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Nan-i-Naugrim<br />

La Prima Età<br />

All'inizio dell'Età delle Stelle, dopo la distruzione dei grandi alberi, i Sette Padri dei nani, ognuno<br />

con la sua famiglia al seguito, abbandonarono le sale sotterranee di Aule per raggiungere la Terra di<br />

Mezzo.<br />

Thrar I e Dwalin I condussero i loro figli tra i monti Azzurri, al fine di scavarvi le loro dimore.<br />

Thrar I guidò la sua tribù presso le sorgenti cristalline del fiume che noi conosciamo come<br />

Annuduin, affluente centrale del Lhun e qui fece scavare una profonda miniera. Le acque<br />

dell'Annuduin erano infatti chiare e pescose ed avrebbero dissetato i suoi figli ed irrigato le fertili<br />

valli intorno.<br />

In quegli stessi anni Durin I, il Senzamorte, raggiunse il lago di Dimrill Dale tra i Monti Nebbiosi, e<br />

qui iniziò a scavare una profonda casa per la sua gente, che avrebbe chiamato Khazad-dum.<br />

In breve tempo quella che era una fortezza ed una miniera divenne una città e fu nominata<br />

Granrocca, ovvero Gabil-gathol, nella lingua Kuz-dul.<br />

Granrocca si ingrandì, grazie anche alla vicinanza di un'altra signoria dei nani, quella della gente di<br />

Dwalin, che risiedeva poco a sud.<br />

Essi avevano costruito una profonda fortezza nel ventre della montagna, dalla quale ottenevano<br />

argento, oro e ferro. Essa si trovava a sud della Granrocca e prese il nome di Dimora Cava o<br />

Tumun-zahar.<br />

Durante la prima età le due città dei nani divennero grandi e potenti.<br />

Gli artigiani di Gabil-gathol furono certo i più abili nella storia dei nani: furono essi grandi architetti<br />

e la Gran Rocca era, tra le città nanesche di quei giorni, fu la più bella e la più splendida e solo<br />

Khazad-dum, nell'era successiva, l'avrebbe superata grazie all'arte dei discendenti della loro stirpe<br />

medesima.<br />

Primo di tutti gli artigiani della Granrocca fu Telchar e nelle fucine di questa città si videro le prime<br />

armature di maglia, che i nani vendevano agli elfi a caro prezzo già in quell'epoca che vide sorgere<br />

per la prima volta il Sole e la Luna.<br />

I nani di Gabil-gathol seppero forgiare la Nauglamir, il più grande gioiello mai creato dai nani ed i<br />

loro signori, discendenti di Thrar, accumularono immensi tesori, che vantavano anche la famosa<br />

Nimphelos, una perla grande come un uovo di piccione, donata loro dal re elfico Thingol e amata<br />

dai loro capi più di una montagna di ricchezze.<br />

Essi erano fabbri e costruttori di grandi miniere, così come il popolo di Dwalin, che popolava la<br />

Dimora Cava di Tumunzahar era composto da guerrieri feroci e fieri, che non temevano né i servi di<br />

Melkor né i figli di Iluvatar, né le fiere dei boschi, né gli elfi avari dei giorni lontani.<br />

A Tumunzahar venivano forgiate armi anche più potenti ed affilate di quelle della Granrocca, ma<br />

esse erano fredde e pratiche nella fattura e di rado venivano vendute ai sindar di re Thingol, poiché i<br />

nani di Tumunzahar chiedevano prezzi troppo alti per la loro fattura. Gli armieri di Tumunzahar<br />

forgiarono le armi che Azaghal, il celebre re di Gabil-gathol, impiegò nella sua lotta contro<br />

Glaurung al fianco dei Sinda: queste erano Nerank, la spada lunga e piatta e la lunga ascia<br />

Udurunni. Si dice che queste armi vennero rubate, per la loro eccezionale fattura, da Glaurung dopo<br />

la battaglia e distrutte affinché non gli fosse data possibilità di arrecargli danno una seconda volta, e<br />

nella Seconda Età, quando i nani si trovarono di nuovo a lottare contro i draghi del nord, molte altre<br />

armi vennero forgiate e quelle di Nogrod (così venne chiamata Tumunzahar in quell'età) si


chiamarono Nerank quando erano spade (o Un-Nerank per gli spadoni) e Udurunni le asce a due<br />

mani, in quanto si cercava di riprodurre la perfezione di quelle prime forgiate.<br />

Per tutta la Prima Età il destino delle due genti si mosse parallelamente, esse prosperarono e si<br />

arricchirono e le loro case divennero note come le città gemelle, finché la cupidigia non li portò alla<br />

guerra contro gli elfi per la Nauglamir e le asce forgiate nelle fucine di Tumunzahar assassinarono<br />

Thingol, grande re del Beleriand.<br />

Alla fine della Prima Età la distruzione del Beleriand non risparmiò le grandi aule di Gabilgathol e<br />

di Tumunzahar.<br />

Le cronache più antiche dei nani che ci sono pervenute (quelle della Prima Età vennero, appunto,<br />

perdute) ci narrano, dalla viva voce dei testimoni, come le pareti della Granrocca si spaccarono e le<br />

miniere inferiori vennero invase dalle acque sotterranee che alimentavano l'Annuduin sicché quel<br />

bene che per generazioni era stato una ricchezza per i nani di Gabilgathol divenne per loro fonte di<br />

morte. Il re dei nani Delgar, della stirpe di Thrar, scese nelle sale del tesoro, ordinando che i giovani<br />

e le femmine fossero fatti evacuare, mentre la guardia del re dovesse restare a salvare le sue<br />

ricchezze, prima tra tutte Nimphelos, la grande perla bianca. E fu allora che la diga sotterranea<br />

cedette e Delgar e i suoi uomini vennero travolti dall'acqua e per sempre giacquero in quella che era<br />

divenuta una grande tomba.<br />

Nello stesso tempo le volte di basalto e granito di quella che era con magnificenza detta la "Dimora<br />

Cava" o "Tumunzahar", cedettero e nella sala del re migliaia di tonnellate di roccia si abbatterono<br />

sulla corte, mentre voragini si aprirono nei livelli inferiori che eruttavano fiamme e magma. Nurgil<br />

II, erede diretto di quel Nurgil I che era stato discendente di Dwalin e che aveva guidato gli<br />

assassini di Thingol, morì sepolto sotto la volta della sala reale, mentre il suo quinto genito Galir<br />

(unico superstite della famiglia reale), guidò il popolo fuori dalle sale di Tumunzahar e, da allora, fu<br />

detto Galir il Senzatrono.<br />

La Seconda Età<br />

Fu nella seconda età che le genti superstiti di Dwalin e di Thrar continuano la loro storia. Nazol,<br />

nipote di Delgar, della stirpe di Thrar, partì con molti dei suoi per Khazad-Dum, per chiedere aiuto<br />

al famoso re Durin II, l'Ospitale, che aprì le porte della sua città agli abili architetti ed artigiani della<br />

caduta Gabilgathol.<br />

Galir il Senzatrono invece rimase nei monti Azzurri, sperando di riconquistare la corona che fu sua,<br />

ma trovò ad accoglierlo l'ostilità dei Sinda, sopravvissuti all'inabissamento del Beleriand e che<br />

volevano fondare, sotto Cirdan il Carpentiere, un nuovo reame, su quelle coste che essi chiamarono<br />

Lindon.<br />

Solo l'intermediazione tra Cirdan, che si recò in visita da Galir impedì che il conflitto iniziato con<br />

l'uccisione di Thingol venisse riacceso tra i suoi ed i feroci guerrieri di Tumunzahar. Si dice che fu<br />

la barba di Cirdan a convincere Galir a desistere ed il Senzatrono, nell'anno 40 della Seconda Età,<br />

raggiunse Khazad-Dum con la sua gente, riunificando, nelle aule del re Durin II, i popoli amici di<br />

Thrar e di Dwalin.<br />

Vennero allora anni di grande splendore per Khazad-dum e i sudditi di Durin II beneficiarono<br />

incredibilmente dell'amicizia dei loro cugini dell'ovest. Grazie all'abilità dei discendenti di Thrar<br />

impararono a scavare miniere profonde come quelle della Granrocca e con il loro aiuto costruirono<br />

monumentali sale, ancor più maestose di quelle dell'occidente, nel ventre delle Montagne Nebbiose.<br />

Con l'aiuto degli armaioli di Dwalin, invece, impararono a forgiare armi portentose, soprattutto<br />

spade ed asce ed appresero l'astio e l'odio per gli elfi, i Sinda in particolare, che maggiormente<br />

detestavano.<br />

In quegli anni le miniere di Gabilgathol e di Tumunzahar vennero dimenticate. Le foreste coprirono<br />

le valli curate ed irrigate tra i Monti Azzurri, la polvere si depositò in quel che rimaneva delle<br />

antiche sale. I due siti vennero ricordati solo con il nome che i Sinda, rimasti unici abitanti di quei<br />

luoghi, gli davano quando commerciavano con i nani durante l'era precedente. Gabilgathol divenne<br />

Belegost, mentre Tumunzahar passò alla memoria come Nogrod.


