Il Principato di Hyarn - Fan Modules
Il Principato di Hyarn - Fan Modules
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<strong>Hyarn</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Principato</strong> <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong> (dominato dal principe della città omonima), copre uno<br />
territorio semi-arido tra il mare e i monti Ered Larinol, limitato a nord<br />
dall’impenetrabile selva <strong>di</strong> Anbalukkhor e a sud dalle palu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Elorna.<br />
La fascia costiera si estende per una ventina <strong>di</strong> miglia circa verso l’entroterra ed è<br />
estremamente fertile: il sole del sud fa maturare datteri e frutti colorati nelle<br />
gran<strong>di</strong> piantagioni, seccando i mattoni tinti <strong>di</strong> bianco delle casupole radunate in<br />
fela, gran<strong>di</strong> aziende latifon<strong>di</strong>ste che riuniscono le terre e le famiglie conta<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />
un singolo nobile.<br />
La popolazione della fascia costiera è <strong>di</strong> stirpe Adena, immigrata in questa regione<br />
dalle terre del sud (l’attuale Miredor) attraverso le selvagge palu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Elorna.<br />
L’entroterra inari<strong>di</strong>sce velocemente appena i vènti benefici e le piogge stagionali<br />
vanno sparendo. Quel che rimane è un deserto piatto e polveroso, dove il suolo<br />
argilloso viene spaccato dal sole ed è cosparso <strong>di</strong> rocce e pietre aguzze.<br />
Queste aree improduttive sfuggono <strong>di</strong> fatto all’autorità dello stato e sono abitate<br />
dagli Hasali, i <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> una tribù Aytel (Haradrim) emigrati a sud migliaia <strong>di</strong><br />
anni fa. Gli Hasali vivono <strong>di</strong> allevamento, razzie e sfruttando le risorse delle rare<br />
oasi dell’entroterra hyarnita.
In<strong>di</strong>etro nel tempo…<br />
Nella Seconda Età i navigatori dell’antica Numenor sostavano lungo le fertili <strong>di</strong><br />
<strong>Hyarn</strong> per le pause stagionali, durante le quali coltivavano la terra per<br />
approvvigionarsi.<br />
La popolazione nativa era scarsa, appartenente a tribù noma<strong>di</strong> della cui cultura<br />
nulla è sopravvissuto.<br />
Dopo che Cyriamir <strong>di</strong> Nisinen fondò a nord-est il regno <strong>di</strong> Cyriatandor, questa<br />
ragione crebbe in importanza e <strong>di</strong>venne uno scalo tra Marath Carnadune (capitale<br />
<strong>di</strong> Cyriatandor) e Aronyar (capitale della colonia <strong>di</strong> Lond Anarion a sud). A questo<br />
periodo risalgono i primi avamposti permanenti.<br />
La città fortezza <strong>di</strong> Lond Methar (attuale Methikora) venne fondata dai<br />
numenoreani del Cyriatandor intorno al 2000 <strong>di</strong> quella Età. Durante i secoli<br />
successivi <strong>Hyarn</strong> <strong>di</strong>venne l’estremo confine del <strong>di</strong>spotico regno <strong>di</strong> Akhorakil,<br />
principe <strong>di</strong> Numenor e tiranno del Cyriatandor. Da Lond Methar i suoi eserciti<br />
partivano per razziare Lond Anarion e le sue navi vi salpavano per assaltarne le<br />
flotte.<br />
Dopo la <strong>di</strong>struzione del Cyriatandor (2282 S.E.) Lond Methar venne occupata<br />
dall’esercito <strong>di</strong> Numenor. <strong>Il</strong> centro secondario <strong>di</strong> Kharadune si accrebbe a <strong>di</strong>gnità<br />
<strong>di</strong> città (2290 S.E. circa) e come porto mercantile fiorì in quel secolo <strong>di</strong> ricchezza e<br />
prosperità.<br />
L’immigrazione Adena dal sud aumentò la popolazione della nuova colonia, fino a<br />
farne un regno in<strong>di</strong>pendente sottoposto all’impero <strong>di</strong> Numenor.<br />
Durante i mille anni successivi però (2400 S.E.-3300 S.E.) questa terra si avviò al<br />
declino: la ricchezza e l’importanza <strong>di</strong> Kharadune venne minacciata da una<br />
progressiva desertificazione (dovuta in parte alla innaturale devastazione del<br />
prossimo Cyriatandor) e l’area coltivabile decrebbe fino ai livelli conosciuti oggi.<br />
La popolazione originaria venne inglobata dai nuovi venuti o fu decimata dalle<br />
carstie.<br />
Con la caduta <strong>di</strong> Numenor (3319 S.E.) poi Kharadune rimase una colonia povera<br />
ed isolata, spopolata, male amministrata e sull’orlo del <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne civile.<br />
<strong>Il</strong> potere statale <strong>di</strong> origine numenoreana si frammentò in una serie <strong>di</strong><br />
posse<strong>di</strong>menti autonomi. Le incursioni dei Drel dal sud portarono nuove<br />
devastazioni.<br />
Fu in questa situazione che giunsero da nord, nei primi secoli della Terza Era, i<br />
membri del popolo nomade della tribù <strong>di</strong> Hasali (il potente capo che li giudò a<br />
sud). Costoro erano noma<strong>di</strong> del deserto <strong>di</strong>scesi dal nord, che per un limitato<br />
periodo avevano razziato le terre desertiche dell’antico Cyriatandor.<br />
Non appartenevano all’etnia Apysaica come i popoli del sud, ma erano più vicini<br />
ai Raj e ai popoli dell’Harad.<br />
Iniziarono a ritagliarsi un potere sempre più grande con la violenza e con il<br />
sangue.<br />
Nel 200 della Seconda Era il porto <strong>di</strong> Kharadune era ormai in rovina,<br />
saccheggiato più volte da questi predoni. La popolazione era stata completamente<br />
sterminata da guerre e carestie, oppure emigrata al sud e la zona non venne più<br />
ritenuta sicura dai residenti.<br />
La fortezza <strong>di</strong> Lond Methar rimase l’unico centro dove sopravvivevano tracce della<br />
cultura numenoreana. Gli Hasali alla fine del primo millennio della Terza Età<br />
avevano occupato la quasi totalità del territorio dell’attuale <strong>Hyarn</strong>.
