L'Africa romana - UnissResearch - Università degli Studi di Sassari

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14.08.2013 Views

42 Achille Crisponi il prof. Mastino ed il M. Rettore: è un convegno - ho avuto modo di vedere il programma - molto nutrito di comunicazioni e credo che i Sardi per un verso e chi si occupa in termini scientifici di storia senz'altro ne ricaveranno risultati apprezzabili. Credo che sia altresì utile il fatto che di queste zone interne della Sardegna, delle quali a proposito o a sproposito si parla per lo più in termini negativi, possa invece intanto Nuoro ospitare questo convegno ma anche questo territorio possa essere eventualmente oggetto di studi per quel che concerne il periodo romano, sul quale pure non ci sono rimaste tantissime tracce; io credo che i docenti avranno modo di esprimersi in questi giorni e di farci rivivere in qualche misura quello che è stato il periodo trascorso e le testimonianze varie che i Romani ci hanno lasciato. lo chiudo qui, ringraziando ancora il Rettore Magnifico, il Preside della Facoltà di Magistero di Sassari, gli studiosi provenienti dalle altre Università e Istituti di ricerca nazionali e stranieri, tutti i docenti e le qualificate presenze scientifiche che assistono a questo convegno. Credo che dovremo approfondire i rapporti tra le Amministrazioni locali e le due Università; noi siamo fortemente impegnati, anche come Amministrazione Provinciale, perché questa Università a Nuoro cresca sul serio, siamo disponibili a mettere tutti i fondi necessari e sembra inoltre opportuno intanto comunicare che la Regione Sarda proprio qualche giorno fa, il Consiglio Regionale in sede di assestamento di bilancio 1991, ha assegnato alle due Università di Cagliari e di Sassari una cifra di poco superiore ai 2 miliardi per avviare le spese di gestione dei corsi di laurea a Nuoro; ha altresì assegnato 500 milioni al Consorzio per lo sviluppo degli studi universitari nel Nuorese e 900 milioni all' AILUN. Ci rendiamo conto che si tratta di piccole cifre; che sforzi maggiori occorre fare e io credo che con l'impegno di tutti, del mondo culturale per un verso, delle istituzioni locali e regionali per un altro, questa città possa davvero sperare in un futuro migliore. Saluto del prof. Mario Manca Preside della Facoltà di Magistero dell'Università di Sassari Mi è particolarmente gradito porgere il saluto della Facoltà di Magistero di Sassari e mio personale, in apertura di questo IX Convegno internazionale di studi su «L'Africa romana», che quest'anno si tiene qui a Nuoro. E questo non soltanto perché credo che la scelta della sede sia risultata particolarmente felice, ma anche e soprattutto perché essa ha privilegiato una di quelle che con un eufemismo abbastanza indovinato sono definite «zone interne», quasi fossero chiuse alla cultura ed alla circolazione di idee, mentre invece sono sempre risultate e tuttora risultano un vero e proprio laboratorio di idee, di forze vive e di stimolanti esperienze. Mi piace ricordare a questo proposito che l'Università di Sassari da vari anni ha proposto e propone con sempre maggiore insistenza una collaborazione fattiva con la Provincia di Nuoro, e con il suo capoluogo, poiché come è noto ha varato progetti di collaborazione e di gemmazione di Facoltà Universitarie, che prevedono sia l'apertura di un corso di studi superiori in Conservazione dei Beni Culturali, sia altri progetti che riguardano le Facoltà scientifiche. Se questo finora non è stato possibile non è per carenza d'impegno da parte nostra, ma per scarsa volontà politica. Oggi invece si aprono, soprattutto con il varo del nuovo piano di sviluppo triennale dell'Università, nuove prospettive che speriamo possano presto realizzarsi e per le quali la nostra Facoltà può offrire tutta la sua collaborazione. Per esempio un diploma di primo livello, la così detta laurea breve in Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali, che colmerebbe una lacuna già da tempo lamentata nella nostra isola. La ricchezza archeologico-artistica di questa provincia e del suo vasto patrimonio ambientale e naturalistico giustifica pienamente il progetto, che potrà aprire anche nuove ed interessanti prospettive di lavoro e di occupazione. Noi come Facoltà di Magistero - speriamo di chiamarci fra poco Facoltà di Lettere - ci sentiamo particolarmente vicini a questa provincia ed a questo territorio, sia sotto l'aspetto culturale che sotto l'aspetto umano: e vorremmo offrire la nostra collaborazione per la crescita e l'arricchimento che le esperienze pregresse possono secondo le nostre più modeste forze consentirci.