L'epoca d'oro di Khazad-dum culminò nel 700 SE con la scoperta del "Grigio Scintillante", una<br />

varietà durissima e leggerissima d'argento si volle chiamare, appunto, Mithril e che, allora, era stato<br />

trovato esclusivamente nel ventre dei Monti Nebbiosi, nelle miniere più profonde di Khazad-dum.<br />

Iniziarono in quegli anni gli scambi con i Noldor, che vennero appositamente ad abitare l'Eregion<br />

nel 750 SE ed alla cui grande abilità nel forgiare le armi il Mithril era utile. E venne la gente di<br />

Celebrimbor, per cui i discendenti di Durin aprirono una porta ad ovest delle montagne, che fosse<br />

utile per gli scambi tra il suo regno ed i suoi elfi nell'Eregion. Questa porta la "Porta di Durin" fu<br />

frutto della rinnovata amicizia tra elfi e nani e fu Celebrimbor stesso ad iscriverne la superficie, nel<br />

752 SE, con un incantesimo che consentisse a tutti gli elfi che giungevano con la parola<br />

dell'amicizia di accedervi.<br />

Questa età di splendore iniziò a declinare con l'arrivo di Annatar, il saggio e splendido signore dei<br />

doni, che visitò l'Eregion promettendo a Celebrimbor l'arte che Aule gli aveva donato prima<br />

dell'arrivo dei Figli di Iluvatar e promettendogli di poter rivaleggiare con il suo antenato Feanor,<br />

insuperabile maestro.<br />

Celebrimbor non sospettava che Annatar fosse in realtà Sauron, antico servo del malvagio Melkor e<br />

maestro di corruzione e di male. Galadriel però, dama saggia e potente, non si fidò di lui e nel 1375<br />

lasciò, con la sua famiglia, l'Eregion, per stabilirsi assieme a suo marito Celeborn, dall'altro versante<br />

di Khazad-dum, nel bosco di Lorinand, dove fondò il reame di Lorién.<br />

Nel 1590 SE Celebrimbor, con l'aiuto di Annatar, completò i suoi anelli ed uno, il primo dei sette,<br />

venne donato in segno d'amicizia da Annatar stesso a Durin III, re dei nani e, allora, il più grande<br />

nano vivente.<br />

Nel 1600 SE Sauron forgia un ultimo anello, "L'Unico", nelle fucine sotto il Monte Fato, ma<br />

Celebrimbor, intuito il pericolo gli muove guerra.<br />

La guerra dell'Eregion porta alla rovina di quel regno ed all'uccisione dello stesso Celebrimbor cui<br />

tutti gli anelli, salvo i tre che spettarono poi ai re tra gli elfi, vennero sottratti.<br />

Nel 1693 SE i nani, intenzionati a salvarsi da quel conflitto, su ordine di Durin III, perfidamente<br />

consigliato dal suo anello, chiudono il portale ovest, tagliando fuori i rifugiati dell'Eregion. Da<br />

allora per gli elfi Khazad-dum divenne il "Pozzo Nero", ovvero Moria.<br />

Sei anni dopo, nel 1699 SE, Sauron, assunto il dominio dell'Eregion, decide di distribuire i nove<br />

anelli ed i sei che gli sono rimasti, sperando di arretire le Libere Genti. I suoi messaggeri<br />

attraversano il mondo e sei anelli sono distribuiti ad ognuno dei capi delle tribù che erano eredi di<br />

uno dei restanti Padri dei Nani.<br />

Azaghal II, della stirpe di Thrar, ottenne l'anello di Thrar, mentre al giovane Dwalin II, venne<br />

donato l'anello di Dwalin.<br />

Nell'arco di pochi anni i due anelli iniziarono a fare effetto: Azaghal che era un anziano ed abile<br />

artigiano, divenne cupido e desideroso di ricchezze. Egli accumulò i suoi averi e, divenuto<br />

paranoico, si nascose con esse alla vista dei suoi stessi sudditi.<br />

Dwalin II, che era un fiero guerriero, venne invece dominato da un'irrefrenabile ambizione e da una<br />

diversa cupidigia: a capo di una schiera, che aveva l'aspetto di una terribile armata, partì per i Monti<br />

Azzurri nel 1730 SE, per riconquistare Nogrod e rifondarvi un regno grandioso.<br />

In quell'epoca l'esercito di Numenor aveva appena pacificato l'Eregion, al termine di una lunga<br />

guerra con Sauron, ma l'oscuro signore ebbe il potere di mettere sulle tracce del manipolo di nani<br />

una potente orda di orchi, scesi dai loro covi segreti tra i Monti Nebbiosi e nascosti nelle caverne<br />

del Rudhaur. Essi dovevano recuperare il primo dei sette anelli che erano stati donati ai nani e<br />

portarli al signore di tutti gli anelli. Il movimento di truppe non passò inosservato e, tra i nani e gli<br />

orchi, si pararono i cacciatori di Glorfindel, veterani dell'Eregion che perlustravano quelle terre a<br />

caccia dei servi dell'oscuro signore. La battaglia si svolse in enorme svantaggio numerico per i nani<br />

e gli elfi, ma il potere dell'anello di Dwalin e l'abilità degli elfi respinsero l'esercito nemico,<br />

arrecandogli perdite innumerevoli. Fu allora che gli elfi cercarono di far desistere i nani dalla loro<br />

ricerca, percependo il potere negativo che l'anello esercitava sul fiero Dwalin II, ma questi non solo


non vollero cedere, ma giunsero quasi allo scontro con gli elfi che, in parte temendo il potere<br />

dell'anello, li lasciarono andare.<br />

Poco si seppe, in seguito della sfortunata spedizione di Dwalin II e del destino del suo anello e quel<br />

poco divenne leggenda. Sembra infatti che Dwalin venne perseguitato dalla sventura man mano che<br />

andava avanti: dal cattivo tempo ad incidenti via via più gravi, come se lo stesso Aule cercasse di<br />

farlo desistere. Il potere dell'anello lo spingeva però sempre oltre: egli voleva raggiungere le sale<br />

dove il re Nurgil II, l'ultimo a sedere sul trono di Nogrod,era morto tanti secoli prima e reclamare il<br />

prezioso tesoro della città sotterranea dei suoi antenati. Sembra però che, avventuratosi nelle<br />

caverne sotterranee che erano state la città-fortezza di<br />

Tumun-zahar, avesse spinto i suoi sempre più in profondità, scavando per giorni e poi per mesi,<br />

finché un crollo cataclismico non li aveva colti, seppellendoli per sempre.<br />

Nemmeno una decina di superstiti giunsero, agli inizi del 1732, alle porte di Moria e, come<br />

dicevamo, i loro racconti divennero più che altro leggenda. C'è chi ritiene che l'anello di Dwalin<br />

venne salvato da qualcuno e poi perduto solo in epoche precedenti, ma la maggior parte ritiene che<br />

sia stato inghiottito dal ventre stesso della terra come l'avido Dwalin II ed i suoi uomini.<br />

Fu così che la prima stirpe dei nani, quella di Dwalin, provò la sventura dell'anello di Sauron e fu<br />

anche così che il primo dei sette scomparve dalla Terra di Mezzo.<br />

La linea maschile degli eredi di Dwalin era scomparsa con Dwalin II e, mancando il suo arrivo, sua<br />

sorella Daurinn, unica erede della casa reale, sposò Ifrinn, figlio ed erede di Azaghal II, unendo, di<br />

fatto, le casate reali delle due stirpi, se non fondendo del tutto i due popoli.<br />

I discendenti di Ifrinn e di Azaghal II guidarono le tribù unificate di Dwalin e di Thrar, ma in quegli<br />

anni, come gli altri padri dei nani, furono reclusivi e riservati, presi dall'avidità ed interessati<br />

esclusivamente alle ricchezze che l'anello poteva portargli.<br />

Thrar II, nel 2978 della SE condusse il suo popolo lontano da Moria, non fidandosi più dei re della<br />

stirpe di Durin, e decise di riprendere possesso dei Monti Azzurri come aveva tentato Dwalin 1250<br />

anni prima. La sua non fu però una spedizione di ventura, ma una vera migrazione, pianificata dopo<br />

anni di studi, esplorazioni e calcoli accurati.<br />

A lungo i nani del suo popolo combatterono contro gli orchi che si aggiravano per quelle lande,<br />

infine raggiunsero le sale della perduta Nogrod, dove Dwalin II era scomparso, e lì si rifuggiarono,<br />

rifondando una nuova miniera, che prese il nome di Eden-Nogrod. Il regno di Eden-Nogrod fu<br />

lungo e prospero, ma all'interno delle due tribù serbavano rancori ed avidità, poiché due erano i<br />

popoli, ma una era la miniera ed uno il re, così come uno solo l'anello.<br />

Nel 3100 della Seconda Era venne rinvenuto, scavando nelle sale devastate di<br />

Eden-Nogrod, un piccone, detto Erchmar, o Spacca-Orchi, forgiato ai tempi di Azaghal I per<br />

combattere i malvagi servi di Angbad. Assieme a questo tornò alla luce buona parte del tesoro dei re<br />

dei tempi di Nurgil II, quando ancora essi sedevano sul trono di Tumun-zahar. Erchmar divenne lo<br />

scettro ed il simbolo dei nuovi re dei Monti Azzurri, assieme all'anello di Thrar, ovviamente.<br />

La Terza Età<br />

I discendenti di Thrar decisero di ricominciare gli scavi di Belegost verso il 210 della TE, e questo<br />

portò divisione ed invidia in un popolo un tempo unito.<br />

Un tempo Belegost era la Granrocca, mentre Nogrod la fortezza di un potente popolo di guerrieri,<br />

ora era Eden-Nogrod la città, mentre le rovine di Belegost rimasero una miniera dove gli eredi di<br />

Thrar rimasero a cercare i loro tesori perduti.<br />

Fu in quegli anni che iniziarono i traffici più importanti con la stirpe di Durin. In quel periodo, tra il<br />