La caduta delle colonie numenoreane del sud e la comparsa del potente esercito<br />
del Drago del Sud nel meri<strong>di</strong>one <strong>di</strong> Endor, portarono alla caduta anche <strong>di</strong> Lond<br />
Methar (1210 T.E.) che <strong>di</strong>venne in breve un avamposto delle forze leali allo<br />
Stregone Cieco (Akhorakil). <strong>Il</strong> suo nome originario venne storpiato dagli Hasali in<br />
Methikora.<br />
Durante il resto della Terza Era l’attuale <strong>Hyarn</strong> rimase un dominio periferico,<br />
contestato da <strong>di</strong>verze forze.<br />
Intorno al 2900 della Terza Era però le tribù e le milizie dei regni a sud iniziarono<br />
a strappare territori agli Hasali, allargandosi a nord <strong>di</strong> Elorna. Le continue<br />
guerre, l’inimicizia della popolazione <strong>di</strong> sangue Adena sopravvissuta, li portarono<br />
a frammentarsi in molti clan rivali, in costante guerra tra loro.<br />
Nel 92 della Quarta Era un conquistatore Adena, Vajus, asse<strong>di</strong>ò Methikora con<br />
un esercito abbastanza esiguo, riuscendo comunque a vincere la città. Qui fondò<br />
un suo dominio personale e <strong>di</strong>vise tra i suoi compagni d’arme le terre da lui<br />
occupate. Da allora la lotta contro gli Hasali e la ri-conquista Adena del territorio,<br />
<strong>di</strong>vennero sistematiche, mentre le terre occupate venivano impiegate in una<br />
intensiva agricoltura.<br />
La città <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong> venne rie<strong>di</strong>ficata sulle rovine della vecchia Kharadune nel 155<br />
Q.E. La città <strong>di</strong> Vojhra esisteva già dagli ultimi secoli della Terza Età ed era<br />
ancora un piccolo centro che venne però rifortificato nel 125 Q.E.<br />
Garné, un villaggio agricolo dell’entroterra, <strong>di</strong>venne una vera e propria città già a<br />
partire dalla fine del III secolo della Seconda Età, mentre Yam Daruk esisteva<br />
dalla metà della Terza Età ed era il principale centro del popolo Hasali.<br />
La guerra interna Adena/Hasali raggiunse il suo apice tra il 420 ed il 460 Q.E.<br />
In questo periodo i clan Hasali riuscirono a confederarsi, conquistando e dando<br />
alle fiamme prima <strong>Hyarn</strong>, poi la stessa Methikora.<br />
I signori del sud, preoccupati per l’orda che si accresceva sui loro confini<br />
settentrionali, inviarono truppe ai signori Adena dell’attuale <strong>Hyarn</strong>, perché li<br />
<strong>di</strong>fendessero.<br />
Per quarant’anni questi contingenti si <strong>di</strong>sputarono il territorio un miglio per volta,<br />
passando alla funzione <strong>di</strong> mercenari, e depredarono ancor <strong>di</strong> più le ricchezze<br />
residue <strong>di</strong> questa terra. Infine Am-Kytan I, un potente signore Adena, occupò<br />
stabilmente <strong>Hyarn</strong> nel 419 Q.E. fortificandola con una nuova cinta muraria<br />
(l’attuale).<br />
L’anno seguente sbaragliò gli Hasali, dando alle fiamme la loro piazzaforte <strong>di</strong> Yam<br />
Daruk (che venne in seguito ricostruita interamente).<br />
I <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> colui che si autoproclamò “Principe <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>” furono coinvolti in<br />
una lotta fratricida contro gli altri signori e per ottant’anni (421-528 S.E.) una<br />
atroce lotta per il predominio, che vedeva i clan Hasali impiegati come mercenari<br />
nelle <strong>di</strong>spute al servizio <strong>di</strong> uno o degli altri contendenti, li condussero alla<br />
conquista <strong>di</strong> tutti i territori tra Elorna e la grande foresta <strong>di</strong> Ambalukkhor a nord.<br />
Questo periodo (420-528 Q.E.) passò alla storia come il “Secolo <strong>di</strong> Sangue”.<br />
Gli Hasali, sterminati nella prima parte dei combattimenti si arricchirono in<br />
seguito nella militanza al servizio dei <strong>di</strong>versi signori, ricostruendo con maggior<br />
fasto Yam Daruk.<br />
Nel 530 S.E. la presa <strong>di</strong> potere del <strong>Principato</strong> <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong> venne sancita dalla<br />
fondazione della guar<strong>di</strong>a personale del principe, costituita <strong>di</strong> mercenari scelti tra<br />
professionisti stranieri al suo servizio e nobili a lui fedeli, che lo avrebbe protetto<br />
sia dagli altri nobili sia dai “confederati” clan Hasali. Questi militari, caratterizzati
dai guanti <strong>di</strong> maglia splendenti delle loro uniformi, vennero presto chiamati “del<br />
Guanto d’Argento”.<br />
Da allora la <strong>di</strong>nasta dei Kytan domina <strong>Hyarn</strong> esercitando il potere con il pugno <strong>di</strong><br />
ferro (o meglio d’argento), federando con la forza sia il potere delle case nobiliari<br />
sia quella delle tribù Hasali.<br />
<strong>Il</strong> forte incremento demografico, grazie all’organizzazione della messa a coltura <strong>di</strong><br />
tutto il territorio fertile ed all’immigrazione Adena dal sud, fecero <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong> uno<br />
dei più forti e popolosi stati Adena. Una ricca aristocrazia mercantile fiorì nelle<br />
città portuali ed i fasti <strong>di</strong> questa ricchezza resero noto il principato <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong> con il<br />
nome <strong>di</strong> “Diamante del Sud”. La capitale, chiamata anch’essa <strong>Hyarn</strong>, venne<br />
abbellita da alti ed imponenti palazzi, torri, bastoni e cortili graziosi che ne fecero<br />
una delle principali (e più belle) metropoli dell’Endor meri<strong>di</strong>onale.<br />
Alle città già esistenti <strong>di</strong> Methikora, <strong>Hyarn</strong>, Vojhra, Yam Daruk e Garné, si<br />
aggiunse Avuran (in origine un piccolo sobborgo a sud <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>) ed il porto <strong>di</strong><br />
Abasj.<br />
Hasali.<br />
Gli Hasali sono noma<strong>di</strong> <strong>di</strong> sangue Haradrim, parenti stretti degli Aytel, e solo alla<br />
lontana legati con gli Apysaici quali i Tul e i Sirayn del nord o i Drel, i Pel e i Mag<br />
del sud.<br />
Parlano lo Hasal, un <strong>di</strong>aletto della parlata Aytel, che ha lontanissime somiglianze<br />
con la lingua Raj <strong>di</strong> Bozisha Dar e con le altre parlate Haradrim.<br />
Hanno la pelle scura, bruna e dai riflessi rossastri, leggermente più scura degli<br />
altri popoli <strong>di</strong> <strong>di</strong>scendenza Haradrim. I capelli sono neri, tendenzialmente ricchi,<br />
gli occhi neri o marroni/rossastri. Me<strong>di</strong>amente sono alti me<strong>di</strong>amente tra i 170 e<br />
174 centimetri, con spalle larghe e mascella quadrata. In battaglia indossano<br />
corpetti <strong>di</strong> stoffa rigida nei quali sono cucite listelle <strong>di</strong> metallo. La loro tipica<br />
armatura da guerra (chiamata dagli Adena “Brigantina” poiché adatta agli Hasali<br />
che sono, appunto, briganti) è una veste che copre braccia, busto e gambe,<br />
borchiata con metallo (AT12).<br />
Non usano elmetti, ma solo copricapi imbottiti.<br />
Gli Hasali vengono considerati un popolo barbaro, incivile e brutale. In effetti<br />
popolano un territorio estremamente ostile dove la vita è molto dura.<br />
La loro cultura produce raramente scribi e praticamente mai poeti e letterati.<br />
Sono fondamentalmente pastori noma<strong>di</strong>, indossano lunge vesti chiare come gli<br />
Aytel e vivono in tendopoli portate a schiena dai loro dromedari. La loro religione<br />
è estremamente politeista ed animista, venera gli dei benevoli del deserto, ma<br />
anche uno spirito crudele e potente, noto nelle loro leggende come Uvrat e<br />
raffigurato dal simbolo <strong>di</strong> un occhio <strong>di</strong> rettile racchiuso in un cerchio e quin<strong>di</strong><br />
riconducibile a Sauron. E’ loro tra<strong>di</strong>zione coprirsi con complicate pitture corporee<br />
prima della battaglia, che rappresentano invocazioni agli spiriti guerreschi del<br />
clan. Ogni clan ha le proprie pitture da guerra. I guerrieri <strong>di</strong> mestiere <strong>di</strong> solito<br />
tatuano questi simboli sulla loro pelle in maniera permanente. In alcuni guerrieri<br />
molto stimati e famosi questi tatuaggi tra<strong>di</strong>zionali coprono interamente il corpo e<br />
sono riconoscibili solo gli occhi.<br />
Gli Hasali non portano mai baffi né barba, considerati dal loro popolo simboli <strong>di</strong><br />
bruttura e <strong>di</strong> infimo rango sociale (in effetti alle volte i più poveri pastori noma<strong>di</strong><br />
hanno baffi e barba).
