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Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)

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<strong>di</strong> genetica molecolare hanno fatto emergere come lo sviluppo <strong>di</strong> <strong>un</strong> carcinoma primario<br />

della mammella, così come avviene anche per altre neoplasie, derivi da <strong>un</strong> processo<br />

multistep caratterizzato dall‟accumulo <strong>di</strong> varie alterazioni genetiche (Beckmann et al,<br />

1997). Tra i modelli esistenti, <strong>un</strong>o dei maggiormente riconosciuti è quello proposto da<br />

Wellings e Jansen (Figura 1), nel quale, a partire dall‟epitelio normale, si può avere lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> <strong>un</strong>a iperplasia che, successivamente, può <strong>di</strong>ventare lesione premaligna,<br />

carcinoma in situ ed infine carcinoma invasivo capace <strong>di</strong> metastatizzare (Wellings et<br />

al,1973; Wellings et al, 1975).<br />

Figura 1. Modello <strong>di</strong> evoluzione del carcinoma mammario proposto da Wellings e Jensen .<br />

Nonostante i notevoli progressi nel trattamento del carcinoma mammario, le reci<strong>di</strong>ve e la<br />

formazione <strong>di</strong> secondarismi continuano a rappresentare il problema maggiore nella<br />

gestione clinica delle pazienti. La visione tra<strong>di</strong>zionale del processo <strong>di</strong> metastatizzazione<br />

della neoplasia primaria suggeriva che le cellule metastatizzanti del tumore primitivo<br />

infiltrassero lo stroma, i linfatici ed i vasi sanguigni solo dopo aver subito <strong>un</strong> processo <strong>di</strong><br />

selezione che portava all‟acquisizione <strong>di</strong> alterazioni genetiche aggi<strong>un</strong>tive in grado <strong>di</strong><br />

conferire loro la capacità invasiva. Tale processo era quin<strong>di</strong> considerato <strong>un</strong>a caratteristica<br />

evolutiva della fasi avanzate nella progressione del tumore primitivo [4,5]. Tale modello è<br />

Maria Pittalis<br />

<strong>Valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>efficacia</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>antiangiogenetico</strong> (<strong>Bevacizumab</strong>) associata a chemioterapia in pazienti con carcinoma<br />

della mammella metastatico<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in scienze Biome<strong>di</strong>che-Epidemiologia molecolare dei tumori<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

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