210 ed il 600 in cui entrambe le stirpi possedevano gli anelli infatti numerose colonie di nani si<br />

diffusero da Moria così come da Eden-Nogrod era stata fondata la miniera di Belegost. La più<br />

importante di queste fu Zarak Dum, una città di nani nel nord delle Montagne Nebbiose, più di 500<br />

miglia ad est di Eden-Norgod, ma separata solo da piane selvagge, piatte e fredde. I nani, che<br />

resistevano bene al freddo iniziarono a commerciare con Zarak Dum intorno al 250 TE (la città era<br />

stata fondata circa 20 anni prima dai nani di Durin) e molti della stirpe di Dwalin e di Thrar


stabilirono piccole comunità nella lontana colonia. Il minerale di Zarak Dum e quello di Moria (che<br />

erano in stretto contatto) raggiungeva con lunghe carovane<br />

Eden-Nogrod, dove la particolare ed abilissima manifattura locale restituiva ai lontani cugini<br />

pregevolissime opere. Molti di questi tesori contribuirono ad arricchire i forzieri della fiorente<br />

colonia di Zarak Dum. Fino, almeno al 590 TE. In questo periodo infatti voci di una terribile<br />

epidemia giunsero attraverso la via carovaniera dall'est, costringendo Eden-Nogrod a porre sotto<br />

embargo la lontana colonia. I nani dell'ovest ripresero commerci assai più saltuari direttamente con<br />

Moria, mentre la colonia di Zarak Dum decadde e scomparve dalle cronache, nel giro di pochi anni,<br />

entro i primi anni successivi al 600 TE.<br />

La popolazione di Eden-Nogrod, in quegli anni, calò enormemente. Infatti le due città avevano nei<br />

tempi antichi diecimila abitanti ciascuna, mentre ora Eden-Nogrod ne aveva appeno 1400 e<br />

Belegost sì e no qualche centinaio. Questo perché l'anello fece i nani sempre più cupidi, amanti<br />

esclusivamente delle ricchezze e del proprio conto ed essi rinunciarono sempre più a prendere<br />

moglie, cercando l'oro come loro unica ricchezza o bene.<br />

Nel 850 TE voci di forze maligne che si ammassavano ad est, nella terra circondata dai monti<br />

chiamata Angmar, dove un paio di secoli prima vi era Zarak Dum, iniziarono a diffondersi anche tra<br />

i nani.<br />

Essi però non solo non vi prestarono attenzione, ma contribuirono anche a distrarvene i Sinda<br />

dell'ovest, contro i quali vi fu un conflitto di limitate proporzioni nel 1000 TE, quando Balthirr, un<br />

guerriero di Eden-Nogrod, uccise uno dei messaggeri di re Cirdan, che egli riteneva venuto a rubare<br />

i beni del suo popolo. Per fortuna la guerra si evitò con l'esilio di Balthirr e, da allora, i nani dei<br />

Monti Azzurri e gli elfi del Lindon hanno vissuto in pace, pur guardandosi con sospetto reciproco e<br />

tollerando a stento la reciproca vicinanza.<br />

Nel 1211 TE fu il re Bahir II che mosse contro gli orchi di Angmar, spintovi dall'influenza<br />

dell'anello. Il re stregone mandò in segreto un potente esercito contro i Monti Azzurri, passando<br />

sotto il naso dei signori di Arnor, cui questi, del resto, non vollero rivolgersi per alcun aiuto. Egli<br />

sapeva che Bahir portava al dito uno dei sette ed una voce oscura lo aveva consigliato su cosa fare,<br />

senza esitare. L'anello sarebbe stato potente nelle sue mani, potente ed utile a sottomettere il regno<br />

degli uomini.<br />

Per forzare l'assedio Ar-Morazor utilizzò con astuzia il potere del terribile drago Scorba, che aveva<br />

preso possesso del sito e delle ricchezze di Zarak Dum. Egli attrasse il drago contro Bahir II con il<br />

miraggio dell'anello ed il perfido ed avidissimo drago si mosse. Egli distrusse le porte di Eden-<br />

Nogrod e, sebbene le cronache pervenute siano assai scarse, pare che riuscì persino ad uccidere<br />

Bahir II, il portatore dell'anello. Fu allora che l'anello di Thrar andò perduto, o forse cadde in mano<br />

ad Ar-Murazor, o ancora fu rubato dal drago e divenne parte del suo bottino. Le cronache del tempo<br />

dicono che Scorba lo distrusse fondendolo con la fiamma del suo alito, quando uccise lo stesso re.<br />

Di certo nessuno della stirpe di Thrar o di Dwalin ne ebbe più notizia. Gli orchi penetrarono dentro<br />

Eden-Nogrod e nella miniera di Belegost, portandovi saccheggio e massacro e trafugando gran parte<br />

dei tesori che erano appartenuti ai cupidi signori di quel regno.<br />

Quando nel 1253 qualche decina di profughi raggiunse Moria, il sire della stirpe di Durin giudicò<br />

estintesi le due discendenze di Thrar e Dwalin; ma a torto.<br />

Qualche migliaio di nani sparsi rimasero tra i Monti Azzurri, ed impararono a coltivare la terra delle<br />

valli fertili e ad abbandonare superbia e presunzione, commerciando con gli uomini pacifici del<br />

decadente reame di Arnor e intrattenendo rapporti pacifici sia con gli elfi del Lindon sia, in seguito,<br />

con i Periannath che vennero a coltivare l'Eriador. Senza anello non erano più né una città né tanto<br />

meno un regno.<br />

Le prime cronache, dopo la caduta di Eden-Nogrod, che ci sono giunte su quel periodo, provengono<br />

dal regno di Thrar III, detto il Gentile. Pare che egli riunificò la popolazione di Belegost e Nogrod<br />

nel 1604 della TE, contando sulla discendenza diretta da Thrar I, a 393 anni dalla morte del suo<br />

bisnonno Bahir II.


Verso il suo popolo fu buono e mansueto. Al suo tempo la sua gente viveva in 9 villaggi (che poi<br />

divennero 14 entro il primo secolo dell'era successiva), tra le valli da Belegost a Nogrod e tutta<br />

quella zona veniva chiamata Nan-i-Naugrim, e contava poco più di cinquemila abitanti.<br />

Alle volte i nani del Nan-i-Naugrim si avventuravano nelle grotte di Belegost e Nogrod, ma più che<br />

altro per procurarsi pietra e materiale di costruzione dalle rovine delle antiche sale. Le dimore e le<br />

tombe dei loro antenati erano ormai poco più che cave, anche se tutto ciò che non era stato distrutto<br />

dalla guerra e dalla natura non venne toccato, ma anzi riverito con il massimo rispetto. Thrar stesso<br />

era più un<br />

capo-tribù che un sovrano, sebbene ristabilì il suo dominio su tutta la sua gente ed intrattenne<br />

relazioni d'amicizia persino con Balin I, signore di Moria e portatore dell'anello di Durin, con il<br />

quale riprese il commerco est-ovest. Spesso, poi, guidava un commando di guerrieri verso nord, ai<br />

confini dell'Arthedain, a caccia degli orchi e dei servi di Angmar. Per la sua opera e per la sua<br />

amicizia tanto con Cirdan che con Balin di Moria gli vengono donate armi degne di un re: Balin gli<br />

fece forgiare un scudo fatto interamente di mithril (Khazad-Teren) con cui ripararsi dalle spade<br />

degli orchi, mentre Cirdan gli donò un lungo usbergo di mithril e di Eog, che era stato forgiato per i<br />

re dei nani dagli armaioli dell'Eregion, durante l'amicizia tra quei due grandi popoli.<br />

L'ultimo elemento, l'Elmo del Drago, era appartenuto al suo bisnonno Bahir II ed era stato spaccato<br />

da un colpo di Scorba, sebbene fosse stato poi riparato per lui dagli armaioli della stirpe di Dwalin.<br />

A questo re illuminato, morto nel 1810 TE, seguì un periodo di splendore per la gente di Nan-i-<br />

Naugrim, che, paradossalmente, raggiunse il suo apice circa mille anni dopo, con la presa di Erebor<br />

da parte di Smaug, quando verso il 2800 TE re Thròr condusse alcuni della gente di Durin a Nan-i-<br />

Naugrim, rimpinguandone la popolazione.<br />

E' nel periodo compreso tra il 2800 TE ed il 2950 TE, quando le ultime famiglie della gente di<br />

Durin ripartono per la ri-fondata Erebor, infatti, che viene scavata la fortezza di Telenaug, nella<br />

miniera di Belegost, per ospitare la nuova sala del re, che domini la valle di Nan-i-Naugrim.<br />

La Quarta Età<br />

All'inizio di questa era il clima di pace e di sicurezza beneficiò molto ai nani di<br />

Nan-i-Naugrim. Il re che sedeva in Telenaug, infatti, si sentiva rassicurato dalla scomparsa di molti<br />

degli elfi, nonché dai proficui commerci con i dunadain ritornati a popolare le regioni circostanti, e<br />

con la fiorente Contea degli hobbit.<br />

La distinzione tra gente di Dwalin e gente di Thrar divenne puramente formale, sebbene tutte le<br />

famiglie di Nan-i-Naugrim tenevano un rigido conto dei loro antenati, collocandosi infallibilmente<br />

in uno dei due popoli gemelli. E, come era un tempo, quelli della gente di Thrar si fecero costruttori<br />

ed artigiani, unendo a questa attitudine quella di coltivatori (o "custodi della terra") come<br />

preferiscono loro.<br />

Mentre quelli di Dwalin pare che si sentano più guerrieri ed armaioli.<br />

Gli artigiani di Thrar impararono a costruire giocattoli ed incredibili congegni meccanici,<br />

intrattenendo rapporti migliori persino con gli elfi. I duri discendenti di Dwalin invece rimasero<br />

legati al loro impiego di guardie ed armaioli e, quando il malvagio Celedring rifondò un dominio in<br />

Angmar, i loro guerrieri parteciparono alla celebre battaglia contro lo stregone Kazlauschas, che li<br />

sconfisse con il potente anello che avevano forgiato.<br />

Da allora i loro armaioli crearono un particolare usbergo, non più composto di maglia, ma di scaglie<br />

di ferro rotonde, simili a dischetti.<br />

La gente di Dwalin si concentrò, inoltre nella nuova miniera, scavata sui resti della città espugnata<br />

di Eden-Nogrod, prima ancora Nogrod o Tumun-zahar e questa venne ribattezzata per la terza volta,<br />

con il nome di Nogrod.<br />

Presto la miniera divenne una città e questa si affiancò alla fortezza reale di Telenaug, dove<br />

risiedeva il re.