Le loro armi sono corte spade ricurve, dalla lama lunga una quarantina <strong>di</strong><br />
centimetri e molto larga, che usano per scuoiare le pecore e, si <strong>di</strong>ce, per sgozzare i<br />
bambini che la famiglia non può mantenere nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> carestia.<br />
Queste spade ricurve sono dette ailest. Gli Hasali usano anche corti archi molto<br />
pratici da cavallo, ma soprattutto delle asce da impugnare con una sola mano,<br />
che costituiscono le loro armi più comuni: facili da fabbricare, pratiche ed<br />
economiche. All’ascia e all’ailest (talvolta impugnato nella mano mancina) i<br />
cavalieri aggiungono <strong>di</strong> solito la bullova, un’ascia montata su una lancia molto<br />
lunga, simile ad una comune alabarda, utilizzabile dalla groppa dei loro<br />
dromedari.<br />
<strong>Il</strong> popolo Hasali è molto decresciuto numericamente dai secoli in cui controllava<br />
la fascia fertile <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>. Oggi gli Hasali sono forse 40000 in tutto, <strong>di</strong>visi in 21<br />
clan federati al principe <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>. Ogni capo clan è legato da un giuramento <strong>di</strong><br />
fedeltà militare e da un patto d’alleanza soggettivo. Quando un capo rompe un<br />
trattato il principe si limita a guidare gli altri clan (in costante rivalità <strong>di</strong> solito)<br />
contro <strong>di</strong> lui. I clan Hasali sono il principale esercito del principato e possono<br />
mettere in campo una forza regolare <strong>di</strong> circa 7000 effettivi. Mantenuti in costante<br />
contrasto e pagando i singoli capi come fossero mercenari il principe riesce a<br />
controllarli. Dato che da secoli ormai il loro popolo è molto povero solo i contratti<br />
con il principe gli guadagnano una moderata ricchezza. O<strong>di</strong>ano, inoltre, il culto<br />
del Dio Serpente, da loro considerato uno spirito pagano ed un acerrimo nemico<br />
<strong>di</strong> Uvrat, il sanguinario spirito/ven<strong>di</strong>catore.<br />
Adena<br />
Sono il gruppo etnico prevalente in <strong>Hyarn</strong>, nelle <strong>di</strong>stese selvagge <strong>di</strong> Elorna e nelle<br />
terre meri<strong>di</strong>onali dell’attuale Miredor. Di corporatura relativamente esile, ma<br />
<strong>di</strong>scretamente alti, gli Adena rappresentano la popolazione del sud <strong>di</strong> Endor dalla<br />
pelle più chiara. Si <strong>di</strong>ce che in realtà gli antenati degli Adena, tra i quali i<br />
Numenoreani fondarono la prima colonia <strong>di</strong> Lond Anarion a metà della Seconda<br />
Era, fossero più scuri, imparentati con gli Haradrim molto alla lontana, ma che in<br />
seguito le influenze del sangue Numenoreano e <strong>di</strong> coloni venuti da nord sulle navi<br />
<strong>di</strong> Numenor li resero più simili agli abitanti del lontano settentrione. Hanno una<br />
statura me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 175-180 cm, sebbene raramente siano <strong>di</strong> corporatura molto<br />
robusta. I capelli, ondulati se non ricci, sono <strong>di</strong> colore nero, lo stesso colore dei<br />
loro occhi (anche se Adena che vantano <strong>di</strong>scendenze numenoreane hanno occhi<br />
più chiari, nocciola o verde/grigio scuro). La pelle è bianca, <strong>di</strong>fficile ad<br />
abbronzarsi. I lineamenti regolari, il naso piatto ed appuntito. Gli Adena si<br />
aggregano principalmente in strutture rurali (in Miredor e Elorna) con piccoli<br />
villaggi costituiti da case a pianta ovale, <strong>di</strong> mattoni d’argilla tinti <strong>di</strong> bianco, dove le<br />
famiglie seguono una successione madrilineare e si coltivano principalmente<br />
grano e frutta o ci si de<strong>di</strong>ca alla pesca. <strong>Hyarn</strong> è tuttavia lo stato Adena più<br />
sviluppato, l’organizzazione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> fela (villaggi-latifondo) consente una cultura<br />
molto più intensiva e produttiva in grado <strong>di</strong> sostenere città popolose e sofisticate.<br />
Questi Adena non hanno perduto la linea ere<strong>di</strong>taria matriarcale, e sono <strong>di</strong> solito<br />
le figlie che, anche nelle famiglie nobili, ere<strong>di</strong>tano beni e terreni, che verranno poi<br />
amministrati dai mariti che la famiglia sceglierà per loro. Fa eccezione la famiglia<br />
del Principe, che invece segue una linea patrilineare, dato che solo l’erede<br />
maschio è principe e quin<strong>di</strong> regnante. Gli Adena adorano un ristretto Pantheon <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>vinità che personificano i Valar e che <strong>di</strong> solito celebrano l’unione tra terra e<br />
mare. Nella rappresentazione <strong>di</strong> questi spiriti ricorre spesso il simbolo del
serpente, caro alla cultura Adena e rappresentante <strong>di</strong> fertilità. I serpenti sono<br />
molto presenti nell’arte Adena, in forma <strong>di</strong> serpenti alati, piumati, dragoni e<br />
serpenti marini. Anche i pesci sono motivi artistici e simbolici molto <strong>di</strong>ffusi.<br />
In <strong>Hyarn</strong> il 90% della popolazione è <strong>di</strong> razza Adena e parla, appunto, la lingua<br />
Adena (nell’accentatissimo <strong>di</strong>aletto <strong>Hyarn</strong>ita). Gli Adena sono 500.000 circa nel<br />
principato, la metà dei quali ne costituisce la popolazione urbana. Quasi tutti i<br />
restanti sono agricoltori molto poveri, impiegati nei fela dei nobili terrieri.<br />
L’aristocrazia mercantile controlla invece le città, le sottili quadriremi a vela<br />
triangolare percorrono la costa verso sud riportando ricchezze <strong>di</strong> ogni genere.<br />
I nobili terrieri producono beni alimentari ed approvvigionamenti <strong>di</strong> ogni genere.<br />
In guerra gli Adena hanno ere<strong>di</strong>tato le tra<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> armamento dei numenoreani.<br />
Arma in assoluto più <strong>di</strong>ffusa sia nella cavalleria che nella fanteria è la lancia, alla<br />
quale sia abbinano archi lunghi (da guerra) ed archi corti (da caccia). Falchion e<br />
