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x - Dipartimento di Fisica - Università di Pisa

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Elementi <strong>di</strong> fisica<br />

6. L’energia ed il lavoro<br />

6.1 L’energia cinetica.<br />

Per fermare un corpo in movimento è necessario applicare ad esso<br />

una forza, tale che l’impulso ad esso applicato sia pari alla sua quantità <strong>di</strong><br />

moto (§ 4.2). In altri termini, se al corpo è applicata una forza costante in<br />

<strong>di</strong>rezione contraria alla <strong>di</strong>rezione del moto, il tempo necessario a fermare il<br />

corpo è <strong>di</strong>rettamente proporzionale alla sua velocità iniziale. Se però, applicando<br />

ancora una forza costante contraria al moto, anziché il tempo si misura<br />

lo spazio percorso dal corpo prima <strong>di</strong> fermarsi, si constata che lo spazio<br />

percorso è proporzionale al quadrato della velocità; perciò raddoppiando<br />

la velocità lo spazio percorso si quadruplica.<br />

Da questa osservazione, <strong>di</strong>scende che tornerà utile per un corpo in<br />

movimento definire una grandezza, che prende il nome <strong>di</strong> energia cinetica:<br />

[6.1]<br />

Ecin = 1 2<br />

2mv ,<br />

proporzionale al prodotto della massa con il quadrato della sua velocità.<br />

Il quadrato <strong>di</strong> un vettore è una grandezza scalare. E’ evidente quin<strong>di</strong><br />

dalla definizione che l’energia cinetica è una grandezza scalare.<br />

6.2 Il lavoro <strong>di</strong> una forza costante.<br />

Nel § 4.2 si è analizzata la relazione esistente tra la variazione della<br />

quantità <strong>di</strong> moto <strong>di</strong> un corpo e l’impulso delle forze agenti su esso. Quando<br />

la risultante delle forze agenti è costante, si è definito l’impulso come il prodotto<br />

della forza per l’intervallo <strong>di</strong> tempo in cui essa era applicata ([4.3]).<br />

Considerando ancora il caso <strong>di</strong> una forza agente costante, definiamo ora<br />

un’altra grandezza, che si ottiene come il prodotto della forza per lo spostamento<br />

effettuato dal corpo su cui la forza stessa agisce. Tale grandezza<br />

prende il nome <strong>di</strong> lavoro.<br />

Sia la forza che lo spostamento sono grandezze vettoriali. E’ perciò<br />

importante anche considerare quale sia la <strong>di</strong>rezione relativa dei due vettori,<br />

cioè quanto valga l’angolo tra la <strong>di</strong>rezione della forza e la <strong>di</strong>rezione dello<br />

spostamento.<br />

!<br />

In<strong>di</strong>cando tale angolo con &, il lavoro eseguito dalla forza costante<br />

f su un corpo che esegue uno spostamento ! !<br />

s è definito allora co-<br />

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