Nel 1108 della Quarta Età venne eletto re, sul trono di Telenaug il giovane Thrar V, erede diretto di<br />

Thrar III, nonché erede congiunto delle casate di Dwalin e di Thrar e supremo sire di tutta Nan-i-<br />

Naugrim.<br />

I nani di Nan-i-Naugrim, usi e costumi.<br />

Abbigliamento.<br />

L'abbigliamento tipico di un nano di Nan-i-Naugrim è tradizionalmente più sobrio e conservatore di<br />

quello di tutte le altre stirpi di nani conosciute. Di solito la cotta di maglia viene riservata ai nani<br />

che possiedano uno status di guerriero (che abbiano prestato, cioè, servizio militare presso la<br />

Guardia di Telenaug) e questo simbolo rappresenta sempre una certa autorità perché in realtà un exmembro<br />

della guardia non è mai congedato dal servizio, per tutta la vita, ma solo sospeso ed ha<br />

quindi maggiore autorità legale di quella di un comune cittadino.<br />

I nani di Nan-i-Naugrim però possiedono un elemento di vestiario caratterizzante: il mantello tipico,<br />

ed ognuno ne possiede uno, così come i nani di Durin possiedono il cappuccio. Questo mantello, di<br />

spessa stoffa, serve a proteggere tanto dal freddo del Numeriador (cui questi nani che vivono molto<br />

in superficie sono esposti), sia dall'umidità delle caverne. Copre il corpo dal collo alle caviglie e<br />

possiede tasche interne, di lana, nelle quali riparare le mani. Viene caratterizzato da un collo di<br />

pellicciotto, a pelo lungo, dal quale spunta solo la testa del nano.<br />

Sotto il mantello viene di solito indossato un corpetto di cuoio leggero, oppure una tunica stretta in<br />

vita da una cinta.<br />

I nani dei monti azzurri sono eccezionali artigiani e questo compare sempre nel loro vestiario: fanno<br />

uso di una enorme quantità di anelli, collane, spille e fibbie (per le cinture) tutte finemente cesellate.<br />

Ogni nano ne porta in quantità, ma tutte queste hanno disegno e colore sobrio (al massimo color<br />

rame) e non sgargiante.<br />

La barba viene tenuta fluente e di solito è leggermente meno lunga per questi nani occidentali che<br />

per quelli dell'oriente (elemento molto invidiato ai loro cugini).<br />

La gente di status elevato la tiene curata e sciolta, gli anticonformisti la intrecciano o la lasciano<br />

spettinata (questo però non è considerato elemento di fascino agli occhi delle femmine).<br />

Le femmine portano i capelli lunghi, ma raramente li intrecciano, collane ed orecchini pesanti e,<br />

quando nubili, anche degli orecchini alla narice sinistra (sebbene anche questi di colore e foggia,<br />

incredibilmente, molto sobri). I capelli delle femmine toccano facilmente a terra e sono fermati da<br />

cerchietti di metallo, di solito si tagliano appena perché non struscino al suolo. Le femmine<br />

indossano tuniche, ma mantelli simili a quelli degli uomini, sebbene la bordatura di pelliccia non sia<br />

limitata al collo, ma più estesa, e riguardi tutto il bordo dell'indumento.<br />

In testa non portano cappelli, salvo i guerrieri ed i minatori che portano elmetti d'acciaio a<br />

bacinetto, tirati a lucido e solitamente privi di fregi di sorta. Le femmine spesso coprono il capo con<br />

fazzoletti e scialli.<br />

Altro.<br />

I nani del sangue di Thrar sono forse i migliori produttori di giocattoli della Terra di Mezzo, essi<br />

producono splendidi giocattoli anche per adulti e le case dei nani di Nan-i-Naugrim ne sono piene.<br />

Costruiscono anche sofisticati orologi e strumenti di precisione rivolti al mercato sia interno che<br />

esterno.<br />

I nani dei monti azzurri sono grandissimi importatori di erba-pipa, soprattutto quelli della stirpe di<br />

Thrar. E' d'uso, per i maschi, portare una pipa di gesso o di legno appesa al collo con una catena,<br />

come perenne ornamento.<br />

Si è recentemente diffuso tra i nani anche lo spregevole (sui canoni dunadain ed hobbit) uso di<br />

masticare e sputare l'erba pipa e, per far queste, molti di loro girano con delle scatolette in cui sono<br />

contenute stringhe secche di erba pipa.


La stirpe di Dwalin.<br />

Dimora e roccaforte della stirpe di Dwalin è la ri-fondata città di Noegrod, che copre all'incirca la<br />

stessa estensione dell'antica Eden-Nogrod.<br />

I nani che hanno il sangue di Dwalin hanno i capelli e gli occhi particolarmente scuri e la<br />

carnagione un poco chiara. Sono leggermente più alti dei nani di Thrar ed hanno le spalle più<br />

larghe.<br />

Di animo tipicamente più combattivo dei loro cugini del sangue di Thrar, essi hanno costumi più<br />

sobri e mentalità più ristretta e conservatrice (sebbene i costumi dei nani di Thrar siano comunque<br />

incredibilmente tradizionalisti e conservatori rispetto a quelli umani). Vestono colori scuri, portano<br />

più armi (o comunque armi più grandi) e, per tradizione, tutti i giovani maschi delle famiglie di<br />

sangue di Dwalin effettuano un servizio militare da 2 a 5 anni presso la Guardia di Telenaug, il<br />

corpo militare che ha funzioni di polizia, guardia reale e pompieri per la gente di Nan-i-Naugrim<br />

(sebbene l'accesso alla guardia non sia vietato ai loro cugini, ovviamente).<br />

Le armi tipiche della gente di Dwalin sono spade lunghe (di particolare disegno, dette Nerank) e<br />

spade a due mani (dette Un-Nerank), oltre alle asce a due mani dal tipico modello di Udurunni. Più<br />

dei loro cugini diffidano degli elfi e dei dunadain.<br />

Di rado fanno uso di scudi.<br />

La stirpe di Thrar<br />

I nani della stirpe di Thrar sono spesso più avvezzi all'uso delle erbe, ai viaggi ed ai contatti con gli<br />

uomini, sebbene siano sempre dei conservatori, per i canoni umani.<br />

Hanno capelli leggermente più chiari, tendenti al rossiccio, ma sempre pelle chiara, alcuni hanno<br />

anche gli occhi verdi o di un colore blu scuro.<br />

I nani di Thrar vestono in maniera un po’ più leggera, e di rado indossano corazze come vestiario<br />

comune. Sono più bassi dei nani di Dwalin, ma di poco, e sono anche più magri. Essi sono spesso<br />

abilissimi artigiani, affascinati da giocattoli e artifici meccanici più dei loro parenti.<br />

Come armi utilizzano tipicamente armi ad una sola mano: spade Nerank, asce ad una mano, mazze<br />

ad una mano o picconi da guerra ad una mano. A questi, in battaglia, appoggiano l'uso di scudi.<br />

Sono fini costruttori ed utilizzatori di balestre, sia leggere che molto pesanti (alcune vere e proprie<br />

armi d'assedio).


Nan-i-Naugrim, anno 1150 QE.<br />

La valle di Nan-i-Naugrim conta 42300 abitanti nani, di cui 10800 sono donne e 31500 sono uomini<br />

(di questi 2500 appartengono alla Guardia Reale in tempo di pace, fino a 16000 in periodo di<br />

mobilitazione generale). A questi si aggiungono, nella valle di Nan-i-Naugrim, una cinquantina di<br />

uomini del fiume, 2 dunadain e 22 hobbit.<br />

La fortezza di Telenaug<br />

Residuo dell'antica città sotterranea di Belegost, la Gabil-gathol, o Granrocca, della Prima Età. Il<br />

portale di Telenaug, scolpito nella pietra viva nel 2900 TE, su riproduzione di quello preesistente e<br />

ormai crollato, si apre sull'alto corso di un fiume, l'Annuduin, che è qui vicino alle sue sorgente.<br />

Il monte Gathol sovrasta le porte di Telenaug e si innalza al di sopra della fortezza per quasi 2000<br />

metri, tanto che le sue vette sono perennemente avvolte di nebbia.<br />

La facciata della montagna che si affaccia sulla valle attraversata dal rivo di Annuduin è però liscia,<br />

come fosse stata tagliata con un coltello (o l'ascia di Aule come dice una leggenda) per aprirvi la<br />

porta di Telenaug.


