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x - Dipartimento di Fisica - Università di Pisa

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Elementi <strong>di</strong> fisica<br />

6.3 Il prodotto scalare <strong>di</strong> due vettori<br />

!<br />

L’operazione <strong>di</strong> moltiplicazione tra i due vettori f e ! !<br />

s che abbiamo<br />

usato per definire il lavoro può essere generalizzata per definire il prodotto<br />

scalare <strong>di</strong> due vettori qualunque.<br />

! !<br />

DATI DUE VETTORI a E b , SI DEFINISCE PRODOTTO SCALARE DEI DUE<br />

VETTORI LA GRANDEZZA SCALARE CHE SI OTTIENE MOLTIPLICANDO I MODULI<br />

DEI DUE VETTORI ED IL COSENO DELL’ANGOLO COMPRESO.<br />

In modo equivalente si potrebbe definire il prodotto scalare come la<br />

grandezza che si ottiene (si è visto nel paragrafo precedente che è un modo<br />

<strong>di</strong>verso <strong>di</strong> <strong>di</strong>re la stessa cosa) moltiplicando il modulo <strong>di</strong> uno dei vettore per<br />

la proiezione dell’altro vettore nella <strong>di</strong>rezione del primo.<br />

L’operazione viene in<strong>di</strong>cata simbolicamente<br />

a mezz’altezza tra i simboli dei due vettori.<br />

Per definizione quin<strong>di</strong>:<br />

!<br />

[6.5]<br />

a ! !<br />

b = !<br />

a !<br />

b cos"<br />

!<br />

a ! !<br />

b inserendo un punto<br />

E’ facile <strong>di</strong>mostrare che il risultato <strong>di</strong> questa operazione può essere<br />

scritto in termini delle componenti cartesiane ax, ay, az e bx, by, bz dei due<br />

vettori nella forma:<br />

[6.6]<br />

!<br />

a ! !<br />

b = axbx + ayby + azbz Il prodotto scalare è dunque essere esprimibile anche come la somma<br />

dei prodotti delle componenti dei due vettori.<br />

Dalla definizione [6.5] si ricava che il prodotto scalare <strong>di</strong> due vettori<br />

ha valore massimo quando i vettori sono paralleli (cos 0° = 1), minimo (negativo)<br />

se sono antiparalleli (cos 180° = –1) ed è nullo se sono ortogonali<br />

(cos 90° = 0).<br />

Ritornando alla definizione<br />

!<br />

<strong>di</strong> lavoro, si può concludere che il lavoro<br />

eseguito da una forza costante f su un corpo per effettuare uno spostamento<br />

! !<br />

s è definito dal prodotto scalare dei due vettori:<br />

[6.7]<br />

L = !<br />

f ! " !<br />

s .<br />

6.4 Il lavoro effettuato dalla forza peso.<br />

Un caso <strong>di</strong> un corpo che si muove soggetto ad una forza costante, è,<br />

come si è visto nel capitolo precedente, quello <strong>di</strong> un corpo soggetto alla forza<br />

<strong>di</strong> gravità in prossimità della superficie terrestre.<br />

Si consideri dunque un corpo <strong>di</strong> massa m che, sotto l’azione della<br />

forza peso, si sposta lungo la verticale dal punto A al punto B, scendendo<br />

<strong>di</strong> un <strong>di</strong>slivello %h (Fig. 6-2). La forza m !<br />

g è <strong>di</strong>retta nella stessa <strong>di</strong>rezione<br />

dello spostamento ! !<br />

s e quin<strong>di</strong> il lavoro è L = !<br />

f ! " !<br />

s = mg "h .<br />

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