faranji sono considerate armi straniere, tuttavia molto <strong>di</strong>ffuse in <strong>Hyarn</strong>. La spada<br />
più tipica è una scimitarra molto simile a quelle utilizzate dai popoli dell’Harad,<br />
mentre le spade a filo dritto sono moderatamente <strong>di</strong>ffuse, sebbene vengano<br />
considerate armi piuttosto esotiche. La corazza più <strong>di</strong>ffusa per i soldati è la cotta<br />
<strong>di</strong> maglia, <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferente lunghezza ed ingombro, ma tendenzialmente <strong>di</strong> foggia<br />
leggera da indossare sotto vesti protettive più larghe. E’ praticamente impossibile<br />
trovare in <strong>Hyarn</strong> un fabbro che sappia fabbricare, o anche conosca, una corazza<br />
<strong>di</strong> piastre, assolutamente poco pratica in un clima così caldo; è necessario per<br />
questi articoli rivolgersi ad un numenoreano oppure ad un nano. Per usi non<br />
militari si utilizzano al massimo giubbe imbottite, molto <strong>di</strong> rado armature <strong>di</strong> pelle.<br />
<strong>Il</strong> Guanto d’Argento<br />
La più grande organizzazione militare <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong> è la<br />
compagnia mercenaria del Guanto d’Argento (in origine<br />
dal Guanto d’Argento). Alla fine della guerra che oppose<br />
Hasali ed Adena il principe si pose sotto la protezione <strong>di</strong><br />
una delle più potenti compagnie <strong>di</strong> ventura che si erano<br />
<strong>di</strong>stinte nella lotta contro i noma<strong>di</strong> (e si era arricchite<br />
spogliandone i bottini). Questa compagine militare<br />
serviva a garantire la sicurezza del principato contro le<br />
lotte intestine e da bilanciare la <strong>di</strong>pendenza militare<br />
dalle tribù Hasali confederate. Da allora i figli cadetti<br />
dell’aristocrazia vengono spesso destinati a questo<br />
esercito privato, che conta quasi 5000 effettivi, l’80%<br />
dei quali stanziati nella sola città <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>. I membri<br />
del Guanto d’Argento fungono da guar<strong>di</strong>e citta<strong>di</strong>ne ed<br />
esercito privato del principe (utile a bilanciare la<br />
“milizia popolare”, le consorterie militari delle famiglie<br />
potenti e i predoni/confederati dei clan <strong>di</strong> noma<strong>di</strong>). In<br />
sette secoli il Guanto è <strong>di</strong>ventato sempre più potente,<br />
fino a sfidare il potere del principe. Ha ottenuto in<br />
gestione alcuni aziende latifon<strong>di</strong>ste, arricchendosi oltre il dovuto. Se gli effettivi<br />
sono 5000 in tutto e gli ufficiali <strong>di</strong> rango superiore appena un paio <strong>di</strong> centinaia, la<br />
rete <strong>di</strong> amministratori, collaboratori, e <strong>di</strong>pendenti supera forze i 20000 membri.<br />
C’è chi si lamenta del fatto che il potere del principe sia ormai una marionetta<br />
nelle mani della sua strapotente guar<strong>di</strong>a del corpo. Nelle sue file il Guanto<br />
d’Argento recluda personale valido <strong>di</strong> ogni nazionalità: Adena, Hasali, Drel, Pel e
persino qualche numenoreano. Si <strong>di</strong>ce ad<strong>di</strong>rittura che il Guanto stipen<strong>di</strong><br />
sciamani ed esperti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline occulte (alcuni numenoreani) che mettono i loro<br />
poteri al suo servizio.<br />
I Giochi<br />
La grande arena <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong> venne costruita mezzo millennio fa per ospitare, in<br />
origine, i gran<strong>di</strong> eventi pubblici, le incoronazioni e gli spettacoli teatrali. Presto<br />
questi svaghi lasciarono spazio alle corse dei cavalli ed ai giochi (sempre più<br />
cruenti) tra lottatori, uno spettacolo ormai atrocemente sanguinoso sui quali i<br />
nobili puntano le loro ricchezze e dove il popolo assiste meravigliato. Questa<br />
attività è <strong>di</strong>venuta via via un toccasana per le finanze del principe, che<br />
monopolizza il sistema delle scommesse. I lottatori sono prigionieri (la schiavitù<br />
vera e propria è proibita in <strong>Hyarn</strong>) provenienti dalle file del crimine, dalle<br />
continue razzie Hasali o incarcerati dal Guanto d’Argento (che li vende, con lauti<br />
guadagni, all’arena). All’inizio si poteva scegliere <strong>di</strong> lottare nell’arena per avere<br />
riduzioni sulla pena, ma con il farsi sempre più sanguinari i giochi non si<br />
trovavano che pochi volontari e fu il Guanto a scegliere sempre <strong>di</strong> più le persone<br />
“idonee” a quel destino. A questi si aggiungono (rarissimi) lottatori liberi,<br />
professionisti che scendono nell’arena in cerca <strong>di</strong> ricchezza.<br />
Ogni 1 o 2 anni, o in generale quando per qualche motivo le celle dell’arena<br />
<strong>di</strong>ventano troppo affollate, si svolge la terribile “sfida dei sette”. In una giornata<br />
intera <strong>di</strong> combattimento libero si fronteggiano 100 lottatori, armati <strong>di</strong> tutto punto<br />
e chiusi nell’arena. Solo gli ultimi sette rimasti invita ricevono la possibilità <strong>di</strong><br />
uscire. Le scommesse su chi siano i sette fortunati toccano allora le stelle. Per<br />
questa sfida accorrono in città nobili da tutta <strong>Hyarn</strong> e qualcuno anche da fuori.<br />
Alle lotte tra gla<strong>di</strong>atori si aggiungono quelle con animali (felini, tori, cani) e le<br />
corse dei cavalli. In particolari ricorrenze si organizzano anche gran<strong>di</strong><br />
rappresentazioni teatrali.<br />
<strong>Hyarn</strong>, il Diamante del Sud.<br />
La città, costruita nel sito<br />
dove sorgeva l’antica città<br />
numenoreana <strong>di</strong><br />
Kharadune, copre su un<br />
piatto promontorio<br />
circondato dal mare.<br />
L’aspetto dell’abitato è<br />
esotico, ma al contempo<br />
suggerisce or<strong>di</strong>ne e pulizia.<br />
Le strade principali sono<br />
lastricate con una scura<br />
pavimentazione <strong>di</strong> basalto.<br />
Da esse si <strong>di</strong>partono vicoli<br />
angusti o scalinate ripide<br />
che si arrampicano tra gli<br />