Il fiume Annuduin scende dalla montagna con una zampillante cascata, un miglio circa più ad ovest<br />

della porta. Il suo corso venne deviato quando la porta fu completata, in modo da passare proprio<br />

davanti all'ingresso e da rendere questo accessibile solo attraverso uno stretto ponte di pietra (un<br />

carro ci passa a malapena), lungo una quarantina di metri.<br />

Sul frontone del portone (in bronzo, alto 3 metri e mezzo e largo 3) sono dipinte due scene: a<br />

sinistra Scorba che spacca l'elmo di Bahir con i suoi artigli durante la battaglia di Eden-Nogrod,<br />

mentre questi impugna l'Erchmar; a destra Thrar III che alza il medesimo piccone, ed indossa il<br />

medesimo elmo, affrontando gli orchi, che portano il vessillo di Angmar.<br />

Telenaug possiede fondamentalmente solo un livello, dal momento che la vecchia città sottostante<br />

di Gabil-gathol è rimasta allagata da millenni dalla rottura degli argini sotterranei del fiume.<br />

In questo livello vi è l'alloggio del re, Thrar V, ed il quartier generale della Guardia di Telenaug, i<br />

cui membri sono qui almeno 500 e portano le loro mirabili asce Udurunni. A questi si appoggia una<br />

popolazione civile di almeno 900 individui composti dai famigliari degli ufficiali di palazzo,<br />

artigiani e minatori (è attiva una piccola miniera di rame).<br />

La città di Noegrod<br />

La città ricopre la medesima estensione di Eden-Nogrod, dopo che questa venne riscavata dai resti<br />

della perduta Nogrod, ovvero Tumun-zahar. Gran parte delle famiglie di sangue di Dwalin,<br />

soprattutto quelle che vantano ascendenze nobili, vivono qui.<br />

Gli ambienti delle fucine e delle miniere, principali industrie cittadine, sono ben distaccati da quelli<br />

abitativi, posti più in superficie. L'accesso a Noegrod si apre non proprio sulla valle, ma ad una<br />

certa quota, sovrastante le zone boscose sottostanti. Due torri basse e squadrate, perfettamente<br />

mimetizzate con il versante montano, si alzano da due punti strategici che dominano il portale della<br />

città. Da queste torri, risalenti alla Prima Era e poi restaurate, è possibile vedere, senza essere visti,<br />

chiunque si avvicini alla città sia di giorni sia, grazie alla vista notturna delle sentinelle, nelle notte<br />

più buia.<br />

Noegrod è una città sotterranea di almeno 15000 abitanti, neanche metà, però, di quelli che la città<br />

aveva nella Prima Era. Gran parte dello spazio abitabile è esaurito, tuttavia, dato che buona parte<br />

della città antica crollò e non venne (o non poté essere) riscavata.<br />

Le vecchie miniere d’oro, argento e ferro di Eden-Nogrod sono state riadattate ad alloggi e<br />

magazzini nella moderna città, essendo pressoché del tutto esaurite. La città era un tempo collegata<br />

a Belegost da un lungo cammino sotterraneo e questo passaggio è stato quasi completamente<br />

riattivato, sebbene sbuchi, a Belegost, in un livello basso completamente allagato. Si stanno<br />

effettuando, da circa cento anni, dei lavori per creare uno sbocco secondario, che ricolleghi come un<br />

tempo i due insediamenti.<br />

La città conta quattro livelli, di cui l'ultimo è composto di magazzini ed ex-miniere, ed i due centrali<br />

sono prevalentemente insediativi (il penultimo è quello nobiliare, ex-sala del trono di Nurgil II).<br />

I 14 borghi:<br />

Ponte di Pietra.<br />

Il ponte più orientale di Nan-i-Naugrim, dove ha vero inizio la valle dei nani. Questo enorme ponte<br />

scavalca un affluente del Lhun ed è scolpito completamente in pietra dura. Il ponte ha una doppia<br />

arcata sul cui fianco sono scolpiti da una parte, dei guerrieri nani che, in assetto da guerra, marciano<br />

verso est (fuori dalla valle), sull'altro fianco un gruppo di nani mercanti che tornano ad ovest carichi<br />

di ricchezze.<br />

Sul lato occidentale del ponte una serie di basse case di pietra forma un borgo accentrato,<br />

attraversato dalla grande strada che entra nella valle.<br />

L'edificio più imponente è la Locanda del Ponte di Pietra, davanti alla quale si erge una grande<br />

pietra miliare che indica il Primo Miglio, ovvero l'inizio del conteggio miliare che parte dalla valle


di Nan-i-Naugrim. La Locanda del Ponte di pietra è gestita da una famiglia di nani della stirpe di<br />

Thrar, dalla barba fulva e rossiccia.<br />

Il gestore della locanda è Drun, un nano giovane ma di antica casata che vanta una pura<br />

discendenza dal sangue di Thrar. La locanda dispone di confortevoli stanze a misura di nano, ma è<br />

una delle poche nella valle che ha camere anche di diversa tipologia: di misura umana e di misura<br />

hobbit. I mercanti di ritorno alla valle spesso passano la prima notte alla Locanda del Ponte di<br />

Pietra, ma questo non per ragione delle stanze comode, quanto per l'ottima birra di Drun (battezzata,<br />

appunto, birra di Drun) che qui si può bere.<br />

Il resto del paese è prevalentemente residenziale e conta 1258 abitanti.<br />

Morlon.<br />

Morlon è un paese che sorge sulla sponda del fiume, al fianco della strada, poco ad ovest del Ponte<br />

di Pietra. L'edificio più alto di Morlon è il Forte di Guardia, un basso torrione dove si trova una<br />

truppa di confinieri, 200 soldati scelti della Guardia Reale che hanno l'incarico di sorvegliare<br />

l'ingresso alla valle. I confinieri di Morlon prendono, di prassi, le generalità di tutti coloro che<br />

accedono alla valle ed amministrano la giustizia di frontiera. Il capo dei confinieri è Thron, un nano<br />

di casata mista che ha il grado di generale per l'esercito del re di Nan-i-Naugrim. Sebbene Thron<br />

non sia effettivamente un nobile (anzi suo nonno non era neppure un nano delle Ered Luin, ma<br />

apparteneva alla stirpe di Durin) egli è un famoso guerriero per tutti i nani di Nan-i-Naugrim e, da<br />

giovane, viaggiò fino alle Emyn Uial settentrionali, dove cacciò una banda di troll con alcuni del<br />

suo seguito. Egli è noto come uno dei maggiori maestri d'arma della valle e possiede un'ascia<br />

affilata e terribile che il re in persona gli donò per i suoi servigi. Fatto salvo per la presenza della<br />

guarnigione di confinieri Morlon è un paese sonnacchioso, fatto di basse case di pietra raggruppate<br />

intorno a poche strette vie. Conta 2300 abitanti che, con i 200 confinieri, arrivano a 2500.<br />

Barec Naum.<br />

Il piccolo abitato di Barec Naum sorge su una altura piatta, estrema appendice occidentale dei<br />

monti. Come le case di molti altri villaggi della valle quelle di Barec Naum sono basse e di pietra e<br />

sono raggruppate in circolo in una posizione difesa ed arroccata. L'abitato conta 394 abitanti, ma è<br />

un villaggio tranquillo e residenziale. Ogni settimana nella piazza centrale di Barec Naum (chiamata<br />

Piazza della Fontana) perché, appunto, vi si trova una fontana finemente scolpita dalla quale sgorga<br />

una freschissima acqua sorgiva, si tiene un mercato assai fornito, nel quale non sono scambiati solo<br />

utensili e vivande, ma anche finissime opere di artigianato nanesco. Durante quel giorno della<br />

settimana il piccolo villaggio diventa meta di alcuni dei mercanti più noti della valle, che qui<br />

scambiano mercanzie assai pregiate.<br />

Azargud.<br />

Questa zona boschiva assai rigogliosa è stata disboscata per molti ettari dai nani di Nan-i-Naugrim<br />

durante i secoli della loro colonizzazione della valle. Qui sorse, originariamente, un minuscolo<br />

villaggio, che è diventato oggi una cittadina prospera ed estesa. Il nome di Azargud è oggi esteso ad<br />

una superficie di molti ettari, caratterizzata di campi arati che, con l'aiuto di robusti pony che usano<br />

per il tiro, i nani hanno trasformato nel principale granaio di Nan-i-Naugrim. Circondata da<br />

un'anello di boschi, la zona coltivata al centro della quale si localizza il prospero villaggio di<br />

Azargud è abitata da nani dediti alla coltivazione del suolo, un lavoro assai poco apprezzato dai<br />

nani, ma estremamente redditizio, con tante bocche da sfamare. Gli abitanti di Azargud sono<br />

principalmente coltivatori e possidenti terrieri, quindi né guerrieri, né artigiani né minatori. Le<br />

famiglie sono di etnia mista, sia del sangue di Thrar che di Dwalin, molte vantano discendenze da<br />

entrambi i padri.<br />

La nota propensione per la natura nanesca a generare più eredi maschi che femmine e la loro grande<br />

resistenza fisica li ha trasformati in instancabili lavoratori della terra. Qui coltivano principalmente<br />

orzo ed avena (da cui si ottiene anche la birra), nonché rape, patate e cavoli. Tutte le famiglie hanno


anche delle bestie d'allevamento, solitamente vacche e maiali. Azargud ha una popolazione di più di<br />

3600 nani.<br />

Nillorn.<br />

Il villaggio di Nillorn cresce intorno ad un largo ponte di legno, su entrambe le sponde del fiume. Il<br />

fiume, che a questa altezza inizia ad assottigliarsi trasformandosi quasi in un ruscello, è stretto tra<br />

diverse chiuse e dighe di legno, che gli abitanti di Nillorn hanno fabbricato per catturare le trote che<br />

a migliaia attraversano queste acque e che sono diventate una primaria risorsa alimentare.<br />

