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x - Dipartimento di Fisica - Università di Pisa

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118<br />

Nicolò Beverini<br />

ovvero, passando al limite per !Ai ' 0 :<br />

[15.1]<br />

! A ( ! B ) =<br />

!<br />

B " d ! # A<br />

A<br />

Nel sistema internazionale l’unità <strong>di</strong> misura <strong>di</strong> flusso magnetico, definita<br />

tramite la [15.1], è denominata weber (Wb):<br />

1 Wb = 1 T " 1 m<br />

Quando nel § 11.5 si era applicato il teorema <strong>di</strong> Gauss al campo elettrico,<br />

avevamo considerato un volume <strong>di</strong> spazio V, delimitato da una superficie<br />

chiusa A, e si era trovato che il flusso del vettore campo elettrico attraverso<br />

tale superficie era proporzionale alla carica complessiva contenuta<br />

nel volume V. Il teorema <strong>di</strong> Gauss si applica anche al campo magnetico;<br />

siccome però, com’è noto, non esistono cariche magnetiche isolate, se ne<br />

deducie che:<br />

TEOREMA DI GAUSS PER IL CAMPO MAGNETICO: Il flusso del vettore<br />

una qualunque superficie chiusa è sempre nullo.<br />

15.2 Il flusso concatenato con una spira<br />

!<br />

B attraverso<br />

Si abbia una spira conduttrice (cioè un filo conduttore chiuso ad anello)<br />

e consideriamo due superfici *1 e *2 , entrambe delimitate dal perimetro<br />

della spira. L’insieme <strong>di</strong> queste due superfici costituisce una superfi-<br />

cie chiusa, che racchiude<br />

!<br />

al suo interno un volume V. In base al teorema <strong>di</strong><br />

Gauss, il flusso <strong>di</strong> B attraverso questa superficie chiusa è zero: questo significa<br />

che il flusso entrante in V, attraverso la superficie *1 è uguale al<br />

flusso uscente da V, attraverso la superficie *2.<br />

che:<br />

Visto che *1 e *2 erano due superfici arbitrarie, se ne può concludere<br />

Il flusso <strong>di</strong> B attraverso una qualunque superficie che si appoggia ad una stessa linea<br />

chiusa non <strong>di</strong>pende dalla particolare superficie considerata, ma solo dal suo contorno.<br />

Visto appunto che il flusso non <strong>di</strong>pende dalla particolare superficie,<br />

si può definire<br />

!<br />

il flusso <strong>di</strong> campo magnetico concatenato con una spira come<br />

il flusso <strong>di</strong> B calcolato attraverso una qualsiasi superficie che ha tale spira<br />

per contorno.<br />

15.3 L’induzione elettromagnetica<br />

Torniamo ai fatti sperimentali presentatati all’inizio del capitolo. Possiamo<br />

spiegare tutte questi fenomeni osservando che la produzione <strong>di</strong> una<br />

corrente<br />

!<br />

elettrica in una spira è collegata alla variazione del flusso del vettore<br />

B concatenato con la spira. Quantitativamente:<br />

Quando varia il flusso del campo magnetico concatenata con una spira conduttrice,<br />

in questa viene indotto una forza elettromotrice pari alla variazione del flusso<br />

nell’unità <strong>di</strong> tempo:

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