security a la italiana sicurezza all'italiana securitate a la italiana

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23.08.2013 Views

52 ITALY REPORT Roberto Maroni ha dichiarato pubblicamente che “tutti i campi Rom e Sinti devono essere smantellati immediatamente, e gli abitanti devono essere espulsi o incarcerati”, secondo quanto appare nel quotidiano nazionale italiano “La Repubblica”. Due giorni dopo, il 13 maggio, una folla di circa 60 persone ha raso al suolo un campo Rom a Napoli con bombe molotov (per ulteriori dettagli vedi infra la Sezione 5). 4 Alla fine di maggio, in seguito all’incendio del campo Rom di Napoli, il “Los Angeles Times” scriveva che il signor Davide Boni, rappresentante della Lega Nord alla Regione Lombardia, aveva dichiarato: “Tutti gli Zingari se ne devono andare.” Nello stesso periodo altri rappresentanti del governo hanno rilasciato dichiarazioni in cui giustificavano gli attacchi di aggressioni violente contro i Rom. All’onorevole Bossi è stata attribuita la seguente frase: “La gente fa quello che non riesce a fare lo stato” 5 e anche al Ministro Maroni è stata attribuita la seguente dichiarazione: “questo è quello che succede quando gli zingari rubano i bambini o i rumeni commettono violenze sessuali.” 6 Non è quindi strano che in questo clima politico la maggioranza degli Italiani voglia smantellare i campi Rom e Sinti. Secondo un’indagine condotta dal quotidiano “La Repubblica” nel maggio del 2008 il 68% degli italiani vuole affrontare il problema “dei Rom e degli Zingari”espellendoli tutti. Nel breve periodo dal maggio 2008 a oggi il governo diretto dal Presidente del Consiglio Berlusconi ha intrapreso una serie di azioni essenzialmente contrarie al miglioramento delle relazioni con Rom e Sinti a livello locale e questo, unitamente ai frequenti discorsi anti-Rom da parte di importanti rappresentanti di governo nonché di azioni legali discriminatorie a livello regionale e nazionale, ha compromesso la possibilità di un sano dialogo tra culture. 4 Per ulteriori informazioni consultare: http://www.errc.org/cikk.php?cikk=2953=#ERRC. 5 http://www.latimes.com/news/printedition/asection/la-fg-right24-2008may24,0,4552045.story. 6 http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/article4021089.ece.

3. DATI RECENTI POLITICI E NORMATIVI Dal maggio 2008, quando è stato formato il nuovo governo, sono state adottate una serie di misure normative e politiche che sono esplicitamente discriminatorie nei confronti di Rom e Sinti in Italia. Questi provvedimenti violano chiaramente l’impegno dell’Italia a non commettere alcun atto discriminatorio, secondo le leggi nazionali ed internazionali, incluso l’Articolo 2 dell’ICERD che obbliga ogni Stato firmatario ad “adottare misure efficaci di revisione delle politiche governative, nazionali e locali, e di modifica, abrogazione o annullamento di qualsiasi legge e regolamentazione che abbia l’effetto di produrre discriminazione razziale o di perpetuarla ovunque essa esista; (…).” Misure discriminatorie specificamente rivolte a Rom e Sinti Il primo provvedimento fortemente propagandato contro Rom e Sinti è stato preso in un incontro a Napoli il 21 maggio 2008, con un decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri del governo italiano che non ha precedenti nel secondo dopoguerra e il cui titolo recita: “Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli insediamenti delle comunità nomadi 7 nelle regioni di Campania, Lazio e Lombardia.” Indicando la presenza di Rom e Sinti in queste zone come causa del grande allarme sociale, con la possibilità di gravi ripercussioni in termini di ordine pubblico e di sicurezza, il governo italiano ha proclamato lo stato di emergenza fino al 31 maggio 2009. Per affrontare il “problema” sono stati conferiti a funzionari dello stato e degli organi locali poteri straordinari, concepibili solo in casi di gravi calamità naturali. 8 Come si evince dal titolo e dal preambolo, 9 il decreto è rivolto direttamente e prioritariamente contro le “comunità nomadi”, e di conseguenza contro tutte le persone dell’etnia Rom e Sinta. La presenza di Rom e Sinti in queste tre regioni, senza ulteriori precisazioni, è paragonata a situazioni di “calamità naturali” e di “serio allarme sociale” con possibili e gravi ripercussioni in termini di ordine pubblico e di sicurezza per le popolazioni locali. Il governo italiano si è avvalso e si è basato sulla legge 225/92, che serve per affrontare situazioni di emergenza come le calamità naturali, permettendo alle autorità pubbliche 7 Il governo italiano rifiuta di riconoscere che le comunità Rom e Sinti in Italia non conducono uno stile di vita nomade. 8 Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia, 21 maggio 2008. 9 In considerazione della situazione estremamente critica nella quale si trova la Lombardia, a causa della presenza di numerosi cittadini africani senza permesso e di nomadi che si sono stabiliti nelle aree urbane; in considerazione del fatto che i suddetti insediamenti, a causa della loro estrema precarietà, sono la causa di un serio allarme sociale, con possibili ripercussioni sull’ordine pubblico e la sicurezza delle popolazioni locali; e in considerazione del fatto che la situazione descritta ha causato un aumento della preoccupazione sociale con gravi incidenti che seriamente mettono in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblici; considerata la suddetta situazione che coinvolge a diversi livelli la gestione del territorio a causa della sua intensità ed estensione, risulta che non può essere affrontata utilizzando le leggi previste dall’ordinamento italiano.”, Dichiarazione del 21 maggio 2008, Op. cit. 53 SECURITY A LA ITALIANA

