata ‘Vattene!’<br />

Ho problemi di salute, incluso di cuore. Mentre distruggevano il magazzino mi sono<br />

sentita mancare. Mi hanno fatto aspettare mezz’ora prima di <strong>la</strong>sciarmi entrare in casa a<br />

prendere le medicine. Ho preso una pasticca ma mi sono sentita debole e volevo stendermi,<br />

ma non me lo hanno permesso. Mi hanno <strong>la</strong>sciato solo sedere su una sedia.<br />

Mentre demolivano il magazzino, mi hanno minacciato che presto avrebbero distrutto<br />

<strong>la</strong> mia casa così come tutto il campo. E veramente l’avrebbero demolita quel giorno<br />

stesso se non fosse stato per le mie condizioni di salute.” 34<br />

Un Rom del Casilino 900 ha dichiarato al<strong>la</strong> Coalizione: “La polizia a volte arriva alle<br />

2, 3 di notte. Rompono le porte delle baracche e ordinano violentemente alle persone di<br />

uscire. Sono pieni di pregiudizi contro Rom e Sinti.” 35<br />

Un’altra persona del campo semi-ufficiale di Martora ha riferito che “Sono entrati (i<br />

poliziotti) con <strong>la</strong> violenza. Hanno distrutto quello che trovavano. In una di queste incursioni<br />

notturne mio figlio si è fatto <strong>la</strong> pipì addosso dal<strong>la</strong> paura. Quando vengono di notte non<br />

rispettano <strong>la</strong> nostra privacy. Le donne potrebbero essere nude!” 36<br />

Ciò che ha maggiormente colpito <strong>la</strong> Coalizione è un sentimento diffuso tra gli intervistati<br />

sull’atteggiamento del<strong>la</strong> polizia che è peggiorato, e che il loro comportamento indica che si<br />

sentono liberi di trattare Rom e Sinti senza alcun timore delle conseguenze.<br />

33 Intervista del<strong>la</strong> Coalizione con un Rom italiano, Roma, 28 maggio 2008.<br />

34 Intervista del<strong>la</strong> Coalizione con una Rom montenegrina, Campo Casilino 900, Roma, 28 maggio 2008.<br />

35 Intervista del<strong>la</strong> Coalizione con un Rom montenegrino, Campo Casilino 900, Roma, 27 maggio 2008.<br />

36 Intervista del<strong>la</strong> Coalizione con una Rom del<strong>la</strong> ex-Yugos<strong>la</strong>via, Campo Martora, Roma, 28 maggio 2008.

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