alti e<strong>di</strong>fici, spesso a pianta circolare, che simili a tozze ma graziose torri si<br />
innalzano ai lati delle vie. I marciapie<strong>di</strong> che fiancheggiano le vie vedono <strong>di</strong>sposti<br />
per la loro lunghezza, dei bracieri <strong>di</strong> bronzo che durante la notte fungono<br />
all’illuminazione della città. Questa particolarità, che la città venga artificialmente<br />
illuminata anche durante la notte, insieme alle tinte chiare degli e<strong>di</strong>fici (in
contrasto con la pavimentazione stradale) ha creato il detto che, vista dai<br />
naviganti, la città “la notte brilla come un <strong>di</strong>amante” e quin<strong>di</strong> ne ha generato<br />
l’appellativo <strong>di</strong> “<strong>di</strong>amante del sud”.<br />
Le residenze popolari sono su due soli piani, con il tetto a spiovente verso la<br />
strada (il sottotetto è <strong>di</strong> solito un terzo livello). Le botteghe sono aperte sulla<br />
strada, coperte solo da tende colorate e sbarrate da scuri <strong>di</strong> legno <strong>di</strong> notte. Di<br />
solito offrono al viandante ogni genere <strong>di</strong> cibi, ma anche stoffe e utensili<br />
artigianali. I cortili e gli orti privati sono molto frequenti in città e alcune vie sono<br />
ombreggiate dai palmizi che si protendono al <strong>di</strong> là della loro cinta.<br />
Conta circa 150000 abitanti.<br />
1. <strong>Il</strong> palazzo del Guanto d’Argento è una grande fortezza circondata da blocchi<br />
<strong>di</strong> pietra nera, dalla quale svettano una serie <strong>di</strong> torri alte e sottili. Ha<br />
accesso <strong>di</strong>retto al mare ed una mezza dozzina <strong>di</strong> vascelli Adena sono<br />
ormeggiate al suo fianco. Qui alloggia una guarnigione permanente forte <strong>di</strong><br />
almeno 400 uomini. Nelle stalle hanno cavalli e dromedari, ma anche cani
da combattimento ben addestrati. Al fianco della fortezza si innalza, a picco<br />
sul mare, una torre <strong>di</strong> segnalazione alta 27 metri sulla cui sommità è<br />
acceso <strong>di</strong> notte un fuoco che funge da faro per le navi lontane.<br />
2. I campi. Quest’area che precede la cinta muraria esterna è occupata da<br />
campi dalla scarsa recinzione. Le strade sono fiancheggiate da palmizi e le<br />
poche case sono <strong>di</strong> umile fattura, in legno.<br />
3. <strong>Il</strong> quartiere povero è caratterizzato da campi cintati, vicoli stretti e su<strong>di</strong>ci<br />
fiancheggiati da vecchie case decrepite e baracche <strong>di</strong> povera gente. L’unico<br />
e<strong>di</strong>ficio ricco e <strong>di</strong> recentissima fattura è un’alta torre circondata da mura e<br />
sorvegliata da guar<strong>di</strong>ani dallo sguardo torvo. Alla sua soglia si affollano<br />
pazzi e men<strong>di</strong>canti, da dentro si levano graziosi canti <strong>di</strong> preghiera. E’ il<br />
tempio del Dio Serpente.<br />
4. <strong>Il</strong> quartiere dei mercanti è situato vicino alle mura esterne. Pesanti carri si<br />
affollano nelle strade e le case basse del popolo lasciano il posto a svettanti<br />
palazzi. Nei giorni festivi spuntano ovunque bancarelle che trasformano<br />
tutte le vie in un unico mercato affollatissimo. Vi sono molti alberghi<br />
economici e locande per viaggiatori.<br />
5. Questo è più prettamente amministrativo. Qui si affollano gli alti palazzi<br />
pubblici della corporazione dei carovanieri ed il palazzo della “milizia<br />
popolare”. Vi sono pochi e<strong>di</strong>fici ad uso abitativo e non vi sono locande. Qui<br />
sorgono anche le “ambasciate” dei paesi limitrofi. L’e<strong>di</strong>ficio tozzo e grazioso<br />
degli ambasciatori Drel, la casa del rappresentante <strong>di</strong> Pel, la stravagante<br />
casa con il tetto semisferico del rappresentante <strong>di</strong> Raj, il grande palazzo <strong>di</strong><br />
bellissima fattura fiancheggiato <strong>di</strong> statue bianche dei “liberi navigatori del<br />
Vinland” e, sulla stessa piazza, quello più basso ma <strong>di</strong> medesima fattura<br />
dove risiedono i rappresentanti dei signori <strong>di</strong> Miredor. Vi sono poi l’e<strong>di</strong>ficio<br />
esotico degli inviati <strong>di</strong> Hator, la bella casa dell’ambasciatore <strong>di</strong> Koronande e<br />
la torre del rappresentante <strong>di</strong> Tanturak, un losco Ardoriano sospettato <strong>di</strong><br />
strane conoscenze occulte. Infine un e<strong>di</strong>ficio tozzo, squadrato ma ampio e<br />
ben costruito ospita una rappresentanza tra i venti e i quaranta nani <strong>di</strong><br />
Bavor, che alloggiano qui quando passano in città dai loro viaggi che li<br />
allontanano da Mablad Dum o da Blackflame.<br />
6. <strong>Il</strong> porto occidentale (o basso porto) è soffocato da bancarelle, locande<br />
fatiscenti e baracche. Vi si affollano le imbarcazioni dei pescatori, piccoli<br />
mercanti, viaggiatori stranieri. Ogni mattina vi si tiene il mercato del pesce.<br />
7. L’Arena occupa un enorme spiazzo sul quale si affacciano belle locande e<br />
botteghe <strong>di</strong> lusso. L’immenso anfiteatro ovale si innalza verso il cielo con le<br />
sue arcate, sovrastando le case più alte.<br />
8. <strong>Il</strong> quartiere vecchio è popolato sia da nobili e da mercanti che da gente<br />
povera. I bei palazzi si alternano alle case in rovina ed è pericoloso<br />
aggirarvisi soli <strong>di</strong> notte, dato che l’illuminazione è scarsa. Un antichissimo<br />
sistema fognario si ramifica sotto le sue strade sconnesse, unico residuo<br />
dell’antica città numenoreana precedente, un tempo sede delle catacombe
dei nobili, oggi allagato ed utilizzato per gli scarichi. Pochi ne conoscono le<br />
reali <strong>di</strong>mensioni, dato che l’accesso venne chiuso trecento anni fa per volere<br />
del principe dopo che molti vi scomparvero, si <strong>di</strong>ce vittime <strong>di</strong> una<br />
leggendaria “bestia” <strong>di</strong> cui nessuno trovò però traccia.<br />
9. La piazza del mercato è sede <strong>di</strong> un ricco mercato permanente e i palazzi <strong>di</strong><br />
