Manuale di diritto europeo della non discriminazione
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manuale <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>europeo</strong> <strong>della</strong> <strong>non</strong> <strong>di</strong>scriminazione<br />
92<br />
stratura <strong>non</strong> avevano adeguatamente applicato la legge in materia <strong>di</strong> violenza<br />
domestica 165 .<br />
Esempio: nelle cause D.G. c. Irlanda e Bouamar c. Belgio (esaminate al paragrafo<br />
4.5), i ricorrenti erano stati arrestati dalle autorità nazionali 166 . In questi<br />
casi la Cedu ha stabilito che, sebbene il <strong>di</strong>ritto alla libertà fosse stato violato,<br />
<strong>non</strong> erano state commesse <strong>di</strong>scriminazioni, in quanto la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> trattamento<br />
era giustificata dalla necessità <strong>di</strong> garantire la protezione dei minori.<br />
Punti salienti<br />
• I citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> paesi terzi godono del <strong>di</strong>ritto alla parità <strong>di</strong> trattamento pressoché negli<br />
stessi ambiti previsti dalle <strong>di</strong>rettive dell’UE contro la <strong>di</strong>scriminazione allorché<br />
ottengono lo status <strong>di</strong> «soggiornante <strong>di</strong> lungo periodo» ai sensi <strong>della</strong> <strong>di</strong>rettiva sui<br />
citta<strong>di</strong>ni dei paesi terzi.<br />
• Se <strong>non</strong> ottengono lo status <strong>di</strong> «soggiornante <strong>di</strong> lungo periodo», i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> paesi<br />
terzi godono <strong>di</strong> una protezione limitata in forza delle <strong>di</strong>rettive contro la <strong>di</strong>scriminazione:<br />
• per motivi <strong>di</strong> orientamento sessuale, età, <strong>di</strong>sabilità, religione o convinzione<br />
personale nel <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso alla formazione professionale e alle con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> lavoro. tuttavia <strong>non</strong> godono <strong>di</strong> un identico <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso al lavoro;<br />
• ai sensi <strong>della</strong> <strong>di</strong>rettiva sulla parità <strong>di</strong> trattamento tra uomini e donne in materia<br />
<strong>di</strong> accesso ai beni e ai servizi e <strong>della</strong> <strong>di</strong>rettiva sulla parità <strong>di</strong> trattamento fra<br />
uomini e donne, i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> paesi terzi godono <strong>di</strong> una protezione contro la<br />
<strong>di</strong>scriminazione fondata sul sesso nell’accesso al lavoro e ai beni e ai servizi.<br />
• La protezione offerta dalle <strong>di</strong>rettive dell’UE contro la <strong>di</strong>scriminazione ha una portata<br />
variabile:<br />
• la razza e l’origine etnica godono <strong>della</strong> protezione più ampia, in quanto si applica<br />
al lavoro, al sistema <strong>di</strong> previdenza sociale e ai beni e ai servizi;<br />
• la <strong>di</strong>scriminazione fondata sul sesso è vietata nel contesto del lavoro, <strong>della</strong><br />
sicurezza sociale (più limitata rispetto al sistema generale <strong>di</strong> previdenza sociale)<br />
e dei beni e servizi;<br />
• l’orientamento sessuale, la <strong>di</strong>sabilità, la religione o convinzione personale e<br />
l’età allo stato attuale sono protetti soltanto nel contesto del lavoro.<br />
165 Cedu, sentenza 9 giugno 2009, Opuz c. Turchia (n. 33401/02).<br />
166 Cedu, sentenza 16 maggio 2002, D.G. c. Irlanda (n. 39474/98); Cedu, sentenza 29 febbraio 1988,<br />
Bouamar c. Belgio (n. 9106/80).