44 Mario Manca Spero quindi che la presente occasione possa fornire un valido motivo per concentrare su questa sede l'attenzione di un settore non secondario della cultura: quello legato al mondo romano ed ai rapporti tra la Sardegna e l'Africa che, iniziato nel momento del massimo fulgore della Roma antica, prosegue tuttora per una sorta di simbiosi che unisce le due sponde del Mediterraneo. E d'altra parte la presenza in questa sede di tanti illustri studiosi italiani e stranieri non può che accrescere l'orgoglio di presentare proprio a Nuoro, sede e centro di una cultura che non credo sia errato definire conservativa, l'apporto di uomini e di idee di provenienze tanto diverse. Mi sia consentito in chiusura di questo mio breve intervento di porgere un sentito ringraziamento al Magnifico Rettore dell'Università di Sassari, che con la sua presenza credo abbia voluto garantire anche l'impegno per un rapporto sempre più stretto e più serrato tra il nostro ateneo ed il vostro territorio. Ed anche un vivo ringraziamento ai colleghi del Dipartimento di Storia, ai colleghi Giovanni Brizzi, Sandro Schipani, Cinzia Vismara e, last but not least, si dice in inglese, al collega Attilio Mastino, che con il suo impegno ormai decennale, ha permesso che i nostri incontri sull' Africa Romana siano diventati un appuntamento culturale tra i più importanti non solo della Sardegna ma dell'intero paese. E il mio augurio personale è che essi possano conoscere un sempre maggiore successo. Intervento della dotto Antonietta Boninu Direttrice della Soprintendenza archeologica per le province di Sassari e Nuoro Illustre signor Presidente della Provincia di Nuoro, illustri studiosi convenuti, cari colleghi, a tutti i presenti formulo a nome della dotto Fulvia Lo Schiavo, Soprintendente archeologo per le province di Sassari e Nuoro, un cordiale saluto di buon lavoro per questo Convegno che ormai segna una nuova tappa nella storia degli studi di età romana e nella storia degli studi sulla Sardegna archeologica. La Soprintendenza archeologica, a partire dal 1976, ha tracciato una linea di intervento nel Nuorese, che si è concretizzata prima nell'inaugurazione del Museo Speleo-Archeologico e poi in tutta una serie di interventi che sono ancora parzialmente in corso: di ricerca vera e propria, di tutela e di valorizzazione: alcuni sono ancora da avviare con i finanziamenti della Regione Autonoma della Sardegna. L'impegno della Soprintendenza archeologica nel Nuorese ha due obiettivi principali per il prossimo futuro: uno è l'allestimento del Museo Nazionale a Nuoro, punto di riferimento per l'intera provincia; il secondo è la ripresa delle ricerche nel Nuorese per l'età romana. E a questo proposito formulo un ringraziamento caloroso ai due illustri professori, al prof. Attilio Mastino ed al prof. Piero Meloni che per questo periodo storico importantissimo per la Sardegna hanno sempre cortesemente e sostanzialmente sostenuto l'attività della Soprintendenza. Vi ringrazio.

42 Achille Crisponi<br />

il prof. Mastino ed il M. Rettore: è un convegno - ho avuto modo <strong>di</strong><br />

vedere il programma - molto nutrito <strong>di</strong> comunicazioni e credo che i Sar<strong>di</strong><br />

per un verso e chi si occupa in termini scientifici <strong>di</strong> storia senz'altro ne<br />

ricaveranno risultati apprezzabili.<br />

Credo che sia altresì utile il fatto che <strong>di</strong> queste zone interne della<br />

Sardegna, delle quali a proposito o a sproposito si parla per lo più in<br />

termini negativi, possa invece intanto Nuoro ospitare questo convegno<br />

ma anche questo territorio possa essere eventualmente oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />

per quel che concerne il periodo romano, sul quale pure non ci sono rimaste<br />

tantissime tracce; io credo che i docenti avranno modo <strong>di</strong> esprimersi<br />

in questi giorni e <strong>di</strong> farci rivivere in qualche misura quello che è<br />

stato il periodo trascorso e le testimonianze varie che i Romani ci hanno<br />

lasciato.<br />

lo chiudo qui, ringraziando ancora il Rettore Magnifico, il Preside<br />

della Facoltà <strong>di</strong> Magistero <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong>, gli stu<strong>di</strong>osi provenienti dalle altre<br />

<strong>Università</strong> e Istituti <strong>di</strong> ricerca nazionali e stranieri, tutti i docenti e le qualificate<br />

presenze scientifiche che assistono a questo convegno.<br />

Credo che dovremo approfon<strong>di</strong>re i rapporti tra le Amministrazioni<br />

locali e le due <strong>Università</strong>; noi siamo fortemente impegnati, anche come<br />

