L'Africa romana - UnissResearch - Università degli Studi di Sassari
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166 Clau<strong>di</strong>o Parisi Presicce<br />
sto, il legame tra Asclepio e il silfio, facilmente intuibile per le capacità<br />
terapeutiche della pianta, è testimoniato dalla presenza della sua raffigurazione<br />
sui capitelli del porticato che recinge il tempio del <strong>di</strong>o nel santuario<br />
<strong>di</strong> Balagrae 82 •<br />
In conclusione sia che l'introduzione del culto <strong>di</strong> Asclepio a Cirene<br />
sia dovuta ad Epidauro, come afferma Pausania, sia che essa vada attribuita<br />
alla componente microasiatica o specificatamente coa della comunità<br />
cirenea, come sembra più probabile per le affinità <strong>degli</strong> aspetti<br />
cultuali 83 , essa va comunque inserita in quella serie <strong>di</strong> azioni e reazioni<br />
<strong>di</strong> natura politica e sociale successive alla caduta della monarchia. Il rapido<br />
sviluppo del culto <strong>di</strong> Asclepio, <strong>di</strong>venuto famoso soprattutto per il<br />
santuario <strong>di</strong> Balagrae, provocò probabilmente una reazione da parte <strong>di</strong><br />
quei citta<strong>di</strong>ni che si riconoscevano nelle tra<strong>di</strong>zioni tessaliche o arca<strong>di</strong>che.<br />
Conseguentemente si rinnovò l'interesse per la figura <strong>di</strong> Aristeo e venne<br />
creata una iconografia nuova dell'eroe fondatore, che appare - come<br />
attestano i numerosi esemplari rinvenuti - del tutto simile a quella delle<br />
statue <strong>di</strong> Asclepi0 84 •<br />
82 SICHTERMANN, art.cit., p. 334, fig. 99; STUCCHI, Architettura Cirenaica, cit., p. 264,<br />
fig. 261.<br />
83 L'assenza <strong>di</strong> iamata accomuna i due santuari <strong>di</strong> Cos e Balagrae. Gli stretti rapporti<br />
tra Ci rene e Cos sono documentati anche nella Stele dei Cereali relativa a una <strong>di</strong>stribuzione<br />
<strong>di</strong> grano effettuata nel 330-326 a.C. dalla città della Libya in occasione <strong>di</strong> una carestia<br />
verificatasi in Grecia e nelle isole: G. OUVERIO, Documenti antichi dell'Africa Italiana,<br />
II, l, Bergamo 1934, p. 28 s.; S.M. SHERWIN-WHlTE, Ancient Cos, Gottingen 1978,<br />
p. 79. A Cirene e Tolemaide, inoltre, vi è testimonianza della presenza <strong>di</strong> membri del genos<br />
<strong>degli</strong> Asclepia<strong>di</strong> (cfr. S.M. MARENGO, Lessico delle iscrizioni greche della Cirenaica,<br />
Roma 1991, in<strong>di</strong>ce s.v.).<br />
84 L. VITALI, Una <strong>di</strong>vinità della Cirenaica: Aristeo, «Africa Italiana», II, 1928-29,<br />
pp. 17-29; PARIBENI, op.cit., pp. 82-86, nn. 197-217, tavv. 110-115 (ASclepio); pp. 87-88,<br />
nn. 218-222, tavv. 116-117 (Aristeo). Ad Asclepio attribuisce una piccola statua maschile<br />
acefala seduta in trono rinvenuta nel Santuario <strong>di</strong> Apollo N. BONACASA, Nota al/o Zeus<br />
14138 <strong>di</strong> Cirene, «Arch.Class.», XIII, 1961, pp. 132-140 (con bibliografia precedente relativa<br />
ad altre proposte <strong>di</strong> identificazione).