I nani di Nillorn vantano discendenze principalmente dalla stirpe di Thrar ed hanno baffi e barbe<br />

lunghi e rossicci. Nillorn ha 962 abitanti.<br />

Millorn.<br />

Villaggio gemello di Nillorn, ma più grande, costruito intorno ad un grande ponte di legno identico<br />

al precedente, su un altro ramo del fiume. Millorn è a sua volta abitato da nani della stirpe di Thrar,<br />

ma qui la pesca è assai meno fruttuosa ed il sistema di chiuse è stato da tempo abbandonato. Come i<br />

loro antenati, però i nani di Millorn hanno tramandato l'arte artigiana ad i massimi livelli.<br />

Il paese è divenuto infatti un fiorente centro dell’artigianato e manifatturiero.<br />

Dei quasi 2000 abitanti, almeno 500 sono artisti, e prevalentemente gioiellieri, tagliatori di pietra e<br />

falegnami. Millorn ha la migliore produzione di giocattoli e gioielli di tutta la valle. Qui vive il<br />

vecchio Ludrin, un nano che ha già superato i suoi duecento da un pezzo, ma che è un eccezionale<br />

fabbricante di orologi, soffiatore di vetro e creatore di giocattoli meccanici (vive in una casa di<br />

legno dal tetto appuntito dalla singolare fattura), qui vive anche Morda, un suo giovane nipote, che<br />

è uno dei più grandi artisti viventi nel taglio della pietra e che ha circondato la sua pregevolissima<br />

casa (completamente rivestita di pannelli di marmo rosa) da una vera "selva" di statue di<br />

eccezionale fattura, che esporta fino a Tharbad.<br />

Qui tiene anche la sua fucina mastro Arzaglion IV, un nano di nobile casata, imparentato con re<br />

Thrar in persona, grandissimo sapiente e saggio di Nan-i-Naugrim, nonché abile alchimista.<br />

Thralun-imbar.<br />

Villaggio posto sul versante di una montagna che domina le cristalline acque del lago di Thralungur.<br />

Thralun-imbar è un villaggio minerario, situato intorno alla miniera omonima, che buca la<br />

montagna in una serie di profondi cunicoli. Gli abitanti di Thralun-imbar discendono<br />

principalmente dalla stirpe di Thrar ed hanno quindi capelli rossicci e statura più bassa. Il villaggio<br />

è feudo del potente clan dei Bardac, imparentati alla lontana con re Thrar e discendenti dall'eroe<br />

Bardac. I nani della famiglia Bardac (che è numerosissima, conta infatti una quarantina di membri!)<br />

non sono guerrieri, ma principalmente mercanti e minatori (un po’ come i Kuldor, ndr) ed esportano<br />

il rame che estraggono dalla loro miniera (che è forse la miniera di rame più fornita dell'occidente<br />

dato che si trova nelle Ered Luin, che sono appunto, ricchissime di questo minerale). Il loro palazzo,<br />

che ha la forma di un tozzo torrione fuso, nella sua struttura, con il versante della montagna domina<br />

il lago ed il villaggio.<br />

I membri della famiglia Bardac sono dei conservatori tradizionalisti che hanno due strane usanze:<br />

innanzi tutto aggiungono il suo -ac a tutti i nomi della famiglia (i cui esponenti più famosi sono<br />

infatti Minrac, Odlac, Urinac ed il vecchio Druac), e secondo sono tra i pochi a mantenere l'uso<br />

tradizionale di un'arma che si riteneva cara all'eroe Bardac: la lancia corta, che preferiscono alle<br />

asce ed alle spade che di cui tanto si vantano i nani di Nan-i-Naugrim.<br />

La miniera di Thralun-imbar venne scoperta solo 200 anni fa, ed il filone principale fu accessibile<br />

grazie ad un terremoto abbastanza devastante (il Grande Tremore del 942) che colpì la valle. A<br />

causa dell’intenso sfruttamento dei secoli passati Thralun-imbar è oggi l’unica miniera di Nn-i-<br />

Naugrim ancora attiva. Il filone presenta prevalentemente tracce di rame.<br />

Il villaggio di Thralun-imbar conta 1460 abitanti.


Araken.<br />

Intorno alla città di Noegrod si estende un piacevole bosco di querce, un tempo fitto e rigoglioso,<br />

oggi reso rado, ma molto curato dall'opera dei nani. Il bosco è attraversato da ampi sentieri di pietra<br />

(e vi si trova anche il villaggio di Ubrem-Naud) ed è la principale fonte di legname per i boscaioli<br />

della valle. Lungo la strada a sud-est del bosco, però, sorge il popoloso borgo di Araken, un<br />

aggregato di case basse e tozze circondato da verdi campi coltivati ad orzo e patate. Araken è<br />

abitato però da nani dalla barba scura, principalmente eredi della stirpe di Dwalin e di Durin (gli<br />

ultimi superstiti).<br />

I nani di Araken coltivano la terra, ma tradizionalmente mantengono caldo il sangue guerriero della<br />

loro stirpe. Essi infatti costringono di solito i loro figli a servire il re per un periodo all'interno delle<br />

Guardie Reali ed all'interno delle loro abitazioni in pietra dall'aspetto placido ed innocente,<br />

appendono delle pericolose asce Udurunni sopra il focolare di casa. Araken conta 2045 abitanti.<br />

Ar-Telenaug.<br />

Fuori dalla fortezza reale di Telenaug, che con i suoi grandi portoni fa da invidia alle opere<br />

architettoniche dell'occidente, sorge il villaggio di Ar-Telenaug, prossimo alle sorgenti del fiume.<br />

Ar-Telenaug è un villaggio di artigiani e di mercanti, che si estende alle porte della fortezza reale<br />

con le sue basse case e non è molto popolato, dato che conta appena 355 abitanti. Gli abitanti<br />

appartengono quasi esclusivamente al popolo di Thrar.<br />

Perduin.<br />

Questo villaggio sorge vicino al sentiero e, come molti villaggi della zona, deve il suo<br />

sostentamento all'attività agricola. Gli abitanti sono divisi tra le diverse famiglie di possidenti<br />

terrieri o artigiani, che si dividono tra appartenenti alla stirpe di Dwalin e di Thrar. Qui vive anche<br />

una famiglia di Hobbit: i Passacampo, della stirpe dei Pelopiedi. Il nonno della famiglia visitava<br />

Nan-i-Naugrim di frequente da ragazzetto, essendo un commerciante di erba-pipa in buoni rapporti<br />

con i nani e viveva nella Terra di Buck. In seguito decise che sarebbe stato assai più redditizio<br />

aprire un'attività direttamente nella valle ed ottenne il permesso reale (che tiene adeguatamente<br />

incorniciato in salotto) di coltivare ad erba-pipa un appezzamento a Perduin. La varietà di erba-pipa<br />

di Perduin è di qualità non spregevole ed il suo mercato viene esaurito dalle richieste all'interno<br />

della valle. Questa attività portò la fortuna alla famiglia Passacampo, tanto che al nonno Guldo si<br />

aggiunsero presto nipoti, cugini e figli, tanto che, oggi che il nonno è morto, nella grande casa di<br />

legno bassa ed allungata dei Passacampo vivono ventidue hobbit tra fratelli, cugini e figli e tutto<br />

intorno, a perdita d'occhio, è coltivato ad erba-pipa per ettari. I Passacampo sono decisamente<br />

benestanti e benvoluti dai nani e, oltre all'erba-pipa, allevano dei pony da lavoro di ottima qualità, i<br />

cui antenati venneri importati da una razza scelta della Contea. A Perduin vivono oggi 1848 nani e<br />

22 hobbit.<br />

Karnak.<br />

Karnak sorge su di un'ansa bassa del fiume, da cui il villaggio trae vita come fonte di acqua potabile<br />

ed irrigazione. Intorno al cerchio di basse case di pietra di Karnak si estende un anello di campi<br />

arabili, ma i nani di Karnak, che sono in maggioranza famiglie con sangue di Thrar, ma in parte<br />

anche miste e della stirpe di Dwalin, svolgono attività varie, dall'artigianato al commercio.<br />

Il villaggio conta 1185 abitanti. Ad ovest del villaggio, di antichissima edificazione (si parla dei<br />

primi coloni che rientrarono da Moria!) vi è un bosco fitto che però, per ordine del re, non può<br />

essere tagliato, poiché contiene un santuario a Mahal. Infatti al centro del bosco, in una radura, si<br />

ergono quattro colonne spezzate, impresse con i simboli dei nani, risalenti all'antica Belegost. Al<br />

centro delle colonne è stato costruito un altare, di fattura eccezionale, fabbricato con una pietra<br />

finissima, un marmo bianco come il latte che sembra avorio, estratta dalle profondità dei monti.<br />

L'altare di Mahal è un luogo quantomai sacro dove i Confidenti di Mahal della valle si recano in<br />

frequenti pellegrinaggi per parlare con il dio e con i loro antenati. La leggenda vuole che le quattro


colonne spezzate risalissero ad un altare precedente, fatto costruire da Thrar I in persona dove tutti e<br />

sette i padri dei nani, dopo essersi svegliati ma prima di disperdersi per la terra, si fermarono a<br />

ringraziare Aule di averli creati, nascondendoli a lungo agli occhi delle altre creature come uno dei<br />

loro tesori troppo belli per essere svelati. Il responsabile dell'altare è oggi<br />

Gurgir il Venerabile, un Confidente di Mahal molto vecchio ma ancora in salute, il più stimato di<br />