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ITALY REPORT<br />

Roberto Maroni ha dichiarato pubblicamente che “tutti i campi Rom e Sinti devono essere<br />

smantel<strong>la</strong>ti immediatamente, e gli abitanti devono essere espulsi o incarcerati”, secondo<br />

quanto appare nel quotidiano nazionale italiano “La Repubblica”. Due giorni dopo, il 13<br />

maggio, una fol<strong>la</strong> di circa 60 persone ha raso al suolo un campo Rom a Napoli con bombe<br />

molotov (per ulteriori dettagli vedi infra <strong>la</strong> Sezione 5). 4<br />

Al<strong>la</strong> fine di maggio, in seguito all’incendio del campo Rom di Napoli, il “Los Angeles<br />

Times” scriveva che il signor Davide Boni, rappresentante del<strong>la</strong> Lega Nord al<strong>la</strong> Regione<br />

Lombardia, aveva dichiarato: “Tutti gli Zingari se ne devono andare.” Nello stesso periodo<br />

altri rappresentanti del governo hanno ri<strong>la</strong>sciato dichiarazioni in cui giustificavano gli attacchi<br />

di aggressioni violente contro i Rom. All’onorevole Bossi è stata attribuita <strong>la</strong> seguente frase:<br />

“La gente fa quello che non riesce a fare lo stato” 5 e anche al Ministro Maroni è stata attribuita<br />

<strong>la</strong> seguente dichiarazione: “questo è quello che succede quando gli zingari rubano i bambini<br />

o i rumeni commettono violenze sessuali.” 6<br />

Non è quindi strano che in questo clima politico <strong>la</strong> maggioranza degli Italiani voglia<br />

smantel<strong>la</strong>re i campi Rom e Sinti. Secondo un’indagine condotta dal quotidiano “La<br />

Repubblica” nel maggio del 2008 il 68% degli italiani vuole affrontare il problema “dei<br />

Rom e degli Zingari”espellendoli tutti.<br />

Nel breve periodo dal maggio 2008 a oggi il governo diretto dal Presidente del Consiglio<br />

Berlusconi ha intrapreso una serie di azioni essenzialmente contrarie al miglioramento delle<br />

re<strong>la</strong>zioni con Rom e Sinti a livello locale e questo, unitamente ai frequenti discorsi anti-Rom<br />

da parte di importanti rappresentanti di governo nonché di azioni legali discriminatorie a<br />

livello regionale e nazionale, ha compromesso <strong>la</strong> possibilità di un sano dialogo tra culture.<br />

4 Per ulteriori informazioni consultare: http://www.errc.org/cikk.php?cikk=2953=#ERRC.<br />

5 http://www.<strong>la</strong>times.com/news/printedition/asection/<strong>la</strong>-fg-right24-2008may24,0,4552045.story.<br />

6 http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/article4021089.ece.

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