corporazioni mercantili vi si affacciano con le loro eleganti balconate<br />
drappeggiate.<br />
10. <strong>Il</strong> porto nuovo (o alto porto) è ben costruito e pulito. Mercanti e<br />
ambulanti possono svolgervi i loro affari solo su licenza dell’autorità<br />
pubblica. Qui vi sono i vascelli della piccola flotta da guerra del<br />
principe, le alte navi dei numenoreani e le barche dei signori.<br />
11. <strong>Il</strong> quartiere nobile è costituito da eleganti botteghe ed alti e<strong>di</strong>fici, qui<br />
risiede la “gente che conta” della città. Le piazzette sono abbellite da<br />
vistose fontane ed eleganti statue e su tutte le costruzioni spicca lo<br />
sfarzoso palazzo del principe (13), circondato da una lunga cancellata<br />
<strong>di</strong> acciaio ed argento. <strong>Il</strong> palazzo si affaccia, con le sue terrazze ed il<br />
suo elegante parco, sul mare, proprio dalla punta estrema del<br />
promontorio su cui sorge la città.<br />
12. La piazza d’armi davanti alla fortezza del Guanto d’Argento è<br />
costantemente sorvegliata.<br />
13. E’ il luogo delle celebrazioni pubbliche e delle esecuzioni e vi spicca la<br />
famosa statua <strong>di</strong> bronzo (antichissima, risale ai tempi <strong>di</strong> Akorakhil) <strong>di</strong><br />
un mumak, posta su un pie<strong>di</strong>stallo al centro.<br />
Avuran la città gemella.<br />
Secondo centro abitato <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>, non molto <strong>di</strong>stante (20 miglia) dalla città del<br />
principe, <strong>di</strong> cui crebbe nell’ombra. Sebbene definita sua città gemella è in realtà<br />
molto più piccola, anche se la fratellanza viene considerata dai suoi citta<strong>di</strong>ni<br />
(imme<strong>di</strong>atamente sottoposti al potere della “sorella maggiore”) in termini spirituali<br />
e culturali. E’ una città <strong>di</strong> commercianti e <strong>di</strong> pescatori, relativamente tranquilla e<br />
sonnolenta rispetto alla ricca capitale.<br />
Methikora l’austera.<br />
La città sorge su un’antica rovina numenoreana (la fortezza <strong>di</strong> Lond Methar)<br />
arroccata sul colle che, al centro dell’abitato, si affaccia sul mare. Delle antiche<br />
origini <strong>di</strong> Methikora restano solo alcuni pezzi <strong>di</strong> muro erosi da millenni <strong>di</strong><br />
salse<strong>di</strong>ne, ma il borgo che gli sorge intorno conta non meno <strong>di</strong> 30000 abitanti ed<br />
è cresciuto accalcandosi lungo il litorale. <strong>Il</strong> porto <strong>di</strong> Methikora, posto in una<br />
posizione ben <strong>di</strong>fesa ma sfavorevole (la costa è alta salvo una piccola spiaggia<br />
sassosa), non è molto grande né importante. <strong>Il</strong> borgo controlla però un entroterra<br />
molto fertile che conta alcune tra le più ricche aziende latifon<strong>di</strong>ste del principato.<br />
<strong>Il</strong> mercato <strong>di</strong> prodotti alimentari produce qui molta ricchezza infatti (la cucina <strong>di</strong><br />
Methikora con i suoi piatti agrodolci è molto particolare e rinomata in tutto il
sud). La città è inoltre residenza <strong>di</strong> alcune famiglie nobili terriere ricchissime, i<br />
cui palazzi, guardati da consorterie militari molto agguerrite, dominano l’abitato<br />
con le loro torri eleganti. <strong>Il</strong> resto della popolazione si de<strong>di</strong>ca all’artigianato,<br />
all’attività artistica e manovale alla <strong>di</strong>pendenze dell’aristocrazia, i mercanti sono<br />
pochi e guardati con sospetto, i popolani poveri ed ignoranti invece affollano gli<br />
squalli<strong>di</strong> sobborghi periferici e sono <strong>di</strong>sprezzati come lavoratori sfuggiti alle<br />
aziende agricole.<br />
Methikora è un rifugio <strong>di</strong> conservatori, legati al dominio della terra. La<br />
popolazione è la più culturalmente omogenea <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>, composta nella quasi<br />
totalità da Adena <strong>di</strong>scendenti dai signori che combatterono gli Hasali settecento<br />
anni fa. In Methikora si parla infine un <strong>di</strong>aletto particolare del linguaggio Adena,<br />
<strong>di</strong>fficilmente comprensibile dagli altri <strong>Hyarn</strong>iti. Molti potenti nobili della città sono<br />
manifestamente filo-miredoriani e sembra che i numenoreani (quelli <strong>di</strong> Miredor)<br />
siano tra i pochi stranieri da loro (a forza) tollerati.<br />
Vojhra dai mille colori.<br />
Una città che conta 26000 abitanti, nel sud <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>. Vojhra sorge al confine<br />
delle terre ver<strong>di</strong> ed acquitrinose <strong>di</strong> Elorna ed il clima in estate è particolarmente<br />
sfavorevole, afoso in maniera insopportabile favorisce il <strong>di</strong>ffondersi <strong>di</strong> febbri<br />
malariche e pestilenze. Resta comunque lo scalo portuale più importante sulla<br />
rotta per <strong>Hyarn</strong>, e si arricchisce grazie ai commerci con i Drel ed i signori del<br />
Miredor. Vicino al porto vi è ad<strong>di</strong>rittura un piccolo “quartiere numenoreano”<br />
cresciuto intorno all’alto palazzo del rappresentante del Vinland nel corso degli<br />
ultimi cinquant’anni. <strong>Il</strong> partito conservatore filo-miredoriano e legato<br />
all’aristocrazia terriera convive inaspettatamente bene con il partito del “guanto<br />
argenteo” (che conserva comunque una presenza minoritaria in città). <strong>Il</strong><br />
parlamento citta<strong>di</strong>no, molto forte e voluto dal potere mercantile locale, conserva<br />
uno statuto fortemente in<strong>di</strong>pendentista ed è utile a sedare ogni genere <strong>di</strong><br />
contrasto.<br />
Garné dalle alte mura.<br />
Questa città, situata nell’entroterra a sud <strong>di</strong> Methikora,<br />
conta circa 22000 abitanti e si trova a metà tra la fascia<br />
arida e quella fertile. Oltre le sue alte mura si estende una<br />
pianura polverosa e queste fortificazioni servono da garanzia<br />
per un mercato perio<strong>di</strong>co molto ricco, che vede avvicendarsi<br />
grande fiere quando le gran<strong>di</strong> carovane transitano in città<br />
