L'Africa romana - UnissResearch - Università degli Studi di Sassari

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14.08.2013 Views

Lidiano Bacchielli - Lidio Gasperini Ricordo di Sandro Stucchi I Era nato a Gorizia, aveva trascorso stagioni importanti ad Urbino, viveva da tantissimi anni a Roma; ma Sandro Stucchi amava qualificarsi cittadino di Cireneo E lo faceva ogni volta che visitava un museo, un sito archeologico: lo ha fatto l'ultima volta 1'11 settembre del 1990 sul registro del Museo di Medina Sultan, nel Golfo di Sirte, rientrando in Italia dall'ultima missione archeologica a Cireneo Qualche mese dopo la malattia ha iniziato il suo inesorabile cammino che si è concluso il 21 giugno del 1991. Avrebbe compiuto qualche settimana più tardi 69 anni. Sono stati anni intensi, pieni di entusiasmo ed attività. Compie i suoi studi universitari all'Università Cattolica di Milano, discutendo una tesi sulle opere fortificate dei Romani al confine orientale d'Italia. Un argomento legato alla sua terra, con la quale conserverà sempre un solido rapporto: si occuperà ancora, negli anni successivi, di problemi archeologici friuliani; sarà sempre pronto a ritornarvi per celebrarne, lui che godeva ormai di una fama e di un prestigio internazionali, i personaggi migliori della cultura; andrà fiero della nomina a socio della Deputazione di Storia Patria per. il Friuli. Dopo gli studi universitari viene l'esperienza della Scuola Nazionale di Archeologia di Roma e nel 1951 vince la borsa di studio per la Scuola Archeologica di Atene. È un momento fondamentale del suo percorso scientifico: ribadisce la sua scelta verso un'indagine che si svolga principalmente sul campo, verso l'attività di scavo; incontra Doro Levi, che alcuni anni dopo gli affiderà il compito di dirigere la ripresa dell'attività archeologica in Cirenaica. Dopo il ritorno dalla Grecia lavora a Siracusa, diventa ispettore presso la Soprintendenza Archeologica delle Marche, dove collabora alla ristrutturazione del Museo di Ancona, e viene poi trasferito al Museo Preistorico-Etnografico Pigorini. Nel 1956 ha inizio la sua carriera accademica, con la chiamata a ricoprire l'insegnamento di Archeologia e Storia dell' Arte greca e romana presso l'Università di Urbino. Vi rimane per 20 anni, fondando l'Istitu-

Li<strong>di</strong>ano Bacchielli - Li<strong>di</strong>o Gasperini<br />

Ricordo <strong>di</strong> Sandro Stucchi<br />

I<br />

Era nato a Gorizia, aveva trascorso stagioni importanti ad Urbino,<br />

viveva da tantissimi anni a Roma; ma Sandro Stucchi amava qualificarsi<br />

citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Cireneo E lo faceva ogni volta che visitava un museo, un sito<br />

archeologico: lo ha fatto l'ultima volta 1'11 settembre del 1990 sul registro<br />

del Museo <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>na Sultan, nel Golfo <strong>di</strong> Sirte, rientrando in Italia<br />

dall'ultima missione archeologica a Cireneo Qualche mese dopo la malattia<br />

ha iniziato il suo inesorabile cammino che si è concluso il 21 giugno<br />

del 1991. Avrebbe compiuto qualche settimana più tar<strong>di</strong> 69 anni.<br />

Sono stati anni intensi, pieni <strong>di</strong> entusiasmo ed attività.<br />

Compie i suoi stu<strong>di</strong> universitari all'<strong>Università</strong> Cattolica <strong>di</strong> Milano,<br />

<strong>di</strong>scutendo una tesi sulle opere fortificate dei Romani al confine orientale<br />

d'Italia. Un argomento legato alla sua terra, con la quale conserverà<br />

sempre un solido rapporto: si occuperà ancora, negli anni successivi, <strong>di</strong><br />

problemi archeologici friuliani; sarà sempre pronto a ritornarvi per celebrarne,<br />

lui che godeva ormai <strong>di</strong> una fama e <strong>di</strong> un prestigio internazionali,<br />

i personaggi migliori della cultura; andrà fiero della nomina a socio<br />

della Deputazione <strong>di</strong> Storia Patria per. il Friuli.<br />

Dopo gli stu<strong>di</strong> universitari viene l'esperienza della Scuola Nazionale<br />

<strong>di</strong> Archeologia <strong>di</strong> Roma e nel 1951 vince la borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per la Scuola<br />

Archeologica <strong>di</strong> Atene. È un momento fondamentale del suo percorso<br />

scientifico: riba<strong>di</strong>sce la sua scelta verso un'indagine che si svolga principalmente<br />

sul campo, verso l'attività <strong>di</strong> scavo; incontra Doro Levi, che<br />

alcuni anni dopo gli affiderà il compito <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigere la ripresa dell'attività<br />

archeologica in Cirenaica.<br />

Dopo il ritorno dalla Grecia lavora a Siracusa, <strong>di</strong>venta ispettore presso<br />

la Soprintendenza Archeologica delle Marche, dove collabora alla ristrutturazione<br />

del Museo <strong>di</strong> Ancona, e viene poi trasferito al Museo<br />

Preistorico-Etnografico Pigorini.<br />

Nel 1956 ha inizio la sua carriera accademica, con la chiamata a ricoprire<br />

l'insegnamento <strong>di</strong> Archeologia e Storia dell' Arte greca e <strong>romana</strong><br />

presso l'<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Urbino. Vi rimane per 20 anni, fondando l'Istitu-

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