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Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)

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associata ad <strong>un</strong>‟ accurata valutazione dei segni vitali (peso, pressione arteriosa, ECOG<br />

performance status). Il trattamento con <strong>Bevacizumab</strong> veniva somministrato ogni 2 o 3<br />

settimane in base allo standard <strong>di</strong> cura usato come prima linea nel carcinoma localmente<br />

avanzato o metastatico. Ad ogni somministrazione veniva controllato il performance status<br />

(ECOG Criteria), il peso corporeo, la pressione arteriosa, la proteinuria (tramite <strong>di</strong>pstick<br />

urine). Dopo circa 3- 4 mesi <strong>di</strong> trattamento le pazienti eseguivano <strong>un</strong> esame strumentale <strong>di</strong><br />

controllo (ecografia o TC): si definivano le risposte obiettive in base ai criteri mRECIST<br />

(Mo<strong>di</strong>fied Responce Evaluation Criteria in Solid Tumors), che prendono in considerazione<br />

<strong>un</strong>a valutazione f<strong>un</strong>zionale oltre che <strong>di</strong>mensionale, dal momento che le terapie biologiche<br />

antiangiogenetiche <strong>di</strong>struggono la neovascolarizzazone ed inducono necrosi spesso<br />

senza cambiamenti <strong>di</strong> volume del tumore. In particolare per risposta completa (CR) si<br />

intende la scomparsa dell‟enhancement arterioso intratumorale in tutte le lesioni targhet.<br />

La risposta parziale (PR) è definita come <strong>un</strong>a riduzione ≥ al 30% della somma dei <strong>di</strong>ametri<br />

delle aree vitali nelle lesioni parametro, rispetto alle <strong>di</strong>mensioni basali. La progressione <strong>di</strong><br />

malattia (PD) è definita come <strong>un</strong> aumento ≥ al 20% della somma dei <strong>di</strong>ametri delle aree<br />

vitali nelle lesioni parametro, rispetto alle <strong>di</strong>mensioni basali. Infine, per stabilità <strong>di</strong> malattia,<br />

(SD) si intendono i casi non classificabili come risposte parziali o progressioni.<br />

Veniva, inoltre valutato il tempo alla progressione (TTP), definito come il periodo <strong>di</strong> tempo<br />

dalla data della prima somministrazione dell‟anticorpo sino alla evidenza della<br />

progressione. Infine, la durata della sopravvivenza, (OS) cioè il periodo che intercorre<br />

dalla data della prima dose <strong>di</strong> <strong>Bevacizumab</strong> alla morte per qualsiasi causa<br />

Il trattamento con <strong>Bevacizumab</strong> si proseguiva sino alla comparsa <strong>di</strong> <strong>un</strong>o dei seguenti<br />

eventi:<br />

Maria Pittalis<br />

<strong>Valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>efficacia</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>antiangiogenetico</strong> (<strong>Bevacizumab</strong>) associata a chemioterapia in pazienti con carcinoma<br />

della mammella metastatico<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in scienze Biome<strong>di</strong>che-Epidemiologia molecolare dei tumori<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

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