dalla via che va da nord a sud o che si <strong>di</strong>rige verso il deserto.<br />
Un podestà governa la città, appoggiato da una piccola ma<br />
influente “delegazione” del Guanto d’Argento, che raccoglie i<br />
frutti dei molti posse<strong>di</strong>menti terrieri in zona. La città è anche<br />
punto <strong>di</strong> incontro-scontro e <strong>di</strong> controllo dell’esercito<br />
mercenario degli Hasali. Oltre un quinto (5000) degli abitanti<br />
infatti sono Hasali o mezzi sangue, il che rappresenta il più<br />
grande inse<strong>di</strong>amento stabile del loro popolo dopo Yam Daruk.<br />
Abaj, il porto settentrionale.<br />
Tranquillo porto settentrionale, conta circa 22000 abitanti. In città l’aristocrazia<br />
mercantile è più influente <strong>di</strong> quella terriera, ed il porto è uno scalo obbligatorio<br />
per le navi Vinlan<strong>di</strong>ane o <strong>di</strong>rette verso il Raj, a molte settimane <strong>di</strong> navigazione
verso settentrione. Abaj è circondata da boschetti e colli ver<strong>di</strong> che verso nord-est<br />
(dove sorgono piccole comunità <strong>di</strong> boscaioli che alimentano il fiorente mercato del<br />
legname) si infittiscono fino a ricongiungersi alla sterminata e selvaggia selva <strong>di</strong><br />
Ambalukkhor. La città possiede anche il cantiere navale più grande <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>,<br />
proprio in virtù dell’ottima qualità del suo legno.<br />
Una grande strada è stata ultimata cento anni fa per volere dei principi e conduce<br />
verso est, attraverso regioni accidentate e semi-selvagge, fino al lago <strong>di</strong> Faeirun,<br />
racchiuso in una valle tra i colli boscosi, dove vive la mistica Dama del Lago,<br />
l’oracolo più famoso del principato, alleata da secoli della casa del principe.<br />
Yam Daruk, la città del deserto.<br />
Unico centro abitato <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong> ben lontano della cosiddetta fascia fertile, Yam<br />
Daruk sorge alle pen<strong>di</strong>ci degli Ered Larinol e si affaccia sulla sterminata <strong>di</strong>stesa<br />
desolata del deserto <strong>Hyarn</strong>ita. Yam Daruk non <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> fortificazioni e le<br />
ver<strong>di</strong> palme che spuntano tra i bellissimi e<strong>di</strong>fici dall’esotica architettura<br />
suggeriscono che venne costruito su una fertile oasi.<br />
La città apparteneva al popolo Hasali, sebbene sia ormai alle <strong>di</strong>pendenze del<br />
principe. La valle sopraelevata nella quale sorge fa da <strong>di</strong>fesa naturale al centro<br />
abitato. Dalla valle vi è accesso alle ricche miniere <strong>di</strong> ferro, principale risorsa oltre<br />
al mercato carovaniero. La popolazione (20000 abitanti) è per metà <strong>di</strong> sangue<br />
Hasali, e per metà Adena o mezzi sangue. Circa ¼ del popolo Hasali risiede in<br />
città. Due terzi degli abitanti <strong>di</strong> questa etnia sono però in realtà dei clan noma<strong>di</strong>,<br />
che sostano solo temporaneamente in questo centro (creando un anello <strong>di</strong> tende<br />
che circonda la “città permanente”) per poi riprendere la via del deserto e delle<br />
sue oasi. Yam Daruk è infatti il principale punto d’incontro per i clan. Gli Hasali<br />
non noma<strong>di</strong> della città contano la quasi totalità dai minatori delle miniere <strong>di</strong><br />
ferro. Probabilmente sarebbe molto <strong>di</strong>fficile mantenere il controllo della città, dato
il conflitto tra le <strong>di</strong>verse etnie, se l’approvvigionamento alimentare (che va ben<br />
oltre l’esigenza risolvibile dalla sola oasi) non <strong>di</strong>pendesse dagli scambi <strong>di</strong> ferro per<br />
cibo con il resto <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>.<br />
La minaccia del Dio Serpente…<br />
Venerato sia dai predoni orchi che si <strong>di</strong>ca siano comparsi in questa zona degli<br />
Ered Larinol, sia nelle baraccopoli dei quartieri poveri delle città, il Dio Serpente<br />
ha fatto la sua comparsa insi<strong>di</strong>osa e <strong>di</strong>screta nel principato.<br />
Solo in Vohjra e <strong>Hyarn</strong> vi sono però dei templi veri e propri, dove il culto è<br />
organizzato e tollerato dalle autorità.<br />
<strong>Il</strong> tempio <strong>di</strong> Vohjra si trova a poca <strong>di</strong>stanza dalla città. Qui una processione <strong>di</strong><br />
men<strong>di</strong>canti e straccioni accompagna con canti sgraziati le celebrazioni dei pochi<br />
supplizianti citta<strong>di</strong>ni (una ventina in tutto). Si <strong>di</strong>ce che lo stesso conciliatore <strong>di</strong><br />
Vojhra, Andogul, un vecchio monaco rinsecchito, fosse un tempo un accattone<br />
che viveva nelle strade senza nulla. Egli osserva una vita ascetica con ancor più<br />
vigore dei suoi seguaci. In realtà egli era un Syratain, che alla caduta <strong>di</strong> Tul Ishra<br />
abbracciò il credo <strong>di</strong> Magurgoth per salvarsi. Si ritiene anche che sia stato<br />
cacciato a Vohjra per incompetenza o scarsa popolarità tra i suoi superiori, ma in<br />
realtà egli è una spia molto abile e conta insospettabili infiltrati in tutti i livelli<br />
della vita citta<strong>di</strong>na.<br />
<strong>Il</strong> tempo <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong> invece è il centro del culto nel principato. L’alta torre dalle linee<br />
sgraziate domina il desolato quartiere povero della città. Pazzi e <strong>di</strong>seredati si<br />
affollano alle sue porte per elemosinare, guardando ammirati i supplizianti in<br />
processione ed ascoltando i loro sinistri canti. I supplizianti (una quarantina)<br />
conducono dentro le mura del tempio una vita estremamente ritirata, quando<br />
non escono in processione per la città. <strong>Il</strong> conciliatore <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>, un tale Bérghèle, è<br />
un uomo molto noto in città. Sulla quarantina, era un tempo un mercante avido e<br />
ricco. E’ un Adena oscenamente obeso, glabro, che indossa sempre vesti larghe e<br />
