14.08.2013 Views

Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)

Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)

Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Letteratura: attività del bevacizumab in stu<strong>di</strong> clinici <strong>di</strong> fase III del<br />

Carcinoma mammario metastatico<br />

Il <strong>Bevacizumab</strong> è stato valutato in due stu<strong>di</strong> clinici <strong>di</strong> fase III del carcinoma mammario<br />

metastatico: l‟AVF2119g e l‟E2100.<br />

Il primo <strong>di</strong> questi trials randomizzava 462 pazienti precedentemente trattate per malattia<br />

metastatica con antracicline e taxani a ricevere capecitabina 2500mg/mq per due<br />

settimane con <strong>un</strong>a <strong>di</strong> pausa, con il bevacizumab dose <strong>di</strong> 15mg/kg ogni 3 settimane<br />

verso la sola fluoropirimi<strong>di</strong>na.<br />

L‟obiettivo primario dello stu<strong>di</strong>o era la valutazione della progressione libera da malattia<br />

(PFS); l‟end point secondario le risposte obiettive, la loro durata e la sopravvivenza<br />

globale.<br />

Si evidenziò <strong>un</strong> significativo incremento del tasso delle risposte (ORR) nel braccio<br />

trattato con capecitabina e l‟anticorpo monoclonale rispetto alla sola capecitabina<br />

(19.8% vs 9.1%; p=0,001). Tuttavia lo stu<strong>di</strong>o non riportò <strong>di</strong>fferenze statisticamente<br />

significative in termini <strong>di</strong> progressione libera da malattia (PFS) e <strong>di</strong> sopravvivenza<br />

globale (OS): la combinazione della fluoropirimi<strong>di</strong>na orale con il bevacizumab risultò,<br />

com<strong>un</strong>que, ben tollerata non registrando alc<strong>un</strong> incremento nella frequenza o nella<br />

severità degli eventi avversi correlati alla associazione dei due farmaci. [96]<br />

In conclusione l‟AVF2119g non riuscì a <strong>di</strong>mostrare <strong>un</strong> miglioramento in termini <strong>di</strong> PFS,<br />

obiettivo primario, nonostante le buone risposte ottenute dal regime associativo.<br />

Diverse possono essere le ragioni a tal riguardo, quali per esempio, l‟ipotesi che<br />

l‟inibizione del VEGF è più efficace nella malattia in <strong>un</strong>a fase iniziale piuttosto che in <strong>un</strong><br />

Maria Pittalis<br />

<strong>Valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>efficacia</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>antiangiogenetico</strong> (<strong>Bevacizumab</strong>) associata a chemioterapia in pazienti con carcinoma<br />

della mammella metastatico<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in scienze Biome<strong>di</strong>che-Epidemiologia molecolare dei tumori<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

37

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!