Nan-i-Naugrim, caratterizzato dalla statura insolitamente bassa (un vero nano tra i nani), la barba<br />

mirabilmente lunga (tre o quattro volte la sua statura) e delle orecchie grosse ed incredibilmente<br />

pelose. Fòlcim è il suo vice, un Confidente di Mahal sapiente e molto pio, famoso per il suo buon<br />

cuore.<br />

Nughriaz.<br />

Il villaggio di Nughriaz è circondato dal bosco e composto da una fila di case in maggioranza di<br />

legno e solo in minoranza in pietra. Le abitazioni dell’insediamento sono piuttosto sparse e la<br />

popolazione totale è di circa 1000 abitanti. I nani di Nughriaz sono boscaioli ed artigiani, di stirpe<br />

mista.<br />

A Nughriaz vive Erdiann, il più stimato guaritore ed erborista di Nan-i-Naugrim. Erdiann era un<br />

dunedain appartenente all'esercito del re che nel 1103 entrò trionfante in Arthedain. Lasciato<br />

l'esercito per specializzarsi nelle arti di guarigione raggiunse il Numeriador alla ricerca del famoso<br />

fiore Thambitul, che si dice potesse proteggere da qualsiasi malattia. Divenuto amico dei nani, e del<br />

loro re Thrar V in particolare, si stabilì a Nughriaz dove aprì una bottega e professò la sua<br />

professione di guaritore. Egli è un dunedain originario dell'Arthedain ed ha circa 90 anni, con lui<br />

vive sua figlia Gydiann, che non ha nemmeno la metà dei suoi anni ed è a sua volta una guaritrice,<br />

loro socio in affari è Moraddin, un giovane nano di puro lignaggio di Dwalin, che ha appreso dal<br />

dunedain le sue arti di erborista ed è uno dei massimi esperti di erbe del popolo di Nan-i-Naugrim.<br />

La bottega è esperta nella preparazione della non comune mistura "Menelar", un potente antiintossicante,<br />

ma Erdiann è entrato in possesso anche di qualche raro germoglio di Thambitul, che<br />

cresce solo in queste terre.<br />

Shaltor.<br />

Il villaggio di Shaltor è il più popoloso della valle ed è una fiorente cittadina, costruita con basse e<br />

tozze case da nano e circondato da una palizzata di pietra e legno dalle ottime funzionalità<br />

difensive. Shaltor è abitato anche da qualche famiglia di uomini del fiume (una ventina di persone<br />

in tutto) che attraverso i secoli hanno ottenuto dai re il permesso di stabilirsi nella valle con i loro<br />

discendenti. Questi sono principalmente agricoltori, mentre i nani di Shaltor (in maggioranza<br />

discendenti della gente di Thrar, ma in parte anche alcuni scuri del sangue di Dwalin) sono<br />

prevalentemente mercanti ed, in minoranza, artigiani. Shaltor conta 4750 abitanti, più 30 abitanti<br />

umani.<br />

Ubrem-Naud.<br />

Questo insediamento di nani ha una collocazione decisamente non consueta, dato che si trova<br />

all'interno di uno bosco, sebbene il bosco sia rado ed abitato come quello che circonda l'ingresso di<br />

Noegrod. Il bosco che circonda il villaggio è fatto di alte querce, dalle cui ghiande macerate i nani<br />

del villaggio producono il Mugrac, il famoso liquore dei nani delle Ered Luin. Il Mugrac è un amaro<br />

ottenuto dalle ghiande, denso e di colore tra il marrone ed il nero. Il sapore è aromatico e nasconde<br />

una gradazione alcolica altissima (circa 80°) che non si sente e quindi stende traditoriamente chi lo<br />

beve con leggerezza. Il Mugrac viene esportato fino a Brea, anche se di rado qualche bottiglia arriva<br />

anche a Tharbad, ma viene prodotto, da più di tre secoli, in un solo luogo: il villaggio di Umbrem-<br />

Naud in Nan-i-Naugrim.<br />

Gli abitanti di Ubrem-Naud sono in maggior parte della stirpe di Dwalin, ma molte famiglie<br />

discendono direttamente dal lignaggio di Thrar e questi sono i famosi falegnami ed intagliatori del<br />

villaggio. Le case sono quasi tutte di legno, costruite con spessi tasselli di quercia e i nani del luogo


sono principalmente taglialegna e falegnami, in minoranza mercanti ed agricoltori. Il villaggio conta<br />

poco più di 1520 abitanti.<br />

Personaggi di Nan-i-Naugrim<br />

Re Thrar V (Dwalin/Thrar)<br />

Sua maestà Thrar V, nipote di Thrar IV, è un discendente diretto di Thrar III e quindi del capostipite<br />

Thrar I, fondatore dell'antica Nogrod. E' un re giusto (soprannominato infatti Thrar il Giusto) e<br />

mostra la purezza del sangue del suo lignaggio. Egli è noto per essere il secondo guerriero più forte<br />

di Nan-i-Naugrim (dopo il maestro d'ascia Thron). E' un guerriero di 21° livello, ha 145 anni e<br />

possiede le armi dei re degli Ered Luin, gelosamente custodite nel suo tesoro, nelle profondità di<br />

Telenaug.<br />

Queste sono:<br />

• Erchmar, noto come "Trapassa Orchi" un piccone forgiato nella prima età durante la guerra<br />

contro Angbad che, dopo essere stato rinvenuto tra le rovine di quella che fu un tempo Belegost,<br />

divenne il simbolo dei re di Telenaug. L'arma si impugna ad una mano sola ed ha una sola<br />

punta, fatta di laen.<br />

• Ha un bonus +40, infligge critici da mithril, è sterminatrice di Orchi ed infligge un critico<br />

addizionale da impatto di un livello inferiore. Se impugnato a due mani infligge danni x2.<br />

• Khazad Teren ("Protettore dei Nani"), uno scudo in puro mithril (full shield) donato da re Balin<br />

di Moria a Thrar III durante la Terza Età. Fornisce un bonus di +20 al BD ed un bonus ulteriore<br />

di +30 contro attacchi basati sul calore o sul gelo. Non ingombra e protegge come un Wall<br />

Shield.<br />

• L'Elmo del Drago che venne indossato da Bahir II e che fornisce +15 a tutti i tiri di percezione,<br />

+25 al BD e nega il 40% dei critici alla testa.<br />

• Usbergo di Mithril ed Eog, forgiato dai noldor dell'Eregion per i re di Moria e donato da Cirdan<br />

in segno d'amicizia a Thrar III durante la Terza Età. +30 BD, ingombra come un AT9 e protegge<br />

come una AT20.<br />

Drun il Locandiere (Thrar).<br />

E' un giovane nano della stirpe di Thrar (85 anni), ha la barba di un colore rosso acceso, come una<br />

carota ed una dentatura completamente placcata d'oro (colpa di una febbre che lo colpì da bambino,<br />

facendogli cadere i denti). Nella sua veste di Locandiere di Ponte di Pietra conosce tutti e sa tutto<br />

degli stranieri presenti nella valle. E’ inoltre un noto pettegolo ed impiccione.<br />

E’ un no-class di 4° livello.<br />

Thron di Morlon (Durin/Thrar).<br />

Il più grande guerriero di Nan-i-Naugrim, istruttore della<br />

Guardia di Telenaug e generale di re Thrar V. Suo padre Bhron<br />

era un nano della stirpe di Durin ed egli ama distinguersi per la<br />

sua casata. Infatti non usa le armi di Nan-i-Naugrim, ma<br />

un'ascia ad una mano il cui disegno risale a Moria (è un'arma di<br />

eccezionale fattura, forgiata un paio di secoli fa dagli armaioli<br />

di Erebor).<br />

Porta inoltre un cappuccio grigio, come quello dei nani di<br />

Erebor. E' un nano di nobile aspetto ed ha una barba di colore<br />

castano chiaro, le sue braccia sono muscolose e toste come<br />

tronchi d'albero. E' inoltre un maestro d'armi eccezionale (è un<br />

warrior di 26° livello), ha 174 anni ed in battaglia preferisce


indossare una corazza di piastre (AT18) piuttosto che il tipico usbergo dei nani della valle.<br />

Mastro Ludrin (Thrar)<br />

Ludrin è un nano basso e magro, con una testa prominente ed una barba ispida e bianca come la<br />

neve. Indossa sempre il suo camice da lavoro (nel quale è uno stacanovista) ed è un artigiano di<br />

insuperabile abilità, fabbricante di orologi, meccanismi complessi ecc… se la cava anche come<br />

architetto. Alcune voci che si sia arricchito dopo che re Thrar gli ordinò, venti anni fa, un sistema di<br />

congegni e trappole meccaniche a difesa del tesoro reale, di cui solo lui conosce tutti i segreti. Il<br />

nano ha 252 anni.<br />

Mastro Morda (Thrar)<br />

Nipote di Ludrin, Morda è un nano giovane (98 anni) e, per la sua razza, di gusti estremamente<br />

raffinati. Ama tutto ciò che è bello ed è un insuperato scultore. Di carattere gentile e di cuore<br />

sensibile vive con sua moglie ed i suoi figli (piccoli).<br />

Mastro Arzaglion IV (Thrar/Dwalin)<br />

Arzaglion è un nano di mezza età (180 anni). Insolitamente alto per essere un nano (è alto più di<br />

140 cm) e dall'aria austera datagli dalla barba finemente intrecciata e dalle sopracciglie folte, sotto<br />

le quali spiccano attenti occhi verdi. Arzaglion è un sapiente, collezionista di scritti da tutta la terra<br />

di mezzo (sebbene non si sia mai allontanato dalle Ered Luin), maestro di fucina, un tempo<br />

guerriero nonché abile alchimista di Nan-i-Naugrim (dovrebbe essere sul 20° livello).<br />