sgargianti. Una decina d’anni fa annunciò la sua conversione al sinistro Dio<br />
Serpente lasciando tutti i suoi averi ai poveri (il che provocò un mezzo tumulto<br />
nel quartiere povero) e si mise a pre<strong>di</strong>care dall’alto <strong>di</strong> un pulpito nella piazza del<br />
mercato. E’ un uomo assai arguto, abilissimo oratore, carismatico per quanto<br />
poco avvenente. Molti lo considerano un sant’uomo per la sua esaltazione<br />
ascetica ed i suoi inviti al supplizio per non peccare d’orgoglio davanti al Dio<br />
Serpente. Molti dei supplizianti del tempio sono suoi convertiti. Girano però<br />
anche voci che egli conduca, protetto dalle mura del tempio, pratiche <strong>di</strong><br />
inenarrabile depravazione. Presenzierebbe ai Sabba personalmente,<br />
sottomettendo i supplizianti ad ogni genere <strong>di</strong> tortura e perversione (quando tre<br />
supplizianti morirono misteriosamente si parlò subito <strong>di</strong> sacrifici umani). E’ noto<br />
che egli tiene un alto tenore <strong>di</strong> vita all’interno del tempio e che mantenga due<br />
concubine.<br />
La Dama del Lago<br />
<strong>Il</strong> lago <strong>di</strong> Fairun, scavato dall’erosione <strong>di</strong> aride colline rossastre, vede al suo<br />
centro un verde isolotto (lungo circa mezzo miglio) dove sorge un grazioso<br />
tempietto circondato da ricchissimi giar<strong>di</strong>ni colorati. Questa è la residenza della<br />
Dama del Lago, la più celebre sibilla <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong>, consigliera e protettrice (si <strong>di</strong>ce)<br />
dello stesso principe. Sono trecento anni che vive sull’isola, luogo “protetto” dove<br />
<strong>di</strong> rado qualcuno viene accolto da lei come seguace (ce ne sono una dozzina). Di
tanto in tanto ai suoi seguaci la Dama trasmette alcuni particolari e mistici poteri<br />
arcani.<br />
Personaggi Importanti:<br />
Andogul, Conciliatore <strong>di</strong> Vojhra (ladro Syriatain <strong>di</strong> livello 21)<br />
Cos 31 Agi 78 Aut 101 Mem 100 Rag 90 For 28 Vel 50 Car 95 Int 39 Emp 88 Asp 41 PF 90<br />
+125 pugnale, +150 muoversi furtivamente/nascondersi, +170 travestirsi, +130 scassinare, +120 percezione, +40 agguato.<br />
Monaco <strong>di</strong> una settantina d’anni, magro e canuto, veste una toga nera e va in giro scalzo.<br />
Bhérghèle, Conciliatore <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong> (mercante Adena <strong>di</strong> livello 9)<br />
Cos 81 Agi 26 Aut 90 Mem 91 Rag 96 For 38 Car 101 Int 90 Emp 75 Asp 28 PF 108<br />
+160 parlare in pubblico, +150 persuadere, +145 percepire menzogne.<br />
Grassone glabro dalle vesti sgargiante e la faccia tonda con un triplo mento. Ha una voce suadente, ma l’occhio è quello del fanatico,<br />
è sempre gentilissimo e cortese nelle maniere. Invita spesso gli sconosciuti in profon<strong>di</strong> <strong>di</strong>battiti teologici e morali, nei quali non si<br />
mostra mai arrogante, ma mostra una vasta cultura.<br />
Sha<strong>di</strong>fa (danzatrice Hasali <strong>di</strong> livello 5°)<br />
Cos 50 Agi 98 Aut 31 Mem 38 Rag 80 For 60 Vel 92 Car 90 Emp 80 Asp 90 PF 54<br />
Prima concubine <strong>di</strong> Bhérghèle è una ragazza <strong>di</strong> ventidue anni <strong>di</strong> bassa statura (1 metro e mezzo) ma molto carina, <strong>di</strong> origini Hasali.<br />
Di pelle scura e capelli castani scuri è una delle rarissime Hasali dagli occhi color verde giada, caratteristica assai eccezionale.<br />
Seducente e sempre semi-svestita è nota come ninfomante dagli insaziabili appetiti. Sembra solo una ragazza simpatica e carina ma<br />
in realtà è iniziata a molti perversi piaceri.<br />
Melghaan (rogue/strega Numenoreana/Maiar <strong>di</strong> livello 25°)<br />
Cos 51 Agi 96 Aut 102 Mem 98 Rag 75 For 90 Vel 90 Car 96 Int 101 Emp 103 Asp 102 PF: 350 Critici: Large.<br />
+195 spada, +180 arti marziali rank II, +150 muoversi in silenzio, +170 nascondersi, +55 agguato. Incantesimi 25° livello.<br />
Seconda concubina <strong>di</strong> Bhérghèle. Sembra in tutto (lineamenti, occhi grigi) una dama numenoreana (è alta 185 cm) <strong>di</strong> incomparabile<br />
bellezza. Se non fosse che la sua pelle è nera come l’ebano. Afferma <strong>di</strong> essere una Aradoriana, una Tergil del Tanturak, e si afferma<br />
che il suo cuore sia nero come la sua pelle. In realtà ella è figlia naturale <strong>di</strong> Magurgoth, un blasfemo essere generato in un negro<br />
Sabba solo per metà umana. E’ lei il vero oggetto <strong>di</strong> adorazione nel tempio <strong>di</strong> <strong>Hyarn</strong> e Bhérghèle è il suo misero schiavo, mentre<br />
Sha<strong>di</strong>fa è la sua amante. Sulla pelle liscia della schiena ci sono due orrende cicatrici, ali che le vennero strappate dai carcerieri <strong>di</strong> Ny<br />
Chennacatt quando suo padre la fece punire per la sua <strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza. Venne in seguito inviata in <strong>Hyarn</strong>. E’ probabilmente la strega<br />
più potente della città ed una terribile guerriera.<br />
Dama del Lago [<strong>Il</strong>aemaunar] (stu<strong>di</strong>osa/maga mezzelfa Fuina <strong>di</strong> livello 32°)<br />
Cos 80 Agi 70 Int 99 Mem 78 Rag 101 For 40 Vel 85 Car 90 Int 90 Emp 102 Asp 90 PF 155<br />
Conoscenze <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso genere tra +120 e +180, danzare +130, cantare +140. Incantesimi elfici <strong>di</strong> 30° livello.<br />
Delicata fanciulla, piuttosto alta (180 centimetri) dalla corporatura atletica ed i capelli chiari (biondo/castani). Pallida, bellissima, dai<br />
lineamenti gentili e dalle vesti sottili e leggere.<br />
Helgan (guerriero Numenoreano <strong>di</strong> 18° livello)<br />
Cos 90 Agi 44 Aut 38 Mem 60 Rag 45 For 98 Vel 96 Car 48 Int 86 Emp 29 Asp 74 PF 180<br />
Spada a due mani +160 [spada +10 bf].<br />
Capo dei seguaci della Dama, è un navigatore Vinlan<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> mezza età (96 anni), sua guar<strong>di</strong>a del corpo, che da giovane si innamorò<br />
<strong>di</strong> lei e venne a vivere su quest’isola come suo <strong>di</strong>fensore 50 anni fa.