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Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)

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Figura: struttura del <strong>Bevacizumab</strong><br />

I vasi tumorali si presentano come formazioni immature delimitate da <strong>un</strong>a sottile<br />

membrana basale, con <strong>un</strong> ridotto numero <strong>di</strong> gi<strong>un</strong>zioni intercellulari e dotate <strong>di</strong> elevata<br />

permeabilità. Sono numerosi i vasi tortuosi e a fondo cieco.<br />

L‟effetto acuto o precoce del <strong>Bevacizumab</strong> è quello <strong>di</strong> sfrontare e far regre<strong>di</strong>re i vasi<br />

tumorali più aberranti. Questo effetto si realizza anche attraverso l‟apoptosi delle cellule<br />

endoteliali. Viene a mancare infatti l‟effetto pro-sopravvivenza che il VEGF esercita sulle<br />

cellule endoteliali. Il farmaco, inoltre, riduce la normalizzazione dei rimanenti vasi del<br />

tumore. La vascolarizzazione risulta più or<strong>di</strong>nata e simile a quella normale. Il <strong>di</strong>ametro,<br />

la densità, e la permeabilità dei vasi tumorali, infatti, si riducono e la pressione<br />

interstiziale all‟interno del tumore si abbassa. Ciò può migliorare il rilascio <strong>di</strong> agenti<br />

citotossici a livello del tumore. L‟utilizzo cronico prol<strong>un</strong>gato porta anche all‟inibizione<br />

della formazione <strong>di</strong> nuovi vasi. E‟ stato osservato, però, che già dopo 3 settimane dalla<br />

sospensione del trattamento anti VEGF compare la ricrescita dei vasi. Inoltre la risposta<br />

alla terapia non è correlata all‟ iperespressione del VEGF e non sono noti fattori<br />

pre<strong>di</strong>ttivi <strong>di</strong> risposta. Similmente alle altre IgG, il <strong>Bevacizumab</strong> è caratterizzato da <strong>un</strong>a<br />

lenta clerance (0,231l/<strong>di</strong>e) che <strong>di</strong>pende dal peso corporeo, dal sesso e dalla gravità<br />

Maria Pittalis<br />

<strong>Valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>efficacia</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>antiangiogenetico</strong> (<strong>Bevacizumab</strong>) associata a chemioterapia in pazienti con carcinoma<br />

della mammella metastatico<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in scienze Biome<strong>di</strong>che-Epidemiologia molecolare dei tumori<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

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