Amministrazione Provinciale, perché questa <strong>Università</strong> a Nuoro cresca<br />

sul serio, siamo <strong>di</strong>sponibili a mettere tutti i fon<strong>di</strong> necessari e sembra inoltre<br />

opportuno intanto comunicare che la Regione Sarda proprio qualche giorno<br />

fa, il Consiglio Regionale in sede <strong>di</strong> assestamento <strong>di</strong> bilancio 1991,<br />

ha assegnato alle due <strong>Università</strong> <strong>di</strong> Cagliari e <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> una cifra <strong>di</strong> poco<br />

superiore ai 2 miliar<strong>di</strong> per avviare le spese <strong>di</strong> gestione dei corsi <strong>di</strong> laurea<br />

a Nuoro; ha altresì assegnato 500 milioni al Consorzio per lo sviluppo<br />

<strong>degli</strong> stu<strong>di</strong> universitari nel Nuorese e 900 milioni all' AILUN. Ci ren<strong>di</strong>amo<br />

conto che si tratta <strong>di</strong> piccole cifre; che sforzi maggiori occorre fare<br />

e io credo che con l'impegno <strong>di</strong> tutti, del mondo culturale per un verso,<br />

delle istituzioni locali e regionali per un altro, questa città possa davvero<br />

sperare in un futuro migliore.<br />

Saluto del prof. Mario Manca<br />

Preside della Facoltà <strong>di</strong> Magistero dell'<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong><br />

Mi è particolarmente gra<strong>di</strong>to porgere il saluto della Facoltà <strong>di</strong> Magistero<br />

<strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> e mio personale, in apertura <strong>di</strong> questo IX Convegno<br />

internazionale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> su «<strong>L'Africa</strong> <strong>romana</strong>», che quest'anno si tiene<br />

qui a Nuoro. E questo non soltanto perché credo che la scelta della sede<br />

sia risultata particolarmente felice, ma anche e soprattutto perché essa<br />

ha privilegiato una <strong>di</strong> quelle che con un eufemismo abbastanza indovinato<br />

sono definite «zone interne», quasi fossero chiuse alla cultura ed<br />

alla circolazione <strong>di</strong> idee, mentre invece sono sempre risultate e tuttora<br />

risultano un vero e proprio laboratorio <strong>di</strong> idee, <strong>di</strong> forze vive e <strong>di</strong> stimolanti<br />

esperienze.<br />

Mi piace ricordare a questo proposito che l'<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong> da<br />

vari anni ha proposto e propone con sempre maggiore insistenza una collaborazione<br />

fattiva con la Provincia <strong>di</strong> Nuoro, e con il suo capoluogo,<br />

poiché come è noto ha varato progetti <strong>di</strong> collaborazione e <strong>di</strong> gemmazione<br />

<strong>di</strong> Facoltà Universitarie, che prevedono sia l'apertura <strong>di</strong> un corso <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong> superiori in Conservazione dei Beni Culturali, sia altri progetti che<br />

riguardano le Facoltà scientifiche.<br />

Se questo finora non è stato possibile non è per carenza d'impegno<br />

da parte nostra, ma per scarsa volontà politica.<br />

Oggi invece si aprono, soprattutto con il varo del nuovo piano <strong>di</strong><br />

sviluppo triennale dell'<strong>Università</strong>, nuove prospettive che speriamo possano<br />

presto realizzarsi e per le quali la nostra Facoltà può offrire tutta<br />

la sua collaborazione. Per esempio un <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> primo livello, la così<br />

detta laurea breve in Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali,<br />

che colmerebbe una lacuna già da tempo lamentata nella nostra isola.<br />

La ricchezza archeologico-artistica <strong>di</strong> questa provincia e del suo vasto<br />

patrimonio ambientale e naturalistico giustifica pienamente il progetto,<br />

che potrà aprire anche nuove ed interessanti prospettive <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong><br />

occupazione. Noi come Facoltà <strong>di</strong> Magistero - speriamo <strong>di</strong> chiamarci<br />

fra poco Facoltà <strong>di</strong> Lettere - ci sentiamo particolarmente vicini a questa<br />

provincia ed a questo territorio, sia sotto l'aspetto culturale che sotto<br />

l'aspetto umano: e vorremmo offrire la nostra collaborazione per la crescita<br />

e l'arricchimento che le esperienze pregresse possono secondo le nostre<br />

più modeste forze consentirci.

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