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Valutazione di efficacia di un antiangiogenetico (Bevacizumab)

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In generale, le pazienti hanno <strong>un</strong>a prognosi migliore quando sono in postmenopausa,<br />

quando hanno <strong>un</strong> l<strong>un</strong>go intervallo libero da malattia, quando ottengono <strong>un</strong>a risposta<br />

ottimale alla terapia iniziale, quando la malattia metastatica è limitata a pochi siti<br />

interessando esclusivamente i tessuti molli, linfono<strong>di</strong> ed ossa (malattia indolente), quando<br />

le metastasi non sono viscerali.<br />

Inoltre donne con recettori estrogenici negativi ricadono più spesso a livello viscerale e<br />

nei tessuti molli, mentre quelle con recettori positivi più frequentemente a livello osseo.<br />

Tuttavia, a parità <strong>di</strong> sito metastatico, le pazienti con espressione dei ER hanno <strong>un</strong>a più<br />

l<strong>un</strong>ga sopravvivenza. [26]<br />

LA TERAPIA DEL CARCINOMA MAMMARIO METASTATICO<br />

Il trattamento del Carcinoma mammario metastatico ha usualmente <strong>un</strong> intento palliativo;<br />

tuttavia, in molte pazienti, la malattia risponde prontamente alla terapia sistemica,<br />

grazie al progresso dei farmaci attualmente a nostra <strong>di</strong>sposizione, cosìchè il<br />

prol<strong>un</strong>gamento della sopravvivenza e la palliazione dei sintomi sono ora possibili.<br />

I trattamenti sistemici sono in continua evoluzione: ad oggi numerosi sono gli agenti<br />

antiblastici attivi ed efficaci così come i nuovi farmaci biologici sono ormai <strong>di</strong>ventati<br />

parte integrante della terapia stessa .<br />

Il trattamento della malattia metastatica rimane <strong>un</strong> problema importante e controverso.<br />

La terapia sistemica, endocrina, citotossica e biologica, può essere somministrata<br />

sequenzialmente, in combinazione, o come singolo trattamento. Da questo presupposto<br />

nasce l‟importanza <strong>di</strong> selezionare la cura ottimale alla singola paziente in base alla<br />

valutazione in<strong>di</strong>viduale del rischio <strong>di</strong> evoluzione, dei fattori pre<strong>di</strong>ttivi <strong>di</strong> risposta, del<br />

profilo <strong>di</strong> tossicità e, non trascurabile della preferenza della paziente medesima. [27]<br />

Maria Pittalis<br />

<strong>Valutazione</strong> <strong>di</strong> <strong>efficacia</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>antiangiogenetico</strong> (<strong>Bevacizumab</strong>) associata a chemioterapia in pazienti con carcinoma<br />

della mammella metastatico<br />

Tesi <strong>di</strong> dottorato in scienze Biome<strong>di</strong>che-Epidemiologia molecolare dei tumori<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />

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