x - Dipartimento di Fisica - Università di Pisa
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80<br />
Nicolò Beverini<br />
Il periodo <strong>di</strong> rivoluzione T è legato al valore della velocità v lungo<br />
l’orbita e al raggio R dell’orbita stessa dalla relazione vT = 2!R , per cui<br />
v = 2!R T . Sostituendo in [10.6] si ottiene la relazione:<br />
( )2<br />
G mM 2!R T<br />
= m 2<br />
R R<br />
che, con semplici manipolazioni algebriche, <strong>di</strong>viene:<br />
[10.7]<br />
T 2 2<br />
4!<br />
= 3<br />
R GM<br />
Inserendo al posto <strong>di</strong> M la massa del Sole e al posto <strong>di</strong> R la <strong>di</strong>stanza<br />
<strong>di</strong> un pianeta dal Sole, la formula [10.7] calcola il periodo <strong>di</strong> rivoluzione del<br />
pianeta (nel conto naturalmente c’è da prestare attenzione ad utilizzare unità<br />
<strong>di</strong> misura coerenti tra loro!). La stessa formula, inserendo per M il valore<br />
della massa della Terra, permette <strong>di</strong> calcolare quale sia il periodo <strong>di</strong> rivoluzione<br />
<strong>di</strong> un satellite artificiale che ruoti intorno alla Terra su orbita circolare<br />
ad una <strong>di</strong>stanza R dal suo centro.<br />
Calcoliamo come esempio il raggio dell’orbita <strong>di</strong> un satellite televisivo<br />
geostazionario. Con geostazionario si intende un satellite che resta sempre<br />
fisso sopra la verticale <strong>di</strong> un punto sulla superficie terrestre sito lungo<br />
l’equatore, effettuando quin<strong>di</strong> una rivoluzione completa intorno alla Terra<br />
esattamente nello stesso tempo che impiega la Terra a ruotare intorno a se<br />
stessa). Nella [10.7] a T va sostituito il valore <strong>di</strong> 24 ore (pari a 86 400 s) ed a<br />
M la massa MT della Terra. Si trova:<br />
R =<br />
GM TT 2<br />
3 = 6,67 "10#11 " 5,98"10 24 " 86400 2<br />
3 = 4.225"10 7 m = 42 250 km .<br />
4! 2<br />
4! 2<br />
Un satellite geostazionario orbita dunque intorno alla Terra ad un’altezza<br />
(rispetto alla superficie terrestre) <strong>di</strong> (42 250 – 6 570) km = 35 880 km.<br />
10.4 L’energia potenziale gravitazionale<br />
La forza <strong>di</strong> gravitazione è una forza conservativa. Per un corpo che si<br />
trova in un campo gravitazionale si può quin<strong>di</strong> definire una energia potenziale.<br />
Ricordando che l’energia potenziale in un punto P è definita (§ 7.3)<br />
come il lavoro cambiato <strong>di</strong> segno fatto dalle forze del campo per spostare un<br />
corpo dalla posizione <strong>di</strong> riferimento, in cui si pone zero l’energia, al punto<br />
P. Come si è detto nel § 7.3, in generale si usa assumere quale punto <strong>di</strong> riferimento<br />
in cui porre lo zero dell’energia potenziale, un punto in cui la forza<br />
sia nulla. Se guar<strong>di</strong>amo la formula [10.1], ve<strong>di</strong>amo che la forza gravitazionale<br />
non va mai esattamente a zero, ma che, quanto più cresce la <strong>di</strong>stanza<br />
r tra i due corpi, <strong>di</strong>viene sempre più piccolo il modulo della forza; in<br />
termini matematici, si <strong>di</strong>ce che la forza tende a zero per r ' *. Si pone perciò<br />
pari a zero l’energia potenziale “all’infinito”, cioè U ( r ! " ) = 0 o, come si<br />
scrive più usualmente, U !<br />
( ) = 0.