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Manuale di diritto europeo della non discriminazione

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La <strong>di</strong>scriminazione: categorie e tutele<br />

le norme e le prassi tengano conto <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>fferenze; devono cioè intervenire<br />

per adeguare politiche e misure esistenti. Nel contesto delle Nazioni Unite, tali<br />

provve<strong>di</strong>menti sono definiti «misure speciali», mentre nel contesto del <strong>di</strong>ritto<br />

dell’Unione si tratta delle cosiddette «misure specifiche» o «azioni positive». Adottando<br />

misure speciali, i governi possono garantire la «parità <strong>di</strong> fatto», vale a <strong>di</strong>re l’opportunità<br />

<strong>di</strong> fruire in maniera paritaria e reale dei benefici offerti dalla società, anziché una mera<br />

«parità formale». Se i governi, i datori <strong>di</strong> lavoro e i prestatori <strong>di</strong> servizi <strong>non</strong> prendono<br />

in considerazione la necessità <strong>di</strong> adottare misure speciali, aumenta il rischio che le loro<br />

norme e prassi possano comportare <strong>di</strong>scriminazioni in<strong>di</strong>rette.<br />

La Cedu ha affermato che «il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>non</strong> subire <strong>di</strong>scriminazioni nel go<strong>di</strong>mento<br />

dei <strong>di</strong>ritti riconosciuti dalla Convenzione è violato anche quando gli Stati […]<br />

<strong>non</strong> riservano un trattamento <strong>di</strong>verso a persone che si trovano in situazioni<br />

significativamente <strong>di</strong>verse 49 ». La possibilità <strong>di</strong> introdurre azioni positive è<br />

espressamente prevista dalle <strong>di</strong>rettive europee contro la <strong>di</strong>scriminazione, le quali<br />

stabiliscono che «[a]llo scopo <strong>di</strong> assicurare l’effettiva e completa parità, il principio<br />

<strong>della</strong> parità <strong>di</strong> trattamento <strong>non</strong> osta a che uno Stato membro mantenga o adotti<br />

misure specifiche <strong>di</strong>rette a evitare o compensare svantaggi connessi con [un motivo<br />

oggetto del <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione]» 50 .<br />

L’articolo 5 <strong>della</strong> <strong>di</strong>rettiva sulla parità <strong>di</strong> trattamento in materia <strong>di</strong> occupazione<br />

contiene precisazioni relative alla norma generale delle misure specifiche per<br />

quanto riguarda i <strong>di</strong>sabili, che impongono ai datori <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> prevedere «soluzioni<br />

ragionevoli» per permettere alle persone con <strong>di</strong>sabilità fisiche o mentali <strong>di</strong> godere<br />

<strong>di</strong> pari opportunità sul lavoro. tali soluzioni sono definite come «provve<strong>di</strong>menti<br />

appropriati, in funzione delle esigenze delle situazioni concrete, per consentire ai<br />

<strong>di</strong>sabili <strong>di</strong> accedere ad un lavoro, <strong>di</strong> svolgerlo o <strong>di</strong> avere una promozione o perché<br />

possano ricevere una formazione, a meno che tali provve<strong>di</strong>menti richiedano da<br />

parte del datore <strong>di</strong> lavoro un onere finanziario sproporzionato». tali provve<strong>di</strong>menti<br />

possono contemplare l’installazione <strong>di</strong> un ascensore o <strong>di</strong> una rampa o <strong>di</strong> un bagno<br />

per <strong>di</strong>sabili nel luogo <strong>di</strong> lavoro per potervi accedere con la se<strong>di</strong>a a rotelle.<br />

49 Cedu, sentenza 6 aprile 2000, Thlimmenos c. Grecia [gC] (n. 34369/97), punto 44. Cfr. in tal senso<br />

anche Cedu, sentenza 29 aprile 2002, Pretty c. Regno Unito (n. 2346/02), punto 88.<br />

50 Direttiva sull’uguaglianza razziale, articolo 5; <strong>di</strong>rettiva sulla parità <strong>di</strong> trattamento in materia <strong>di</strong><br />

occupazione, articolo 7; <strong>di</strong>rettiva sulla parità <strong>di</strong> trattamento tra uomini e donne in materia <strong>di</strong> accesso<br />

ai beni e ai servizi, articolo 6; e, con una formulazione leggermente <strong>di</strong>versa, <strong>di</strong>rettiva sulla parità <strong>di</strong><br />

trattamento fra uomini e donne (rifusione), articolo 3.<br />

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