Erdiann (Dunadain)<br />

Un tempo Erdiann era un soldato di Gondor, adesso vive tra i nani ed è un esperto di erbe e di<br />

metodi di guarigione naturale. Ha viaggiato spesso, in questi anni, fuori dalle Ered Luin, per<br />

consultarsi con saggi e sapienti del suo popolo riguardo alle ricerche più complesse. Costume<br />

insolito tra i Dunedain, si è fatto crescere con gli anni una corta barba, che ora va ingrigendosi, in<br />

quanto considerata segno di avvenenza fisica in mezzo ai nani. Erdiann vive un'esistenza semplice,<br />

quasi frugale insieme a sua figlia. Ha 99 anni, sebbene la vita sana e le cure naturali lo facciano<br />

sembrare più giovane.<br />

Gydiann (Dunadain)<br />

L'erborista Gydiann è la figlia di Erdiann, una guaritrice dunadain di circa 40 anni, che porta dei<br />

capelli lughi fino alla vita raccolti in una treccia che le scende sulla schiena. Gydiann ha frequenti<br />

contatti con gli uomini del fiume ed è abile a muoversi anche sola nelle terre del Numeriador (in<br />

questi casi porta con sé un bastone ed il suo arco) dove spesso si aggira in cerca di erbe ed essenze<br />

rare. Inizialmente vista con sospetto tra i nani, in quanto donna che esercita, secondo loro, una<br />

professione da maschio, è stata con gli anni accettata e conosce un po’ tutti gli abitanti della valle,<br />

soprattutto i più anziani che ha curato chi per un acciacco chi per un altro.<br />

Moraddin l'Erborista (Dwalin)<br />

Assistente di Erdiann fin da quando giunse a Nan-i-Naugrim, Moraddin è un nano giovane (91 anni)<br />

e muscoloso, dai capelli e la barba neri come il carbone e dalle spalle possenti. Abile combattente<br />

spesso accompagna Gydiann nei suoi viaggi fuori dalla valle, portando con sé la sua spada (è un<br />

guerriero di 10° livello circa).<br />

Minrac di Bardac (Thrar)<br />

Capofamiglia della famiglia Bardac, ha 195 anni. E' un nano grasso, dalla barba rossa-castana che<br />

stringe nella cintura, raccolta in due ciocche. Ha fama di taccagno e di calcolatore ed è uno dei nani<br />

più ricchi della valle. Colleziona oggetti d'arte di ogni genere ed ha riempito la sua casa con un gran<br />

numero di statue acquistate a Morda lo scultore. E' un mercante di 15° livello.


Odrac di Bardac (Thrar)<br />

Figlio primogenito ed erede di Minrac. Alto e robusto, spesso in viaggio per affari al di fuori della<br />

valle, a capo di qualche carovana. Ama i vestiti eleganti ed un po’ pacchiani (pare indossi una<br />

cintura di oro massiccio) come il padre ha la barba rossa, sebbene un poco meno lunga. Ha 90 anni.<br />

E' un mercante di 9° livello.<br />

Urinac di Bardac (Thrar)<br />

Secondogenito di Minrac, più magro di suo padre e di suo fratello. Veste spesso di nero (tanto che<br />

lo chiamano "lo scuro") e gira sempre con la sua lancia, arma simbolo della sua casata di cui lui<br />

forse è l'utilizzatore più abile. E' un nano presuntuoso e sbruffone e fu un allievo del maestro d'armi<br />

Thron, prima che il suo carattere gli rendesse ostile il suo mentore. E' un guerriero di 18° livello ed<br />

ha 85 anni.<br />

Druac il Vecchio (Thrar)<br />

Vecchio zio di Minrac, noto per essere stato uno dei più abili mercanti di Nan-i-Naugrim e,<br />

soprattutto un grandissimo viaggiatore. Durante la sua vita ha visitato per ben due volte i Colli<br />

Ferrosi e si dice che abbia collezionato le dicerie e le conoscenze del mondo intero. Conosce una<br />

quindicina di lingue e la sua saggezza è infatti proverbiale, egli conosce alla perfezione le storie, le<br />

leggende e le tradizioni di una enorme quantità di popoli, dai Lossoth agli Harouze del lontano<br />

deserto, da popoli Esterling di cui solo lui ha sentito parlare nella valle ai Wose che popolano le<br />

foreste come animali. Ha 265 anni ed è uno studioso di 16° livello.<br />

Gurgir il Venerabile (Thrar/Dwalin)<br />

Massimo Confidente di Mahal della valle, ha una statura insolitamente bassa (è alto appena un<br />

metro, un vero nano tra i nani), la barba mirabilmente lunga (tre o quattro volte la sua statura) e<br />

delle orecchie grosse ed incredibilmente pelose. Indossa solitamente un lungo saio bianco, con su<br />

ricamato il simbolo del suo lignaggio ed è notoriamente testardo e brontolone. E' uno studioso di<br />

28° livello ed ha 282 anni.<br />

Fòlcim (Dwalin)<br />

Un tempo Fòlcim era un guerriero della guardia di Telenaug, poi gli insegnamenti del suo maestro<br />

Gurgir lo spinsero verso il servizio di fede a Mahal. Egli è un nano saggio, noto per la sua<br />

generosità e per il suo buon cuore, che si mostra severo e feroce esclusivamente verso le forze<br />

dell'oscurità. E' molto alto per essere un nano (un metro e quaranta), ha una barba dalla punta<br />

biforcuta nera e liscia. Si dice che sia tra i pochi nani di Nan-i-Naugrim ad avere amici tra gli elfi e<br />

si dice che tra questi sia, anzi, conosciuto e rispettato per la sua benevolenza. E' un discreto<br />

guaritore ed un profondo conoscitore di molte arti, dalla letteratura alle lingue (conosce molto bene<br />

le lingue elfiche). La sua reputazione di amico degli elfi lo mette però in cattiva luce agli occhi di<br />

molti abitanti della valle, che comunque lo rispettano per la sua indole benevola. Ha 136 anni.<br />

E' uno studioso di 13° livello.


Popolazione dei Nani nel Nord-Ovest di Endor:<br />

Buighan e Nalund (Thrar/Dwalin)<br />

Giovani rampolli della famiglia reale,<br />

Buighan e Nalund sono tra di loro fratelli e a<br />

loro volta fratelli del re Thrar IV.<br />

Rappresentano anche due dei suoi più fedeli<br />

seguaci e due generali abili e capaci. I nani<br />

hanno entrambi sangue misto di Thrar e di<br />

Dwalin, sebbene le loro barbe ed i capelli<br />

siano castani abbastanza chiari, tendenti al<br />

rossiccio. I due potenti nobili sono tra loro<br />

inseparabili, entrambi ebbero come maestro<br />

d’armi Thron di Morlon ed è noto che tanto<br />

l’antica ascia lucente di Buighan quanto il<br />

martello runico di Nalund sono armi da<br />

temere in battaglia.<br />

Sono due guerrieri con ottime capacità<br />

anche diplomatiche e strategiche,<br />

rispettivamente di 22° e 17° livello. Hanno<br />

rispettivamente 115 e 103 anni.<br />

Regno di Nan-i-Naugrim: 41300 abitanti (58% stirpe di Thrar, 38% stirpe di Dwalin, 4% stirpe di<br />

Durin).<br />

Regno di Erebor: 261200 abitanti (91% stirpe di Durin, 6% stirpe di Thrar e 3% stirpe di Dwalin).<br />

Regno dei Colli Ferrosi: 148500 abitanti (95% stirpe di Durin, 3% stirpe di Barin, 1% stirpe di<br />

Thrar, 1% stirpe di Dwalin).<br />

Colonia delle Caverne Scintillanti: 28000 abitanti (99,5% stirpe di Durin, 0,5% stirpi miste di<br />

Dwalin e Thrar).<br />

Nani di Gondor, Rohan, Dunland ed Enedwaith: 112000 abitanti (60% stirpe di Durin, 24% stirpe<br />

di Thar e 16% stirpe di Dwalin.<br />

Totali delle stirpi dell’Ovest:<br />

Durin<br />

La prima stirpe dei nani, quella di Durin il Senzamorte, è la più numerosa e potente della terra di<br />

mezzo. I suoi capisaldi furono le città tra i Colli Ferrosi, così come il rifondato regno di Erebor e,<br />

nella Quarta Età, la fiorente colonia commerciale delle Caverne Scintillanti. I nani di questa stirpe,<br />

dallo sguardo nobile, i capelli e la barba castani scuri, le spalle larghe e la muscolatura imponente,<br />

sono i più grandi minatori e fabbri tra i nani. La stirpe conta 475500 nani.


Thrar<br />

La stirpe di Thrar è caratterizzata dalle spiccate attitudini mercantili, sono nani dalla barba rossa,<br />

fulva, meno alti ed imponenti degli altri. I nani di Thrar sono circa 68200 nani.<br />

Dwalin<br />

La stirpe di Dwalin il freddo produce eccezionali guerrieri, dai capelli neri e lisci, gli occhi<br />

pungenti, amanti del combattimento e dei climi nordici. I nani di Dwalin sono circa 43000.<br />

Barin<br />

Nell’oriente dei Colli Scintillanti esistono ancora piccole comunità di nani dai capelli color dell’oro<br />

e gli occhi azzurri. Essi sono discendenti di Barin il Prode, che in ere remote emigrò oltre i Rhun,<br />

nello sperduto oriente. Questi nani non sono più di 4-5000 in tutto.

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