a cosa servono - Investis
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La vigilanza sulla borsa<br />
La Consob è conosciuta come l’organo di vigilanza sulle attività<br />
di borsa e sui mercati mobiliari. Essendo le banche attive nella<br />
raccolta ordini per transazioni in titoli azionari e obbligazionari<br />
su mercati regolamentati, è naturale che la Consob debba vigilare<br />
sul sistema bancario su questa attività specifi ca.<br />
Le banche sono tenute a “fi ltrare” tutti gli ordini di compravendita<br />
per titoli azionari e obbligazionari italiani ed esteri,<br />
assieme ai relativi derivati, per identifi care possibili casi di<br />
abusi di mercato. Fra i possibili casi, il più noto è il cosiddetto<br />
insider trading, che si verifi ca quando un investitore approfi<br />
tta di informazioni di cui solo egli è a conoscenza, per<br />
acquistare o vendere un titolo prima del resto del mercato,<br />
ricavando un profi tto.<br />
Analogamente all’attività di vigilanza sull’antiriciclaggio, l’attività<br />
di monitoraggio su possibili casi di abusi di mercato richiede<br />
un notevole dispendio di uomini e mezzi informatici.<br />
Il vantaggio per la clientela di questo controllo “a tappeto”<br />
consiste nel fatto che solo così il sistema fi nanziario (banche,<br />
SIM, SGR ecc.) può garantire una gestione ordinata e trasparente<br />
delle contrattazioni in Borsa, evitando che vi possano<br />
essere manipolazioni di mercato, che andrebbero a danno del<br />
piccolo risparmiatore.<br />
Le banche dati interbancarie<br />
Esistono numerose ulteriori controlli e segnalazioni effettuati<br />
dalla banche, di cui vorremmo descriverne brevemente<br />
solo tre:<br />
Centrale Allarme Interbancario<br />
Trattasi di segnalazioni effettuate ad una centrale alla quale<br />
partecipa l’intero sistema bancario per registrare dettagli di assegni<br />
e cambiali impagati.<br />
Banche dati creditizie<br />
Esistono diverse banche dati interbancarie che monitorano lo<br />
standing creditizio della clientela. Fra le più grande in Italia è<br />
il CRIF, al quale le banche segnalano sulla propria clientela<br />
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(affi damenti, fi nanziamenti concessi, carte di credito rilasciate<br />
ecc.) per poi attingere in fase di istruttoria fi di.<br />
Centrale dei protesti<br />
La centrale dei protesti mantiene un registro degli avvenuti<br />
protesti. Le banche possono interrogare la centrale per verifi<br />
care se un loro cliente o potenziale cliente risulta protestato.<br />
Le banche dati esterne non sono da considerare un “grande<br />
fratello” che spia l’attività dei cittadini, ma piuttosto una garanzia<br />
per evitare che possano verifi carsi casi di frode, che inevitabilmente<br />
avrebbero un effetto negativo in termini di costo<br />
per la collettività, ovvero per i cittadini onesti. In tutti i casi i<br />
cittadini possono accedere ai propri dati nelle varie centrali,<br />
su semplice richiesta.<br />
I controlli e la supervisione interna<br />
Passando quindi ai controlli interni nelle banche, questi vengono<br />
classifi cati su tre livelli.<br />
I controlli detti “di primo livello” sono i controlli effettuati su<br />
singole transazioni o pratiche all’interno della stessa unità organizzativa.<br />
Ad esempio, la spunta a fi ne giornata da parte del<br />
titolare di un’agenzia degli assegni che i cassieri hanno ricevuto<br />
all’incasso. I controlli “di secondo livello” sono invece controlli<br />
effettuati sull’operato dell’unità organizzativa da parte di<br />
un’altra unità organizzativa (ad esempio il risk management o<br />
il servizio controlli interni). Infi ne i controlli “di terzo livello”<br />
sono i controlli effettuati sulla banca da parte del proprio servizio<br />
ispettorato.<br />
Un numero molto elevato, quindi, di istanze di controllo<br />
interno ed esterno. Lo scopo di tutto ciò rimane comunque<br />
quello che abbiamo descritto in apertura: garantire che l’intera<br />
struttura della banca operi in modo corretto, trasparente<br />
e in linea con le normative interne ed esterne di riferimento.<br />
L’attività bancaria è un’attività fi duciaria per eccellenza: non<br />
sarà mai troppo quello che la banca potrà fare per tutelare la<br />
fi ducia dei clienti, elemento fondamentale che sta proprio alla<br />
radice del rapporto con la banca.